Bersani apre le primarie a Bettola e convince
Come una volta, si sente parlare di politica per strada, davanti alle benzine e nelle officine. A tenere banco è il figlio di un benzinaio che non nasconde la calvizia con un toupe o costosi trapianti, uno del popolo che parla al popolo e rispolvera parole dimenticate tipo “collettivo”, “bene comune” “solidarietà” “passione politica” “Popolo!”. Sembra di tornare indietro nel tempo, quando la politica era sentita passione e gli scontri dialettici servivano per migliorarsi e migliorare la società. Un tempo relativamente breve dentro il quale sono naufragati sogni politici e civiltà. Un tempo in cui abbiamo assistito, con indolenza, alla soppressione della democrazia e della solidarietà. Abbiamo dato spazio, forse in ossequio alla tanto rispettata libertà, a millantatori e truffatori. Abbiamo lasciato che questi soffocassero i sogni. Abbiamo creduto alle bugie! Oggi, è ovvio che io, in quanto facente parte di quel sillogismo posto alla base di tutti i discorsi fin ora fatti, ...