Arc de triomphe, impacchettamenti postumi

La domanda è: “a cosa serve la creatività, l'arte?”. L'attività alta della creazione supportata dalla conoscenza e dalle tecniche di costruzione semantiche resa sublime dalla sensibilità degli artefici che nel rendere poetiche le bugie della visione aprono a nuovi orizzonti mentali può assoggettarsi o scendere a compromessi coi criteri mercantili che governano prepotentemente la quotidianità? La schiavitù psicologica è la peggiore delle difficoltà . Difficoltà che immobilizza le libertà e rende schiavi. Schiavi spesso consapevoli della deriva a cui l'umanità è inesorabilmente destinata ad approdare. Catastrofista? Può darsi. Personalmente credo nella bellezza del pensiero puro. L'idea generatrice di ogni forma artistica nasce spontanea. Sono le intenzioni effimere subalterne all'ego condizionato dalla mercificazione del prodotto artistico che lo fanno scadere a volgare prodotto commerciale. È nella mediocrità che risiede la ricerca spasmodica della notorietà ...