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Il suo aspetto curato dice di essere, complessivamente e tutto sommato, una bambina amata in famiglia. Si avvicina col suo carico agitando un ventaglietto rosa. Vuoi comprare ventaglio? Vedi, rinfresca. Dice. E mi dà una piccola dimostrazione. No grazie non mi serve. Vuoi accendigas? Parasole grande per macchina grande? È commovente. La sua ingenua ed enorme missione espletata con serietà e abnegazione nonostante la tenera età fa pensare alle tante persone in stato di necessità contingente costrette a mettere da parte ogni remora e darsi da fare per aiutare la famiglia nei momenti tristi che la vita riserva. Tag: società, povertà, lavoro giovanile, infanzia negata, ambulanti, spiaggia, immigrati, venditori ambulanti
Il relax è interrotto con cadenza quasi regolare dai venditori ambulanti. Indiani, senegalesi e nordafricani cercano di vendere mercanzie ai vacanzieri intenti a godere del riposo estivo sulla costa Jonica calabrese. Due bambini si aggirano tra sdraio, lettini e ombrelloni con le loro piccole e insignificanti merci: elastici, accendini e qualche gioco in plastica. Con la faccia afflitta mostrano quelo che hanno e infine chiedono soldi per un gelato. Chi non darebbe un euro ad un bambino per renderlo felice? Ma non è così che funziona. Ormai è noto. I piccoli mercanti sono indottrinati dai genitori. Devono recitare per impietosire e portare a casa soldi. Mendicano. Non vivono l'infanzia. È consuetudine incontrare adolescenti con bambini piccoli nei passeggini nei pressi dei negozi a mendicare. È capitato anche a me! Una bambina supplicava di avere fame. Le ho fatto imbottire un panino secondo i suoi gusti ma non l'ho vista mangiare. Continuava invece a rec...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.