Visualizzazione dei post da dicembre, 2017
Speranza, utopia e realtà. Siamo agli sgoccioli. Ancora poche ore e entriamo nel 2018. E come al solito gli auguri accompagnati dai buoni propositi si sprecano. Le camere sono state sciolte dal presidente Mattarella e il 4 marzo impegna gli elettori all'assunzione di responsabilità civile per determinare il nuovo governo all'Italia. Intanto, nel mio piccolo, contribuisco a far girare l'economia mantenendo attiva ed efficiente la mia vecchia fiat. Il nuovo anno sancirà scadenze che non potrò assolutamente eludere o ignorare. E grazie alle teorie di Calenda, riguardanti il rinnovamento del vecchio parco macchine che punta a fare pagare di più del dovuto i possessori di automobili vecchie in modo da spingerli a liberarsene e acquistare il nuovo a beneficio delle industrie automobilistiche così da mantenere, catene di montaggio, robot, operai e affini, quindi auto ecologiche di ultima generazione pensate per salvaguardare l'ambiente, dovrò pagare di più! ...
Anche i laici sognano a Natale. Ho ricevuto auguri di ogni tipo. Messaggi vocali e scritti. Video e chat. E persino gli auguri musicali, in voce, e che splendida voce!, di Pavarotti e friends insieme ad una sequela infinita di fantasiosi film-maker. Feliz Navidad! Felice anno di prosperità … felice anno di felicità... buon natale a tutta la gente dal profondo del mio cuor. La notte di natale siamo tutti più buoni o quantomeno siamo animati dalle buone intenzioni, peccato che al sorgere del nuovo giorno siamo concentrati su ben altre intenzioni. Tutte improntate sull'ego. L'altro, anche il fratello più prossimo viene messo in secondo piano. La parentesi aperta nella notte buonista si chiude! I sogni si conservano nel cassetto in compagnia dei regali riciclati non per colpa della crisi. La realtà impone cautela! Felice anno …
Aspettando la visita. Prima o poi capita a tutti. Essere costretti su una sedia in una sala d'attesa per ragioni di salute. Aspettare che qualcuno chiami ed entrare doloranti ma fiduciosi di porre fine alla causa del malessere. Capita a chiunque, prima o poi. Capita anche di dovere condividere gli spazi con altri pazienti e con i familiari dei pazienti. Bambini compresi. In questo variegato mondo di doloranti membra, almeno una volta si stava in rigoroso silenzio o al massimo si parlava a voce bassa per non disturbare il lavoro dei sanitari e anche per evitare ulteriori disagi agli ammalati in attesa. Adesso non è così! I costumi e l'educazione sono cambiati: Cellulari che lanciano allarmanti note. Persone che gridano al telefono. Bambini che giocano rumorosamente coi tablet. Gente che interroga internet e suggerisce analisi strumentali e terapie mediche specifiche per il malanno del congiunto in attesa. Un mercato! Sembra di essere in un mercato d...
Arte per passione Ricerca. Sulle tracce dell'uomo. Empatia e saperi della visione. Serve ancora raccontare storie attraverso le immagini come si faceva prima dell'avvento e l'uso dei nuovi media? Narrare per immagini pittoriche storie nonostante l'alfabetizzazione e l'acquisizione dei saperi evoluti da parte di un larghissimo strato sociale?
Andrea Gallo. Il prete di strada. Ogni volta che lo vedo e ascolto le sue parole è come fare il pieno di speranza, il web è pieno!, le sue parole rimangono vive come la sua figura di prete di strada che parla alle persone e si fa comprendere. Non parla del paradiso in termini astratti ma, con parole semplici, invita i giovani ad alzare la testa e difendere la democrazia. La libertà! Che lui difese e conquistò insieme ai partigiani quando aveva appena 17 anni e mezzo. Era un prete sui generis. Un uomo come pochi! Che sapeva parlare e si faceva amare dagli ultimi. Quelli che solitamente sono messi ai margini proprio dalle persone che dovrebbero tutelare la dignità delle donne e degli uomini. Con l'esempio e la parola, don Gallo , ricucì in parte lo strappo tra gli abbandonati e la società. Ed è guardando alla sua azione e a quanto era forte il fermento sociale negli anni '60, 70 e 80, che quanto accade oggi sembra avere vanificato ogni conquista sociale e cultura...
Trumph il guerrafondaio. La democrazia e la pace sono in pericolo da quando Trump è presidente usa. Le scelte fatte in campo politico interno e mondiale dipendono esclusivamente dalla fame di ricchezza economica. Non c'è altro! Cosa lo ha spinto a spostare l'ambasciata americana in Gerusalemme? Quale strategia si nasconde dietro a questa ultima eversiva mossa se non l'intenzione di accaparrarsi le simpatie di Israele e degli elettori estremisti americani? Ovviamente non ci sono prove. E lui indossa momentaneamente la pelle dell'agnello e invita alla calma. Dice di non avere fatto nulla di insensato. Anzi!, si vanta di avere realizzato quanto detto dai suoi predecessori e accusa l'ONU di non essere all'altezza del compito di mantenere la pace nel mondo. Intanto da Gerusallemme, al momento, arrivano notizie da paura: 2 morti e 750 feriti come conseguenza di un'azione stupida e inaccettabile. Questo signore non può mettere a repentaglio i...
Che pensare quando una inquisita che tra l'altro è accusata di avere speso soldi pubblici per scopi privati dice con piglio di sfida: “questa è una partita che ha tre tempi. Per adesso anno vinto il primo!”. L'ex sottosegretaria alla cultura è condannata a 4 anni per peculato! E non si tratta di noccioline! La cifra che pare avrebbe speso non per scopi istituzionali destinati ai gruppi del consiglio regionale della Sardegna si aggira, secondo gli inquirenti, attorno a 81 mila euro. Qualcuno le ha definite spese pazze! Ma più pazzi siamo noi elettori che concediamo a gente simile di gestire la cosa pubblica secondo visioni personalissime. Gente che si arroga il diritto di pensare secondo schemi che lasciano fuori dal contesto sociale i “nemici”. Chi è questa signora? Ecco una breve biografia politica: negli anni '80 milita nel PCI, poi continua la militanza nel PDS; DS e infine PD. Nel 2005 è eletta sindaco di Sorgono. Dal 2004 al 2013 è anche consigli...
“Il milite esente” è un racconto breve, anzi brevissimo!, che concentra in pochi post momenti di una storia vera condita con attimi poetici e tocchi di scrittura creativa, realmente accaduta, quindi, che si dipana tra la Calabria e il Belgio. Gente di Calabria costretta a emigrare per necessità. Dopo un grave lutto in famiglia, tra le miniere di carbone e le clausole sconosciute di un contratto capestro ma necessario...
PRIGIONIERO. Josèphine. Questo il nome della ragazza a cui Ntoni aveva giurato amore eterno. Era belga. Nata in un paesino a pochi passi dalla miniera, si era messa a spingere i carrelli di carbone da quando il padre e la madre morirono schiacciati dal crollo della miniera. Era da poco che le donne potevano lavorare all'interno della miniera. Il loro compito consisteva nel riempire i carrelli di carbone e spingerli verso l'uscita; lavoro che solitamente svolgevano maschi e femmine minorenni. Per Ntoni tutto questo era un mondo sconosciuto. A saperlo prima avrebbe preferito fare 24 mesi di naja anziché lavorare in miniera. Ma ormai era fatta! E poi, se avesse abbandonato prima, in base all'accordo di De Gasperi, avrebbe rischiato la prigione. Sì, perché, come gli aveva spiegato Josèphine, il governo italiano aveva fatto un accordo con quello belga: braccia in cambio di carbone! Col passare del tempo, Ntoni capì come mai tutti si diedero da fare per aiutarlo e ...
A MILLE METRI SOTTOTERRA. Ntoni, seduto sul sedile in legno del treno pensava a quanto erano stati gentili con lui e la sua famiglia il sindaco, il parroco e il maresciallo dei carabinieri. Anche in caserma, quando andò per ritirare il biglietto di sola andata per il Belgio, vide quel manifesto rosa che stava affisso alla posta e anche vicino al bar della piazza. Il salario non è male. Pensava Ntoni. Ancora non sapeva cosa lo aspettava e quali erano le reali condizioni di lavoro e di soggiorno. Ma ben presto se ne rese conto. Giunto al campo di baracche fatte con lamiera e assi di legno qualcuno gli assegnò un numero e il posto letto. Faceva molto freddo dentro le baracche che fungevano da dormitorio per gli italiani. “A saperlo prima non sarei venuto! Gli disse un uomo tossendo. Altro che guadagnare soldi e carbone. Qua ci lasciamo la pelle! E non possiamo lasciare il campo prima di un anno. Sta nel contratto! Che ci vuoi fare gli accordi sono questi. Disse se...
La chiamata alla leva arrivò puntuale. Al compimento del diciottesimo compleanno il ragazzo avrebbe dovuto presentarsi al distretto militare d'appartenenza e poi partire per il c.a.r. La cartolina arrivò in un brutto momento. Il padre del ragazzo era morto da pochi giorni e la famiglia era rimasta senza sostentamento. Le autorità del paese si mossero. Il parroco e il sindaco intercedettero a suo favore. Il comandante dei carabinieri telegrafò al ministero degli interni per comunicare le nuove esigenze e dare a 'Ntoni la responsabilità di “capofamiglia” così da potere essere esonerato dall'obbligo di leva. In quegli anni il protocollo tra l'Italia e il Belgio prevedeva una collaborazione agile e dinamica tra le due nazioni. L'Italia mandava braccia e il Belgio garantiva in cambio vagoni di carbone fossile a buon prezzo. Fu grazie a questo accordo che 'Ntoni ebbe l'esonero militare e in qualità di primogenito, per garantire alla sua famiglia il pa...
Sembrava un ricordo lontano, la fame. Fame di giustizia e di riequilibrio sociale. Esigenze acquisite e messe da parte attraverso le lotte nelle fabbriche e nelle università. Il lavoro fortificava la dignità delle persone e spingeva verso alti traguardi. Si discuteva di scuola e inclusione. Cultura. Impiego costruttivo del tempo libero. Solidarietà! Superata l'esigenza materiale e risolto il dramma del sostentamento familiare, la pace sociale sembrava essere a portata di mano. I saperi, la conoscenza indotta o acquisita dai libri, infondevano serene certezze. Certezze che sembrano essersi frantumate una dietro l'altra dalle recenti scelte. Il sistema “lavoro” è cambiato. Le esigenze individuali e collettive sembrano fattori secondari rispetto alla necessità dei mercati. La famiglia, i soggetti deboli, i figli e gli anziani sono un ostacolo sociale, non ricchezza! L'intelligenza artificiale non ha emozioni. Non ha affetti a cui pensare. I robot s...
Non c'è pace per nonno Silvio. Non appena “scende in campo” qualcuno o qualcosa tenta di inibirlo. Lui, Silvio, sperava nella riabilitazione della corte europea ma... Per superare l'insindacabilità dovuta alla legga Severino, Berlusconi, deve attendere che si pronunci la Corte di Strasburgo. La riabilitazione, che prevede l’aver tenuto una buona condotta e non aver commesso altri reati in tutto il corso dei tre anni successivi all’espiazione, è messa in discussione dall'inchiesta “Ruby ter”. Infatti l’ex presidente del Consiglio è stato rinviato a giudizio dal gup Roberta Malavasi che ha accolto la richiesta della Procura di Siena. Il capo di imputazione riguarda dei pagamenti fatti a Danilo Mariani, il pianista delle serata di Arcore che spesso accompagnava le cene e i dopocena a villa San Martino con la musica. Secondo l'accusa per dichiarare il falso il musicista avrebbe incassato 117 mila euro in bonifici da tremila euro al mese quali rimbo...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.