venerdì 22 febbraio 2019

Toponomastica dei saperi

Bi/sogni.

Ogni volta che

cadi
ti rialzi e riparti.
Non importa quante volte
quando devi sopravvivere.
Bisogni impellenti inducono
all'azione
Raccogli le esigue forze
e vai!
L'impone
Il diritto alla vita!
La
Necessità di
Sopravvivere!,
Spinge a sognare,
attraccare in terre nuove.
Terre lontane popolate
dalla cultura del bello
di gente
già esule
che si spera
accogliente
giacché tutti
i popoli
vittime di 
ambagi
hanno subito migrazioni forzate.

Sogni fragili.
Barchette di carta
dove far navigare pensieri e storie.
Poetiche.
Sogni ad occhi aperti
che fanno di necessità
virtù.
Bi/Sogni dimenticati
Sconosciuti all'opulenta
viziosa
cinica
giostra del consumismo
che governa gli istinti più bassi
dell'umano ego
nonostante la
toponomastica
dei saperi contemporanei che rende virtuale e minimizza
rilegando nel mondo altro dei like
 fame e speranze degli ultimi.

martedì 12 febbraio 2019

Oggi come nel '38?

Il novecento è stato un secolo di cambiamenti sociali e culturali. Alcuni eventi drammatici mutarono completamente le vite e i destini di intere famiglie.
Quando le ideologie ammorbano le menti confondono fino ad annientare l'intelligenza emotiva.
L'empatia è violentata, annullata dal credo comune che pone e teorizza barriere facendo leva tra le paure della gente . Le leggi razziali scritte appositamente per creare falsità e persuadere i deboli hanno generato oscurantismo e terrore; hanno creato brutture inimmaginabili nei giovani di oggi abituati alle realtà e alle guerre virtuali.
Nel 1938 si scrisse una indegna pagina di storia che calpestò la dignità degli italiani e del genere umano.
Solo dopo l'armistizio e con l'intervento delle Nazioni Unite tornò la libertà e la democrazia.
Il 25 aprile del 1945 segna l'inizio di una nuova era: la liberazione (fisica) dell'oppressore delle sue farneticanti idee.

La guerra fu strumento di sopraffazioni e vendette personali che resero possibili biechi e oscuri interessi economici anche nei piccoli centri. Invidie e vecchi rancori furono contrabbandati e venduti al nemico per codardia o mero tornaconto.

Dopo i disastri della guerra ebbe inizio la restaurazione. Anche la cultura ebbe grandi e entusiastici slanci. Nelle teste degli europei c'era voglia di cambiamenti. Chiunque, in Francia o in Italia, in Spagna come in Grecia aveva un sogno da realizzare ed era convinzione comune di poterlo attuare. Le paure erano state esorcizzate! Il boom economico prometteva tranquillità e benessere e le lotte degli operai e studenti del 68 intendevano porre le basi alle ingenue teorie inneggianti ad una società più giusta e solidale per creare un mondo migliore.

Che dire oggi a chi teorizza la chiusura dei confini, innalza muri, vende donne uomini e bambini?

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