mercoledì 31 agosto 2022

A spasso per il quartiere, immagini di una periferia

 


È un bel quartiere il Corvo. Nome a parte. Ché lascia presagire funeste realtà, quasi sempre ossimori, spero, nel nostro caso. 

Il nuovo giorno sveglia col canto degli uccelli quanti non accendono i climatizzatori e lasciano le imposte aperte. L'aria fresca penetra all'interno degli appartamenti sulle sgraziate armonie di colombe e gazze ladre. E fin qui niente da eccepire. Il trauma avviene quando entrano i … ladri!


In compenso gli spazi urbani non mancano. Anzi abbondano.

Alcune aree sono transennate ma non dal comune.

I meglio informati asseriscono che sono stati concessi dall'amministrazione comunale a privati e associazioni per finalità socializzanti. Infatti da moltissimi anni ormai tra le porte di calcio arrugginite e con le reti a brandelli non rotola alcun pallone. E le reti esterne delimitano e inibiscono l'accesso a tutela del bene agli estranei.

Gli estranei! Chi sono?

Forse sono i ragazzini che vorrebbero sgambettare e fare 4 passaggi col pallone tra i piedi. Ragazzini che vorrebbero dribblare anche i cespugli che nel frattempo sono cresciuti e moltiplicati da un capo all'altro del rettangolo di gioco.

Dai Fiorita dove sei? Se ci sei batti un colpo! Fatti un giro e magari vedi di porre rimedio. Fai in modo che gli spazi siano destinati davvero a scopi socializzanti, utili alla comunità. Ché non diventino altro...

Buongiorno dal Corvo, quartiere a sud di Catanzaro, caduto per errore tra Marina e S. Maria.












martedì 30 agosto 2022

TEMA: Il mio quartiere

 Svolgimento:








Il mio quartiere, Corvo, 
 Non è solo degrado! ... un minimo di manutenzione lo renderebbe ancora più accogliente.





domenica 28 agosto 2022

Teste vuote

 


Da tempo immemore sta parcheggiata lì a bordo strada. La vecchia fiat ormai ha le ruote sgonfie. Hanno ceduto al tempo, le gomme. E quanto non è stato oggetto all'usura dovuta alle intemperie e agli sbalzi climatici è stato smontato alla bisogna.

Il quartiere corvo non lesina spazi.

Ogni volume edificato ha il suo.

Nel grande spiazzo in questione sono parcheggiate le auto dei residenti. E fin qui niente di anormale. Anzi vista la carenza di posti auto è un valore aggiunto!

Purtroppo, come recita il vecchio adagio, la mamma dei cretini è sempre incinta! Visto che

Persino gli sfalci raccolti in bustoni condominiali trovano posto oltre le macchine parcheggiate.


A voler essere buoni potremmo dire che sono stati “dimenticati” a bordo strada da distratti coglioni. Furbetti del lavoro in nero che invece di portare al macero e conferire nelle apposite discariche gli sfalci e essere riciclati com'è logico che sia lo abbandonano tra gli arbusti.

Stronzi ! Che vi costa svuotare le buste di plastica e spargerlo nella natura incolta? (chiedo)

Se lo aveste fatto a quest'ora il fogliame tagliato dalle siepi condominiali si sarebbe dissolto, integrato nell'ecosistema e divenuto concime. Invece, così come lo avete raccolto e buttato, le bustacce di plastica preservano il frutto del vostro lavoro in nero! Ma evidenziano la vostra cazzonaggine!!! il vostro modo di fare è intollerabile: fa incazzare chiunque!

E che dire della testata del letto, dell'avvolgi tubo e altri prodotti abbandonati lungo la strada del quartiere? Oggetti, nuovi, a volte, abbandonati strafottentemente tra cumuli di mattoni e calcestruzzo, mattonelle e bidoni di pittura per l'edilizia.

Chi sarà stato?


Residenti? Committenti collusi?

Se così fosse allora siamo difronte a gente incivile enormemente stupida! Persone che non hanno niente di umano e neppure di animale perché gli animali sanno bene come tenere e curare il proprio habitat.

COGLIONI! Coglioni sogghignanti. Facce di cazzo! (da non confondere col turpiloquio gratuito e sterile).

Con le dovute scuse alle ghiandole procreative e al suo capo che alla bisogna producono e iniettano in sintonia miliardi di cellule vitali. Ma nelle azioni denunciate non c'è niente di creativo.

Coglioni!

ps. invito agli amministratori di condominio (perché è un dato sicuro: i sacchi di plastica pieni sono frutto di sfalci di qualche area condominiale):
 Pretendete la ricevuta dell'avvenuto conferimento in discariche. Altrimenti siete complici del degrado urbano! 

C'era una volta l'oratorio, fucina e collante tra la società, specchio di false immagini, e crescita Etica

 


Forse c'è tanta retorica in alcune affermazioni di qualche tempo addietro. Ma, rispetto alla pochezza di pensiero odierno, personalmente la preferisco!

Preferisco pensare alla frase di Domenico Savio impressa sul quadro che capeggiava sulle pareti dell'oratorio salesiano: “voglio farmi santo”.

Certo, per le affermazioni contemporanee è una contraddizione!

Oggi le figure enfatizzate sono ben altre. E non solo sulle piattaforme dei social-media.

Non per essere dei bacchettoni ma difronte alle malattie e agli avvenimenti avversi che possono capitare e mettere in pericolo la salute di ognuno non si sente dire: “ sia fatta la volontà del Signore. Oppure “ se questo è il destino...”.

Queste frasi, possibiliste e cariche di positiva speranza misericordiosa, sono sostituite sempre da: “E' un guerriero! Vincerà le avversità!...”. Il divino che abita in noi è oscurato. L'essere è vestito da guerriero. Un guerriero forte. Potente! Anche quando scende in campo con il pallone ai piedi.

Sul rettangolo di calcio, lo sport, i protagonisti sono guerrieri carichi di “cattiveria”. Lo si sente dire spesso nelle trasmissioni sportive dai rispettivi allenatori e commentatori.

“La giusta “cattiveria” è mancata ai miei uomini perciò abbiamo combattuto una sfida debole...”.

Abbiamo dimenticato il valore delle parole.

Abbiamo dimenticato l'importanza dell'età che avanza; la saggezza accresciuta nel tempo dall'esperienza accumulata.

Siamo alla ricerca dell'eterna giovinezza. E non accettiamo l'età che avanza: le rughe, i capelli grigi, bianchi e gli acciacchi; la debolezza fisica. Ci fa paura la prostata, l'impotenza senile, l'andropausa, la menopausa.

Vecchiaia equivale a scarto, per certa cultura.

Conoscenza, sapienza, sono dati peculiari insiti nell'Essere cresciuto coi valori etici di chi ha coscienza vera della Vita: delle fasi naturali della Crescita ché percorso verso l'Alto.

Di contro:

La sottocultura dell'avere enfatizza la materia in ogni aspetto. Dal fisico, quindi attenzioni per l'esteriorità e l'estetica anche di chi circonda gli spazi contigui e all'accumulo di beni materiali da tutelare maniacalmente.


venerdì 26 agosto 2022

Migranti, la solidarietà della città di Catanzaro

 

Catanzaro, Palacorvo, fase di smistamento dei migranti.

Migranti sbarcati al porto di Catanzaro Lido .

Si tratta di uomini in prevalenza originari di Sudan, Egitto e Siria.

Dopo l’identificazione delle 448 persone giunte a Catanzaro a bordo di un barcone arrivato sin all’imboccatura del porto del quartiere Lido, le forze dell'ordine hanno provveduto al trasferimento in strutture di accoglienza sul territorio calabrese. I giovani sono stati presi in carico dal settore politiche sociali del Comune di Catanzaro e, sotto la regia della Prefettura, collocati nelle strutture d'accoglienza all’interno del palazzetto dello sport del quartiere Corvo.

La macchina organizzativa solidale ha cambiato il volto usuale del palazzetto:

Brandine, messe a disposizione dalla Protezione civile, servizi igienici e spazi organizzati per consentire la massima sicurezza delle persone hanno cambiato repentinamente l'aspetto del palazzeto dello sport del quartiere corvo.

Tantissimi i volontari, le associazioni e liberi cittadini che hanno donato in gran numero viveri e beni di prima necessità.

La macchina della solidarietà si è mossa unanimemente! I catanzaresi e i calabresi hanno messo a nudi i sentimenti di affetto. Hanno accolto e dato loro quanto è nelle loro possibilità. Hanno portato biancheria e beni di prima necessità; scarpe, asciugamani e tantissimo calore.

martedì 23 agosto 2022

Gli anziani e le nuove tecnologie

 

A una certa età i riflessi e la memoria non sono gli stessi di quando si era più giovani.

Poi, se pensi che la tecnologia di ultima generazione, quella che ci tiene connessi in un batter d'occhio col mondo intero mette in standby la parte del cervello preposta a memorizzare numeri e altro, ti accorgi quanto sia difficile rispondere prontamente a qualcuno che chiede a bruciapelo il numero di telefono. Ecco, balbetti numeri che non sono proprio quelli giusti. Il dubbio ti assale e chiedi un po' di tempo mentre smanetti in rubrica per trovarlo.

Ma che diavolo: ho chiesto un semplice numero! Sogghigna l'interlocutore.

Sì ho capito ma sai non mi chiamo mai dammi il tempo di trovarlo...

Decisamente ci siamo lasciati prendere la mano. Abbiamo abdicato. La vecchia e sgualcita rubrica con le lettere dell'alfabeto sul lato destro è preistoria. e i ragazzi non la conoscono. Tutte le notizie inerenti a date di compleanno, numeri di telefono, password etc sono custodite nei tera byte dei terminali, in gergo devices, insieme alle applicazioni allocate nelle scatolette magiche divenute appendici naturali e imprescindibili da noi.

Il cellulare è la memoria di ognuno. Immagazzina e ricorda numeri di telefono, ricerche, abitudini alimentari, svago, e principalmente: VIZI! Sì su internet rimane traccia di tutta la tua vita passata a cercare un prodotto e qualunque altra cosa.

Il passaggio dall'analogico al digitale è stato repentino. e se per un verso ha apportato migliorie nei rapporti interpersonali e nelle comunicazioni, dall'altro, ha dato una spinta e amplificato le derive edoniste.

Il lavoro stesso, da opportunità gratificante, trasformato in vetrina sociale dai ripetuti selfie, ha perso la sacralità originaria.




domenica 21 agosto 2022

Stranieri in terra nostra, così ci fanno sentire i predatori

 

Già da qualche giorno sono iniziati i balletti della politica. Ognuno ha la soluzione in taasca ma fino ad ora non l'ha messa a frutto nonostante abbia pigiato sui bottoni di comando tra Montecitorio e senato.

A riproporre ministri e minestre riscaldate sono bravi. tutti! Indistintamente!

La musica non cambia neanche a livello locale e territoriale.

In Calabria qualcuno (che ha vinto) aveva promesso cambiamenti epocali. La più sentita: recuperare e fare rientrare in sede i cervelli che sono fuggiti!

Molti, visto che è stato scelto per governare la regione, hanno sperato nel cambio di passo di una politica faccendiera e clientelare.

Cosa è cambiato?  All'apparenza nulla. 

Ma... Forse ci siamo distratti e non abbiamo colto le innovazioni!

Eppure sa essere decisionista!, quando vuole. In barba ai cervelli che dopo essersi formati in Calabria sono stati costretti a emigrare al nord o fuori Italia, è riuscito a fare arrabbiare tutti con l'accordo con Cuba. 500 medici provenienti da quel Paese sono una bella cifra! Ed è anche una bellissima cifra quella che Occhito ha impegnato per pagare i cervelli cubani. Ma forse non gli hanno detto che a Cuba con 500 euro si campa bene visto che lo Stato assiste tutti e pensa alle esigenze primarie di ogni cubano. Anche per questo da lì escono dei veri cervelloni dalle università perché lì chi ha voglia di studiare è messo nelle condizioni di poterlo fare.

Ma queste sono storielle nostrane!

In campo nazionale si stanno svolgendo le olimpiadi a chi la dice più grossa! E come piazzare i propri sodali nei vari collegi e farli accettare ai sudditi di un altro territorio. Tra tutti:

Mariaelena Boschi dalla toscana è capolista in Calabria! E pure Salvini!

Destre. Sinistra. Centro. Terzo polo. Moderati. …

l'onorevole esercito si è snellito. Da 1000 gli onorevoli sono scesi a 600 tra camera (400) e senato(200): che dolore! A ranghi ristretti dovranno faticare e sudare le leggendarie sette camicie per governare i cambiamenti e onorare quanto dettato dall'Europa nel Pnrr.

Personalmente ritengo penosa la bagarre elettorale. E deprimente le figure che impongono e ripropongono nei listini nonostante i fallimenti fin ora collezionati da tutti.

Cosa? Vuoi sapere che faccio il 25 settembre dopo avere dissertato così?

Ho due opzioni:

la prima: non andare per niente al seggio.

La seconda: andarci e annullare la scheda in senso di rifiuto e ribrezzo per la pochezza di onestà intellettuale di quanti “onorevolmente” non sembrano essere all'altezza di governare la cosa pubblica.

sabato 20 agosto 2022

In cammino con animo puro ...

 Ogni giorno, minuto per minuto la vita insegna, da buona maestra, la giusta direzione da intraprendere.

Stefania l'amica degli animali.



Da Kim a Joy e in mezzo tanta cura anche per altri animali, volpi comprese.

La ricordo, molti anni addietro, con in mano un esserino piccolo piccolo. Più piccolo di un topino appena nato. L'esserino tremolante e con gli occhietti ancora chiusi si sentiva al sicuro nel palmo delle mani della sua tutrice.

Vasco, il mio labrador retriever gigante, l'annusò e fu subito intesa. Giocarono insieme per molti anni negli spazi verdi del Corvo e quando l'uno o l'altro passavano sotto casa si chiamavano a vicenda lanciando latrati possenti. I richiami tra cani hanno modulazioni differenti e s'intuiscono anche gli umori.

Vasco e Kim sono stati legati da grande amicizia. Sentimento, forse, dovuto a quel primo imprinting per cui Kim lo riteneva un “fratello maggiore”, ché nel linguaggio comportamentale dei cani non è solo gioco, protezione o sottomissione. Socialità e entusiasmo, euforica adrenalina che smuove le viscere per la gioia dell'incontro nei cuccioli.


Stamane, nell'incontrare Stefania, mi è venuto istintivo portare la mano al telefono e immortalare la visione. Sì è da testimoniare l'amore di questa ragazza che gira per le strade accompagnata dal cagnolino Joy e da un gattino nero che le si struscia ai piedi.

E', questa, una testimonianza plastica della cultura che amplifica il sentimento innato in ciascuno di noi: la fratellanza. Sentimento che spinge gli esseri viventi a intraprendere percorsi univoci e praticare le vie della pace unidirezionale che conduce immancabilmente all'amore universale. Meta ultima dell'essere umano trovatosi sulla terra per un "errore"...😊

venerdì 19 agosto 2022

Asse Calabria Cuba, la sanità calabrese sarà garantita da 480 medici cubani

 


Vivere a Cuba, per chi non conosce le vicende storiche, politiche e sociali, è una sfida.

Per esempio, nell'era dei nativi digitali, noi che lasciamo navigare i bambini in internet e li dotiamo di account e devices già in tenera età, lì sarebbe un problema!, avere internet a casa è impossibile secondo gli ordinamenti cubani!

Internet a Cuba è uno strumento statale erogabile esclusivamente in alcuni centri controllati e, a parte i costi, per accedervi è necessario un visto speciale.

In compenso le scuole e le Università sono servizi gratuiti per i cubani a totale carico dello Stato.

Più del 99% della popolazione è alfabetizzato e Cuba vanta il più alto numero di medici pro capite al mondo. La struttura dello Stato, quindi la politica sociale cubana, è, anche in virtù dell'embargo americano, attenta ai bisogni della popolazione e assicura l'istruzione gratuitamente a tutti. Ovviamente con qualche carenza che, per noi abituati a “certe libertà”, sembrano costrizioni impensabili.

Intanto in Calabria i medici, secondo quanto divulgato dal presidente della regione Occhiuto, hanno disertato i bandi regionali indirizzati a rinfoltire le fila della sanità calabrese che fa acqua da tutte le parti.

In Calabria, sarà per il costo che una famiglia deve affrontare per fare studiare i figli, spesso si assiste alla cosiddetta fuga dei cervelli e pure della manovalanza in senso lato.

Sarà perché gli studenti che si avventurano in studi attinenti il campo scientifico sono costretti a studiare in Università blasonate fuori regione e lì trovano possibilità impensabili rispetto alla terra d'origine, ma anche quelli che hanno scelto di studiare in regione spesso sono costretti ad andare via se non hanno santi in paradiso.

Sarà che, i giovani, conosciute realtà scientifiche amministrate secondo i criteri delle competenze professionali, e vedano premiati i meriti rimangano facendo di necessità virtù.

Sarà perché … l'analisi porterebbe a infiniti perché e a un'unica conclusione che conosciamo tutti:

Le clientele!

Una conclusione semplice ma disarmante. 

Una locuzione altrettanto semplice che la gente di Calabria si aspetta da tempo e consiste in uno strappo coraggioso col vecchio sistema. Un cambio di passo determinato da onestà intellettuale che premi gli anni di studi di docenti e allievi e che condensa in una semplice gratificante azione il lavoro e lo sforzo sociale delle famiglie In sintesi. un premio per le competenze! Gratificate dal giusto compenso!


mercoledì 17 agosto 2022

Assorbenti gratis in Scozia e in Italia? ticket a volontà

 

Tre euro. Come tre euro? E l'esenzione? L'esenzione non copre l'importo del farmaco per intero, questo è un farmaco di ultima generazione ma può optare per il generico che ha la stessa formula ed è dispensato completamente dal servizio sanitario nazionale senza alcun aggravio per gli assistiti. …

Inutile discutere col farmacista. Le disposizioni regionali sono queste!

La sanità in Italia è un colabrodo. In Calabria ancora peggio!

Il disavanzo regionale causato dalle gestioni allegre che hanno consentito rimborsi ripetuti alle case di cura private è cresciuto negli anni in maniera esponenziale. I brogli stanno venendo al pettine degli inquirenti che visionano i conti nell'intreccio dei dati messi a disposizione dall'ufficio liquidatore regionale e i debitori.

Il debito è talmente alto da non consente neppure agli ammalati cronici di accedere a determinate terapie prescritte dagli specialisti. Persino gli assorbenti previsti per l'incontinenza sono calmierati.

L'assurdo è quando i farmacisti dicono: “è un farmaco in classe c”. e chiedi: che significa? Significa che è dispensato gratuitamente solo ai superstiti di guerra!

(I farmaci di classe C sono i farmaci a totale carico del paziente (eccetto i titolari di pensione di guerra diretta vitalizia - legge 203/2000). )

certo, c'è il mare tra il nostro sistema assistenziale e quello della Scozia, una lontananza siderale se si pensa all'ultima legge del parlamento che ha deliberato di erogare alle donne gli assorbenti per una semplice questione di equità

Da lunedì 15 agosto chiunque ne ha bisogno può ottenere gratis i prodotti per il ciclo mestruale. La Scozia diventa così il primo paese al mondo a combattere fattivamente la "period poverty" (povertà mestruale), garantendo l'accesso gratuito agli assorbenti a tutte le donne che possono ritirarli nelle farmacie, nei centri giovanili ma anche nei luoghi istituzionali dei saperi: università e scuole.

La legge, presentata nel 2019 dalla parlamentare Monica Lennon e approvata nel novembre del 2020 adesso è un dato certo.

Anche altri Stati stanno dimostrando sensibilità in merito: in nuova Zelanda per esempio i prodotti mestruali sono gratuiti per le studentesse, mentre in Canada e Regno Unito è stata eliminata l'Iva sugli assorbenti. E in Italia? Con l'ultima legge di bilancio l'imposta è stata ridotta sui prodotti mestruali dal 22 al 10%.



martedì 16 agosto 2022

Uguaglianza e dignità tra cittadini, lezione di civismo

 

Ci son azioni che hanno il sapore della retorica. Una sorta di fare mieloso e forse neppure intimamente sentito; un modo di fare ammiccante per raccogliere simpatie e accattivarsi consensi sull'onda delle emozioni del momento. (secondo i maligni).

La solidarietà dovrebbe essere un dato di fatto perenne. Come pure la denuncia atta a contrastare un sistema incline alla violenza.

Da ogni dove arrivano notizie di cronaca inverosimili.

Ragazzi che aggrediscono immigrati in pieno giorno. Che terrorizzano altri giovani tanto per divertimento. Altri ancora che uccidono a colpi di pugni e calci i più deboli.

La cronaca nostrana riporta la brutale aggressione avvenuta a Crotone.

I testimoni parlano di furia bestiale compiuta con colpi da boxer su un ragazzo inerme con la colpa, forse, di avere osato guardare una ragazza che era con il violento boxeur.

Davide viene colpito dapprima con una ginocchiata al petto, quindi con schiaffi e pugni che lo riducono in fin di vita. E mentre il suo carnefice infierisce, le ragazze che sono con lui lo incitano. Questo mostrano le telecamere della zona, nel pieno centro di Crotone. Ora l'aggressore, un 22enne di Crotone, è accusato di tentato omicidio per futili motivi mentre sulle due ragazze pende l’accusa di favoreggiamento. Mentre Davide è intubato, sospeso tra la vita e la morte, ricoverato nell'ospedale civile “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro.

Un episodio Allucinante!

Che senz'altro suscita allarme.

Il sindaco di Catanzaro Fiorita nell'esprimere la solidarietà e nel condannare il gesto violento del bullo privo di cervello offre ospitalità alla famiglia in un noto albergo del capoluogo. E la vicesindaco Giusy Iemma, cardiologa c/o la struttura sanitaria catanzarese, si è sincerata dello stato di salute del giovane Davide.

Attenzioni apprezzabili!


Intanto giunge notizia che la Scozia da oggi fornisce, per legge, gli assorbenti gratuitamente alle donne per una questione di dignità e di parità tra i cittadini.


La Scozia è divenuta la prima nazione al mondo a fornire gratuitamente assorbenti alle donne. Si tratta dell'entrata in vigore della legge approvata all'unanimità dai parlamentari scozzesi nel novembre 2020 che vincola le autorità a fornire prodotti per il ciclo femminile gratuitamente a "chiunque ne abbia bisogno".

La norma, in vigore dal 2018 in scuole, college e università, da oggi è estesa a tutte le donne scozzesi perché "fondamentale per uguaglianza e dignità”.


La politica dei giorni nostri in mano a mistificatori mefistofelici,

 

Personalizzazione della politica e mistificazione.


Antiche storie narrano di esseri che vollero innalzarsi nell'olimpo degli dei per essere degli dei a loro volta.

Superbi. Sicuri di essere all'altezza delle situazioni si misero alla testa di improbabili eserciti composti da sciocchi seguaci. Brandirono lingue come spade e aprirono le bocche urlanti. Diedero la parola ai muti e misero nelle mani dei ciechi lanterne. Al loro passaggio sfarfallii luminosi riflessi su lastre di specchi appesi al collo dei deliranti seguaci contrassegnati dagli amuleti riverberavano oscenità.

Fecero, insomma, la rivoluzione tra poveri per migliorare la stabilità dei benestanti. Tentarono di spodestare qualcuno o qualcosa ma caddero negli inferi. Ma questa è mitologia che narra di

Demoni mistificatori e ammalianti.

Oggi, invece, assistiamo al passaggio di nuovi dei fatti di carne solcare la terra e l'etere mentre seminano in un delirio d'onniscienza gocce di saggezza tra le popolazioni inebetite. E sorridenti ammiccano ai seguaci indicando la via del benessere nota solo a loro. 

Promettono rivoluzioni. Cambiamenti epocali! e chiusure nei confronti dei nemici. Nemici dal colore della pelle differenti comprese le persone che destabilizzano il potere precostituito della matrigna patria. Lanciano epiteti all'indirizzo dei diversi. Urlano: "NO agli invasori!" Ma poi, chissà perché, raggiunto l'olimpo terreno, gli unici diversi che cambiano pelle, casacca e pensieri, dopo avere rivisitato gli slogan e le promesse di ogni assunto, sono loro a cambiare.

Qualcuno aveva promesso migliaia e migliaia di posti di lavoro, qualcun altro cambiamenti radicali, rivoluzioni copernicane a favore dei cittadini vessati, voleva fortemente aprire i centri di potere come se fossero lattine con l'apriscatole. … poveracci...

La personalizzazione e le rivolte dettate dal rancore non sortiscono mai a niente di buono per la collettività. Quando si è convinti pienamente che gli altri, tutti indistintamente sono in errore o in malafede, nessun grillo parlante illuminato sussurra all'orecchio dei leader dubbi o eventuali probabilità.

Il dubbio, questo tarlo silenzioso ma efficacemente creativo, fa parte della vita di moltissimi grandi personaggi che hanno lavorato silenziosamente dietro le quinte al solo scopo di migliorare il tessuto sociale della collettività gravata dalla povertà e dall'analfabetismo. Saggi e illuminati benefattori che osservano, analizzano e praticano aiuti laddove necessitano realmente, ovviamente, senza firmare biglietti o andare a sbandierare in tv il bene fatto!

Diffidiamo di chi personalizza la politica. La fa sua. Urla. E Promette il paradiso terrestre (che se mai riesce a guadagnare un posticino al sole concederà le briciole ai più fidati servitori).


lunedì 15 agosto 2022

Solidarietà ! Imperativo presente

Com'è che la povertà, quando è lontana da noi geograficamente, suscita compassione e induce alla solidarietà?

È sentimento comune che la pietas popolare, davanti a episodi di estrema indigenza, tracima, si fa tangibile e quasi si tocca con mano. Ma, ahi noi, è solo un esercizio retorico.

I commenti pieni di sdegno nelle svariate forme della comunicazione tracciano falsi ritratti di una collettività poco incline alla solidarietà nonostante le belle frasi a sostegno di chi soffre per le pene inflitte dalla società che pone ai margini i deboli.

Frasi abbozzate e subito abbandonate, segno di un sentimento emotivamente fragile e per niente sentito.

La povertà non è solo quella sponsorizzata dalle varie “onlus” nate per “portare” derrate alimentari nei paesi del terzo mondo.

Le povertà sono tra noi. In ogni angolo delle metropoli. Tra i senza tetto e I nuovi poveri gettati ai margini da una società dei consumi famelici. Una società sorretta da logiche produttive e lucrative economicamente inserita nel mercato manda al macero derrate alimentari per mantenere alto il prezzo del prodotto. Magari si tratta del medesimo prodotto lavorato a bassissimo costo da quella popolazione sfruttata che vive ai margini.

Emarginati che,

Ironia della sorte, spesso sono nelle condizioni dei calzolai privi di calzari.

©mario iannino 2022 "bozzetto matita su cartoncino"


“ Roma, stazione termini:

Sulla panchina davanti la stazione un vecchio barbone avvolto di stracci dorme. È l'inverno di qualche anno addietro ma l'immagine è rimasta scolpita nei miei occhi e nella mia testa. La gente gli passa accanto senza curarlo di uno sguardo. Il vento soffia e agita i bianchi capelli arruffati. Anche la lunga barba si muove sotto il bavero. Il barbone strofina i piedi ormai bluastri dal freddo. Ha piedi callosi e sporchi avvolti in quello che un tempo dovevano essere dei calzini. Una ragazza con la salopette lo scuote. Ha un paio di scarpe in mano e tenta di fargliele indossare. Ma nulla. I piedi ormai abituati alla libertà non sembrano accogliere di buon grado il regalo. Il vecchio prende la busta con le scarpe dentro e la pone sotto il capo.”


Vespe e Api. Ecco le differenze

 


Vi è una differenza fondamentale tra due insetti comuni anche negli agglomerati urbani: la vespa e l'ape. A primo acchito per molti la differenza è quasi nulla. Eppure se le osserviamo con un minimo di attenzione notiamo che le differenze ci sono e sono anche molto significative:

Le vespe hanno un corpo snello mentre le api sono più tonde e sono molto più “buone” nel senso che attaccano solo ed esclusivamente per difesa estrema.

Scopriamo i motivi:

Le vespe hanno un pungiglione liscio e possono provocare punture ripetitive. Sono delle guerriere!

Invece, il pungiglione delle api ha una forma ad uncino. Di conseguenza, una volta inflitta la puntura l’insetto non può più sfilarlo, perdendo così il pungiglione e le viscere andando incontro alla morte. Le api nel pungere l'eventuale nemico che si aggira nei pressi dell'alveare s' immolano. Il loro pungiglione è un'arma da usare per estrema ratio. E le api operaie a guardia dell'alveare sono pronte a offrire la propria vita senza esitazione per conservare il bene comune che, per loro, è, appunto, l'alveare e la comunità che vi opera all'interno.

sabato 13 agosto 2022

Tv di Stato, pochi casi di buon giornalismo e intrattenimento culturale nei palinsesti rai

 

Insieme ai consumi elettrici c'è anche la quota coatta che impone, appunto, agli utenti che usufruiscono dell'elettricità, di pagare anche il canone della tv di Stato in bolletta ENEL e società affini.

Pagare il canone RAI è giusto!

Renzi s'inventò questo metodo di pagamento per evitare che ci fossero molti furbetti e evasori. Molti non pagavano il canone rai per svariati motivi.

Mettendo da parte le motivazioni “ideologiche” moltissimi utenti non pagavano l'obolo per protesta!

Protestavano contro gli sprechi e le lottizzazioni. Le notizie far locche delle parti politiche che governavano e, ahinoi, governano le tre reti della rai.

Per dirla in breve: il servizio che la rai offriva e offre tutt'ora non è un servizio in linea con le aspettative degli utenti. Il salto di qualità non c'è:

I notiziari enfatizzano fatti e notizie pruriginose. Accrescono timori e fantasie malsane. Lasciano spazio a supposizioni fantasiose e anche l'intervento degli esperti chiamati e pagati coi soldi pubblici risultano prive di dati scientificamente ineccepibili.

La notizia deve sconvolgere per attrarre le attenzioni dei videoti.

I talk show proliferano attorno ai fatti cruenti, ai drammi sociali, e, se poi gli eventi in esame sono conditi di tabù contro la comune morale s'innescano interminabili appuntamenti intervallati da costosissimi spot pubblicitari.

Insomma l'intrattenimento o la notizia sono come gli slogan dei politici: devono stupire lo spettatore, dargli una scossa, incuriosirlo e attrarlo, anche se, passato il momento, alla luce di nuove prove si sgonfiano e cadono senza fare rumore nel dimenticatoio.

Nelle redazioni territoriali, nei tg regionali, il servizio è ancora più deprimente!

La caccia alle negatività sembra essere l'unica e la più quotata azione in cui spendere le migliori energie intellettive locali.

Nessun approfondimento!, sui fatti di cronaca e sui problemi sociali.

Non un approfondimento minuzioso che faccia perdere molto tempo agli operatori del servizio pubblico. No! Non si pretende questo. Ma almeno che questi signori, lavoratori del servizio pubblico, approfondissero e incrociassero i dati, così da cercare motivazioni plausibili e offrire agli abbonati un servizio dignitoso e, fare i nomi, solo quando si ha la certezza assoluta del coinvolgimento di quanti siedono sulla sedia degli accusati per evitare di mettere alla gogna persone innocenti.


giovedì 11 agosto 2022

Nella povertà tra le fatiche imposte dai bisogni terreni uno spiraglio di Luce squarcia le tenebra

 

IL DIVINO E IL TERRENO.

Nella preistoria della mia infanzia la televisione e men che meno il cinema erano strumenti di evasione appannaggio di pochi.

Il primo film in bianco e nero ebbi modo di vederlo e apprezzarlo in piazza. Non ricordo in quale circostanza avvenne la proiezione pubblica ma ricordo bene il coro sdegnato di “NON è VERO!!!” urlato contro l'attore che interpretava un ruolo da viscido. Parve persino che l'attore si girasse stupito verso di noi.

Eravamo presi dalla storia. Emotivamente coinvolti, in piazza non si sentiva volare una mosca.

Mentre la televisione faceva mostra di sé nei bar e in qualche casa di benestanti.

In compenso, noi ragazzi, vivevamo in una collettività fatta di valori solidali tramandati nelle famiglie. Famiglie che lavoravano i campi per trarne sostentamento e praticare lo scambio.

Un altro bel ricordo è la voce del banditore. Antesignano della pubblicità, urlava per le strade e i vicoli del paese e invitava a recarsi in piazza o nei pressi della chiesa perché era arrivata la contadina di Cardinale col carico di lupini o nocciole, a seconda della stagione. E c'era anche il “capellaro” che raccoglieva i capelli e dava in cambio un pettine stretto contro i pidocchi o qualche forcina. Le donne non tagliavano i capelli. Li tenevano lunghi e l'intrecciavano formando magnifiche trecce nere.

La vita scorreva semplice.

E, per le giovani donne, il sogno più bello che chiedevano alla Madonna in segno di grazie consisteva in un marito dal cuore buono e che fosse un grande lavoratore.

Ma questa, appunto, è preistoria!

Da qualche tempo abbiamo perso di mira la sacralità della vita. Vogliamo essere decisamente vincitori di un qualche cosa. Non si sa di cosa! Ma di un qualcosa che ci faccia guadagnare consensi e soldi. Qualcosa che ci dia la possibilità di vivere nelle agiatezze e Fare baldoria. Una botta di culo! Insomma. Che ci dia la possibilità di chiudere fuori dalla nostra visione i problemi degli altri; le guerre militari, industriali ed economiche imposte dai potenti dittatori alle popolazioni inermi.

Sogniamo, in sintesi, uno spazio franco personale; il nostro esclusivissimo paradiso terrestre. Per quello celeste, sempreché esista, c'è tempo.

Anche Natuzza Evolo ha vissuto l'infanzia in povertà, anzi in estrema povertà. Tant'è che quando riusciva a procurarsi qualche pezzo di pane lo metteva in tasca per portarlo a casa e dividerlo coi fratelli. E quando qualche anima buona le diceva di mangiarlo, lei, lo pizzicava appena, faceva finta di portarlo in bocca e lasciava sulle labbra qualche briciola.

Sì, a quei tempi non c'era ancora tik tok facebook watsapp ma c'era tanta povertà e la necessità primaria induceva alla solidarietà.

Non tutti però abbiamo avuto il dono e la grazia di essere sollevati dagli affanni terreni dalla visita degli Angeli.

Natuzza iniziò aparlare con le anime dei defunti fin dalla prima infanzia. Era sempre circondata da anime vestite di corpo e per lei erano persone vere in carne e ossa. Solo in un secondo momento comprese. Quando la rinchiusero in un ospedale psichiatrico.

Ecco che il terreno si fa Spirituale in un eterno presente:

Il divino si materializza ad alleviare le sofferenze.

Tra le visite subite dalla giovane Natuzza, mediche per quanto attiene alla salute fisica e mentale e, quelle religiose dei confessori e dei prelati della chiesa, Maria la mamma celeste di tutti sopperisce all'assenza della madre terrena preoccupata e protesa, quest'ultima, a risolvere i problemi imposti dalla società malata che mette nell'inferno della vita i deboli colpevoli solo di vivere in uno stato di estrema indigenza:

è facile erigersi a cattivi giudici quando a “sbagliare sono gli altri”.

Ecco! L'abbraccio di Maria che accoglie l'intera umanità...

"La statua di Maria plasmata secondo le indicazioni di Mamma Natuzza e ai lati mons. Attilio Nostro vescovo di Mileto insieme a don Michele Cordiano, confessore della mistica e rettore dell chiesa dedicata a Maria rifugio delle anime"


martedì 9 agosto 2022

Natuzza e Fratel Cosimo. Carismatici di Calabria

 


Quando Natuzza tentò di descrivere la Madonnina disse che era una giovinetta dai capelli neri e dallo sguardo dolcissimo con un incarnato olivastro. Insomma descrisse una ragazza dai tratti mediterranei che si presentava a lei con le braccia aperte come se volesse abbracciare non solo Natuzza ma il mondo intero.

Natuzza fece l'identikit e venne fuori la statua esposta nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime in Paravati di Mileto.

Nell'intenzione dell'umile donna non c'era la volontà di donare al mondo una ennesima statua da idolatrare ma regalare una visione realistica a quanti non avevano i suoi stessi carismi. E cioè, non avevano il dono di essere portavoce dei misteri che da sempre governano la vita dell'universo materialista e che alleviano le pene dell'anima messa a dura prova dalle difficoltà e che possono parlare con la Mamma Celeste. E farli sentire più vicini e amati dello stesso amore che solo le mamme sanno dare-

Spesso ci si reca nei luoghi dove vivono i mistici ché sono carichi della loro energia perché affranti o ossessionati da tematiche connesse alla vita. Si va lì, quindi, perché ossessionati da malattie, angosce, esasperazioni quotidiane ai quali è difficile dare risposte o soluzioni. E allora ecco che si pensa al viaggio. Andare a trovare la persona con poteri carismatici nella speranza che “l'oracolo” parli e dia risposte esaurienti per tacitare il dolore e quanto ci affligge e rende insopportabile la vita.

Natuzza, come Fratel Cosimo, due figure mistiche della terra di Calabria, entrambe di umili origini con in comune le “visite mariane” :

Si presenta a Loro una giovinetta dai tratti mediterranei comuni. Una ragazza sobria dai modi lontani da quelli adottati dalle bambole di plastica ritoccate chirurgicamente apposta per raccogliere like sui social media.

È una realtà lontana dai riflettori. 

Questi luoghi Sono realtà in cui la sofferenza si trasforma in forza attraverso la preghiera rivolta alla Madonna non per sé ma per il mondo intero. Per la pace e l'amore universale.

Concludendo:

Si va in questi luoghi carichi di frustrazioni, sospinti dalle angosce personali scaturite da stati di salute precarie, malattie terminali e spesso da altri problemi futili che riguardano la sfera del terreno quali: un amore finito, un percorso professionale... Per rientrare nelle proprie abitazioni con una speranza e una visione diversa. e, nella peggiore delle ipotesi, con una miriade di perché che affollano la mente dopo avere ascoltato i "suggerimenti dell'Angelo". (Perché nel caso di Natuzza, era l'Angelo che le suggeriva i consigli). Si ritorna con la mente a quei brevi minuti di colloquio e magari si tenta di dare una propria interpretazione 

lunedì 8 agosto 2022

Incendi, smottamenti e disastri. Colpevoli: stupidità e incuria

 


È chiaro! Secondo gli esperti non esiste, o per lo meno è estremamente difficile che si propaghi velocemente, un incendio per autocombustione. Ci deve essere per forza la mano dell'uomo in un incendio di vaste proporzioni. I piromani sfruttano gli effetti atmosferici e le condizioni climatiche favorevoli per dare sfogo alla loro malattia spesso lubrificata dai soldi dei committenti interessati all'area da deforestare.

Col favore delle temperature torride diverse aree sono state distrutte. 

Non indaghiamo per cercare i colpevoli materiali degli incendi bensì per analizzare i danni provocati all'intera collettività e, in primo luogo, alla flora e fauna che ha impiegato decenni per diventare rigogliosa e svanita nel giro di qualche ora .

Anche nel territorio catanzarese si è verificato il fenomeno incendiario ben noto in tutte le latitudini geografiche terrestri e divulgate con dovizie di particolari dai mezzi di comunicazione di massa.

Intere aree carbonizzate. Incolte e prive di ogni elementare manutenzione sono state oggetto di attenzioni particolari dei malviventi, probabilmente, a causa della popolazione faunistica annidata nel sottobosco.

E, le volpi che a differenza dei cinghiali e dei topi, o, peggio, dei serpenti, forse perché custodite nell'immaginario collettivo infantile, a volte viste come infide, furbe e scaltre, altre volte coccolate simpaticamente e amorevolmente, le volpi, tutto sommato trasmettono tenerezza nella maggior parte di quanti ne parlano, le osservano e se ne prendono cura.

Da qualche tempo anche noi, che abitiamo nella periferia catanzarese, abbiamo dimestichezza con questo splendido felino. 

Quasi tutte le mattine facciamo incontri ravvicinati.

Alcuni se ne prendono cura al pari del proprio gatto o cane domestico: lo accudiscono come se fosse un animale da compagnia e lo nutrono con dei bocconcini preparati appositamente tant'è che, abbandonata la proverbiale diffidenza, mamma volpe e prole si lasciano avvicinare, allungano il musetto affusolato e prendono i bocconi dalle mani del provvidenziale animalista. 


Purtroppo la favola non sempre finisce bene.

Specialmente quando le avversità ambientali poste dal fato e la stupidità degli uomini remano contro.

Due piccoli pincher avvertono la sua presenza. Abbiano contro; la inseguono- Lei terrorizzata scappa. Cerca di sottrassi al latrare degli inseguitori. Spicca un salto. Esce dalla vegetazione e...

Stamane per una giovane volpe è finito il suo tempo:

riversa in mezzo alla strada, in piena curva. esala l'ultimo respiro. Non è riuscita a schivare il mezzo.

L'impatto violento l'ha scaraventata per qualche metro. La macchia di sangue lascia intendere il punto esatto dello scontro con l'automezzo. E la carne viva privata dal pelo, coperta da uno sciame di vespe che se ne cibano, suggerisce la dinamica del trascinamento sull'asfalto della povera bestiola incastrata sotto la scocca dell'automezzo.

Intanto, nel versante opposto, i fumi rilasciati dai cumuli di legna carbonizzati testimoniano la violenza gratuita dell'uomo sulla natura, nel ricordare alla collettività che la stupidità umana è in agguato, trasformano l'ambiente. L'indolente, sia esso attore principale o spettatore, non pensa al danno ambientale conseguente alla non-azione adottata in quel preciso istante ma, di certo, l'atteggiamento provoca una serie di azioni e reazioni, una sorta di causa e effetto karmico.

domenica 7 agosto 2022

Miracolo o suggestione?

 


Nostro. Di nome fa Attilio ed è il vescovo di Mileto ma avremmo voluto che fosse il vescovo di tutti per l'affabilità che ha dimostrato nel presentarsi alla comunità.

Fin da subito ha tagliato le distanze, quelle solite che sembrano separare i cattolici, il gregge, dal pastore. E se è vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima Lui ha uno spirito trasparente, solare come lo è il suo sorriso quando parla. È un uomo umile. Atteggiamento e stato d'animo poco comuni specie tra i prelati impegnati a predicare di “punizioni divine” anziché d'amore e possibilità lontane dalle minacce di perdizione e dannazione che rasentano ricatti e condizionamenti psicologici.

Eppure, ieri, durante la consacrazione e l'elevazione a rettorato della “Casa Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” voluta da Natuzza per Maria, ancora una volta, il suo fare e le sue parole mi hanno commosso. Ho seguito dal letto buona parte della cerimonia religiosa e a un certo momento ho sentito dei brividi. “Sarà il caldo...”. Ho pensato. Strano! Però, a ben pensarci, nonostante il caldo asfissiante non era mai successo prima. Anzi, la gamba sinistra e il ginocchio hanno fatto talmente i capricci da costringermi a stare a riposo.

Sensazione strana. Mai provata in queste giornate di caldo asfissiante neppure coi 30° all'ombra. Ed ecco, improvvisamente che, mentre elencano le reliquie dei Santi inserite nell’altare maggiore, sento una corrente indefinita avvolgermi dalla vita in giù.

Ma no! Che vado a pensare! Non può essere. È pura suggestione.

Suggestione o no la gamba va meglio!, per il momento... Grazie!

sabato 6 agosto 2022

Indulgenza plenaria per quanti si recheranno a Paravati fino al 6 agosto 2023

 

"altare centrale della casa di culto "Cuore Immacolato di Maria rifugio delle Anime". Fondazione voluta da Natuzza Evolo, in Paravati. Mileto." 

Oggi si è avverato un sogno, o forse dobbiamo dire, si è avverata una profezia. 
Mons. Attilio Nostro, vescovo di Mileto,
 officia la funzione religiosa
.
Doppia festa a Paravati: riconoscimento di un percorso mistico e concessione dell'indulgenza plenaria.

Secondo le testimonianze e secondo quanti hanno avuto modo di frequentare e conoscere Natuzza Evolo in Paravati oggi è un gran giorno! È il giorno della dedicazione della chiesa voluta dalla Mamma Celeste. Tutto nasce dall'umiltà di una donna del sud, per giunta analfabeta ma che comprendeva e parlava tutte le lingue di quanti si presentavano a lei. Era l'Angelo a suggerire... diceva mamma Natuzza.

Natuzza aveva un canale preferenziale con la Madonna, la Mamma di Gesù e dei Credenti. Le appariva spesso e intratteneva dialoghi nella povera casetta di Paravati. Natuzza si vergognava. Riteneva indegna l'accoglienza che lei poteva offrire alla madre di tutti. E un giorno che le esternò il dispiacere, Maria le rispose di non preoccuparsi ché verrà il giorno in cui i fedeli e lei stessa avrebbero potuto accoglierla in una dimora consona. Iniziò così a parlarne con chi le stava vicino, gli amici e i padri che curavano le relazioni e l'aspetto mistico della santa donna. Istituirono la fondazione “Maria rifugio delle anime” a tale scopo così da offrire riparo e conforto a quanti si fossero recati nel territorio miletese in cerca di conforto. Arrivarono molte donazioni. E con esse anche le pastoie burocratiche insieme a qualche “visione divergente”.

Oggi, 6 agosto 2022, monsignor Attilio Nostro vescovo di Mileto ha officiato la dedicazione della chiesa “Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime” in Paravati così come era stato predetto. Ricordando che non è nelle costruzioni in cemento che risiede il Signore ma è in ognuno di noi.

Lo ha ricordato anche il rettore della Chiesa di Paravati nominato dal vescovo, Don Michele, raccontando un aneddoto: Natuzza, mi ha detto, quindi è sua la responsabilità, intercalò con un po' di commozione nel ricordarla, che un giorno ha chiesto a Gesù: ma quando non sei in giro per il mondo ad alleviare i cuori dove sei? E il Signore rispose: sono nei cuori di tutti voi.”.

Concetto ribadito dai presbiteri officianti.

Nel corso della celebrazione, il vescovo Attilio Nostro, ha comunicato la lieta sorpresa con cui Papa Francesco concede fino al 6 agosto 2023 l’indulgenza plenaria ai fedeli che visiteranno il nuovo tempio voluto da Maria e costruito da Natuzza insieme ai fedeli.

mercoledì 3 agosto 2022

Oltre la materia

 


L'attesa è stata più lunga rispetto alle previsioni. E dopo avere ricontrollato per l'ennesima volta la mail di conferma e avere chiesto in quale ordine fossi nella lista degli appuntamenti:

"Ci vuole almeno un'ora. Può accomodarsi in sala d'attesa. La chiameremo noi."

Mi sedetti.

E nella sala d'attesa, tra le persone in maschera anti-covid immersi nei propri pensieri, diventa quasi obbligatorio adottare la tecnica di Sherlock Holmes:

 Osservare è un'azione che aiuta a estraniarsi, far trascorrere il tempo e non pensare ai problemi che in quel preciso istante angosciano anche te:

Qualcuno aggiorna casa. Qualcun altro chiede consigli attraverso gli ormai naturali strumenti di comunicazione: i telefoni cellulari. E pensare che fino a qualche anno addietro le pareti ospitavano telefoni pubblici a gettone e la gente in attesa stava in rispettoso silenzio condizionata dal dolore del momento.

Non c'è molto da svagarsi in un ospedale salvo che osservare e studiare la gente, appunto. Valutarne le preoccupazioni e cercare di indovinare chi è il paziente e chi l'accompagnatore. Ma davanti a una barella con un ragazzo malconcio e una signora che lo abbraccia esortandolo ad avere coraggio c'è ben poco da supporre.

In fondo, tra le mura esterne oltre il groviglio di tubi e cavedi, un grande, gigantesco cerchio in ferro piantato tra il verde si staglia nello spazio e riporta la mante a pensieri più elevati.

Per gli esoterici il cerchio è il simbolo del “Tutto”. L'inizio e la fine.

E racchiude tempo e spazio, vita e morte. Sì la materia ha una scadenza! Inutile angosciarsi... ma davanti a una mamma che scoppia a piangere in silenzio non appena il figlio varca la porta del laboratorio ogni teoria cade. Si auto estingue. L'emotività tutta terrena e materialistica vince e allora cj si affida alla preghiera.

Oltre la finestra, tra il verde del parco della biodiversità, le opere sembrano suggerire altro.

Mauro Staccioli è morto nel 2018 mentre la sua opera rimane per quanti pensano, nei momenti di quiete, che l'arte sia un'azione umana immortale, e per quei pochi che credono convintamente che l'opera, il lavoro dell'artista, è messaggio d'amore che apre universi altrimenti inspiegabili all'umana concezione terrena di vite che nascono e muoiono banalmente.

Il cerchio della vita simboleggia altitudini che non provocano vertigini se raggiunte per gradi. Altezze conquistate semplicemente per il piacere intellettuale della conoscenza. Azioni, perciò, mondate dall'ego, purificate in sintonia dei piani astrali circondati di luce.

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