martedì 31 dicembre 2024

Decollatura/Catanzaro 1961. Dolore in musica

 "71 Fiumarella" è il nuovo brano scritto e


composto da Valentina Sacco, cantautrice calabrese. È una canzone che nasce dal desiderio di raccontare una storia di dolore, speranza e memoria delle vittime, esattamente 71, di uno dei disastri ferroviari più drammatici della storia avvenuto il 23 dicembre 1961 sul viadotto in curva della Fiumarella, circa un'ora dopo la partenza dalla stazione di Soveria Mannelli . Il rimorchio deragliò dal binario e precipitò nel torrente sottostante dopo un volo di circa 47 metri.

sabato 28 dicembre 2024

Pittori della domenica

 HOBBISTI PER CASO

Dilettarsi in qualcosa per ingannare o impiegare il tempo libero in attività non retribuite ma comunque gratificanti è hobby. Diverse sono le attività: giardinaggio, corsa, podismo, recitazione,  canto, meditazione, scrittura, lettura, e pittura.

venerdì 27 dicembre 2024

Aldo Aloi, amico e pittore catanzarese

 


Dimostra affetto fintantoché sei in vita! il rispetto postumo ha un sapore amaro. Non saprei dire se affettato per la circostanza. Certamente è un atteggiamento di cui il defunto non potrà giovarsene e ridere insieme a te.

Il tempo ha una scadenza! E nessuno può esimersi. Questo il bello della vita. sì il bello della vita è la morte fisica di un corpo ormai sofferente, esausto come le pile elettriche che non tengono più la ricarica. Ma l’energia vitale, quella sublime, non cessa di illuminare quelli che ancora sono costretti a guerreggiare in terra per un misero posto in vetrina o sotto le luci fatui dei riflettori accesi dai supporter.

Ritratti

 


Anche quest’anno siamo sopravvissuti. La sbornia generale contagia tutti. Nessuno escluso. Ci si sente in dovere di fare il cosiddetto pensierino per le persone vicine, intimante vicine. Amici, amanti, parenti. E questo giochino dei pensierini asciuga della tredicesima mensilità le economie domestiche.

venerdì 20 dicembre 2024

ARTISTI CALABRESI CONTEMPORANEI: Mario IANNINO, di Vittorio Politano

 



L’opera “Dissonanze” di Mario Iannino (2021), realizzata con tecnica mista su un supporto di 38x61 cm, si presenta come una denuncia visiva potente delle contraddizioni e delle ingiustizie del mondo contemporaneo. Attraverso una composizione materica e volutamente disordinata, l’artista traduce in forma e materia il disagio esistenziale e le disparità sociali, che non sono semplici dissonanze, ma vere e proprie violenze sistemiche.

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lunedì 16 dicembre 2024

Raccolte per i bisognosi


 



Donazione, baratto, profitto?

Raccolta indumenti usati.

La scritta compare tra i disegni che li illustrano e gli altri indirizzi a cui fa capo il cassonetto della raccolta. Onlus. C’è scritto. Che tradotto significa: opera benefica. Quindi si presuppone una certa dignità anche in chi deposita vestiti, borse, scarpe e anche oggetti utili alla prima infanzia quali passeggini porta enfant e quant’altro. Anche giocattoli e libri. Onlus: organizzazione senza scopo di lucro di utilità sociale…

mercoledì 11 dicembre 2024

Artisti in Calabria, testo critico del prof. Vittorio Politano

 ARTISTI CALABRESI CONTEMPORANEI: Mario IANNINO


L'opera “9x30 ‘a Micaela’” di Mario Iannino, realizzata nel 2023, si presenta come un’installazione dal forte carattere concettuale e simbolico. Attraverso un assemblaggio di materiali di scarto, l’artista riflette sulle contraddizioni della società contemporanea e utilizza un linguaggio minimale per comunicare temi universali legati all’anima, alla fragilità e alla trasformazione.

giovedì 5 dicembre 2024

breve glossario della lingua calabrese

La parola che inizia con la consonante “Hfà” ha una f molto aspirata e nella maggior parte dei dialetti calabresi è impercettibile e si pronuncia “à” soffiata in gola. È un suono gutturale: bocca aperta, lingua a riposo e dalla gola esce un alito fonetico particolare, vagamente simile all’arabo dai fonemi aulici.

Anche quando segue una consonante, la pronuncia, è solitamente tronca, atona. I fonemi si differenziano. La pronuncia denota contaminazioni lessicali dei conquistatori sui nativi. Ad esempio, la doppia elle in alcune aree è pronunciata “gl’” o doppia elle “ll tronca” dal sapore vagamente spagnolo o francese.

La zeta, eccessivamente marcata, tradisce l'origine della nostra calabresità. Se aggiungiamo le lettere aspirate e le consonanti atone o rafforzate a secondo dei casi, senza ombra di dubbio,  l'origine bruzia è consacrata. Le mille e una cadenza indicano le origini territoriali e la gente che le parla. Mille e più sfumature colorano la Calabria. Sfumature linguistiche e di costume. Tant’è che un tempo, le donne si riconoscevano dall’abbigliamento e si assegnava per certo il paese d’origine. Per non dimenticare, il mio, più che un esercizio è un gioco mnemonico, scavo negli angoli reconditi della mia memoria e porto a galla parole ormai desuete, le condivido con i tantissimi calabresi che non ricordano sfumature dialettali poetiche ineguagliabili, in italiano e in altra lingua, e siccome, mi auguro che non siano solo i calabresi a leggermi, ecco una sintesi:

 


domenica 1 dicembre 2024

Artecondizionata tra banane e melakaki


 Il nonsenso elevato a forma d’arte allontana le masse dal messaggio rivoluzionario e propositivo dell'artista e del relativo lavoro creativo in ogni accezione? Abituati alla bella pittura tutto ciò che esula dal bel dipinto e dalla consuetudine è materia ostica per quanti pigri e digiuni delle evoluzioni epocali in quanto a pensiero e manipolazione dello stesso, in senso figurato e filosofico, l'operazione, provocatoria e performativa è fuorviante?

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