sabato 30 ottobre 2021

Tim, wind, vodafon & c, monopolio e dittatura nella gestione delle comunicazioni

 

Chi ricorda il gioco di prestigio delle società che hanno il monopolio delle comunicazioni telefoniche?

Ricordate: senza dire niente a nessuno hanno messo le mani nelle tasche degli utenti e sono riusciti a inventare la tredicesima bolletta. Il giochetto gli è andato bene per un bel po’ di mesi, quasi anni, prima che i giudici legiferassero in merito all’illecito e imposto di sanare l’anomalia.

Vodafone, tim, wind e gli altri gestori che hanno adoperato l’escamotage furfantesco avrebbero dovuto, in ottemperanza alle sentenze, rimborsare gli utenti rimaste prede delle misure vessatorie e ripristinare il vecchio metodo di pagamento mensile delle relative utenze.

Personalmente nn ho avuto il piacere di vedermi rimborsare neppure un centesimo! E non c’entra nulla la migrazione verso altri gestori. Perché anche chi è rimasto fedele alla compagnia telefonica rimane creditore del maltolto. Ma questo sarebbe l’ultimo dei problemi se almeno avessero il buon senso di smetterla con le loro ambigue campagne pubblicitarie.

Conoscono le nostre debolezze e ci hanno imposto l’utilizzo del web e le loro condizioni incondizionatamente. Non abbiamo voce in capitolo. E le trattative sono unilateralmente a loro vantaggio.

Ormai tutte le attività passano da internet. La socialità. Il lavoro. Le comunicazioni. L’agire umano è prigioniero del sistema! Prendere o lasciare.

Prendere il pacchetto così com’è. Tanto non vi è differenza tra l’una o l’altra azienda. Catturano utenti mandando allo sbaraglio un’infinità di ragazzi e ragazze che stanno lì nei box o lavorano da casa in smart working. Li fidelizzano e ripetono pedissequamente le istruzioni come un mantra:

no signore l’offerta è chiara dice: fino a 100mega. E in promo a 19,90 euro per i primi 24 mesi è inclusa, quindi lei complessivamente paga 29,90 al mese. Risparmia così 15 euro rispetto a prima.

Sì ma guardi che non arriva neanche a 5mbps, cioè 50megabit. La metà di quanto pubblicizzato. E dovendo lavorare da casa… (silenzio dall’altro capo.) pronto mi sente? No l’operatore è sconnesso. È caduta la linea? Boh! Così è se vi pare

 


 

mercoledì 27 ottobre 2021

La politica del giorno dopo tra inibizioni imposte e realtà quotidiana

 

Inibire meglio che curare?

La conservazione e la valorizzazione ambientale è una roba costosa.

E siccome siamo costretti a porre freni alle spese, lo impone la politica dell’austerità, poco importa s’è più importante la salvaguardia della salute pubblica oppure mantenere in ordine i conti dei comuni, delle province, delle regioni e dello Stato .

 A livello nazionale l’Italia sta vivendo una situazione oserei dire allucinante.

Dopo avere speso allegramente e male i soldi destinati al servizio sanitario nazionale l’emergenza pandemica impone per decreto un certificato che dà la possibilità di potere circolare liberamente alle persone interessate nei vari settori sociali quali il lavoro e le altre attività socializzanti che, se sprovvisti, inibisce persino il semplicissimo passeggio per le vie delle città ma non ferma il covid e le sue varianti.

Eppure, senza intenzione di polemiche e dietrologie scontate, sarebbe bastato un normale termoscanner per potere accedere nei luoghi di lavoro e le mascherine, anche se si è visto un proliferare di commerci assurdamente famelici.

Insomma sarebbe bastato fare della normale prevenzione! Piuttosto che arrivare a decisioni estreme.

Idem per gli allarmi meteo. 


Basta una nota della protezione civile definita di colore arancione tendente al rosso per dare la possibilità ai sindaci che danno importanza alla contabilità per chiudere le scuole. Eppure un tempo a scuola si doveva andare anche se sarebbero piovute dal cielo le classiche pietre di mulino!

Catanzaro, inibito l’accesso nelle scuole causa allarme meteo! Per ben due giorni che, ringraziando il Padreterno, nonostante sia piovuto di continuo non si sono visti danni tranne quelle causate dall’incuria ambientale.

Qualche ramo rotto di alberi che si potano da soli e s’inchinano alle intemperie; ringraziano il giardiniere Eolo per la sfoltita. E poi



Tombini e canali delle acque reflue intasati dalla melma e dalle erbacce… va be’ tutto nella norma… inutile fare allarmismi. Per adesso è andata bene.

 

giovedì 14 ottobre 2021

The end

 Scriviamo la parola fine al film del terrore e all'isolamento sociale.

E' giunto il momento di scrivere la parola fine alla paura da covid?

Il comune buon senso suggerirebbe di sì! Visti gli esiti delle vaccinazioni e delle altre misure di prevenzione adottate la pandemia sembra debellata. Non ci sono più molti decessi e ricoveri d'urgenza nelle strutture sanitarie. Anche le rsa non soffrono. Insomma sembra che i presupposti ci siano per dire basta al terrore psicologico e iniziare un percorso a misura d'uomo. Ristabilire la normalità. E vivere! D'altronde, sempre stando ai numeri diramati dalle fonti ufficiali, la tanto declamata e sospirata immunità di gregge è stata raggiunta.


Perché, quindi, insistere con lo stato emergenziale?

Gli scontri violenti a cui abbiamo assistito in queste ultime ore sono il termometro della barbarie in cui stiamo precipitando. Buonsenso comune vuole e impone di abbandonare le leggi restrittive che, pur necessarie nei momenti critici, ora si presentano come mere disfatte del pensiero pragmatico.

Inutile e dannoso risulta il passaporto verde.

Il green pass inizia ad essere un espediente strumentale per certi aspetti e strumentalizzabile da altre posizioni in cui si pongono personaggi facinorosi per creare disordini e depistare l'opinione pubblica dai buoni propositi di quanti la pensano diversamente, pensiero giusto o sbagliato che sia non sta a me dirlo.

Il momento non è stato dei migliori.

Il virus ha mietuto tantissime vittime! E qui, è d'obbligo ricordarlo, se proprio dobbiamo imputare qualche colpa, l'errore principale è della politica gestionale della sanità nazionale e locale pubblica e privata che impone i numeri dei bilanci, quindi i profitti, alla salute dei cittadini. E in merito ai numeri le indagini riferiscono cifre altissime attorno all'affaire vaccini e presidi medici contigui.



Ma bando alle negatività possiamo convenire che ognuno ha fatto la propria parte e si è dato da fare per uscire dal pantano meno sporco possibile. Ecco, adesso è giunto il momento del bagno sociale. Un bagno rigenerante nelle cui acque lasciare diffidenze e personalismi inutili. Dobbiamo uscire ritemprati. Fiduciosi. E guardare con volto disteso e sorridente chi ci sta vicino.

Basta col pugno chiuso in senso di saluto. Abbracciamoci!, semmai con la mascherina ancora per un altro po' ma poniamo fine allo stato di terrore in cui ci ha prostrati il virus.

L'immunità di gregge è raggiunta! E il green pass, se pure potrebbe essere visto come un ulteriore tassello alla prudenza, è, per certi aspetti, uno strumento inutile e destabilizzante.

Buon senso vorrebbe, invece, che si dessero più strumenti alle strutture sanitarie affinché non si ripeta più un evento simile.

mercoledì 13 ottobre 2021

Il sapere come volano di crescita collettiva

 A volte si fraintende il vero senso delle cose, di quanto si dice in maniera critica e  ciò che si analizza con intenzione propositiva con lo sguardo volto al futuro e alla crescita culturale collettiva.

Ecco, per esempio, in questi giorni si sta girando un film in Catanzaro. Le riprese sono per adesso incentrate sui quartieri periferici situati a sud della città. L'evento non passa inosservato e, ovviamente, desta interesse e spinge i cittadini al dialogo.

Il tema portante del racconto ruota attorno al sogno di un ragazzo che vuole fare il calciatore e la storia è ambientata negli anni novanta.

Sono trascorsi 31 anni dall'anno dei mondiali di calcio. Il sogno, con molte probabilità, non si è avverato per ovvi e svariati motivi. Ma i sogni, si sa, svaniscono se non hanno basi solide.

L'uomo è il frutto dalla bellezza dei propri sogni.

È proprio in virtù di questo assunto che è importante edificare il futuro individuale su salde basi.

Alcuni destini sono fari illuminanti dai bagliori fulgidi che si riflettono e accrescono il benessere collettivo dell'intera società mondiale. È il caso dei grandi maestri di vita, degli scienziati. Uomini e donne che ragionano, studiano e sondano i misteri che governano gli alti interessi degli esseri viventi.

Persone che impegnano gran parte delle loro energie per realizzare “assilli” personalissimi ma con implicazioni che, se realizzati, sono tesori umanitari. Scoperte prive di copyright. Servigi donati gratuitamente e con immenso amore alla collettività. Strumenti amorevolmente eversivi che, potremmo dire, sfociano nel terzo paradiso suggerito dal visionario Michelangelo Pistoletto.

La Bellezza dell'arte è tutto ciò che mira e induce alla crescita interiore di ognuno.

I sogni collettivi fanno evolvere dalla brutalità materialista dell'io per sfociare nel noi.

Con ciò non s'intende eliminare l'unicità dei singoli. Tarpare i sogni. No!

I sogni sono il carburante dell'ego. Sta alla singola persona decidere dove e come indirizzarlo. Con cosa caricarlo. Quali e quanti propositi bardare la fantasia per raggiungere i fini prefissati. E una volta raggiunti, si spera, come il sogno possa incidere sul benessere collettivo.





martedì 12 ottobre 2021

Catanzaro. Ciak si gira L'altra via

 


Gente vestita per lo più di nero anima questa mattina via Brigata nel quartiere corvo. Ragazzi e ragazze indaffarati a scaricare dai furgoni carrelli, cavi, treppiedi, macchine da ripresa e altra roba chiaramente utilizzata nelle lavorazioni di film.

Chiedo: che fate? Giriamo un film! Un film? Sì! E su cosa è ambientato? Sul sogno di un ragazzo di diventare un calciatore!

Tutto qui?! E che cazzo! Possibile che si mobilita tanto interesse e denaro per raccontare il sogno di un ragazzo che vuole sfondare nel calcio? E perché non raccontare di un ragazzo che vuole studiare? Che so un ragazzo o una ragazza che sogna di fare l'infermiere, l'assistente sociale, il ricercatore e magari si ritrova a fare tutta un'altra attività oppure dopo avere studiato tantissimo è costretto a emigrare?

Mi allontano obbiettivamente contrariato da quello che da lì a poco sarà trasformato in un set cinematografico e m'imbatto in un ragazzo, pure lui vestito di nero, con gli occhi chiari e i capelli riccioluti. Dall'accento intuisco che dovrebbe essere un membro del cast. Gli chiedo delucidazioni e lui con garbo me li da.

Chiedo a bruciapelo come mai un film ambientato negli anni '90, anno dei mondiali e come mai il tema trito e ritrito del ragazzo che sogna di sfondare e trovare la gloria nel pallone.

Non v'è dubbio: il tema è trainante e coinvolge tantissimi ragazzi e genitori che sognano il riscatto sociale. D'altronde nelle periferie degradate lo sport rimane forse l'unico mezzo (dopo la schedina e i biglietti della lotteria) per rifarsi una vita. 

Ma a guardare la vita dei campioni al microscopio viene a galla la fatica fisica e l'innata genialità dei fantasisti che macinano soldi e diventano un brand a loro volta. Passione e sudore. Fattori, questi, che sono alla base di qualsiasi attività se si vuole sfondare e elevarsi dalla quotidianità in tutti i settori della realtà fatta per lo più di stenti e rinunce; di vere passioni che toccano ambiti diversi.

L'ascensore sociale è precluso a quanti non possono studiare ed essere seguiti da docenti di alto livello senza sborsare tesoretti risparmiati faticosamente dalle famiglie. E si sa nelle periferie e anche in centro città non tutti possono permettersi di mandare i figli a studiare in America o a Londra. Quindi ecco che sognare ad occhi aperti di sfondare tirando calci al pallone diventa facile. È un sogno che tutti possono fare. Non costa nulla sognare!

Faccio una ricerca veloce su internet. C'è tutto. Le intenzioni di chi ha scritto e prodotto il film. le aspettative politiche e il rimbalzo sociale dell'operazione.

Chi vuole saperne di più può fare la stessa cosa. 

E se da una parte il film ha lo scopo di narrare una storia di un ragazzo ambientata negli anni novanta magnificando anche il territorio catanzarese rimane comunque il fatto che avrebbero potuto pensare a qualcosa di più alto. Qualcosa del tipo come valorizzare quanti impiegano il tempo in attività definite “intellettuali” e pilotare il merito degli sforzi, che sono tanti, di giovani costretti a prestare la loro opera in realtà non adeguatamente remunerate e, anche per questo misero aspetto, gratificanti. Appunto, un'altra via che sfocia nella quotidianità, fatta di impegno e lavoro in relazione con la ben nota frase dell'Alfieri "volli sempre volli..." che, purtroppo, non esalta le professionalità e i meriti della vita reale, non onirica.

L'altra via! E' simile alla chimera virtuale. Una realtà confinata nel mondo delle favole che comunemente facciamo in età adolescenziale, quando disconosciamo il valore e il vero senso della vita.

Personalmente avrei preferito un'altra via per pubblicizzare, narrare, sviluppare, mettere in campo i sogni. Anche quelli di chi ama il calcio e lo sport. Perché, non necessariamente, per realizzarsi, il sogno individuale, si deve essere !primi”.

lunedì 11 ottobre 2021

Una storia, tante storie

 Niente è per sempre.

No lo disse scrollando la testa dapprima lievemente e poi energicamente. No disse la donna davanti alle case aperte sul tavolo sistemate a forma di croce celtica. Per lei i tarocchi non avevano segreti anzi le mostravano spiragli sinceri di vita; flash se pur velocissimi ma inoppugnabili indirizzavano la sua mente e illuminavano percorsi suggerendo persino le probabilità che aveva l'interrogante per superare gli ipotetici ostacoli. 

La decisione finale appartiene, per la legge del libero arbitrio, esclusivamente a chi interroga l'oracolo. Concluse la sensitiva.

Era giunta da poco nel quartiere ma la fama di sensitiva e cartomante impeccabilmente divinatoria la precedette.

In quel momento davanti a lei c'era seduta una mamma e le chiedeva una divinazione uno sguardo oltre il velo del futuro non per lei personalmente ma per l'unico figlio che aveva in casa.

La veggente scosse la testa e con gli occhi sulle carte ripeté: noo non è una buona unione meglio farebbe se lasciasse immediatamente non è una donna adatta a lui... ssofferenze... vedo tanta sofferenza in questa unione. Sarà un estraneo in casa sua. Andrà errando in cerca di amore... Basta basta così. Vede il matto dice questo: cammino inconcludente. Viaggio. Estraneo in casa propria... basta basta così. Conclude raccogliendo le carte.

Ma ma sembra una cara ragazza timida premurosa. Balbetta con un fil di voce l'interrogante. Non può essere che le carte sbaglino?

No signora le carte non mentono e io raccolgo i segnali e vedo chiaramente. Suo figlio avrà un'unione travagliata. Non adesso ma in seguito.


Quindi non si lasceranno?

Questo dipende da lui! Il futuro è la conseguenza delle scelte che ognuno fa.

Dipende tutto dipende dalla cultura e dalla volontà personale, sono questi i fattori principi della svolta che si vuole prendere quando siamo davanti a un bivio importante e comunque niente è per sempre in amore e nella società, niente è per sempre


domenica 10 ottobre 2021

Roma, green pass contromano

 

Fàmosi a capì... cerchiamo di capire qualcosa.



Le notizie che arrivano dai media sono sconvolgenti! E le immagini non sono da meno. Moltissimi si sono ritrovati in piazza a Roma per dissentire sulle norme varate dal governo in merito al passaporto verde, il green pass”, e all'uso dello stesso per ritornare a vivere gli spazi fino ad ora inibiti all'affollamento.

Per scongiurare il propagarsi del virus si è ricorso ad uno stato censorio dei grandi eventi di massa e rivisto le mappe lavorative, l'accesso nei luoghi di lavoro è stato sostituito con il telelavoro ossia il lavoro a distanza svolto da casa e sono stati vietati oltre agli assembramenti scialarecci anche le visite ai musei e agli eventi culturali.

Da quasi 2 anni i settori del turismo e della cultura ( concerti, fiere, mostre, proiezioni di film, palestre, centri di ristoro, bar, ristoranti, alberghi etc.) soffrono l'isolamento programmato dai governi di mezzo mondo. E noi cittadini, dopo i primi auto-convincimenti del ce la faremo, i canti e le strimpellate dai balconi, i giochi da un condominio all'altro, ci siamo trovati spiazzati dalla mancata soluzione dei problemi.

Ci siamo visti imporre e quindi subito una vaccinazione sperimentale e immediatamente dopo il documento del liberi tutti i vaccinati a condizione che …

Comunque, anche se a malincuore, la maggior parte si è adeguata alle decisioni dei ministri e degli scienziati che formano la squadra d'emergenza anti-covid.

Purtroppo ben poco è cambiato. Nonostante le restrizioni i contagi e le varianti virali continuano ad esserci. L'economia, ma questo dato sarebbe il danno peggiore, continua a soffrire e fare soffrire specialmente i liberi professionisti che operano nella distribuzione e a contatto col pubblico.

In mezzo al caos si pongono le facce di mer(en)da.

I viscidi. Tutti quelli che cinicamente fanno affari e commerciano lucrando sulla pelle della società civile.

Non mancano i delinquenti avvezzi, e non è una novità!

Lasciano basiti i commenti di certa carta stampata che fanno eco e amplificano i conati di certa gente che ha fatto pochissimo nonostante il ruolo pubblico ricoperto in questo lasso di tempo pandemico.

Fanno incazzare, la reazione è immediata in quanti hanno un minimo di discernimento, gli atteggiamenti e le parole che alimentano la violenza fine a sé stessa. E fa esplodere la rabbia covata nei giorni claustrofobici dei divieti in tafferugli irrazionali.

Gli infiltrati nella manifestazione contro i green pass a Roma hanno mostrato una bestialità inaudita. Non è rilevante parlare o imputare colpe agli schieramenti politici che hanno preso parte alla manifestazione. Si può dissentire spontaneamente senza essere per forza di destra o di sinistra. Ma chiedere la testa di un ministro per i fatti accaduti in Roma è pura demagogia ricoperta da una montagna di merda che fa presa solo sugli stupidi faziosi. Se poi i capi banda che hanno spinto e incendiato gli animi sono anche portatori di voti di una certa fazione il quadro si commenta da solo.

Piuttosto che chiedere la testa della ministro Lamorgese nascondetevi!

Fate una seria autocritica e ragionate sulla vostra irresistibile ascesa. Meditate sull'odio seminato. Sulle accuse urlate e sparse abbondantemente contro il nemico. E sul clima cospirativo da voi creato in un momento delicato com'è l'attuale momento vissuto quasi stoicamente dai comuni cittadini.

Vergognatevi!

sabato 9 ottobre 2021

Blog accattivante se vestito di nero e dai contenuti seri

 Lieve disquisizione sul “nero”.

A prescindere dalle implicazioni psicologiche di certa pubblicazione, non sempre condivisibili ma di questo ne parleremo semmai in un altro post, adesso voglio soffermarmi e attrarre l'attenzione sulle implicazioni sensoriali visive. Cioè sugli aspetti cromatici del colore nero, delle sue peculiarità dai toni forti, decisi, quindi sull'eleganza e sui molteplici connubi con le nuance della scala cromatica dei colori adoperati nelle cosiddette belle arti, nella moda e nei nuovi media. Vale a dire giocare con i colori complementari nella “costruzione” dei blog.




La pagina nera, tipo lavagna, è una superficie ottimale che suggerisce e invita a giocare con i colori complementari che, accostati in maniera “scientificamente” audace, migliora l'aspetto e coinvolge nell'esplorazione del sito web quanti passano e spulciano nel tentativo di risolvere un determinato quesito o semplicemente sospinti dalla curiosità.





Ovviamente più il blog e la pagina sono accattivanti e più la navigazione è stimolante nella ricerca specifica di un dato tema sia esso sociale, politico, antropologico o di semplice svago.

Il nero della pagina coniuga benissimo un carattere di scrittura bianca, celeste chiaro, verde nelle diverse tonalità a seconda se si intende esaltare, porre in primo o secondo piano un pulsante o un link. Il rosso, che per i milanisti è una fede, nei riferimenti e nelle costruzioni degli spazi, per i blogger è attrazione visiva. È come fare l'occhiolino. È suggerimento.



In sartoria è senz'altro visto come sinonimo di eleganza dalla gente altolocata e colta. Basti pensare allo smoking, ai tailleur, anche se l'alta moda, per questioni di mercato, per fare spettacolo e stupire con creazioni esagerate tende a esaltare il proprio brand e cimentarsi nelle creazioni manifatturiere con tessuti-nontessuti dai colori sgargianti specie nelle ultime produzioni.

L'eleganza intramontabile del nero.




Erroneamente il colore nero è associato a eventi luttuosi e in alcune etnie persino al malocchio.

Il dato certo, incontrovertibile e sociologico, consiste nella praticità dei vestiti confezionati con tessuti scuri:

Il nero assorbe e non esalta le macchie di sporco. Questo i contadini e le classi meno ambienti costretti a umili lavori lo avevano interiorizzato per necessità.

giovedì 7 ottobre 2021

Post muto, o quasi: è solo colpa dei cinghiali?

Quattro passi per le strade della città:

 non ci sono parole.

scene di normale quotidiana inciviltà

cari cittadini e cari amministratori le parole sono inutili! Osservate e meditate. Meditiamo... Interroghiamoci arrivando però ad una conclusione logica senza demandare agli altri la soluzione dei problemi ambientali. La convivenza include civismo e rispetto per l'ambiente. Rispetto per tutti gli esseri viventi che popolano la terra e l'aria. Rispetto per le elementari norme di convivenza.

Civiltà significa rispetto per se e per gli altri.  ovviamente chi non rispetta gli altri non rispetta se stesso.

Pnrr prospettiva e possibilità per la ripresa del sud

 Considerazioni finali sul pnrr.

Tutti, indistintamente, si sono cimentati e hanno tentato promesse forti del programma e dei fondi europei destinati all'Italia

il sud ha una eccezionale possibilità di ripresa! E vista la storia d'Italia, parafrasando Paolo Mieli, il nord ha un debito storico nei confronti del sud. ... potrebbe essere l'occasione buona per pareggiare i conti … viste le linee guida dei piani d'investimento del Pnrr che il governo intende adottare per modernizzare il paese.

Riforme che costituiscono una condizione dalla quale non si può prescindere per ottenere i finanziamenti europei.

Il piano d'intervento strutturale tocca e distingue 4 diverse tipologie di riforme:

  • orizzontali o di contesto: misure d’interesse generale;

  • abilitanti: interventi funzionali a garantire l’attuazione del piano;

  • settoriali: riferite a singole missioni o comunque ad ambiti specifici;

  • concorrenti; e questo è il punto che lascia spazio alla volontà di fare perché chiarisce che le opere possono essere contigue e a supporto, cioè non strettamente collegate con l’attuazione del piano ma comunque necessarie per la modernizzazione del paese (come la riforma del sistema fiscale o quella degli ammortizzatori sociali).

È un piano ambizioso! Che punta i riflettori mediatici sull'Italia e su tutta la classe dirigente.

La politica e l'imprenditoria sana è a un banco di prova non indifferente. Dal lavoro serio di tutti dipende il presente e il futuro.


Fondi europei destinati all'Italia cerchiamo di capire

 

PNRR. COS'E'?

in questi ultimi giorni si è sentito spesso parlare di recovery fund e altri acronimi che in sostanza riferiscono per sommi capi sui fondi europei che dovrebbero intervenire per fare ripartire l'economia e il benessere sociale dell'Italia post covid.

Per l'Italia sono stati destinati un totale di 1,2 miliardi di euro di cui 761 milioni per l'acquisto di 68 milioni di dosi di vaccini contro il coronavirus. Nelle regioni meridionali, le autorità utilizzeranno 374 milioni di euro per assumere nuovi operatori sanitari pubblici e coprire i costi delle ore extra lavorate dai lavoratori attualmente inseriti nel sistema. 108 milioni di euro contribuiranno a rafforzare la capacita' amministrativa delle autorità nazionali e regionali, anche nel sistema sanitario. React-EU fa parte di Next Generation EU (Recovery Fund) e fornisce 50,6 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi (a prezzi correnti) nel corso del 2021 e 2022 ai programmi della politica di coesione.

Nel documento che il governo italiano ha predisposto per illustrare come intende gestire i fondi di Next generation Eu si suddivide i settori di intervento in 6 missioni principali, tra cui digitalizzazione, salute e transizione ecologica.

In sintesi

quali progetti l’Italia intende realizzare grazie ai fondi comunitari?

Il piano delinea le risorse, come saranno gestite e presenta anche un calendario di riforme collegate finalizzate in parte all’attuazione del piano e in parte alla modernizzazione del paese.

si articola su tre assi principali:

digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale.

Il Pnrr raggruppa i progetti di investimento in 16 componenti, a loro volta raggruppate in 6 missioni:

Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo;

  1. Rivoluzione verde e transizione ecologica;

  2. Infrastrutture per una mobilità sostenibile;

  3. Istruzione e ricerca;

  4. Coesione e inclusione;

  5. Salute

L’Italia è la principale beneficiaria del programma di finanziamento comunitario.

Con191,5 miliardi di euro di fondi suddivisi tra sovvenzioni (68,9 miliardi) e prestiti (122,6 miliardi).

A tali risorse si aggiungono poi circa 13 miliardi di euro di cui il nostro paese beneficerà nell’ambito del programma “Assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa (React-Eu)”. Il governo ha inoltre, con apposito decreto legge, stanziato ulteriori 30,62 miliardi che serviranno a completare i progetti contenuti nel Pnrr.

la cifra che dovrebbe essere destinata al Sud.

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha informato gli imprenditori presenti all’incontro organizzato alla camera di commercio di Reggio Calabria che sarebbe in dirittura d’arrivo un apposito decreto per stanziare 100 dei 230 miliardi di euro complessivi, proprio per il Mezzogiorno. Una cifra che si aggira intorno al 40% delle risorse complessive.

Ma il ”mezzogiorno” è un territorio vasto che inizia dalla Campania e comprende tutte le regioni del sud.

martedì 5 ottobre 2021

Calabria, con Occhiuto tutta un'altra storia?

 

La storia si ripete!

Come sempre alla fine delle scorpacciate elettorali si tenta una analisi del voto con in mente le infinite parole e le poche convincenti intenzioni dei farò.

In questa gara Occhiuto è arrivato primo.

Lui dice che da oggi, giorno 5 ottobre, inizierà a lavorare per il cambiamento della Calabria.

Ha in mente di cambiare il volto della Calabria e dare opportunità ai calabresi. (Ha detto).

Intende perseguire nella realizzazione dei progetti che furono di Jole Santelli.

Le intenzioni più significative sembrano avere una ubicazione geografica ben definita. È la stessa in cui sorge la più grande aula bunker d'Italia realizzata in soli 4-5 mesi sotto la supervisione attenta del dott. Gratteri. Una struttura all'avanguardia!

Stiamo parlando dell'area ex-sir nella piana di Lametia Terme. Nel lembo di terra che ricade nel comune di S.Pietro Lametino. Sito in cui il prof. Pino Nisticò all'epoca del suo mandato di presidente della regione Calabria diede l'input per la realizzazione del Centro agroalimentare della Calabria, con annesso una sezione decentrata del diploma universitario trasformato in laurea breve della facoltà di agraria dell'università di Reggio Calabria. Oggi fondazione Terina.




Capitai lì diversi anni addietro e la sensazione fu di trovarmi davanti a un sito industriale mai decollato e in totale abbandono coi capannoni perlopiù semidistrutti circondati dalle erbacce e, forse, ricovero per animali e gente emarginata.

Uno scenario frutto delle tentate politiche di sviluppo messe su dai governi della prima repubblica che mai presero piede in Calabria al pari del 5° centro siderurgico che avrebbe dovuto far decollare l'economia calabrese partendo dalla piana di Gioia Tauro.

Erano gli anni dei progetti politici gli anni 60 e 70 del secolo scorso! che vedevano confrontarsi diverse scuole di pensiero. Politici. Intellettuali. Artisti. Operai. Studenti. La società era pervasa dalla volontà di migliorare i destini collettivi e individuali pur nella pluralità d'intenti. Il fenomeno dei laboratori sociali vivacizzava i territori, le fabbriche e le scuole, e la visione radicale di certe idee, a volte, cozzava coi dettami di democrazie e libertà sancite nella Carta della Repubblica nei cosiddetti “anni di piombo”. Una brutta parentesi quella delle brigate violente di destra e sinistra e delle infiltrazioni strumentali delle frange dello Stato in seno alle organizzazioni criminali e antidemocratiche.

C'era fermento, non condiviso allorché si usavano metodi violenti! Passione, sì, condivisa. E coinvolgimento nelle problematiche sociali della vita reale del Paese.

Oggi sembra di vivere in una realtà ovattata in cui i dirigenti politici sono alieni e la classe imprenditoriale detta condizioni classiste a proprio favore.

La solidarietà, l'inclusione sociale, il diritto allo studio e al lavoro sono concetti astratti se intaccano l'economia e pesano sulle finanze pubbliche. Tutele scritte, sì, nella Costituzione ma non attuabili. se pesano sul bilancio dello Stato, delle regioni e dei comuni. Anche il diritto alla vita. Il diritto alla salute! La tutela dell'ambiente sono variabili dipendenti.

Sembra un paradosso ma ogni azione dedicata alla persona e all'autorealizzazione sociale sembra ritorcersi contro. E se un tempo la reazione personale e collettiva alle dissonanze del sistema delle “ambiguità” era di dialettica politica oggi l'apatia o più miseramente l'autoconservazione porta i "trombati" disillusi ad allontanarsi e allontanare da sé l'amaro calice colmo di faziose falsità.

Roberto Occhiuto è il nuovo presidente! E afferma che la Calabria è una terra straordinaria! Da oggi è al lavoro affinché lo straordinario accada... e per noi disillusi dalla farsa dei saltimbanchi rimane l'ultima spiaggia. Speranzosi contro ogni logica di potere partigiano vista la morte ideologica che insiste nelle divisioni auguriamo davvero buon lavoro! E che la storia non si ripeta!

lunedì 4 ottobre 2021

Calabria, regionali 2021 proiezioni e sensazioni

 

In Calabria vince Occhiuto ma muore la speranza di una ideologia a sinistra impostata sui valori del sociale.

I giochi di potere personalistici hanno dettato e imposto regole. Amalgama di un coacervo nebuloso del politichese privo di programmi.

Candidati raccattati a sinistra(?) e designati a destra secondo criteri autoreferenziali.

Unico dato certo: l'astensionismo!

Di chi la colpa?

Mancano ormai da tempo i convincimenti aggreganti che sappiano coinvolgere e catalizzare i cittadini. Prescindendo dalle appartenenze la cinica visione del sistema è un dato che accomuna. E il risultato delle alleanze, a destra come a sinistra e tra i movimenti civici, rappresentano la volontà di strappare un seggio nell'assise regionale calabrese facendo leva sulle personalità carismatiche in lizza.

Strategie che disinnamorano.

I primi dati indicano Occhiuto al 52%; La Bruni al 22; De Magistris al 19 e Oliverio allo 07%. a fronte di un corpo elettorale composto dal 37% degli aventi diritto al voto.

Vince l'astensionismo! E la colpa, se proprio si vuole cercare un capro espiatorio, risiede nella sfiducia che i partiti di governo hanno trasmesso rispetto alla soluzione dei problemi cocenti dei bisogni di cui soffre la collettività.

sabato 2 ottobre 2021

Mimmo lucano martire?

Il drammatico viaggio di Mimmo Lucano.

Auguro con tutto il cuore che possa essere fatta chiarezza al più presto e che non sia simile alla disavventura toccata al povero Enzo Tortora.

I giudici e i tecnici della giustizia asseriscono di avere preso la decisione nei confronti di Lucano in base alle prove d'accusa recuperate che documentano illeciti e abusi da parte del sindaco di Riace al tempo della sua gestione nell'accoglienza dei migranti.

Dicono anche di sentirsi sotto accusa da un'opinione pubblica politicizzata. Di avere toccato un uomo potente suo malgrado... potente?



Ho letto con attenzione le notizie:

anche il gruppo delle toghe di Autonomia&Indipendenza è intervenuto in merito alla sentenza che ha fatto scalpore e turbato la sensibilità di quanti credono nel servizio dell'accoglienza con un documento:

Ad ogni sentenza seguono nell’immediatezza forti reazioni pubbliche. Se la sentenza è di assoluzione si attacca la magistratura inquirente e, viceversa, se di condanna si arriva a contestare l’entità del trattamento sanzionatorio” osservano i magistrati di A&I, ricordando di aver “già nei giorni scorsi avuto modo di rimarcare con forza la necessità di affermare, pur a fronte del diritto di critica legittimamente esercitabile, il rispetto dovuto all’adempimento della funzione giurisdizionale e la necessità che la stessa possa svolgersi in maniera libera e scevra da condizionamenti di qualsiasi genere”, e rilevando “con riferimento alla sentenza sul caso Lucano, come non solo la stampa ma anche autorevoli esponenti del mondo politico manifestino ormai un sostanziale disprezzo di tale basilare principio giungendo a sostenere, in maniera scomposta e prima ancora di conoscere le motivazioni della pronuncia, che la magistratura, invece di assolvere alla propria funzione, la quale consiste nel doveroso vaglio delle responsabilità penali degli imputati, intenderebbe lanciare messaggi non meglio specificati, così implicitamente adombrandosi l’esercizio di una indebita attività di tipo latamente politico”.

L’avvocato Giuliano Pisapia difensore di Lucano insieme all'avvocato Andrea Daqua aveva chiesto per il suo assistito l’assoluzione per non aver commesso il fatto ed ha parlato di accanimento nei confronti dell’ex sindaco :

Non è un processo politico – ha sottolineato Pisapia – ma un certo accanimento nei confronti di Mimmo Lucano c’è stato. E’ un uomo che ha messo la propria vita a disposizione della società, rinunciando a candidature certe sia al Parlamento italiano che a quello europeo”. Per l’avvocato Pisapia se nell’esercizio delle sue funzioni Lucano ha superato quelli che erano i suoi poteri, lo ha fatto perché si trovava in una situazione d’emergenza, per lui era un dovere agire in quel modo, non per il potere, ma perché è la nostra Costituzione a richiederlo.

I legali hanno contestato l’accusa di truffa e peculato perché Mimmo Lucano vive in condizioni di povertà in una casa umile, quindi non vi è stato alcun arricchimento economico o interesse personale.

L’avvocato Daqua ha anche contestato la relazione prefettizia da cui è partita l’inchiesta. “Tutto questo mina la credibilità dei funzionari Sprar e delle loro relazioni – ha detto durante l’udienza – gli ispettori sono stati mandati a Riace con il solo obiettivo di colpire Lucano. Non c’è alcuna prova del reato d’associazione”.



Cambierà qualcosa dopo il voto del 4 ottobre? speranza e disillusione

Difficile decifrare o tentare di comprendere le strategie generate dalla mente diabolica degli umani. A volte, dopo tanto tempo, viene a galla un barlume di verità. La bollicina d'ossigeno catturata nell'acqua rimane prigioniera nell'oceano dell'indifferenza fino a quando non interviene un altro evento meccanico accidentale o mirato a liberarne l'essenza.

Troppe bollicine stanno affiorando.

Tra liquami sversati dai criminali allo scopo di inquinare le menti distratte galleggia qualche particella sana. Boccheggia. Annaspa. Vuole vivere nonostante il marciume inarrestabile che la pressa. Le prova tutte!


Si aggrega. Prendendo spunto dalle attinie si fa bella non per attrarre vanagloriose quanto futili espressioni d'apprezzamento ma per attrarre sensibilità aperte al dialogo costruttivo.

Nell'acquario mediatico le penose “attinie” della politica risultano essere patetiche. Contrariamente a quanto dicono di essere e volere fare tradiscono insicurezze.

Farò. Pretenderò. Nessuno ricorda di essere stato nelle condizioni di poter fare e non lo ha fatto! E chi lo ha fatto adesso si trova ad essere un fuorilegge.

Fuorilegge in base alle regole stabilite, scritte e promulgate, dalle condizionate e condizionanti posizioni di potere.

L'uomo è un animale sociale. Una particella buona se decontestualizzata dal lordume della materia degenerata dal potere terreno. E quegli uomini e la donna attorno al tavolo dei giornalisti, singolarmente, epurate dalle scorie dannose, potrebbero formare una grande risorsa per la Calabria.

Potrebbero!

venerdì 1 ottobre 2021

Mimmo Lucano, specchio della Calabria migliore!

Grazie! Grazie al giudice di Locri per avermi stimolato e fatto desistere dall'andare a votare.


Sì perché la mia intenzione, maturata nel tempo, era, fino a ieri, quella di dissentire, non lasciarmi coinvolgere dalle becere strategie dei gruppetti di potere e astenermi persino d perdere tempo nel recarmi al seggio.

La sentenza di Locri è capitata come una mannaia sul destino di Mimmo Lucano. Un uomo che ha messo in pratica le teorie inclusive suggerite dall'amore per gli ultimi. Ma la vittima, stando alle reazioni sdegnate, non è sola la persona messa sotto accusa da un sistema condizionato e condizionante.

La vittima è la società calabrese intera! La vittima è il territorio calabrese.

Le vittime siamo noi!

Ecco perché dico convintamente basta a questo stato di cose!

I giochi sono stati fatti. E i burattinai hanno già fatto le dovute spartizioni. Hanno lottizzato coi loro burattini i centri di potere regionale ma non è ancora detta l'ultima parola.

Spero che l'indignazione faccia affluire tutte le persone sane che hanno a cuore il destino della Calabria e dei figli di Calabria alle urne.

Mi ero imposto il silenzio stampa per questa altra farsa elettorale ma quando la goccia fa traboccare il vaso è un imperativo assoluto prendere parte alla vita sociale con l'unica arma democratica che ci rimane.

Mimmo sei tutti noi! Sei lo specchio della Calabria migliore.

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