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Visualizzazione dei post con l'etichetta pace

QUESTA SPORCA GUERRA NON FINIRÀ

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 di Franco Cimino  Non mi stancherò mai di ripeterlo, anche se voi, pochi miei lettori, vi foste stancati di leggermi.

APPELLO PER GAZA

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  Appello alla coscienza del mondo: Gaza non può aspettare! Nel nome dell’umanità, nel nome della verità, nel nome di ogni bambino che non ha più voce: basta!

Cos'altro ancora

  società, coscienza sociale, pace, gaza Cos'altro deve succedere ancora nella martoriata Gaza per smuovere il resto del mondo? possibile che non ci siano vie d'uscita? dopo l'attacco alla chiesa, eseguito, guarda un po', dopo la presa di posizione di monsignor Pizzaballa, e dopo l'orrendo crimine contro i giornalisti che sono lì per tesrimoniare gli orrori e che informano quanto sta accadendo sotto l'assedio, le torture per fame e le relative morti? cos'altro ancora!  

Israele vs Palestina, una riflessione evangelica

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  ISRAELE, GAZA E LA CRISI MORALE DELL’OCCIDENTE: UN'ANALISI SCOMODA E NECESSARIA. Di Vittorio Politano  Una riflessione alla luce del Vangelo, del diritto internazionale e della posizione della Chiesa cattolica

NON ARREDERSI MAI ALLA ViOLENZA

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  di Don Vittorio O.F.S. LA PROFEZIA DI UN VANGELO CHE NON ACCETTA GUERRE Riflessione a partire dall’intervento del Card. Domenico Battaglia Il Cardinale Domenico Battaglia ha parlato. Ma non da prelato. Ha parlato da profeta. E ha fatto tremare i cuori. Non è tempo di discorsi diplomatici: è tempo di Vangelo. E il Vangelo, quando è autentico, scuote, giudica, guarisce. “Non chiamate danni collaterali le madri che scavano tra le macerie.” Con questa frase – e tante altre – il Vescovo di Napoli ha smascherato il linguaggio velenoso di chi usa la guerra come strategia e la morte come prezzo accettabile. Non ci sono “terze vie”: o si è costruttori di vita o complici del male. E a noi, popolo di Dio, spetta il compito di non arrenderci all’inevitabile. Ogni gesto d’amore – un piatto condiviso, una porta aperta, una carezza – è già rivoluzione evangelica. Spegnere i cannoni, accendere la coscienza. Smettere di parlare di potenza, iniziare a vivere la tenerezza. Convertire i piani di ba...

Trump/Putin, uno spot inutile

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  L'incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin ad Anchorage, in Alaska, ha segnato un momento cruciale nelle relazioni USA-Russia e nel contesto della guerra in Ucraina. Ecco cosa è successo:

Grazie agli occhi di Lucia Goracci

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  Oggi ho visto una Lucia Goracc i visibilmente tesa. Non era come al solito sui campi devastati dalla furia di Israele ma, probabilmente, in un balcone dello stabile dov’è ospitata la troupe. E mentre parlava, il suono di un clacson disturbava il suo racconto.

Tutti a Gaza! Dalla parte Giusta

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 Mani che implorano. Pietiscono un boccone. Mani che raccattano rimasugli e avanzi di cibo rimasti sulla lamiera dei banchi alimentari dell’unica organizzazione presente a Gaza. Sono visioni documentali dolorose. Non ammette occhi che possano documentare i crimini noti al mondo il macellaio Netanyahu.

Basta giocare sporco e che sia PACE!

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  Meno armi all’ucraina. Dice Trump. Perché? L’interrogativo nasce spontaneo vista la natura pragmatica attenta alle leggi di mercato del tycoon. Trump sta facendo un brutto gioco sulla pelle dei deboli. Deboli in tutto! Deboli intellettualmente, ricchi di materie prime che hanno soppiantato il petrolio e poveri perché soggiogati e fagocitati dai tantissimi scaltri uomini d’affari.

Non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire

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  Dazi. Trump: potrei aumentarli oppure no. Così è se vi pare, tanto comando io! Vediamo, a secondo dell’umore alzo o abbasso i dazi a chi mi pare.

Per non morire di stupidità

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  In natura, nel regno animale, alcuni aspetti fisici di certa specie mutano per autodifesa; tramite la mimesi certi animali riescono a confondersi con l’ambiente circostante e sfuggono ai predatori, altri cambiano aspetto, si gonfiano per incutere terrore ai potenziali nemici o emettono suoni gutturali terrificanti. È, insomma, una questione di sopravvivenza.

SOS USA. HELP!

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  Salviamo il MOndo dall'avidità, dall'idolatria, dalla misoginia, dai dogmi e dalle dottrine oscurantiste seminatrici di morte.

Crash. L'equilibrio si è rotto!

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  DIALOGO E CONFRONTO NELLE DEMOCRAZIE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE TRA STATI E POPOLI! Deescalescijon, (de-escalation) dicono con aspetto contrito i leader in tv. Che dovrebbe significare una sorta di freno a mano, una marcia indietro contro l’azione bellicista in generale. Che però nasconde una sorta di sudditanza nei confronti dei potenti della terra.

Palestina, quando troverai pace!

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  Ma che parlo a fare. L’arroganza è al potere e muove le fila secondo i propri umori. Non c’è empatia nel fare degli arroganti. Solo disprezzo per la gente povera privata dalla dignità di esseri umani costretti a pietire una ciottola di sbobba.

M.O. Urge una cultura di Pace!

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  Immobile tra i calderoni vuoti della cucina da campo; le braccia cadono inerti lungo i fianchi, il corpo trema e le mani serrano una pentola vuota che avrebbe sperato di riempire; ma non è arrivata in tempo. La bambina osserva. Inebetita.

Associazioni a delinquere

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 I crimini del leader di governo sporcano l'intero popolo ebreo e quanti lo fiancheggiano. di Franco Cimino MA I BAMBINI, MORTI AMMAZZATI DALLE VOSTRE BOMBE E DALLA FAME, NON VI SMUOVONO IL CUORE? Che c’entrano gli ebrei, la loro drammatica storia che li ha fatti peregrinare per la Terra in cerca della propria, per farne patria e nazione? Che c’entra l’olocausto, cui sono stati sottoposti dalla dittatura nazifascista e da quei due folli e criminali che l’hanno rappresentata? Che c’entrano i sei milioni di morti nei lager nazisti e in quei forni crematori, che ne hanno fatto polvere scura al vento? Che c’entra l’orrore che è stato compiuto contro di loro e con la complicità di tanti di noi, che ci siamo addolorati solo quando di quei milioni ne abbiamo visto tornare scheletriti soltanto un centinaio? 

Essere contro Netanyahu non è antisemitismo

  L'Imperativo della Guerra: Netanyahu e Putin a Confronto Negli ultimi anni, il mondo ha assistito a un'escalation di conflitti alimentati da due figure politiche di spicco: Benjamin Netanyahu e Vladimir Putin . Entrambi i leader hanno adottato strategie belliche aggressive, giustificate da retoriche di sicurezza nazionale e autodifesa, ma che hanno portato a devastazioni umanitarie e tensioni geopolitiche senza precedenti.

Operatori di pace, sempre

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Fai agli altri quello che vorresti che gli altri facessero per te ...  Temo più la fame e le malattie per malnutrizione che le bombe dal cielo. Dice una mamma alle telecamere dei cronisti in Palestina e Intanto il cameraman inquadra una ciurma di bambini che assedia gli uomini addetti alle cucine da campo impegnati con i mestoli a girare e distribuire la sbobba ai bambini supplicanti.

Ipocrisie svelate

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 Un urlo di sdegno per bloccare lo stermino Quasi sempre il ruolo di chi è alla guida della collettività, anche se risicata, condiziona la pancia del popolo, cioè gli effetti prodotti da determinati fattori ed ai quali si vorrebbe reagire con maggiore veemenza. È la testa che deve vincere le emozioni. Lo impone il ruolo; anche se le emozioni represse nel linguaggio traspaiono dal linguaggio spontaneo del corpo ché difficile da reprimere.

Manca il dolore

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di Franco Cimino   LA FARSA DI ISTAMBUL, LE MORTI DI BAMBINI E GLI AFFARI MILIARDARI  “Su Gaza non condividiamo la posizione di Israele… “ La Presidente del Consiglio. “Incontriamoci, parliamoci, guardiamoci, negoziamo, trattiamo. “ Il Papa. Manca il dolore in queste parole. In tutte manca il dolore vero. Che ha un solo nome, un solo sentimento. E supera pure quello della stessa pietà. 

Benvenuti!

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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