Ha ragione Spirlì.
In Calabria non c'è la necessità di qualcuno che scavi pozzi e nemmeno di missionari... ma, secondo me, di una squadra tecnica che sappia andare a fondo nel pozzo scavato negli anni commissariati, scovare le frodi includendo anche i benefit dei commissari che non hanno raggiunto gli obiettivi.
Chiamare un personaggio come Gino Strada impegnato nelle azioni umanitarie in territori dove arrivare indenni e con la pancia piena a sera è un'azione semplicistica quanto speculare.
Se è vero che l'enorme buco, come dicono i ben informati, è stato creato dalle gestioni allegre che si sono succedute non c'è altro da fare che prendere in mano il bandolo della matassa e gestire a livello centrale il tutto.
È lo Stato centrale che deve aggiustare i bilanci. È a ben vedere i mezzi non mancano.
Basta quindi rotolarsi in questioni di lana caprina. Basta fare nomi meritevoli per il loro impegno sociale. Basta nomi altisonanti di esimi professionisti impegnati altrove.Necessita mettere assieme una squadra di tecnici! Personale che lavori fuori dalla regione ma con i canali ben connessi in quelle che sono state le indagini fin qui riscontrati dalla guardia di finanza e le strutture statali che hanno seguito la spinosa vicenda della sanità calabrese. E, se si vuole risolvere definitivamente il penoso problema:
Eliminare l'enorme gravoso serpentone di incarichi in regione
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