il lupo cambia il pelo... i giornalisti faziosi perseverano
Nonostante i ripetuti e accorati inviti, fatti da sagge personalità italiane, ribaditi dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano anche nel discorso di fine anno, appelli, mirati a ricondurre gli animi sul terreno della moderazione e collaborazione, ancora assistiamo a linciaggi mediatici di personaggi politici noti e meno noti.
I giornali, redatti da persone faziose, attaccano gli uomini o i partiti politici dello schieramento avverso; per annientare l’avversario, i giornalisti scavano nel vissuto e persino nelle intenzioni dell’odiato nemico.
Eventuali errori che, in altre circostanze, il buon senso attribuirebbe all’inesperienza o all’ingenuità, sono enfatizzati e strumentalizzati a suffragio della tesi in esame.
Successo e fallimento diventano propulsori o inibitori di esibizioni popolari a prescindere dal mezzo usato dallo scaltro per arrivare al successo o dagli ostacoli sapientemente frapposti dal nemico per evitare di essere smascherato e perdere potere.
Nonostante i buoni propositi di fine anno, il lupo ha cambiato il pelo ma non il vizio. E mentre una Nazione intera aspetta segnali di distensione sociale, ripresa economica e ripristino dello stato di diritto finora offuscato, ancora qualche gruppetto gioca allo sfascio. È bene che questi signori sappiano che mettere alla gogna qualcuno è un atto abominevole che fa vomitare le persone moralmente sane e, considerato il modo di gestire la cosa pubblica, mai più daranno loro fiducia.
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