Contro l'Apartheid della sottocultura

courtesy archivio m. iannino Contro il mercato delle clientele. La parola agli Artisti ignorati dalla critica di regime La storia si ripete. Oggi come ieri chi è riuscito a ritagliarsi un piccolo centro di potere lo difende con unghie e denti. L'instabilità economica condiziona ed a poco valgono le belle parole e le citazioni delle vite di santi poeti e artisti. Chi ha raggiunto uno status, uno qualsiasi per il quale si è lottato magari contro sani principi pur di raggiungerlo, non credo tenga nella dovuta considerazione il motto di Marcel Reich Ranicki, scomparso di recente, eminenza grigia del mondo letterario tedesco che, nonostante il potere raggiunto (bastava una sua parola per consacrare, elevare o annullare uno scrittore), continuava a ripetere “Il primo dovere di un critico è la verità” . La verità! Una “verità” che pare faccia il paio inesorabilmente col potere economico delle lobby che non guardano al reale valore culturale delle “Cose” immesse...