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Vita in Calabria. 11: la colazione del pastore, a 'mpanata

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Vita in Calabria. 11. tradizioni alimentari. Racconti di vita in Calabria 1. La colazione del pastore: a 'mpanata. transumanza  Ancora oggi c’è chi fa colazione come se il tempo non fosse mai trascorso. Nelle case, tra i monti e le campagne calabresi, nonostante ci sia il frigo, la tv, e il supermercato vicino, i pastori che vivono seguendo le greggi mantengono salde le tradizioni e recuperano ogni residuo alimentare nel rispetto sacro del cibo inteso come provvidenza divina. Può capitare, quindi, nel rispetto delle tradizioni e della cultura contadina, a chi decide di trascorrere in Calabria qualche giorno in agriturismo con annesso l’ovile, di assistere alla mungitura e alla lavorazione del latte come si faceva un tempo. Essere testimone del parco ma squisito boccone mattutino del pastore: “a mpanata”. L’impanata è una sorta di zuppa composta di siero e residui burrosi di formaggi e ricotte che il pastore mangia come prima colazione insieme a pezzi di pane duro ammor...

Storie e realtà calabresi. 10: l’aurora

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Storie e realtà calabresi. 10: l’aurora Racconti di vita in Calabria 1. Tradizioni alimentari : la panificazione. Maria sta facendo il pane! Guarda… Qeust’espressione, riferita alla Madonna in versione umanizzata dal credo popolare perché associata ai mestieri casalinghi, si sentiva spesso al crepuscolo, quando l’aurora tingeva di rosa le nuvole e l’atmosfera, simile a quella creata dalle madri quando preparavano il forno a legna per la cottura del pane, si tingeva del colore tipico causato dalle frasche che ardevano all’interno del “cocipane”. L’aria di un caldo rosato, ben nota nelle famiglie contadine, lasciava presagire dolci leccornie associate alla panificazione vera e propria. I bambini sapevano bene che tolto il pane croccante, la mamma riponeva tra i mattoni caldi la pitta ripiena, i cicoli a riscaldare e il panetto bianco. (segue)

nel ricordo di mamma Natuzza

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Per Mamma Natuzza Ho voluto dedicare un’opera a Natuzza, la mistica di Paravati. La Donna, la  Mamma che aveva il dono di parlare con le Entità Spirituali e che tanto ha fatto per alleviare le pene di quanti si rivolgevano a Lei. Lei che già aveva la sua di Croce da portare, paziente e umile serva del Signore, anzi Umile Verme di terra; come ripeteva spesso per autodefinirsi, si accollava anche le pene di: politici, manager e innumerevoli persone comuni. Il suo monito, ma più che monito era un pensiero costante quello rivolto ai giovani, ai preti che sbagliano, alla società malata che per ricchezze materiali inquina e uccide; avvelena, falsa la verità e spaccia morte specie nei giovani quando questi diventano vittime di malaffare o droga. Ecco, in sintesi, una scarna figurazione pittorica che non vuole essere semplice retorica celebrativa ma testimonianza, atto d’amore filiale per una donna che fino alla fine dei suoi giorni terreni ha elargito amore incondizionato a...

genesi

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La rappresentazione per immagini è una scelta linguistica chiara che l’artista adotta e applica nei momenti consoni. Fare arte oggi non significa essere innamorati di determinati modelli espressivi e adoperarli insulsamente ma servirsene per apportare humus culturale e scuotere ove necessita le coscienze. L’operatore culturale contemporaneo ha a disposizione un tesoro linguistico inestimabile. Sta alla sua determinazione decidere quale strumento adoperare e quale platea coinvolgere nelle sue analisi. Oggi, l’artista, a differenza dei tempi passati, non dipende dagli umori del mecenate di turno, e ciò lo pone in una posizione di privilegio rispetto ai Maestri dei decenni trascorsi; condizione, questa, resa possibile dall’evoluzione sociale raggiunta; dall’autosufficienza lavorativa che, suffragata dagli studi e dalla volontà di ampliare i modelli espressivi pittorici, consentono il dialogo tout court con ampi strati sociali. È risaputo che la figurazione solitamente d...

Calabria, terra di sofferenza. racconti di vita, 9

Racconti di vita in Calabria 1 . Calabria mistica. Alcune filosofie, o correnti di pensiero esoterico, asseriscono che anche gli Stati sono soggetti al Karma, vale a dire la legge di causa ed effetto che determina il cosiddetto destino. Sempre secondo la disciplina indù pare che il destino di uomini e terre siano concatenati alle azioni degli avi. Ma, considerando i tributi pagati e rivedendo la storia dell’Italia e degli italiani, qualcosa non torna perché: 1) L’Italia ha già dato in quanto a despoti e dittatura; 2) Poveri e derelitti hanno sempre pagato le colpe degli altri; Unica novità, che sembra prescindere la legge karmica, falchi e colombe hanno imparato a convivere. La società non è più divisa tra buoni e cattivi, retti, giusti e malvagi. Queste categorie sono ovunque, oltre a scoprire lapide, stele e monumenti pubblici nelle contrade amiche, ben mimetizzati, piangono e si commuovono anche nei luoghi sacri. S’incontrano a Mileto, paese di Mamma Natuzza , a Santa ...

Calabria, 8, territorio e cittadini: Mimmo Rotella

Racconti di vita in Calabria: 1 . Territorio e cittadini C’è da dire che i calabresi sono un po’ restii alle novità; specie se le innovazioni riguardano linguaggi e usi consolidati nel tempo. La diffidenza contamina tutti i ceti sociali. Alcuni cavalcano l’onda per tutelare interessi personali, insinuano ulteriori dubbi per attrarre a sé i tradizionalisti e, sovente, fanno uso della delazione. È sintomatica la vicenda artistica del nostro illustre conterraneo Mimmo Rotella. Nonostante i riconoscimenti nazionali e internazionali tributategli dagli addetti ai lavori e quelli postumi che le istituzioni comunali hanno testimoniato nei suoi confronti, pochi calabresi conoscono a fondo l’importanza del suo lavoro artistico. La rivoluzione lessicale che, insieme agli altri artisti che ruotavano attorno al teorico Pierre Restany , apportò all’arte visiva. È ovvio che per accettare e comprendere l’atteggiamento mentale di chi osserva, assimila e trasforma un volgare linguaggio pub...

la cultura come antidoto alla crisi

Ok siamo tutti d’accordo! Dobbiamo rimboccarci le maniche e sudare per uscire dalla crisi! Dobbiamo farlo tutti, senza escludere nessuno degli italiani, specie chi ha più ricchezza! Allora, sotto con le verifiche patrimoniali; il redditometro per scovare i furbi che hanno portato l’Italia alla rovina! Alcuni lestofanti smascherati dalle forze dell’ordine preposte alle indagini per salvaguardare il patrimonio dello Stato attraverso le intercettazioni ambientali e patrimoniali rischiano di farla franca grazie a leggi inique. Leggi volute da gruppi di potere, disonesti, che hanno insediato lacchè tra gli scranni istituzionali e hanno tutelato pochi individui a discapito della maggioranza italiana. Eppure si continua a discutere di futili problemi piuttosto che studiare piani seri per rilanciare la questione morale così da dare fiducia ai cittadini imbavagliati e oppressi dal potere. Sarebbe gradita una voce autorevole che dicesse: Ok d’accordo, solo queste misure non bastano!, son...

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