Visualizzazione dei post da dicembre, 2025
Tra fiction televisiva e realtà politica Mentre la tv rilancia vecchi eroi d’avventura, la politica inventa nuovi antagonisti: questa volta tocca all’Alma Mater. E, m entre scorrevano le solite strisce pubblicitarie che annunciavano il ritorno di Sandokan, il tigre della Malesia, ecco che dalle stanze del potere arrivava l’ennesima sfuriata governativa. Non contro pirati o corsari, ma contro un “nemico” ben più insolito: l’Università di Bologna. Il rifiuto dell’Alma Mater di attivare un corso di Filosofia riservato agli ufficiali dell’Accademia di Modena è stato subito trasformato in un caso politico. Il governo ha agitato lo spettro dell’ideologia, accusando l’ateneo di chiusura e arroganza. Ma la realtà è meno romanzesca: l’università ha semplicemente difeso il principio che la formazione accademica non si riserva, non si privatizza, non si piega a logiche di potere. Così, mentre la televisione ripropone vecchi miti d’avventura, la politica sembra inventarne di nuovi, trasf...
Il rifiuto dell’Università di Bologna di attivare un corso esclusivo per gli ufficiali di Modena non è una chiusura ideologica, ma la difesa del principio che la formazione accademica resta pubblica, inclusiva e aperta a tutti. sulla vicenda dell’Università di Bologna e il corso per i militari: La polemica non riguarda tanto l’accesso dei militari all’università, quanto il principio di equità e la missione dell’istruzione superiore. L’idea di un corso “riservato” agli ufficiali ha sollevato dubbi sulla compatibilità con l’autonomia accademica e con il carattere pubblico dell’università. La vicenda del corso di Filosofia negato dall’Università di Bologna agli ufficiali dell’Accademia di Modena è diventata un caso politico e culturale. Il governo ha parlato di “atto incomprensibile” e “lesivo dei doveri costituzionali”, mentre l’ateneo ha ribadito che nessuna iscrizione è stata mai negata : chiunque, militari compresi, può accedere ai corsi esistenti. Il nodo è un altro: la...
Il nodo non è l’accesso, ma il modello di formazione In breve: La polemica nasce dal fatto che l’Università di Bologna ha rifiutato di attivare un corso di laurea in Filosofia riservato a un gruppo di ufficiali dell’Accademia Militare di Modena. Il governo e i vertici dell’Esercito hanno criticato duramente la decisione, mentre l’ateneo ha chiarito che non ha mai negato iscrizioni individuali, ma ha respinto la richiesta di creare un percorso esclusivo per i militari. Cosa è successo: La proposta: Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Carmine Masiello, aveva chiesto all’Università di Bologna di attivare un corso di laurea in Filosofia dedicato a 10-15 giovani ufficiali dell’Accademia Militare di Modena. L’obiettivo era arricchire la formazione militare con competenze umanistiche, favorendo il “pensiero laterale” e superando stereotipi. Il rifiuto: Il Dipartimento di Filosofia dell’ateneo ha respinto la proposta, ritenendo non opportuno creare un percorso t...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.