Disarmare le teste!
Le parole non possono niente contro i demoni della guerra.
Armarsi. Armare. Sono le parole d’ordine di questi giorni. Dopo lunghi anni di carneficine annunciate e permesse, e montagne di soldi spesi in armi incassati dagli azionisti delle fabbriche belliche, i cavalieri dell’Apocalisse non hanno soddisfatto la loro sete di sangue.
Netanyahu rompe la tregua. Bombe su Gaza. Oltre 300 civili morti e 150 bambini restano sotto le bombe.
I potenti giocano a scacchi sulle macerie mentali e materiali provocati dagli abusi di potere.
Devastazione di città, regioni , imposizioni , veti , sono gli effetti finali degli accordi presi cinicamente da quanti dicono di governare in nome dei cittadini che li hanno votati. Non in nome e per conto del Paese che rappresentano.
Armarsi e armare eserciti nazionali e federali non conduce alla pace ma aprono a operazioni muscolari nei confronti dei deboli. È quanto sta avvenendo in medio oriente, Ucraina, Myanmar, Congo etc. E chi paga il prezzo maggiore sono i deboli, gli indifesi.
Manifestare il dissenso. Urlare intenzioni pacifiste. Indignarsi per le parole e le azioni belliche dei rappresentanti dei Paesi democratici che rifiutano la guerra è inutile. Ma indispensabile per ritrovare la via della ragione pura popolata di sogni, bellezza e amore.
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