a scuola di democrazia in piazza Italia
A scuola di democrazia
Col talloncino elimina code in mano aspetto che il salumiere del supermercato chiami il 54. Butto uno sguardo al display: ci siamo!, se la smettesse d’intrattenere le clienti ci sarebbe meno fila; io, non sarei costretto a soffocare i colpi di tosse e sarei spalmato sul divano avvolto nel plaid a scaricare i postumi dell’influenza con una calda tisana.
Arrivano altri clienti; si muniscono di numerino mentre considerano animatamente le recenti vicende politiche, economiche e sociali. Sconfinano serenamente dal prodotto interno lordo nazionale ai ticket sanitari locali; toccano temi e uomini politici, l’imbroglio del processo breve, lo scudo fiscale, le consulenze i doppi e tripli incarichi a esponenti politici e loro familiari.
Manca poco per aprire un dibattito pubblico tra un etto di mortadella e un quarto di gorgonzola; valutare se ha fatto bene questo o quel politico, se Alfano, Ministro della Giustizia, tutela gli interessi di tutti cittadini oppure è di parte; se Capezzone abbia mai avuto veramente un’anima da radicale; se Gasparri, La Russa, Calderoli e i leghisti detentori della verità assoluta sono genuinamente sicuri dei loro proclami.
Il clima s’infiamma, sui delitti commessi dalle persone che avrebbero dovuto rieducare e reinserire nella società ragazzi sbandati, vittime della droga e dei vizi; il mercato di trans e escort, gli arricchimenti improvvisi; qualcuno alza la voce, lancia rabbiose parole all’indirizzo di chi ci governa e invita i presenti a reagire alle angherie a non sottostare passivamente in nome della sovranità popolare.
C’è bisogno urgente di uomini veri! Uomini che sappiano fare politica davvero per il popolo e non per se stessi! Uomini come Fini, Violante, Almirante, Berlinguer, Amendola, Pertini, Bersani insomma c’è la necessità di formare le coscienze della nuova classe politica secondo dettami onesti, comuni nella maggior parte dei vecchi uomini politici che hanno vissuto i drammi sociali della guerra, conosciuto le ambiguità e l’intolleranza dei regimi totalitari e, che, principalmente, hanno saputo trasmettere alle giovani leve il rispetto per gli avversari, la necessità democratica del confronto dialettico sui grandi temi, il tutto per puro spirito di servizio e per il bene del popolo!
C’è passione e fervore nella piccola e imprevista assemblea.
Certo, se venissero a fare la spesa anche loro, i nuovi salta fossi della politica, conoscerebbero per sempre i reali bisogni dei cittadini comuni costretti a uscire da case doloranti nel corpo per gli acciacchi stagionali e nell’animo per i pochi spiccioli destinati alla spesa, o forse ne sono a conoscenza e se ne fregano?
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.
Post popolari in questo blog
L’acqua dei miracoli, Madonna dello Scoglio, Placanica. Pare che qualche anno addietro la Madonna abbia detto a fratel Cosimo di scavare in un certo punto del terreno nella contrada Santa Domenica di Placanica dove gli apparve quando, ancora giovinetto, curava le greggi. E così fece! Fratel Cosimo Fragomeni scavò nel punto indicatogli, ma non vide subito l’acqua. Da quanto si dice, sentì il rumore e vide l’acqua scorrere lungo le gradinate del santuario in costruzione in un secondo momento. Anzi, sembra che glielo abbia riferito un operaio che stava lavorando antistante al sagrato. La costruzione, un’opera iniziata molti anni addietro con l’aiuto dei pellegrini devoti, ora sta prendendo corpo. Le brulle colline hanno cambiato il loro aspetto originario, e là, dove un tempo sorgeva una piccolissima cappella piena di ex voto lasciati dai miracolati della Madonna dello Scoglio, sta sorgendo un’opera importante per la fede cristiana. Le cannule delle fontane erogano un’acqua molle, d...
"nascite" pittura a olio su tela, 1980, courtesy arch. M Iannino Lettera dalla nonna alla nipotina che sta per nascere. Cara, piccola Greta, quando ho saputo che il tuo cuoricino ha iniziato a battere ho provato solo tanto stupore. Troppo etichettato il mio modo di pensare, di fare, di rapportarmi agli altri! non avevo realizzato appieno l’importanza dell’evento, della tua esistenza, perché tu c’eri, eri lì e aspettavi da tutti le mille coccole trasmesse telepaticamente da pensieri colmi d’amore. La novità della tua esistenza, subito dopo, mi ha però dirottato su un nuovo sentiero, un sentiero illuminato, agevole, percorrendo il quale, tutto si trasforma in un’atmosfera di gioia, di pace, di serenità. Poi ti ho immaginato... e ti ho subito amata, ti ho guardata e ti ho vista bellissima, una sapiente miscela divina che il buon Dio ha indotto attraverso la tua mamma e il tuo papà: un amore di bimba, frutto dell’unione di due spiriti liberi che li catturerà per sempre ...
Come leggere il contatore dell'acqua con gli orologini a lancette? misuratore dell'acqua vecchio tipo Semplice. Si inizia dalla lancetta delle migliaia con la dicitura x100 e poi si continua di seguito: x100, x10, x1 e prendendo in considerazione il numero in difetto che si trova alla destra e alla sinistra della lancetta quando questa non indica un numero preciso. Nell'esempio dell'immagine la lettura è determinata così: xmille, tra 9 e 8 = 8 xcento, tra 5 e 4 = 4 x10, =4 x1, anche se reso illeggibile dai residui dell'acqua sporca causata dall'imperizia di qualche amministratore pubblico o privato, s'intuisce che la posizione della lancetta si trova tra il 2 e l'uno, quindi è = a 1. il risultato è 8441 metri cubi d'acqua consumati da quando è stato installato il misuratore.
Commenti
Posta un commento
LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.