sabato 31 ottobre 2020

nel caos del web tra spid pin password e diavolerie varie

Capisco che la prudenza non è mai troppa e che nel clima in cui viviamo fatto di furti d'identità e di frodi generali è bene essere prudenti ma così è troppo!

Tra pin, password e spid con annessi nomi utente e concessioni varie per firme digitali la vita sta diventando un gran casino.

E sì perché non bastava la carta d'identità digitale coi suoi puk e pin (che ancora non ho capito a che cazzo servono) visto che poi devi comunque fare la trafila per avere un identificativo da usare per le certificazioni on line.

Strumenti che servono al giorno d'oggi, ma... per esempio:

Come cazzo fa un vecchio rincoglionito ricordare la password e il nome utente per accedere nel portale inps e controllare la sua pensione?

perché dico questo? perché è successo anche a me!

E pensare che c'ero riuscito. Solo che non ho fatto in tempo ad inquadrare il codice quad core e il telefono si è intasato di sms da trascrivere. Non facevo in tempo a scriverne uno che arrivava l'altro perché nel frattempo erano trascorsi i secondi di validità necessari all'autenticazione dell'utente. E allora riprova. Rifai tutta la procedura fino a che i nervi non saltano e sei tentato di sbattere il telefono al muro. Ma ti trattieni. Costa! E i pochi soldi della pensione non ti consentono di scaricare lo stress indotto dalla nuova forma tecnocrate sull'oggetto del contendere che sia telefono o computer.



Ma cari burocrati, legislatori, garanti della privacy un sistema più semplice no vero?

giovedì 29 ottobre 2020

Catanzaro, prevenzione e tutela del territorio

Pioviggina. A dispetto delle previsioni meteo le nuvole si addensano all'orizzonte e qualche goccia cade. Osservando bene il cielo non dovrebbe durare molto. Ma si sa le tempeste a ciel sereno sono le peggiori. In un attimo le piogge devastano raccolti gonfiano torrenti e inondano le cementificazioni selvagge.


La continua ossessiva lista della spesa cui gli amministratori sono chiamati a osservare spesso provoca incurie per mancanza di fondi.


I pochi soldi in bilancio dei comuni non bastano mai anche se i contribuenti pagano salatissime bollette comunali che nel loro insieme dissanguano le famiglie.

In ogni bolletta, gas, luce, tari, acqua, imu ci sono accise e ammennicoli varie che gonfiano il dovuto reale che vanno a implementare le casse comunali e regionali, nonché statali. Persino nella tassa di proprietà delle automobili c'è una quota destinata al servizio sanitario nazionale ma la parte più cospicua va nelle casse regionali.


Nel valzer delle tasse i legislatori hanno pensato a ogni minimo problema sociale e i cittadini siamo tenuti a osservare se vogliamo concorrere secondo le nostre possibilità al bene comune.


Già il bene comune...


se usciamo dai centri urbani sembra che tutti i sindaci siano ossessionati dallo stesso problema: il bilancio delle casse comunali, e per questo lasciano alla provvidenza le urbanizzazioni primarie, quindi le manutenzioni del suolo e la regimentazione delle acque.

 

"torrente fiumarella, catanzaro, corvo"

Inondazioni, cataclismi improvvisi visto quanto accaduto e accade sotto questo cielo possono colpire in qualsiasi momento e a qualsiasi latitudine. Che facciamo aspettiamo ancora caro sindaco Abramo e cari assessore regionale al territorio e presidenti delle bonifiche tutte?

mercoledì 28 ottobre 2020

Cinghiali colombe e incuria nella periferia di Catanzaro

Dopo la visita del cinghiale, sui rifiuti planano piccioni e gazze ladre.


I cassonetti della raccolta dei rifiuti domestici sono diventati il supermarket degli animali selvatici.


La periferia di Catanzaro, per la marginalità che gli amministratori locali dimostrano, rischia di cadere in uno stato d'irreversibilità sanitaria.

 



L'incuria è sotto gli occhi di chiunque è costretto a viverci e di quanti transitano per le vie del corvo e viale isonzo.

Il dato più inquietante non sono i cinghiali che si avvicinano di notte in cerca di cibo e distruggono i cassonetti e neanche i colombi che cagano bombe.

Il dato più allarmante, visto che si avvicina il tempo delle grandi e inaspettate piogge, è il letto della fiumarella.


La fiumarella che affianca viale isonzo è un torrente dai margini abbastanza larghi proprio per il suo carattere torrentizio. E come ogni torrente in un attimo si gonfia d'acqua e detriti.


Attualmente, anzi da diverso tempo ormai, enormi alberi e maestosi canneti svettano incontrollati verso il cielo, invadono il letto del torrente e, come se non bastasse, per alcuni è diventata una discarica dove gettano di tutto: gomme usate, climatizzatori, ombrelloni e quant'altro. 

 

" immagine della fiumarella, post del 2019"

L'incuria è evidente! Se non si programma con urgenza e si avvia una seria manutenzione alle prossime piogge viale isonzo sarà l'appendice navigabile della fiumarella quale naturale sbocco.

martedì 27 ottobre 2020

Di necessità virtù dopo l'ultimo dpcm

Perché la ristorazione deve chiudere alle 18?


cerchiamo di capirlo:


niente... non viene in mente niente di sensato per giustificare la serrata delle saracinesche di bar e ristoranti alle 18 in punto. Neanche i probabili assembramenti o i capannelli che si potrebbero presumere possano avvenire nelle vicinanze dei locali di ristoro coinvolti nella misura restrittiva del dpcm giustificano un coprifuoco simile.

Forse sfugge qualcosa? Boh.


Eppure stamane mi sento uno di quei pensatori dell'antica Grecia. Quelli che passeggiavano nell'agorà e meditavano pensieri profondi.


Comunque pare che sia consentito l'asporto. Quindi gli addetti possono lavorare con la saracinesca chiusa e preparare gli alimenti da consumare a casa, basta attrezzarsi con le macchine oppure associarsi ad una catena di distribuzione come già fanno quelli che spediscono la roba a domicilio.

 



Comportarsi come gli animaletti gregari che puliscono i grandi divoratori. Come quegli uccelli bianchi, gli aironi guardabuoi, che si nutrono dei parassiti delle vacche. E quando non è possibile stanno appollaiati sugli alberi a costruire il nido o covare le uova.


Infatti, pare che gli addetti della distribuzione siano aumentati di parecchio vista l'incentivazione all'acquisto dei monopattini e delle biciclette.


Insomma, i ristoratori che vogliono sopravvivere e superare indenni le chiusure forzate devono dotarsi figure che fino ad oggi non esistevano. Lavoratori con mansioni nuove dettate dal bisogno contingente che siano propaggini veloci, premurosi stacanovisti del pedale e portatori fidati di cibarie nelle case degli italiani.

Figure simili esistono nel mondo animale da sempre.


Penso ai pesciolini che si cibano degli scarti rimasti tra i denti dei pescecani, oppure agli aironi guarda buoi. Esserini piccoli, microscopici pulitori, inseparabili quanto indispensabili partner di pachidermi che si ammalerebbero senza il loro aiuto. Ne va dell'igiene personale! Una comunione imprescindibile per l'equilibrio della catena alimentare e l'armoniosa sopravvivenza di entrambi.


La natura è ottima maestra


domenica 25 ottobre 2020

L'arte a servizio

Nuove sfide ci attendono.

Il lavoro, la dignità connaturata ad esso e quindi il relativo compenso più o meno equo, ha vecchi e nuovi ostacoli con cui confrontarsi e superare. Il lavoro, ovviamente, sottinteso come attività umana che serve all'uomo e non viceversa.

Tra le nuove forme di lavoro i rituali si rinnovano ma alcune rimangono immutate nel tempo.

Prendere un caffè in casa o al bar con gli amici è uno di questi rituali. granitici che non temono le mode

A casa per iniziare la giornata mentre si dialoga con gli affetti più + cari mentre il gorgoglio della caffettiera anticipa la fuoriuscita del caffè che spande nell'area l'inconfondibile aroma.

Al bar per stemperare umori messi a dura prova dalle ormai tamburellanti notizie, quelle notizie nefaste che creano tensioni e terrorismi psicologici che spingono a guardare in cagnesco ogni persona.


Non c'è trasmissione televisiva e radiofonica che non trasmetta i numeri degli ammalati e dei morti, dei contagiati dal flagello del 2020 intubati in rianimazione.

Sembra che le altre malattie non esistano più!

Le strutture sanitarie messe alla prova e tartassati dall'assurda regola economica imposta negli anni esplodono. I sanitari sono allo stremo. Hanno paura; abbiamo paura! E in funzione dei tagli alla sanità pubblica non c'è altro rimedio se non dichiarare e imporre i coprifuoco- orari che lasciano molti interrogativi, come se dopo le 18, orario imposto per certe attività commerciali, il virus andasse anche lui in lockdown, o la consumazione al banco o fuori fossero prerogative imprescindibili.

Intanto molte attività sono in sofferenza. Gli imprenditori non sanno più che fare. E in una società consumistica che dipende, appunto, dal consumo quotidiano di certa merce, anche di quella ritenuta voluttuaria o indispensabile, molti lavoratori e lavoratrici sfamano le famiglie e vivono dignitosamente.

Ho riflettuto molto e ritengo, nel mio piccolo, di dovere offrire qualcosa che attiene alla mia passione per la creatività: l'arte nei suoi molteplici linguaggi espressivi. Attività che svolgo da sempre.

Il lavoro dal titolo :“ecommerce” è a disposizione di chiunque ne faccia richiesta e lo mette in vendita a favore dell'imprenditoria che soffre per l'attuale situazione causata dalla pandemia.

 


 


venerdì 23 ottobre 2020

Calabria terra mia tra tante anime e teste

Leggo reazioni spropositate, assurde. Comportamenti distruttivi di persone che si dicono essere “intellettuali” amanti del sud e della Calabria in particolare.

Commenti al veleno accompagnano l'uscita dello spot pubblicitario commissionato dalla Calabria al regista Gabriele Muccino.

Nelle intenzioni della presidente Santelli c'era la volontà di pilotare l'immagine della Calabria e quindi attrarre interesse nel variegato universo dei turisti e farli venire in quella che molti definiscono la California del sud per il clima e la varietà del territorio pregnante di storia.

È venuto fuori uno spot di pochi minuti. Un assaggino breve. Un antipasto goloso per chi ama i colori mediterranei.

La Santelli avrebbe potuto e dovuto coinvolgere le intelligenze locali? Certo che sì!

Come mai non si è urlato prima allo scandalo? E perché gli intellettuali calabresi non hanno alzato scudi, non sono intervenuti in tempo utile per imporre il pensiero libertario della conoscenza divulgativa che alligna nella verve creativa dei locali?

Si poteva fare di più e meglio?

Qualsiasi progetto è migliorabile. Ma le reazioni dei cosiddetti intellettuali sembrano puntare alla dissacrazione del “nemico” fino all'annullamento e al disprezzo del lavoro svolto. Lo straniero che si è aggiudicato il piatto dorato non sembra godere dei privilegi degli dei illuminati conoscitori dei più reconditi meandri archeologici disseminati nel territorio calabrese.

Non c'è, dicono i detrattori, la parte squisitamente culturale, i ruderi degli insediamenti magnogreci romani etc e neanche i monti della sila, e il centro e il nord della Calabria. Sembra che Il tutto si sia svolto in Sicilia e invece è nella piana del reggino (che per non metterseli contro parlano di paesaggi tipicamente siciliani dimenticando o sottacendo le peculiarità climatiche del meridione d'Italia)

Le ricchezze attrattive non sono i prodotti della terra, le clementine o il bergamotto; le coste e il mare; l'alba e i tramonti. Le colture e le tradizioni trasmessi amorevolmente alle nuove e future generazioni? 

 Tutto è relativo. E poi si deve tenere conto della platea a cui si rivolge lo spot di pochi minuti commissionato dalla Calabria e realizzato da Muccino.

È vero vi sono filmati di registi come De Seta che tracciano percorsi paesaggistici e culturali da mozzafiato, ma sono film, documenti granitici per la storia calabrese e non spot o corti attrattori per il grande pubblico. D'altronde chi ama la cultura e la coltiva con passione conosce già di suo la storia.

giovedì 22 ottobre 2020

Calabria, terra mia

Emozionante!


Ho guardato il corto di Muccino forse un po' prevenuto per le critiche negative che mi sono giunte e invece mi sono commosso.


È commovente “spiare” una storia d'amore:

vedere in primo piano l'attualità del presente rappresentata dai giovani innamorati Raoul e Rocio che tornano nei luoghi del vissuto antico. Luoghi saturi di arcaicità ricca di gesti, colture e culture contadine. Vite passate dignitosamente con la coppola e a dorso di mulo a significare quello che fu.

Mi ha suggerito spaccati del vissuto di

Gente che ha sofferto le carestie. Donne e uomini che non possedevano altro che le braccia per lavorare la terra e che a sera si concedevano qualche bicchiere di vino in compagnia.


Contadini, agricoltori che nel piantare un albero proiettavano amore per la progenie. E nel preparare i solchi pregavano affinché il raccolto fosse abbondante. Gente di cuore che seminava tre chicchi di legumi recitando mentalmente: uno per me, uno per il prossimo raccolto e uno per gli uccelli.

Gente ospitale! Con un cuore enorme. che vive una terra magica quanto generosa





Se fossi stato io il regista del corto avrei preferito anziani con la coppola consunta, sporca di terra e sudore. Magari con le toppe ai pantaloni e le camicie sporche di fatica consumate dalle troppe eccessive calzate. Alla maniera neorealista per intenderci. Ma non sono stato invitato io a progettarlo. Perciò va bene così. L'artista, in questo caso è lui, Muccino! E lui ha visto la Calabria così.

E di Calabria e calabresità ce n'è a iosa.

martedì 20 ottobre 2020

Sapranno aspettare?

Giunta Spirlì, che tempismo!


Passato il momento della commozione generale e dopo gli elogi di rito la giunta si riunisce per la prima volta sotto la guida del vice della compianta Jole Santelli.

Da qui in poi fino alla disputa elettorale che vedrà nuovamente alle urne i calabresi la giunta e il presidente f.f. può solo deliberare “urgenze”. E tra le urgenze pare che intitolare la cittadella alla prima donna calabrese che ha guidato la giunta per soli 8 mesi sembra essere una di queste.




Lungi da me polemizzare sulla tempestività dettata dall'emotività del momento. Jole Santelli è stata una meteora! Che, approvazione o meno circa le decisioni e il lavoro svolto in questi pochissimi mesi, ha toccato le coscienze di tutti data la sua giovane età.

Non è il momento, questo, delle polemiche. Ma penso che alla cara e amata Jole avrebbe fatto più piacere se la sua giunta e i suoi amici avessero fatto la prima riunione per questioni più concrete. Non sta a me indicare quali. È compito della Politica individuarli e dare le priorità sempre in nome del bene comune.

Tra l'altro, secondo quanto recita l'art. 1188/1927 Non si può intitolare niente a nessuno se non dopo i 10 anni dalla morte del personaggio pubblico proposto e, comunque, deve essere una personalità che ha fatto qualcosa di eccelso per l'intera nazione.

Ma si può sempre perorare la causa e arrivare al fine ultimo solo dopo la deroga da parte del ministro dell'interno.


Anche se a onor del vero non dispiace il nome “Cittadella” Casa dei calabresi o, più semplicemente, uffici regionali della giunta. Anche perché senz'altro si farebbe un torto a personaggi che davvero hanno fatto la storia. O no?

venerdì 16 ottobre 2020

Raccolta solidale mirata con scarti

Raccolta solidale di vestiti, giocattoli, scarpe &...


Da diversi giorni giacciono a terra cumuli di vestiti, cuscini e giocattoli. Eppure gli addetti allo svuotamento del raccoglitore sono passati diverse volte. Nonostante ciò, i cuscini, che prima erano avvolti accuratamente in imballi dignitosi, rimangono alla mercé delle intemperie e degli animali e forse di qualche buontempone.



La raccolta differenziata, anzi, dedicata ai fini solidali per le persone che ne hanno bisogno sembra non tenere conto delle esigenze per la cura del sonno tanto pubblicizzata in tv ed enfatizzata tra le persone dabbene che si svegliano quasi tutte le mattine col torcicollo o altri dolorini causati dalla postura assunta nelle ore notturne o comunque dedicate al sacrosanto riposo rigenerante. Sarà, come dice quel vecchio detto: “chi dorme non piglia pesci!”, sarà per questo che i “distributori autorizzati” non raccolgono i cuscini? Tanto chi non ha da che vivere dignitosamente e non ha una dimora fissa che se ne fa di un guanciale morbido? A che gli serve se non ha neanche un giaciglio degno di questo termine?


Sarebbe importante sapere...  conoscere le organizzazioni della filiera degli indumenti usati... dove vengono stipati, esposti e donati da chi e a chi. ... vuoi vedere che sono troppo ingombranti? fanno volume negli scaffali e perciò non sono raccolti dagli addetti?

giovedì 15 ottobre 2020

Jole Santelli morta nella notte

Minchia! È proprio vero che le disgrazie non arrivano mai da sole.


Nella notte la Calabria si trova di colpo in lutto: Jole Santelli muore! Stroncata da un malore nella sua casa di Cosenza; trovata senza vita dalla sorella in mattinata.

 



Dispiace! Decisamente è una notizia che lascia senza parole tutti. Sbigottiti! A prescindere dagli schieramenti politici e dalle convinzioni strategiche elettorali, rimane un evento drammatico che, dispiaceri a parte, apre un capitolo inquietante per la Calabria: Nino Spirlì, uomo non eletto ma nominato dalla politica che lavora dietro le quinte, è il nuovo presidente della Calabria!?


I calabresi al risveglio, in questa giornata drammatica, fanno i conti col presente e col futuro. Certo, viste le uscite pubbliche del suddetto signore che assurge per grazia ricevuta ad occupare un incarico così delicato e difficile non si profila niente di buono all'orizzonte per la Calabria, sempre che la politica non abbia uno scatto d'orgoglio e...


Il pensiero va a Jole Santelli, al suo breve mandato, alle pochissime e discutibili azioni amministrative che forse non avranno seguito.

Riposa in pace! E che la terra ti sia lieve Jole, prima donna presidente della regione Calabria.

Noi continuiamo a vivere attenendoci al dpcm governativo sperando in un mondo migliore privo di estremismi partigiani strumentali. Qualcuno, forse, ballerà una tarantella non come esternazione vittoriosa dei propri convincimenti ma come semplice estensione delle tradizioni popolari che affondano nella notte dei tempi del popolo rurale brutio

lunedì 12 ottobre 2020

A proposito dell'obbligo di indossare la mascherina

La scimmia mascherata.


 

È un nuovo essere che si aggira da qualche mese per le strade. Da nord a sud, est e ovest questo strano ma simpatico animale sembra abbia attratto gli interessi del mondo scientifico e politico di ogni paese.

Somiglia vagamente all'homo erectus ma non sapiens un beneamato caxxo e si affida ai sapienti. A tutti quei sapientoni che gli impongono di scagliarsi contro chi non accetta per motivi intrinseci di indossare la mascherina. Alcuni non la possono indossare per lunghi periodi per motivi di salute e ora, dopo la corsa in spiaggia dell'unico essere vivente che stava lì a fare il pieno di iodio, sole e mare, tutti elementi indicati e suggeriti fortemente dai salutisti, ecco l'ultima imposizione; mascherina anche a casa!


Ridicolo!

Non si sta indicando un percorso serio e accettabile scientificamente dalle scimmie sapiens, che anche se primati un minimo di pensiero logico lo macinano, ma si spara a caso a chi terrorizza di più e meglio giovani e vecchi rincitrulliti che sentono il dovere di rimproverare i malcapitati che incontrano.


E che dire poi delle multe salate? I trasgressori saranno multati da 400 a 1000€ e poco interessa alle forze dell'ordine se sono sprovvisti perché lo stato di salute precario non consente l'uso della mascherina mentre passeggiano in luoghi semideserti.

La legge non ammette ignoranza! O porti appresso un certificato medico che giustifichi l'esonero ad indossare la mascherina oppure inizi una fase coercitiva alla libertà.


No! decisamente non è ammissibile! In uno Stato di diritto e dopo decenni di crescita sociale non si può imporre l'uso di uno strumento che chiamarlo placebo è riduttivo.


Mascherine di ogni forgia e fattura decorati coi simboli nazionali e o appartenenze sportive, personalizzate con nomi e disegni sono diventati di fatto un enorme business privo di ogni minimo riscontro scientifico serio.

Mascherine prive di filtri che lascino espellere l'anidride carbonica prodotta dal nostro organismo e che ossigenano i polmoni in modi approrpiati.

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