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Visualizzazione dei post con l'etichetta parco archeologico scolacium

Calabria, Arte e politica del territorio

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Tra manufatti archeologici e contemporanei a ben guardare, la Bellezza della Catanzaro colta e propositiva è in pericolo! Mi spiego meglio. Il parco della biodiversità prende il posto della selva che una volta era spazio didattico per gli studenti della scuola agraria catanzarese. Fino a quando, Michele Traversa, presidente della provincia di Catanzaro , non attuò un progetto studiato da un gruppo di giovani architetti catanzaresi, così ricordano alcuni. Adesso è un giardino botanico, grazie a lui! Con ampi spazi curati in cui vi sono giochi per bambini e opere d'arte di noti artisti contemporanei. E fin qui niente di cattivo, anzi. Gli spazi si prestano ad accogliere prodotti dell'intelletto e altro. Possiamo addivenire, in sintesi, che il luogo, data l'affluenza variegata dei visitatori, è un'ottima vetrina. Chi fa jogging o passeggia coi bambini, il cane, oppure è lì da turista apprezza il paesaggio e l'arredo. L'affluenza giornali...

Calabria, Roccelletta, dopo Staccioli, Buren

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Roccelletta di Borgia: l'imene di Buren sull'ovale della basilica L'imene dada color sanguigna di Daniel Buren più che rimarginare antiche e recenti ferite subite dalle rovine situate nel parco archeologico della Roccelleta inquieta! Simile al rito tribale dell'infibulazione, il rossastro imene di plexiglas ingabbiato col ferro; posto lì, sull'ovale della basilica, al posto della spavalda meridiana in ferro che nella edizione dello scorso anno penetrava lo spazio, è uno sberleffo. Un insulto! Non un'azione dada, visto il prezzo. E se, per alcuni, entrambe le azioni sono attuate per “conservare” una illegittima e infondata autorità sui tempi sacri degli amori terreni, (pare che il rifacimento chirurgico di un imene costi attorno ai 4.000 euro) per le donne di una certa cultura è, ancora adesso, logico sottomettersi al rito della “conservazione intima” tant'è che sono le donne anziane della stessa famiglia a praticare il raschiamento delle labbra v...

Buren e il paraculT nell'Area Magno Greca di Borgia

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PARCO ARCHEOLOGICO ROCCELLETTA DI BORGIA.                                    Intersezioni 7. Che il Re sia nudo? Daniel Buren, il francese che non disdegna le scenografie a strisce bianche e verdi è seduto ad una delle panchine del Parco Archeologico di Roccelletta di Borgia. S'intuisce che è lui perché parla al telefono in francese mentre gli operai imbragati sui muri della basilica di origini bizantine dedicata a Santa Maria installano le finestre da lui ideate. Lo scintillio che produce l'elettrodo della saldatrice a contatto col ferro è quasi impercettibile nell'assolata giornata calabrese. Difficile stare con la testa all'insù e tentare di seguire i lavori quando il sole ferisce gli occhi. Oltre la basilica, nell'anfiteatro, un muro di legno puntellato con travi e tenuto in equilibrio da una quantità enorme di sacchi pieni di sabbia (?) divide in due l'area de...

Calabria e Sicilia, stesso destino?

Tra i temi caldi del Paese non può esserci attenzione verso una corretta collocazione di assemblaggi e installazioni coreografici anche se le operazioni in questione interessano un terreno definito “archeologico” perché esistono leggi precise a tutela dei reperti storici e archeologici nazionali che i dirigenti politici e i tecnici preposti al mantenimento e alla conservazione del vasto campo della “cultura tramandata” dovrebbero conoscere e attuare. Purtroppo, in Calabria, per alcuni, la parola cultura è un fonema astratto da riempire, contaminare e surrogare linguisticamente con citazioni trofei e medaglie naif. Le contaminazioni pacchiane, “caldamente appoggiate da qualcuno”, stando a quanto divulgato dai media, anche quest'anno andranno ad invadere l'area del Parco Archeologico di Roccelletta di Borgia, col benestare della compiaciuta Wanda Ferro , presidente della provincia di Catanzaro e dei tecnici che gestiscono il MARCA. E poiché il Bel Paese è un luog...

Calabria, dove tutto è cultura

©by mario iannino Pochi fotogrammi per significare le bellezze naturalistiche della Calabria ed evidenziare alcuni aspetti salienti delle sue origini storiche. Il resto è da vedere in prima persona. Ovviamente le proverbiali peculiarità calabresi, quali l'ospitalità e la cucina tipica mediterranea, tanto per ricordarne qualcuna, non possono essere presenti nel video... sembrerebbe un atto di piaggeria e noi non lo vogliamo! vogliamo essere concreti.

made in Calabria

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in questa slide angoli della Calabria, Paesaggi, Arte, Storia, eventi Musicali, Oktoberfest e la passione della VascoRock'nRollShow TributeBand sul palco di Soverato

Archeologia, questo non è un aratro

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Oltre lo steccato e le fazioni.  Suggerimenti gratuiti per migliorare l’esistente. QUESTO NON è UN ARATRO! Qualcosa non ha funzionato nell’evoluzione della specie e la passività con la quale gli eventi sono messi in campo e accettati dalla massa, allorché investe i sensi in sintonia con una prassi ben consolidata, prende allo stomaco oppure suggerisce ipotetiche possibilità per accrescere gli averi personali, dimostra il declino culturale in cui versiamo. Certo, la politica, poiché espressione alta nella gestione del sociale, ha la sua dose di responsabilità in merito agli ordinamenti divulgati e acquisiti dalle giovani generazioni. In effetti, sembra che il sociale si divida in campi netti; società, rapporti interpersonali, filosofie di vita sono vissuti in funzione di progetti che ne identificano l’appartenenza: da una parte i guelfi e dall’altra i ghibellini. Non sono ammesse varianti!, chi canta fuori dal coro è ritenuto nemico della fazione, anche...

Santa Maria della Roccella, fonti storiche

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In merito alle tante dissertazioni sui resti di Santa Maria della Roccella, le tesi, per assumere credibilità devono essere suffragate da notizie certe. Sulla base dei pochi documenti rintracciati, è comunque possibile sviluppare una ricostruzione esplicativa. Il più antico documento che menziona l’impianto sacro risale al 1094; si tratta di un privilegio del 22 giugno col quale il conte Ruggero concede alcuni beni fondiari all'abate del monastero Hieronim o “ Beatae Mariae de Rokella apud Palaepolim” .  E, l’esistenza di resti archeologici nelle vicinanze del tempio rendono verosimili i luoghi citati con l’area romana di Scolacium. In un documento successivo, datato 1096, Ruggero nomina vescovo Giovanni di Niceforo, che cita tra i beni destinati alla diocesi una “ abatia Sanctae Mariae de Roccella " e avvalora quello precedente. Solo nell’atto notarile del 17 febbraio 1469 si apprende che l’edificio è privo di copertura. Precedentemente, la copertura dell’...

Parco archeologico Scolacium, sulle orme dei padri

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visione divulgazione e analisi dei saperi La basilica bizantina dedicata a Santa Maria della Roccella ha mai avuto un tetto? Considerando la natura architettonica dell’impianto monumentale della basilica di Santa Maria della Roccella edificata presumibilmente nel X, XI secolo nell’area del parco archeologico di Roccelletta di Borgia, il devastante terremoto del 1783, le ruberie e i prelievi operati nel tempo per realizzare nuove costruzioni dagli abitanti locali, con molte probabilità, contrariamente a quanto scritto in alcune guide turistiche o detto da eminenti professori e tra questi Prosperetti che ha sollevato dei dubbi in seno alla presentazione di "intersezioni 6" che quest'anno ospita Mauro Staccioli, a mio modesto parere, la basilica è stata teatro e luogo di culto prima del disfacimento. L’abside da sola è la risultante di una tecnica costruttiva evoluta che assomma all’architettura bizantina lo studio della propagazione dei suoni. Infatti, l’acustica ...

incontri estivi tra Catanzaro e Soverato

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Appuntamenti estivi tra Catanzaro e Soverato È trascorso un anno e la storia si ripete: sotto gli occhi dei pochissimi visitatori attenti perché appassionati di storia antica una regia composta da dotti studiosi ha posto una serie di “colti ostacoli” lungo il percorso della storia riportata alla luce e disseminata tra i ciottoli del parco archeologico Scolacium con l'intenzione di sottolinearne la creatività dei gesti attraverso la commistione dei saperi e far convivere l'esistenza dell'uomo sviluppatasi nel corso dei secoli. Sempre gli studiosi e in special modo gli archeologi hanno fatto proseliti e imbastito convegni per dimostrare al mondo intero l'importanza dei ritrovamenti avvenuti nell'ex tenuta Mazza situata in località Roccelletta di Borgia.  Tant'è che la sovrintendenza per tutelarne la sacralità ha preso possesso del sito nella sua interezza e adibito l'antico caseggiato baronale con annessi corte pertinenze frantoio e cantine in sp...

intersezioni 6 e le dissacrazioni della memoria

Parco Scolacium, effimere contaminazioni postmoderne dissacrano i luoghi della memoria. L'interesse privato opprime e annulla quello pubblico. Lo si evince dalla vita vissuta nella quotidianità; dalle scelte operate per la comunità ma che di fatto mettono in primo piano interessi di quartiere e personali. Le organizzazioni no profit, culturali, sociali, politiche, fioriscono di giorno in giorno. Ognuna lotta per tutelare il consumatore finale, i soggetti svantaggiati, i luoghi della memoria, quindi, la storia e le origini del fare creativo. Una vera guerra! Che vede coinvolti cittadini più o meno coscienti, fiduciosi, comunque, in ciò che dicono i leader dei movimenti d'appartenenza più qualificati e presenti nei mass media. Inutile ricordare l'effetto convincente che ha il buon oratore sulle masse; corre l'obbligo, però, rammentare il peccato d'omissione perpetrato dai colti oratori specie nei campi dei linguaggi ostici ai più prima di accennare brevem...

dolorose penetrazioni nel parco archeologico

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Mauro Staccioli ha un curriculum di tutto rispetto. Basta navigare e aprire il suo sito per avere contezza della sua attività. N asce nel 1937 a Volterra e si diploma all’Istituto d’Arte nel 1954. Nel 1960 si trasferisce in Sardegna e insegna nella provincia di Cagliari; qui fonda, insieme a giovani artisti e intellettuali sardi, il Gruppo di Iniziativa. Tre anni dopo si trasferisce prima a Lodi e successivamente a Milano dove assumerà l’incarico di direttore del Liceo Artistico di Brera nel 1974/75 e 1978/79 e successivamente del Liceo Artistico Statale di Lovere (BG). Gli inizi della sua attività artistica sono saldamente intrecciati all’esperienza didattica e a quella di intellettuale e politico militante. Nel 1972 matura l’idea di organizzare una serie di “sculture-intervento” nella sua città natale, Volterra. Sempre dal suo sito apprendiamo che: Staccioli ricerca e genera una “scultura-segno” che nasce dall’attenta osservazione di uno spazio  fisico  specifico. L...

intersezioni 6: Mauro Staccioli a Borgia

Due grandi ruote snelle inserite tra gli ulivi del parco archeologico della Roccelletta di Borgia dominano maestose i resti dell’antica Skilletion. Più in là, un gigantesco cerchio, un quadrato con i lati curvi e altre costruzioni geometriche arredano l’area del sito. Non posso fermarmi a dare una più attenta occhiata da vicino. Proseguo e un enorme pannello annuncia la sesta esposizione d’arte al parco archeologico: in allestimento, intersezioni 6 nelle opere di Mauro Stacciali. Ad essere sincero, non conosco Mauro Stacciali però dalle sfuggevoli cose che ho intravisto suppongo sia un artista “concettuale”, perciò ostico alla cultura massificata che predilige il divertimento: la goduria effimera ma concreta dell’attimo fuggente estivo. Non voglio dilungarmi oltre. Mi riprometto, invece di andare a osservare con calma e la dovuta attenzione le opere. Specialmente le due grandi ruote che riportano alla mente le vecchie macine, ma, anche le altre opere di grandi dimensioni che popol...

l'ellisse di Michelangelo Pistoletto anima Scolacium

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L’ellisse di Michelangelo Pistoletto: Energie Vitali nella gestualità minimalista di Pistoletto al parco archeologico Scolacium, in Calabria. L’ellisse è la linea portante del lavoro artistico di Michelangelo Pistoletto. Il gesto sinuoso oltrepassa il dato materico e conduce la mente degli interlocutori in luoghi noti, familiari, popolati da nenie. Filastrocche e ninnananne nostrane spesso dimenticate; sotterrate dal frastuono mediatico della modernità e dai falsi ideali, riaffiorano dal profondo e riconducono gli uomini al gioco creativo: alla procreazione! Ma anche ai nove mesi formativi; alla gestazione, alla vita indotta, dipendente. Dove vivere o morire sono variabili indipendenti dalla volontà del nascituro. Gli attori del mondo, davanti al movimento ondulatorio ancestrale dei corpi plastici, plasmati dal fare propositivo dell’artista, proseguono idealmente le linee e i movimenti che Pistoletto ha imposto alla materia e s’immedesimano nell’avvitamento catartico, penetran...

Incontro

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Michelangelo Pistoletto nell'area archeologica scolacium in Calabria “siamo tutti locali” Michelangelo Pistoletto è in Calabria. Cura gli ultimi particolari delle sue installazioni nel parco archeologico Scolacium, alle porte di Catanzaro lido, lungo la ss 106 per l’inaugurazione del 25 luglio 2010. mario iannino e michelangelo pistoletto L’area archeologica che ospita le opere minimaliste del maestro è situata nel territorio di Roccelletta di Borgia, un antico borgo baronale coltivato a uliveti e nei caseggiati, ex sedi abitative e di antichi mestieri, sono ubicati uffici pubblici e spazi espositivi. Ma, gli allestimenti importanti sono disseminati tra le rovine storiche; tra gli ulivi i reperti archeologici e le mura della cattedrale normanna dedicata a Santa Maria. Le opere, collocate sui resti di antichità greco normanne romane che stanno rivedendo la luce lentamente grazie anche al connubio tra arte contemporanea e manufatti antichi, e gli artisti contemporanei...

arte contemporanea in Calabria, spazio open al parco

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Tra le opere d’arte disseminate nel parco della biodiversità, dopo “l’uomo che misurava le nuvole” lavoro in bronzo e silicone di Mimmo Paladino, alcuni esemplari dei cento ferrosi dissacratori replicanti nudi di Anthony Gormley che per fargli segnare una fantomatica linea d’orizzonte è stato necessario interrarli in entrambi i luoghi espositivi e nel sito archeologico alcuni pezzi sono stati tumulati fino al collo; le sculture di Cragg, i giochi meccanici di Delvoye, e, le altre opere acquistate che ben s’inseriscono nel parco catanzarese, ora è la volta dei “baci caduti” di Oppenheim: due enormi ampolle composte di tubi fluorescenti che rimandano la mente all’architettura delle cupole arabe. Installazioni da vivere che, munite di varco d’accesso, sembrano invitare gli osservatori a entrare, esplorare dall’interno le gocce di luce e aria, seguirne le sinuose verticali fino all’apice, punto di unione di forze esoteriche catalizzatrici di energie creative. Decisamente è...

dal parco archeologico al giardino botanico di Catanzaro

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Nel “ parco della biodiversità ”, giardino botanico calabrese di recente fondazione, Catanzaro , ha istituito una location d’arte visiva aperta a quanti non hanno mai avuto la possibilità di avvicinarsi all'arte e agli artisti noti contemporanei. parco archeologico, installazione Staccioli l’amministrazione provinciale di Al variegato mondo che popola i parchi verdi e i relativi giochi è stata data l’opportunità di incontrare, attraverso i lavori artistici inseriti nel parco botanico, gli autori delle installazioni effettuate nel parco archeologico di Roccelletta di Borgia dal 2005 a oggi. Incuriosirsi ai linguaggi dettati dall’arte contemporanea; documentarsi per comprendere le motivazioni che spingono gli artisti a giocare e proporre il proprio fare; contestualizzare il tutto con la macchina economica che gira attorno agli interessi economici e culturali di critici, galleristi e mercanti. Considerare pacatamente senza demonizzare niente e nessuno se le operazioni me...

dalle opere di Oppenheim al Siddharta di H. Hesse

In Siddharta, Hermann Hesse, racconta la storia di un uomo che cerca. Cerca di vivere interamente la propria vita passando di esperienza in esperienza. Passa dal misticismo alla sensualità; dalla meditazione filosofica alla vita frenetica degli affari senza fermarsi mai presso alcun maestro poiché non considera definitiva nessuna esperienza acquisita. Siddharta vuole comprendere, penetrare il misterioso tutto dai mille volti cangianti; e alla fine lo trova nel sorriso costante e tranquillo di Gotama, il Buddha. Ma prima di arrivare a tanto, Siddharta gioca tra gli uomini-bambini, diventa ricco col commercio adoperando le stesse furbizie dei mercanti e indossa molteplici maschere che dismette nel momento in cui ritiene di avere concluso l’esperienza. Esplora povertà e ricchezza; mendica cibo ed elargisce ricchezze. Infine, la ruota ingannevole delle apparenze rifluisce dentro il perfetto sorriso di Siddharta allorché intuisce il vero senso della vita e lo esterna con lo stesso impen...

Raffaele Basso, chirurgo e pittore in Catanzaro

Quando si dice il caso: Giorni addietro ricordavamo insieme ad alcuni amici e conoscenti la figura di Raffaele Basso, noto chirurgo e pittore in Catanzaro; le sue origini pugliesi si percepivano appena, d’altronde viveva a Catanzaro dal 1953 e per quanti nati come me negli anni cinquanta, se non attenti e interessati a temi specifici come la pittura o la sanità, era appieno catanzarese anche se, come già accennato, veniva da Mattinata , un paesino del Gargano , dove era nato nel 1908. Ricordavamo la sua determinazione pittorica, nel gesto come nella campitura cromatica; la sintesi grafica, il segno acquerellato che riportava alla mente Andrea Cefaly. Erano gli anni settanta! Oggi, per caso, mi capita tra le mani una pubblicazione: “la deposizione nell’arte, un viaggio attraverso gli acquerelli di Raffaele Basso”, curato dalla nipote Serena Basso, edito da Gangemi Editore. Nel leggere la pubblicazione la mia mente vola agli incontri organizzati per valorizzare il parco archeolog...

installazioni di Oppenheim nel parco archeologico della Calabria

Dennis Oppenheim (Electric City, USA, 1938) fa parte di quella generazione di artisti americani che ha contribuito in modo determinante a rinnovare l’idea e i linguaggi dell’arte contemporanea. Nel 1968, in riferimento ai suoi primi “earth-works”, Lucy Lippard conia il termine “dematerializzazione”sottolineando una caratteristica dominante e originale nel lavoro di Oppenheim, vale a dire la trasmigrazione di una forma da un materiale o un oggetto all’altro, divenendo simbolo del fare, comunque segno fisico di un divenire che non ha fine. Le sue opere, dalla fine degli anni sessanta a quelle più recenti, testimoniano il piacere corporale del fare in cui sono coinvolti il tatto, l’idea epidermica della forma, l’oggetto, il gusto della rivisitazione giocosa, goliardica delle cose. Il trasferimento di una forma da un contesto all’altro (idea non manipolatoria) si intreccia con quella di impronta che richiama pur sempre la mano e il toccare. Nel 2004 struttura l' Oggetto allargato ...

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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