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Visualizzazione dei post con l'etichetta tagli alla sanità

Welfare addio!

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C'era una volta la tutela della salute Pubblica. C’era una volta la sanità pubblica che si prendeva cura della salute dei cittadini, tutti i cittadini senza distinzione di razza religione o credo politico! E c’erano delle malattie ritenute a rischio che erano esenti da ticket e quando comparivano dei campanelli d’allarme quali il sangue nelle feci o forti dolori al petto avevano la precedenza sulle altre patologie anche in pronto soccorso. E poi venne l’austerità che si mangiò il buon senso e il rispetto delle persone. Da Monti in poi non ci furono altro che tagli. Tagli alla sanità e alla scuola. Tagli alle pensioni, sì ma a quelle piccole perché quelle d’oro dei manager e dei politici non sono state toccate per cavilli legati a tutele particolari che però non tutelano i deboli. estratto dal portale medico della colonscopia Tornando al diritto alla salute che non c’è più, chiunque ha un reddito o possiede un autoveicolo deve obbligatoriamente pagare la tassa al serv...

Cara Beatrice Lorenzin auguri ... ma

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Bene. La Lorenzin è mamma di due gemelli: Lavinia e Francesco. Solitamente si pensa che essere mamma amplifichi la sensibilità e che la maternità in sé oltre a creare una rivoluzione nel corpo femminile induce a guardare con occhi nuovi il mondo: si è più protettive e inclini alla comprensione. Ma Stando alle notizie diramate dai giornalisti pare che dopo il parto Beatrice si sia vestita con una corazza d’acciaio spessa chilometri dai bisogni reali della gente che vive di stipendio o sopravvive barcamenandosi tra mille espedienti per arrivare a sera e portare un pasto ai figli, comprare qualche jeans e, perché no ormai non ne possiamo fare a meno, regalare una carica da 5 euro. Sia ben chiaro: Vivere lo stato materno non significa essere forzosamente caritatevole o commiserevole ma quantomeno ricordarsi di essere lì al governo per salvaguardare lo stato sociale dei cittadini. Invece, l’ultima pensata del ministro alla salute getta scompiglio nelle classi sociali (che la cost...

Fondazione Campanella, usi e abusi

Nel leggere la nota di Wanda Quattrone di qualche giorno addietro, in merito alla vicenda “Tommaso Campanella”, di seguito riportata, pur condividendo con lei il dramma dei lavoratori a rischio non si può prescindere da quanto venne alla luce qualche anno addietro nella puntata di Riccardo Jacona sulla malasanità e sullo sperpero dei soldi pubblici in Italia e in Calabria. Già allora si svelarono oscenità enormi interni al nascente polo oncologico. Polo oncologico che, in base ai protocolli ingarbugliati d'intesa tra pubblico, quindi regione Calabria e privato, nasceva come punta di diamante della sanità calabrese proteso alla ricerca per debellare i tumori. Invece, l'indagine giornalistica ha evidenziato ben altro: Ci ha fatto vedere un signore che dicono sia preparato ma forse in qualche altro settore perchè quando il giornalista gli chiese a che punto fossero le ricerche, lui, cadde dalle nuvole e farfugliò “....ma ma i topini ci sono”. Come, non essere d'accord...

l'insipienza della casta e i disagi sociali degli italiani

Il tarlo del malcostume non muore mai; ha trovato il suo habitat naturale nelle menti dei politici insipienti che sono sulla scena italiana da oltre quarant'anni e più. E i fatti lo dimostrano: Nessuno, in Italia, è coinvolto intellettualmente e s'impegna nei fatti e non a parole affinché cambi qualcosa nel sistema politico e sociale. Lo si evince dalle inchieste dei giornalisti seri che metodicamente indagano su questioni che dovrebbero interessare e risolvere la classe politica intera. E l’inchiesta fatta da Riccardo Icona e dalla sua troupe n’è la conferma! Dopo la puntata di ieri, sono convinto che lo sconcerto, per come hanno lavorato male i vari schieramenti politici che si sono susseguiti alla guida dei governi locali e nazionali, abbia toccato nel profondo chiunque si trovasse di fronte al video. Invece così non è, se si considera il pressappochismo della gente comune e dei dirigenti asserviti  ai poteri politici. Dalle indagini giornalistiche risulta uno...

Manifesto dell'Arte Libera

Manifesto Interattivo

Manifesto dell'Arte Libera / Manifesto for Free Art

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1. L'Arte non si possiede

L’arte non è proprietà, ma esperienza. Ogni opera è un dono.

Cosa significa per te "arte libera"?

2. La Creatività è un Diritto

Ogni individuo ha il diritto di creare, sognare, esprimersi.

Dove vorresti vedere più arte?

3. L’Artista è Voce del Tempo

L’artista è testimone del presente. È coscienza, non ornamento.

Quale artista ti ispira?

4. L’Arte è Rivoluzione Pacifica

L’arte deve interrogare, liberare, accendere pensieri.

Hai mai creato qualcosa che ha fatto riflettere?

5. Cultura come Bene Comune

La cultura è linfa vitale della democrazia. Deve essere condivisa.

Come rendere l’arte più accessibile?

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