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Visualizzazione dei post con l'etichetta terrorismo

Orrore davanti al museo ebraico di Washington

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  Washington, odio antisemita o gesto inconsulto di un folle? La morte violenta è destabilizzante sempre. Specialmente quando a perdere il dono della vita, sono bambini innocenti e ragazzi inermi con l’orizzonte negli occhi pieni di sogni e fiduciosi sul futuro.

Bangladesh davvero l'Isis dietro gli attentatori?

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Bangladesh, il dramma di un Paese povero La causa che genera i mali peggiori si chiama profitto. È per profitto che si organizzano gli attentati terroristici camuffati da religiosità oltranzista. È per profitto che si organizzano gli esodi di massa. I viaggi della speranza che iniziano dall'Africa sono sempre e comunque fruttuosi per chi li organizza e li gestisce. Mediamente un viaggio costa sui 15,20mila euro. E chi non ha i soldi per pagarselo è usato come fonte per pezzi di ricambi umani. Chi non paga per intero il viaggio è ucciso! Gli espianti di organi venduti clandestinamente movimentano giri di affari inimmaginabili. Cifre da capogiro fanno muovere e aumentano la cupidigia umana. In Africa e nel resto del mondo! Le drammatiche notizie che giungono dal Bangladesh scaturiscono anch'esse dall'assurda teoria affaristica dei mercanti, e, forse, dalla deprecabile teorizzazione oltranzista opposta. Analoga a quella vissuta in Italia negli anni di p...

Tunisi, attentato al museo, follia e stupidità

L'uomo è il peggior nemico di se stesso. Se penso ai disastri ambientali che avrebbe potuto evitare se solo avesse voluto ed a quelli causati dalla cupidigia e dalla stupidità mi viene da dire che di umano non è rimasto niente nella cassa cranica di quello che si pensa essere l'evoluzione naturale dell'homo erectus. Gli attentati, le guerre, gli assalti e le incursioni razziste o religiose dei kamikaze, le violente aggressioni verbali, le strategie politiche che tendono a fregare il prossimo sono il segno dei tempi sprecati a tessere piani contro la natura divina dell'uomo.

a Melissa Bassi, alle vittime della pazzia umana

L'indignazione corre sul web. I social net sono pieni di rabbia per l'esplosione avvenuta stamattina difronte alla scuola brindisina dove ha perso la vita una ragazzina di sedici anni e ferito l'intera nazione. Una bambina, tutto sommato, che aveva ancora chissà quanti traguardi da raggiungere. Il suo profilo si fb mostra la foto di un angelo dalla dolcezza infinita e dal volto pulito, sereno, illuminato dal sorriso che è un inno alla vita! La vita di Melissa, purtroppo, interrotta bruscamente in una normale mattina, mentre aspettava con le amiche il suono della campanella per entrare a scuola, sedersi al solito banco, sorridere, combinare qualche marachella e iniziare le lezioni come sempre, fino al giorno prima, nell'attesa del tempo per le cose da grandi: un lavoro, la famiglia e le preoccupazione per le insicurezze dei figli che sono state anche sue molti anni prima. Qualcuno ha deciso di troncare, recidere di netto le aspettative e i sogni di chissà qua...

vendetta o giustizia? così funziona la società

Così funziona il mondo! Altro che mettere in pratica le parole del S. Vangelo di Cristo. L'azione militare condotta in Pakistan dalla squadra speciale statunitense conferma, qualora ce ne fosse bisogno, che la giustizia umana ha ben altri parametri! Parametri riscontrabili nella legge del taglione: tu fai uno sgarro a me e io te lo rendo decuplicato. Non importa come o quando ma te lo devo rendere! Ti devo far pagare lo scotto; devo terrorizzarti più di quanto tu abbia fatto. Devo metterti nelle condizioni di pensarci su tremila volte prima di rifare azioni simili. Non servono le aperture mentali; i pensieri profondi dei filosofi e dei pacifisti. Serve la vendetta violenta! Come se la vendetta rimettesse ogni cosa al proprio posto, come prima dei tragici fatti dell'11 settembre di circa vent'anni addietro. Non è così. Purtroppo le torri gemelle non ci sono più e con loro le circa 3000 persone che vi lavoravano dentro. E questo è un grandissimo dolore per l'um...

eliminato Bin Laden da forze speciali usa in Pakistan

Osama Bin Laden è stato ucciso in Pakistan dalle forze speciali americane. Il mondo tira un sospiro di sollievo e alcuni giornalisti anticipano con un “finalmente” l’eliminazione fisica del capo dei terroristi di al Qaeda. In America si festeggia perché si ritiene sia stata resa giustizia all’attentato dell’11 settembre e alle tantissime vittime che hanno perso la vita nell’inferno delle torri gemelle colpite dalla cieca violenza di al Qaeda guidata dalle teorie deliranti di Bin Laden. Un despota sanguinario in meno, quindi, sulla faccia della terra! Ma l’eliminazione fisica di un leader elimina anche l’effetto devastante del suo pensiero e degli oltranzisti seguaci di teorie religiose o politiche estremiste? Se così fosse, allora sarebbe legittimato il pensiero comportamentale che induce ad anteporre violenze verbali e fisiche a supporto di tesi differenti enunciate da uomini e donne di fazioni politiche antagoniste anche nelle democrazie evolute, Italia inclusa.

Catanzaro terrorismo e inciviltà

A Catanzaro, nei giorni scorsi, ragazzotti che si definiscono di estrema destra assaltano il centro sociale “Riscossa” e accoltellano un ragazzo ventenne e poi, non contenti, vanno pure ad attendere davanti al pronto soccorso e ne accoltellano un altro che era andato a trovarlo. Insomma, agguati stile terra di nessuno, o meglio, territorio selvaggio da occupare e gestire con arroganza e violenza. Va beh che Catanzar o vanta una storia degna della destra violenta e tracotante italiana, basta ricordare il delitto “Malacaria” avvenuto il 4 febbraio del ’71 in pieno centro storico. Giuseppe Malacaria era un muratore trentenne uscito di casa dopo una faticosa giornata di lavoro per assistere a un comizio del pci e invece incappa in un ordigno gettato tra la folla da due losche figure. Vediamo un attimo i fatti: 4 febbraio 1971, Catanzaro. Attorno alle 17 Piazza Grimaldi inizia a riempirsi di persone: dirigenti di partito, militanti e simpatizzanti, rappresentanti delle istituzioni,...

io sto con emergency e contro ogni spargimento di sangue

Emergency non ha notizie dei tre collaboratori accusati di terrorismo e arrestati dagli afghani sabato scorso all'ospedale di Lashkar Gah. L’ospedale è sotto il pieno controllo della polizia e dei militari afghani. L'organizzazione umanitaria di Emergency riferisce che gli altri sei operatori, 5 italiani e un indiano, fino a ieri sera bloccati in casa, hanno lasciato oggi Lashkar Gah diretti all'ospedale di Emergency di Kabul per motivi di sicurezza. Emergency ribadisce di non avere notizie riguardanti l’ospedale in quanto all’interno non c’è più personale dell’organizzazione umanitaria da sabato scorso. Il ministro degli Esteri Frattini, da Sarajevo, continua a seguire la vicenda con molta attenzione e invia, da Roma l'ambasciatore Attilio Iannucci, col compito di consegnare una lettera al presidente afghano, Karzai. L'ambasciatore Iannucci è accompagnato dal magistrato italiano, consigliere giuridico al ministero degli Esteri, con l’incarico di assistere ...

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