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Un euro a puntata! Questa è l’offerta che Santoro fa alla rai per l’anno prossimo. Un’offerta che non si può rifiutare visti i guadagni che entrano dagli sponsor grazie al lavoro di Santoro e del suo staff in rai. Che farà Garimberti? Come risponderà il direttore generale della rai all'offerta dell'anchorman? In un consiglio d’amministrazione composto da nominati dei partiti politici che fanno gl’interessi dei partiti tutto può accadere! Anche sovvertire le notizie, la verità e stilare le scalette dei palinsesti. Ogni spostamento, ogni assunzione, ogni programma dipende dalla volontà dei reggenti e non degli abbonati che pagano il canone. Ma ritornando al caso Santoro, anzi al suo defenestramento, qualsiasi chiusa sarà in sintonia coi voleri della vecchia logica spartitoria, della quale, Bersani e Di Pietro si dicono fuori e non parteciperanno all’imminente nomina del nuovo cda rai giacché questo in vigore che ha provocato guai al servizio pubblico e ha mortificato l’inte...
Grazie a Berlusconi l’Italia è diventato il paese dei numeri falsi. Falsi come la barzelletta sulla statistica dei polli dove c’è una persona che s’ingozza mangiandone due e un’altra persona che muore di fame ma che per le leggi statistiche, invece, ne hanno mangiato uno ciascuno. Ma come si può continuare a sorridere sornioni davanti ai problemi enormi denunciati da allevatori, operai e commercianti sardi e sostenere che l’Italia sta meno peggio degli altri paesi europei? Come si può parlare di pil o di percentuali davanti a chi è senza lavoro perché il governo è il primo organo che licenzia e affama e non è in grado di risolvere i problemi occupazionali e di welfare che affliggono il paese? Sì, quello di Berlusconi è un governo che affama! E nonostante il popolo è sovrano, sulla Carta, è licenziato dal suo servo parlamentare. Quel servo non tanto sciocco che si vede e cura i fatti propri, pronto al mercato delle vacche. Come può un uomo che dice di essere cristiano e perciò osse...
E dopo La russa è il turno di Porro a sparare cazzate e mostrare l’enorme cultura filosofica di “a un palmo dal mio culo”. “il nemico è il welfare che tutela troppi pensionati e vecchi! Il problema dei giovani sono i pensionati, ce ne sono troppi sulle nostre spalle…” e giù blaterando. Non c’è che dire. L’ultima puntata del 2010 di annozero è stata scoppiettante. Sembravano i botti di capodanno tante erano le cazzate vomitate dagli illustri ospiti che hanno sciorinato la politica della destra di governo. Non li definisco fascisti e neanche di destra. Sono semplicemente ignobili e privi di pensiero sociale. Loro starebbero bene in quel contesto storico che vedeva gli storpi buttati giù dalla rupe oppure degni gestori di … (la definizione mi fa talmente rabbrividire che non riesco pronunciarla, quindi, ognuno ci metta quello che preferisce). La televisione ha fatto eco a una sottocultura pericolosa e ne ha amplificati i toni. Ha divulgato lo stato di disagio mentale di certa gente che...
Fuori nevica. Unica realtà soffice, bianca, pura. Urla improvvise richiamano la mia attenzione. Volgo lo sguardo verso la tv: uno scalmanato inveisce contro un rappresentante degli studenti che hanno manifestato contro il governo e la riforma della Gelmini. Rimango allibita. L’uomo ha la bava alla bocca, inveisce contro il ragazzo; lo chiama vigliacco. Lo studio di annozero s’infiamma. La platea si stringe affianco al ragazzo mentre i vecchi che gestiscono il potere, coalizzano tra di loro. È una bruttissima pagina d’intrattenimento politico che rappresenta una cultura totalitaria intransigente e cafona. Non è un bel vedere. Meglio guardare la neve che ammanta le strade.
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. E sì, Michele Santoro ha prestato il fianco e ha dato l’opportunità ai dirigenti rai di "punirlo" con dieci giorni di sospensione e relativa mancata retribuzione a partire da lunedì 18 ottobre. Il provvedimento scaturisce in seguito alla puntata d'apertura di “Annovero” per avere fatto allegorie e mandato a quel paese il direttore Mauro Masi con l’aggravio, sempre secondo Masi, di avere usato il mezzo pubblico per scopi personali. La rai, così solerte nell’infliggere sanzioni disciplinari tralascia di spiegare come mai non ha rinnovato i contratti di Travaglio e Vauro, ma si dilunga a spiegare il motivo aziendale che ha provocato l’azione e Masi afferma che: “Il provvedimento disciplinare adottato nei confronti di Michele Santoro non può essere in alcun modo considerato riconducibile ad iniziative editoriali tendenti a limitare la libertà d’espressione o il diritto di critica. Santoro si è reso responsabile di due v...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.