Asso, Mastrasso e Cacasotto.
Ovvero l'esaltazione dell'io a buon prezzo spiegato ai bambini al
tempo del covid-sars.2 in piena pandemia dei disvalori prendendo in
prestito la ben nota narrazione di Bertoldo, Bertoldino e
Cacasenno.
Chi si riconosce
in Asso, Mastrosso, Cacasotto?
Tutti abbiamo un prezzo! Oppure un
ruolo da svolgere. Diceva con convinzione il vecchio saggio. Non
necessariamente il prezzo deve essere corrisposto in denari. Spesso è
la vanagloria a fare la differenza. E sì! Nell'era delle comete
fugaci ma splendenti di luce riflessa, se amplificata dai media o da
una intitolazione pubblica è ancora meglio, l'Asso potrebbe
essere la fonte dell'obolo messo in palio dal Mastrasso di
turno.
Mastrasso, Il sacerdote officiante,
appunto, dietro lauti compensi e privilegi materiali magnifica i
prodotti dell'Asso. E fa sì che i suoi servigi siano venduti
in moneta sonante su larga scala. Organizza mostre, millanta
conoscenze importanti e strumentalizza le opportunità fortuite di
incontri coi personaggi noti al grande pubblico.
L'imbonitore Mastrasso è un essere
scaltro! Non importa se i compratori rimangono buggerati. Non è
un suo problema. Il suo interesse consiste nell'avere credito tra il
popolino virtuale dei social media e sfruttarne la notorietà. Sono
sufficienti qualche centinaio di seguaci, “follower” li
definiscono i più esperti in materia di web, che pendono dalle sue
labbra e, servili, amplificano le stronzate pubblicate dal Mastrasso.
I Cacasotto, appunto! Sono quella massa acefala che per
disparati motivi e interessi effimeri si mettono a servizio del
Mastrasso e dei suoi Asso sponsorizzati.
Tutto è cambiato! O forse no. La
storia si ripete. Gli opportunisti cambiano abito.
Con l'avvento dei social, per 5” di
notorietà sulle piazze virtuali si è disposti a vendere anche
l'anima! Il corpo per molto meno, è già stato barattato.
Pseudo intellettuali, conoscitori,
amanti, esperti di arte, politica, musica, cinema e adesso, vista
l'attenzione sociale del momento che i media rivolgono alla pandemia,
conoscitori empirici si ergono a opinionisti di scienze, ricercatori
che non trovano neanche la toppa della porta di casa fanno il salto
di qualità e si ergono a propagandisti scientifici e pilotano le
masse. Diventano opinionisti. Impongono ricette contro la pandemia e
chiunque la pensi diversamente sono additati come untori. Despoti di
un non specifico sistema complottistico.
E poi, nell'emisfero opposto, c'è chi
ha un peso specifico ben definito e vola alto. Non si cura dei
venditori di fumo e neppure dei loro protetti.
Gli Esseri evoluti non intendono
perdere tempo con scaramucce sterili. Lasciano campo libero alle
mezze cartucce non per snobismo ma perché intendono spendere il
proprio tempo per emancipare le coscienze, migliorare l'esistenza del
pianeta e indirizzare la vita stessa degli uomini verso fini più
nobili.
Ecco, vedi caro amico, cosa scrivo e ti
dico in questi giorni di fine anno, l'anno che sta arrivando tra una
manciata di fiati e sospiri passerà, io mi sto preparando e se me lo
consenti, un suggerimento per ovviare a ciò che è effimero ce
l'avrei: studia, documentati, medita. Medita sulla vera essenza
dell'uomo e sul ruolo del pensiero positivo che governa in piccola
parte anche gli stolti. Lascia la vanità del designer agli esteti
beoti. Non lasciarti irretire dai magniloquenti.
Cerca quanti donano sé stessi
gratuitamente, che gioiscono davanti a un sorriso e si appagano della
quieta ricerca degli equilibri semantici che trovano pace nel bello
assoluto del fare quotidiano.
Buona fine e buon inizio amico mio.