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disagi sociali: è l'ora della resa dei conti

Il concetto di “capitalismo” può esprimere empatia solidale? Può identificarsi nelle realtà sofferenti e dar loro una mano per superare i problemi creati dall’egoismo generato dai mercanti d’anime? Le “ banche etiche” dicono di sì! È possibile trovare un punto d’incontro. E allora perché si continua a lavorare secondo logiche utilitaristiche anteponendo i profitti aziendali alla solidarietà e alla difesa della dignità degli uomini? In Italia, ma anche nel resto del mondo cosiddetto civilizzato, assistiamo ai soliti balletti dei dirigenti nazionali tesi a mantenere posizioni di dominio piuttosto che risolvere e risollevare i destini degli uomini che hanno contribuito al superamento di fasi storiche ambigue: Grandi aziende come FIAT; TELECOM ex SIP, FERROVIE DELLO STATO, Poste Italiane, e altre aziende dell'ex gruppo IRI ormai ali enate come l' ITALTEL, tanto per citarne alcune, devono la solidità economica ai fondi erogati dallo Stato, aiuti che sono serviti a risanar...

Lupa & Vasco: un amore

Il suo nome è Lupa! È una cagnetta carina. Snella. Dal manto lanuginoso. Colore e portamento conducono le sue origini predominanti alla razza aski. Sempre in giro da sola nel quartiere, qualche mese addietro, Vasco la caccia di brutto dal suo territorio e da quel giorno gira al largo. Quando usciamo per la passeggiata e c’incontra, Lupa abbassa la testa e le orecchie, mette la coda tra le gambe come se volesse occultarsi e cambia strada. Fino a qualche giorno addietro non conoscevo il suo nome e la chiamavo Bella! Bella! Vieni! Le dico, mentre faccio sedere Vasco; le tendo la mano e lei si avvicina remissiva. Accarezzo entrambi e li lascio giocare nel prato. Bella sembra rinata! Galoppa con la coda alta, rizza le orecchie si strofina a Vasco in segno di sottomissione e lui, Vasco, da vero dominante la lasciava fare. Lei lo mordicchia dappertutto, gli lecca le labbra e lo sprona a giocare; sculetta e lo invita a correre; lui la asseconda, le salta sopra, ma i ripetuti assalti non...

Migranti: alla ricerca delle proprie radici

Storie di emigranti: partiamo dalla Calabria. Da Vallefiorita a ... Vi è un momento della propria vita in cui si è portati a fare un bilancio sommario che comprenda percorsi personali, familiari e sociali. Momenti di vita dimenticati o trascurati assumono valenze diverse a seconda dell’età o dalle propensioni dell’animo umano. L’individuo a volte è alla ricerca delle proprie radici per puro sentimentalismo, altre per comprendere le proprie radici così da comprendere appieno l’evoluzione degli usi e dei costumi sociali ed in ciò le immagini i filmati, la letteratura, la storia, insieme, i documenti storici citati aiutano a comprendere il vero senso della vita dei migranti, siano essi italiani, bosniaci, indiani, marocchini o afroamericani. Questo il tema della seguente rubrica che apre con l'intento di aiutare i lettori protesi a ricercare parenti e amici lontani geograficamente. Alcuni avvenimenti sono rimossi automaticamente dalla memoria, altri si dimenticano senza u...

libertà in arte: il rhytm and blues e gli anni 60

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I fiorellini bianchi stampati su fondo viola hanno catturato la mia voglia di viaggiare. Vedo una vasta distesa soleggiata. Ragazzi dai capelli lunghi e dalla barba incolta. Musica rock. Sorrisi. Calore. Ragazzi e ragazze che si tengono per mano e cantano in coro parole d’amore. Ballano. Inneggiano al nuovo mondo, alla pace. Le bancarelle, addossate l’una all’altra,costringono i passanti in fila indiana. Lo spazio destinato al mercatino del sabato tra le palazzine popolari di Pontepiccolo è esiguo. I venditori ambulanti, adagiano la mercanzia sui declivi del terreno incolto e invitano la gente a misurare la biancheria nei furgoni in parte svuotati. La radio trasmette ritmi musicali e parole sconosciute. Parole graffianti, a volte roche ma piene di musicalità. La voce del cantante nero diventa strumento che accompagna e s’insinua tra le note della band. Qualche signora anziana storce il muso: meglio Claudio Villa! Che sono ‘ste porcherie! Rumore solo rumore! Yè yè...

haiti, 15 giorni dopo la catastrofe

Haiti. È commovente! Dopo 15 giorni i volontari estraggono dalle macerie una ragazza di 16 anni ancora in vita. Un corpicino minuto, imbiancato dai calcinacci e dalla polvere, rivede la luce; torna alla vita e sussurra “merci” ai soccorritori; chiede notizie dei genitori al medico, visibilmente emozionato, che le ha prestato le prime cure prima di essere imbarcata sulla nave ospedale americana. Intanto i sopravvissuti vagano alla ricerca di alimenti, acqua e vestiti. Ognuno pensa per sé! E le immagini del bimbo seduto nudo in mezzo alla strada nell’indifferenza totale dei passanti lo confermano. Solidarietà, spirito di conservazione, egoismi, ricchezze e miserie umane convivono nell’isola.

scrittori in erba, fantasmi, creatività e web

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Che strano! Ho sognato una vecchia macchina da scrivere. Uno di quegli aggeggi usati nella "olivetti 82" preistoria; quegli aggeggi infernali che lasciavano tracce sul foglio a suon di tic tic, cadenza, dal ritmo variabile che seguiva pensieri e bravura di chi batteva sui tasti. E frasi poetiche... Quando la macchina fu commercializzata riscontrò larghi consensi; fu inserita negli uffici e riempì d’angoscia i vecchi scrivani mentre i giovani iniziarono a frequentare corsi professionali mirati per apprendere il metodo e scrivere velocemente con entrambe le mani e le dieci dita. L’aggeggino rivoluzionò completamente il lavoro negli uffici e nelle case. Anche gli scrittori in erba impararono ad usarla: infilavano nel rullo i foglio di carta A4 intervallati dalla cartacarbone quando occorrevano più copie e battevano sui tasti per comporre poesie, racconti o relazioni. Eh la tecnica!... La stranezza del sogno consiste nell'appendice della macchina da scrivere: un s...

Bertolaso, Casini e il gioco delle tre carte di...

L’analisi di Bertolaso, i tre forni di Casini, le tre carte di… Il principale problema che assilla i leader politici è: annullare l’avversario!, perlomeno questo è ciò che avverte il cittadino comune bombardato dalle notizie dei giornalisti e dalle esternazioni degli stessi politici che occupano gran parte degli spazi dei palinsesti. Ogni strategia è buona per ab/battere il nemico! Nel frattempo si perdono di vista i veri valori della vita comunitaria che sono la fonte di tutte le civiltà evolute: • La morale • Il lavoro • L’istruzione Temi ampiamente sbandierati ma mai sviluppati dai dirigenti nazionali che sembrano prediligere i giochi dei tre forni per le alleanze politiche o quello delle tre carte per solidificare inciuci dannosi per la collettività. Tutto ciò è ampiamente documentato nella letteratura giornalistica degli ultimi anni con dovizie di particolari. Di contro, nel momento in cui un dirigente nazionale esprime fuori dal coro un’analisi costruttiva, si as...

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Sulle tracce di Cassiodoro

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A spasso tra i luoghi più belli e suggestivi della Calabria
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e ancora:

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