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martedì 9 novembre 2021

Ho sempre delle calze appese al camino

 

Qualche luce si accende. Inizia a sentirsi l’aria del Natale.

Però è ancora presto per appendere le calze al camino. Anche se il tempo trascorso è stato forse, a memoria d’uomo, uno dei più drammatici si continua a sperare. Si spera che qualcosa cambi nella società e nella buona amministrazione della cosa pubblica. Già, la cosa pubblica.

Ciononostante aspettiamo con ansia la nascita del Salvatore. E vorremmo trovare, idealmente, le calze piene di?

I desideri si moltiplicano almeno per tre, quattro, otto e anche più per ogni uno. Anche per quelli che non credono più a babbo natale e alla befana.

Sono lontani i tempi delle calze colme di caramelle fatte in casa e carbone. Straripanti di buoni propositi e speranze. Sembra che oggi le dita le incrociamo per questioni futili. Badiamo all’immediato. Alla necessità effimera che ci assilla e brucia ogni altra possibilità comunitaria.

Non è retorica!

Ho, comunque, anch’io appeso ipotetiche calze sulla trave del camino (che non posseggo! Ma ho ancora tanto cammino da percorrere perciò mi accingo a fare l’albero, allestirlo coi migliori propositi aspettandomi attenzioni da chi mi sta accanto, familiari, amici e, in primis, da chi sta formando la nuova giunta regionale.)

Buona vita a tutti. E che il nuovo anno porti davvero un po’ di serenità




martedì 21 aprile 2020

Ho sognato che

L'inconscio gioca brutti scherzi.

Non so fino a che punto i sogni siano messaggi premonitori di qualche entità benevola oppure sono il risultato nevrotico del vissuto quotidiano. Insomma è il risultato dello stress causato dalle tensioni sociali che stiamo subendo?
In effetti, tra isolamenti forzati e notizie allarmanti che ci fanno comprendere sempre di più e meglio, attimo per attimo e giorno dopo giorno, la guerra in atto tra il bene e il male, alla sera andiamo a letto carichi carichi di negatività e difficilmente riusciamo a fare sonni tranquilli.

Sogni o incubi? 
"la grande quercia" -biro su carta- ore 03.15

Ecco, ho graffiato velocemente le immaggini oniriche di questa notte.L'oggetto principale, anzi oserei dire l'attore principale e inconsueto non è un uomo o una donna, è una maestosa quercia.

Hosognato di essere in campagna. E in mezzo alla natura rigogliosa, in un declivio, un'enorme quercia stava in equilibrio, galleggiava per aria staccata dal tronco. Spezzata, non tagliata con la sega o l'ascia, rimaneva, comunque, eludendo la forza di gravità, nella posizione eretta.
Due grosse corde, legate nella parte alta del tronco, la serravano saldamente e si dipartivano una a destra e l'altra a sinistra, tenendola in piedi.
Chi sarà stato mai?
Una foto! penso. Per documentare lo strano evento. Ma non faccio in tempo. Le corde si allentano e lasciano che la parte alta del tronco si ricongiunga alla base.

Stress o messaggi inconsci creati per superare il momento?
Checché ne pensiate, voglio credere positivo. Voglio, convintamente, pensare che le negatività saranno sconfitte e che il bene vincerà sul male anche se la lotta sarà lunga e faticosa da fronteggiare alla fine ce la faremo! Vinceremo le guerre sotterranee dei potenti che seminano bugie e tranelli. Mitigheremo le paure e con esse l'arroganza e l'egoismo. Ripenseremo la dittatura economica imposta dai mercanti di anime deboli.

Sì decisamente voglio pensare che, il messaggio onirico di questa notte, è una premonizione positiva e che indica il spueramento certo delle attuali paure causate dalle tensioni emergenziali incombenti.

Coraggio. Ne usciremo fortificati  

lunedì 11 settembre 2017

Sogni tra terra e cielo

Dopo il maltempo torna sempre il sereno. Sempre?


Noi, in Calabria, diciamo “cchjiù scuru da mezzannottha non po' venira” che letteralmente in italiano significa: più buio della mezzanotte non può esserci.

Nonostante le cattive notizie che giungono da mezzo mondo e dall'Italia, tra nubifragi, acquazzoni e trombe d'aria, il tempo continua a scorrere sulle teste dei sopravvissuti.

C'è chi se la piglia con il clima e con chi il clima lo ha alterato. Gas serra. Industrializzazione nociva. Smog. Prevenzione. Pulizia dei bacini. Cementificazione selvaggia. Erosione del suolo e delle coste. Cupidigia.
E poi c'è chi se ne fotte di tutto e di tutti. Tanto il sole torna a splendere sempre. E dopo ogni tempesta l'arcobaleno congiunge la terra al cielo, anche se per poco tempo, fino a quando i cristalli piovaschi resistono al calore dell'atmosfera, le anime poetiche cavalcano idealmente le sfumature cromatiche e dissetano dall'arsura imposta dall'esistenza.

Chissà se anche gli accattoni, educati fin dalla nascita a pietire davanti ai supermercati il soldo da portare al capobranco, riescono ancora a guardare con occhi disincantati il cielo. E se nel dare alla luce la vita, se, quando attaccano al seno le creature appena nate, sedute su cartoni, contorniate da prole sbucata dal ventre da pochi anni, insieme, mamme e figli, buttati in mezzo alle piazze per mendicare senza ritegno e convinzione, chissà se hanno la forza per sognare o le è stata rubata insieme all'innocenza.

martedì 23 agosto 2016

Sotto il cappello.


D'estate, appena finita la scuola, il ragazzo tornava al suo paese natale. Gli istitutori raccomandavano di mantenere le buone maniere e di non parlare in dialetto.

L'uomo e il ragazzo sembravano in posa, in mezzo al campo e con le zappe in mano sarebbero stati un bel soggetto per un dipinto di Courbet.

Il ragazzo stava al piede e osservava le mosse dell'uomo.
Il sole era alto e picchiava ma il ragazzino non l'avvertiva. Riparati entrambi dalle pagliette a falde larghe preparavano il terreno per la semina.

Il silenzio esaltava il canto degli uccelli e il mormorio della fiumara che scorreva lì vicino.
Non una parola usciva dalle loro labbra.
L'uomo pensava al probabile raccolto e il ragazzo era eccitato dalla sua romantica esperienza contadina.
Questi e altri pensieri frullavano nelle teste riparate dal sole dai cappelli di paglia grossolana


giovedì 8 novembre 2012

Obama, il sogno continua

Perché dovrei dare fiducia a qualcuno o qualcosa che non ne ha in me?

È un interrogativo che si sente spesso! Come dare torto a chi lo pone fintantoché i meccanismi sociali rimangono invariati?

Barack Obama è stato rieletto presidente della prima potenza mondiale: l'America! Mentre in Italia continua il gioco delle tre carte tra i parlamentari intenti a rivedere la legge elettorale, (gli sbarramenti dal sapore coercitivo per le minoranze democratiche espresse dagli elettori ne danno la conferma) e anche nel Governo attento esclusivamente a contenere il debito pubblico ma che non affianca alle manovre finanziarie una politica di garanzia solidale coi ceti deboli.
All'inizio, dell'insediamento montiano, il rigore ci poteva stare, anzi è stato un punto obbligato nell'agenda strategica dei professori, ma non si può vivere solo guardando allo spread, altrimenti dà la sensazione che sia priva di anima. E l'uomo è anima, oltre che corpo.

Obama, dicevamo, ha incassato la sua seconda e ultima presidenza. Guiderà le sorti degli americani e anche degli europei, italiani in primo luogo, date le tracce storiche presenti nei due Paesi. Le borse lo hanno accolto con un rialzo significativo. L'alta finanza gli ha dato fiducia. Ma Lui ha detto: “il meglio deve ancora venire”. Vogliamo sperare fortemente che questo “meglio che deve venire” sia un progetto concreto nei riguardi dell'uomo, dei suoi bisogni materiali e intellettuali. Un “meglio” per chi non ha lavoro o l'ha perso; per gli sfruttati e gli ignoranti “violentati dalla cultura” del bene.


domenica 25 dicembre 2011

2012, inizio o fine dei sogni?


L'energia dei sogni cambia il mondo


Oggi ricorre la nascita del Salvatore Gesù Cristo e come tutti gli anni, il 25 dicembre, tra gli osservanti si rinnovano intenzioni e auspici per nuovi giorni sereni che, passate le feste, sono puntualmente dimenticate e disattese.


Secondo i catastrofisti, il 2012, che tra qualche giorno andremo ad abitare, dovrebbe essere l'anno di chissà quali e quanti disastri se non addirittura della fine del mondo. Secondo altri, più positivi, dovremmo entrare nell'era dell'Acquario che significa rinnovamento e superamento di determinate brutture mentali come l'invidia l'egoismo e l'ira. Condizioni mentali che dovrebbero abbandonare la sfera dell'umano e lasciare fiorire le positività connesse all'amore universale.
La seconda corrente di pensiero governa le menti e le aspettative di giovani e meno giovani uniti e proiettati in tutte le accezioni espressive. 
Dalla pittura alla musica, linguaggi espressivi che scaturiscono da un'intima esigenza di dialogo e confronto con l'altro, scaturisce l'energia vitale che rinnova il mondo.
Il clip dei VascoRock'n'RollShow è la conferma di quanto brevemente accennato e testimonia la passione propositiva di un gruppo di giovani che, nonostante le brutture che stiamo subendo, esprimono con la loro musica passioni dimenticate da certa condotta politica, forieri, comunque, di tempi migliori. D'altronde, Woodstok e la rivoluzione dei figli dei fiori insegna. Con la speranza che nel 2012 si possano realizzare quei sogni nati e cresciuti con le passioni creative giovanili
AUGURIAMO UN FUTURO SERENO!

venerdì 13 agosto 2010

ho visto gli ufo

aore12
Ho visto gli ufo!

Strofino gli occhi. Assumo una posizione migliore e guardo in faccia il sole che sorge.
Non credo ai miei occhi! Alzo di più la persiana. Mi siedo sul davanzale e fisso l’orizzonte: tre bolle fluttuano attorno all’anello rossiccio emanato dal sole. No! Non può essere vero! Gli ufo non esistono…

Ehi che hai? Te l’avevo detto di non esagerare a tavola ieri sera! Adesso hai gl’incubi! Su su girati dall’altra parte e lasciami dormire…

Buon giorno amore! Ecco il caffè… ma che avevi stanotte? Farfugliavi…

Niente. Ho fatto un bel sogno: ho visto... gli ufo!

elaborazione digitale delle immagini, m. iannino

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