domenica 31 gennaio 2021

Celebrazioni o Vanità?

Eppur si muore.

Nonostante ciò viviamo combattendo come se la vita non dovesse finire mai. Cosa sfugge di questo semplice e inoppugnabile concetto? 

Eppure, senza esclusione alcuna, sappiamo per certo che le nostre esistenze hanno un tracciato netto e seguono un percorso inevitabilmente programmato e ben definito. Siamo consapevoli che il ciclo vitale di ogni essere presente sulla terra ha un suo sistema: nasce e muore ma non conoscendo la data di scadenza ci sentiamo eterni. 

Volutamente ho evitato “si cresce” perché alcuni nascono e muoiono nell'immediato. Intenzioni e idee abortiscono al pari di quei concetti brillanti, quei sogni che non vedono la luce per mancanza di energie, in controtendenza con tempo o volontà creative indipendentemente dai propri intendimenti.

Maestri di vita e eccelsi pensatori hanno sviscerato e enunciato montagne di pensieri scritti e parlati in merito all'esistenza degli uomini senza mai scollegarla dal contesto terreno e spirituale. Inutile quindi dilungarsi sui temi esistenziali anche perché ognuno se li gira a proprio uso e consumo. I più scaltri usano le paure dei singoli per accumulare ricchezze. Altri meditano e si comportano di conseguenza al proprio grado evolutivo.

Ebbene nella giostra dell'esistenza, anzi nel fantasmagorico luna park c'è chi va sulle montagne russe e chi si fa un giro sull'altalena. Chi predilige l'autoscontro. Il tiro al bersaglio. E c'è chi va dall'indovino. E poi ci sono i bambini che chiedono insistentemente lo zucchero filato. L'innamorato che punta la carabina sui bersagli per regalare l'orsacchiotto alla sua bella. Chi si fa selfie con le star e chi millanta azioni eroiche e vanta di conoscenze importanti. È una realtà parallela. Un mondo fantastico dove la finzione soverchia le realtà dei più. Dove anche il povero ha una manciata di svago dopo avere pagato il biglietto, appena varcata la soglia dell'entrata.

Ovviamente non mancano i fenomeni da baraccone. Quelli che madre natura ha dotato di un di più, che so, un'abilità fuori dal comune o un'anomalia che li rende speciali.

Il circo della vita è immenso e variegato. La meraviglia è dietro l'angolo. Quasi come nelle sedi dei governi ma lì è l'orrore e la cupidigia, l'indolente stupidità che induce all'oblio del potere e movimenta le azioni degli uomini suddivisi in schieramenti e lobby di potere.

Eppure, nonostante le ricchezze accumulate, gli encomi e le strategie per attuare la scalata del successo sulle montagne ambigue delle parvenze, in barba a ogni sforzo arriva inesorabile il momento fatidico del trapasso. La fine del viaggio è una scadenza improvvisa ma non imprevista. 

Lo stuolo di conoscenti che hanno beneficiato dei favori fanno a gara per esprimere al meglio elogi e aneddoti volti a magnificare una strada, un percorro piuttosto che un altro guardandosi bene a denunciare dimenticanze o azioni contrari al bene comune. 

Ogni azione è giustificata (anche la più discutibile) dall'avere perseguito con determinazione le linee guida imposte dal sistema democratico conferitogli dal suo mandato, per il popolo rappresentato e per il conseguimento del bene comune (sic), detto e scritto per la buona pace di quanti la pensano diversamente, vittime e avversari caduti sotto i colpi della cattiveria del fu “mattia”.

Sul palcoscenico gli attori non mancano mai. E i buoni compagni di strada non cessano di vivere nei cuori e nelle menti dei superstiti ...

giovedì 28 gennaio 2021

Gratteri, servo dello Stato o ...

E anche “cuore matto” è stato ridimensionato. E allora c'è da chiedersi: possibile che le indagini del procuratore Gratteri non vadano a buon fine? No, perché se è cosi per negligenza da parte degli organi investigativi allora, la conclusione è che si sono spese inutilmente energie e soldi pubblici magari spendibili per altre azioni più rilevanti e seri per il bene della comunità.

Se invece è il contrario, e cioè che la molteplice interpretazione delle leggi fa sì che quello che per qualcuno è reato per altri non lo è in parte o per niente del tutto.

Ma c'è un'altra possibilità d'interpretazione. E cioè che ci siano interessi e forze contrarie alle intenzioni di legalità e giustizia.

Sia ben chiaro: che i dipendenti del “Sant,Anna hospital” abbiano nuovamente un lavoro da svolgere è cosa assai positiva e gradita per l'intera Calabria! Ciò non toglie che se ci sono state “sviste” nella gestione queste debbano essere corrette secondo le norme vigenti.

Intanto il dott. Gratteri, nell'immaginario collettivo inizia, forse, a perdere credibilità. E questo è un interrogativo che dovremmo porci serenamente. Comprendere se il caso Palamara è servito a fare chiarezza sulla parte politicizzata della magistratura. Valutarne la bontà delle indagini parlamentari e quelle svolte in seno alla magistratura. E se ancora qualche fuocherello vacuo o cespuglio selvaggio continua ad esistere nei meccanismi della “legge uguale per tutti”.

Per intenderci: il dott. Gratteri insegue fantasmi oppure no? E il suo entourage durante le fasi investigative lavora con abnegazione per cercare la verità oppure compie grossolani errori perché indotto da frenesie e spirito di protagonismo?

venerdì 22 gennaio 2021

De Magistris? ce la può fare

Le reazioni dei personaggi che hanno fin ora guidato il maggior partito di sx in Calabria, il pd, dimostrano arrogante terrore mal celato dai proseliti contro l'ormai vituperato “populismo” che sembra abbia preso possesso delle menti e dei cuori, nonché dei malumori comuni.

Madame fifì tuona contro la candidatura di De Magistris. Ritiene che non ci sia bisogno di personaggi “trombati e cacciati” dalla Calabria. E questo sarebbe un punto da chiarire con estrema onestà di pensiero.

Senza però fare dietrologie e le pulci al già detto e fatto ma valutando pacatamente lo stato attuale in cui versa la Calabria si può tranquillamente affermare che chi ha gestito poteri e cosa pubblica ha fallito senza alcuna attenuante a sua discolpa. A destra quanto a sinistra! non c'è differenza.


Orecchio a terra! Suggerisce Bersani.

Ascoltiamo i bisogni, i malumori, i sentimenti della gente. Torniamo, semmai c'è stato questo momento d'attenzione, a confrontarci e ascoltare le istanze che vengono dal basso.


Con l'ultima retata definita “basso profilo” dall'antimafia di Catanzaro i malumori crescono. Non per un senso di vendetta nei confronti di chi guida l'autobus ma per i troppi incidenti di percorso che hanno recato danni ai passeggeri! Ovvio che i passeggeri scendano e cerchino altri conducenti più accorti. Conducenti che non danno in mano altri volanti a persone attenzionate dalla giustizia, amici e parenti.

Gli schieramenti istituzionalizzati assediati dalle correnti di potere personali hanno fallito! È più che naturale che qualcuno o più d uno dica basta! È ora di smetterla con questo teatrino, con questi attori, ciarlatani, nani e ballerini a tanto al chilo.

Questo il senso che muove i ragionamenti della gente comune ed è per queste semplici ragioni che De Magistris ha moltissime probabilità di farcela.

mercoledì 20 gennaio 2021

Buon Lavoro, Presidente!

Per gli Stati Uniti d'America inizia un nuovo giorno. La democrazia, dopo una pausa, riprende forma e guarda ai bisogni dei popoli. Il neo Presidente eletto, appena insediato, Biden, si rivolge agli americani e firma i primi provvedimenti. Il suo intento consiste nel ricucire lo strappo lasciato da Trump col resto del mondo e le lacerazioni sociali interne. 

Per Joe Biden si profila una fatica impegnativa visti i disastri che il despota dalle origini tedesche ha lasciato dietro di sé. Ma Biden sembra deciso ad abbattere muri sociali e fisici eretti dall'egoismo e dalla paura che spesso domina e annichilisce le menti e rende duri i cuori delle persone.
forza Presidente! ce la farà senz'altro.
Buon lavoro Presidente Biden!

martedì 19 gennaio 2021

Io sto con Conte

I più indignati. Quelli che usano parole offensive nei confronti dell'operazione del presidente del Consiglio Conte risultano essere, basta guardare ai loro misfatti recenti e quelli compiuti proprio quando erano loro alla guida del governo, i saltimbanchi di tutte le sponde governative.

"l'orgia del potere" courtesy M. Iannino-

L'orgia del potere non ha vergogna né confini. Questo, gli Italiani lo abbiamo capito. Noi, imprigionati spettatori, siamo indignati davvero!, e si fa più forte il senso del disgusto nei confronti di quanti usano la parola “in nome del Popolo Italiano!” per biechi scopi di squadra o personali.


Nella situazione attuale segnata da una pandemia che non risparmia nessuno ci saremmo aspettati ben altro da quanti gozzovigliano e dirottano i fondi per comprare e investire in diamanti. Ma anche di quelli che hanno giurato che “era la nipote di Mubarak”. Il partito di “Ruby e delle leggi ad personam” lancia parole di fuoco all'indirizzo del Presidente Conte, oggi!

Dignità! Dignità e onestà intellettuale, dove sono? O ormai sono dei disvalori che è meglio non possedere?


Non è vero che gli italiani non capiscono. Capiscono eccome!

Smettetela, smettetela smettetela smettetela SMETTETELA!!!!!!! siate Costruttori di benessere sociale altrimenti vergognatevi. Abbiate un minimo di pudore e lasciate gli uomini di buona volontà a lavorare per il bene comune!

venerdì 15 gennaio 2021

cos'è successo?

Idealità e identità emancipatrice dove siete finite?

Se a distanza di anni siamo qui a leccarci le ferite vuol dire che molte cose sono andate storte. Molti concetti non erano sbagliati e molti uomini e donne che si sono alternati alla guida dei partiti storici dell'arco costituzionale non hanno saputo padroneggiare i flussi degli eventi storici. Siamo stati semplicemente travolti dalle stesse teorie che si volevano sovvertire o quantomeno modificare per favorire gli ultimi, gli sfruttati e artefici del “plusvalore” marxista.

In una parola non si è saputo dare risposte concrete alle esigenze prettamente materiali e men che meno a quelle più squisitamente politiche di quanti guardavamo alla politica in quegli anni pieni di fermento con, forse, eccessiva ingenuità?


-ph Franco Carlino-

Gli errori ci sono stati, non v'è dubbio! Altrimenti non ci troveremmo in questo limbo mentale chiamato “populismo”. E non avrebbero trovato spazi e seguaci i saltimbanchi della politica sempre pronti a dire e offrire sdegnosamente le soluzioni imputando ad altri i mali da loro stessi amplificati.

Personaggi che della politica hanno saputo tirare a sé gli espedienti utili a implementare gli interessi personalistici. Uomini e donne che hanno detto tutto e il contrario di tutto pur di cavalcare il malcontento generale e costruire il proprio impero.

E privi della passione che rendeva unici i movimenti spontanei di quegli anni storici hanno lisciato il pelo agli scontenti. Hanno contrabbandato falsità per verità, e lo stanno facendo ancora. 

I signori del terrore giocano sulle paure. Strumentalizzano gli eventi. E quanto è contrario e inutile per la realizzazione del bene comune più dannoso è e più lo enfatizzano.

L'opinione pubblica indipendente con un pensiero positivo e costruttivo è, per questi soggetti, un nemico da cui difendersi, da sottomettere e combattere per mantenere la propria quota di benessere conquistata sulle macerie mentali e fisiche di quanti dipendono da forme di sostentamento controllato e servile.

il caporalato mentale, la sudditanza emotiva e intellettuale miete vittime inimmaginabili in tutte le latitudini.

Prima gli italiani! gridano col rosario in  mano e i santini appesi alle pareti. La loro protervia cancella la storia del nostro Paese. Offusca le menti e fa dimenticare quando a partire eravamo noi.

I migranti non sono il male assoluto! 

È cresciuto a dismisura l'egocentrismo; la possessività esasperata dalle paure fa sì che “ quello ch'è mio è mio!”. L'appartenenza esasperata a una fazione, al territorio e al nazionalismo stupido arma le braccia e produce violenza. Da ciò la morte dei concetti elementari di empatia e solidarietà coltivati un tempo ed anche il triste epilogo della deriva dei valori.

È miseramente naufragata la volontà di costruire una società culturalmente evoluta. È mancato il senso comune dell'appartenenza. Non l'appartenenza elitaria. E neppure quella oscurantista cercatrice di consensi facili tra i diseredati o peggio quella tra le cosiddette caste.

E' naufragata l'idea emancipatrice!, che animava i movimenti studenteschi e operai degli anni sessanta e settanta.

La dialettica del confronto e la volontà di costruire una società migliore è sfumata proprio a causa di quelle persone che hanno governato gli eventi fino ad ora, attenti più a curare il proprio orticello che alla crescita sociale a prescindere dagli schieramenti. 

Inutile cercare capri espiatori. L'autoanalisi è semplice! E se intendiamo davvero superare questo enorme ostacolo, citando le parole del presidente Sergio Mattarella, dobbiamo vestire i panni di costruttori, tutti.


giovedì 14 gennaio 2021

l'attesa

Lo sguardo si perde oltre i vetri. In lontananza la vecchia antenna rai posizionata sul monte di Tiriolo e più in là la vasta distesa di pale eoliche. 

Il silenzio è interrotto dai rumori elettronici di qualche gioco. Qualche ragazzo starà impegnando l'attesa? Il suono è insistente. Sembra di essere in una vecchia sala giochi o in qualche bar al tempo in cui spopolavano i flipper.

Ding diring driiing troc troc tring.... . È insopportabile! automaticamente lo sguardo va alla fonte del rumore:

Chi sta giocando non è un adolescente ma una signora adulta! Qualcuno fa notare che hanno inventato anche gli auricolari oltre al telefono. Ma la signora imperterrita prosegue a giocare. Smette solo per prendere parte alla discussione:

C'è quello quello molto importante come si chiama mi sfugge quello che ha fatto le inchieste vai e notta... wainot. Si guaienotta -ripete sornione il signore col pancione- why not!

la signora del videogoco sembra trovare grande motivazione e s'intromette decisa nella discussione:

Quello che mò è sindaco di Napoli. De magistris! Suggerisce qualcuno. Sì sì proprio lui che pare si voglia candidare. Mò finisce il secondo mandato a Napoli e quindi è libero. Sì è già stato fatto fuori un prima volta qui a Catanzaro mò vedrai che sarà la seconda volta. No no lui non si fa fottere di nuovo. È un uomo di legge! E saprà fare pulizia insieme a Gratteri.

L'attesa è lunga. Nel corridoio trasformato per esigenza in sala d'attesa i pazienti iniziano a scambiare sensazioni e previsioni in base alle rispettive conoscenze e aspettative di soluzione della questione “regionali”. Nomi, liste e propensioni di voto. Poi, confessano i loro peccati inerenti lo stato di salute che li ha costretti là. Le confessioni pubbliche diventano catartiche e leniscono, almeno per il momento, dolori e pene. Parlano dello stile di vita. In pochi ammettono le proprie colpe. Gli abusi di gola e gli alimentinno che li ha aiutati a cadere ed essere vittime delle patologie genetiche silenti.

Non fanno mea culpa. No! la colpa è sempre di qualcosa altro o di qualcun altro se si trovano in quella situazione di declino fisico. “la mamma che li vezzeggia o li ha vezzeggiati; le frittelle a cui non puoi dire no! I dolci; le torte delle ricorrenze che tanto arrivano una sola volta l'anno e così via”.

Sarà l'età, il cibo, i veleni usati nell'agricoltura, le plastiche, le multinazionali che intrigano e pensano solo a fare profitti?, che li ha portati lì e a fare lunghe file davanti agli sportelli della sanità pubblica e ai medici specialisti? Bha?

Dalle pecche personali a quelle della sanità pubblica il passo è breve! Siamo all'impietosa analisi populista (questa volta è d'obbligo) che si arena sull'annoso problema in cui versa la società e, quindi, alla crisi dei valori della politica e, guarda caso, riguardano solo ed esclusivamente gli altri; quelli che governano! Quelli che gestiscono il potere; la sanità e le sorti delle persone...



mercoledì 13 gennaio 2021

il gioco delle tre carte

Ma che vuole sto tizio?

Che ci sia una pandemia ben più pericolosa del covid a minare le teste di certa gente avida? Personaggi aridi di cuore ma con menti finissime per tutelare interessi privati; gente che vuole piegare la politica a suo piacimento sfruttando gli uffici della democrazia?

Dopo Trump ecco l'azzeccagarbugli italiano, il toscanaccio a cui piace spararle grosse pur di portare acqua al suo mulino. Eppure è stato, nostro malgrado, segretario di un partito che ha distrutto dall'interno, una sorta di punteruolo rosso, e grazie sempre all'incarico di segretario di partito, presidente del consiglio.

Il suo modo di giocare sporco è noto. Dopo avere detto “stai sereno” ha defenestrato senza ritegno Enrico Letta! E ora, col suo piccolissimo potere riposto in due gatte osa ricattare il Governo Conte e sottomettere gli Italiani!

Alla luce di quanto sta accadendo anche da noi ci vorrebbe una riforma o semplicemente l'inserimento dei giusti requisiti per quanti intendono “scendere in campo!” perché non è un campo da coltivare per uso domestico e privato. In una democrazia è previsto il confronto! E non è detto che il confronto e le intenzioni di un arrampicatore e saltimbanco siano armoniosamente corrette e in sintonia con gli interessi nazionali.

In certi casi ci vorrebbe un tso immediato. Laddove risulta impossibile certificare la sana e robusta costituzione psicofisica dei candidati alla gestione della cosa pubblica una volta che questi hanno raggiunto e afferrato il potere.

Un semplice e chiaro certificato medico che dichiari l'assenza di malattie mentali e la messa in dimora di quanti manifestano tardivamente tali disturbi che nuocciono al benessere della collettività. Una sorta di 25°emendamento all'americana o una semplice atto di sfiducia immediato per chi non è degno di sedere e rappresentare in Parlamento le sorti della Nazione.


domenica 10 gennaio 2021

Avevamo i capelli lunghi e indossavamo l'eschimo

Ricordo con un pizzico di nostalgia gli anni giovanili. Erano anni di passione politica e impegno sociale. Le lotte sindacali avevano un senso d'appartenenza come aveva senso schierarsi e condividere le idee politiche. Erano anni emotivamente coinvolgenti. E pur senza tessere di partito ci si incontrava nelle ferventi assemblee aperte al confronto dei simpatizzanti.

Il partito comunista di allora cresceva giovani e li preparava a essere futura classe dirigente. Si discuteva di pluralità democratica nei posti di lavoro e per le piazze. E le manifestazioni di solidarietà erano frequenti e d'interesse collettivo.


Non ho mai voluto tessere di partito ma mi sentivo vicino anzi sentivo che il mio posto era tra le fila della democrazia liberale definita di sinistra. E sì, le definizioni...


il pci d'allora esprimeva la sua linea attraverso Enrico Berlinguer. E annoverava tra le sue fila intellettuali come Stefano Rodotà. E operai. Studenti.

Ricordo l'elezione del prof Stefano Rodotà come indipendente nelle liste del pci. … e come gli iscritti enfatizzavano la candidatura casa per casa. Sì, allora il contatto c'era.

E poi c'erano i ragazzi. I giovani allevati a pane e politica. Giovani intellettuali impegnati che sapevano essere trainanti. Ho ancora i brividi nella schiena quando penso ai cortei, agli slogan s, alle intenzioni, alla voglia di cambiamenti. A quando si gridava “la fantasia al potere”.

Ma non era, per alcuni, solo passione politica pura e fine a sé. C'erano anche allora gli arrampicatori sociali (e non è populismo! ma analisi, fredda analisi basata sui risvolti che hanno portato conseguenza funeste). Le mele marce ci sono state e, ci saranno! sta a noi saperle individuare e isolarle.

Ferite che bruciano ancora. Lenite dall'impegno dei numerosi passionari che hanno dato gratuiti e a volte gravosi contributi al movimento per la crescita democratica e intellettiva degli ultimi.

Gli esempi ultimi non sono dei più edificanti. I cavalli di razza si vedono nel lungo termine. Molti “compagni” hanno sbagliato e continuano a farlo.

Boriosi. Cavalcano la tigre del malcontento. Si fregiano coi vecchi e smunti abiti e inneggiando alle storiche icone morte e sepolte.

Ricordo anche di un militante che ha fatto la trafila e da iscritto fu designato a condurre le sorti del partito nella moribonda Calabria. Ma non fu compreso. I tempi erano inadatti per le aperture mentali del compromesso storico. Un uomo che, sembra un assurdo, non navigava nell'oro e non si è arricchito con la politica.

Erano gli anni dei Franco Politano, Quirino Ledda, Enzo Ciconte, ma anche dei Guido Rhodio, Pierino Amato, Marcello Furriolo, Leopoldo Chieffallo, Cesare Mulè e prima ancora Elio Tiriolo, Ernesto Pucci … .

E poi, al seguito, gli arrivisti; arrampicatori e funamboli pronti a saltare da un carro all'altro dimenticando i valori sani del servizio che porta all'impegno in politica.

L'imperativo categorico consisteva nel prestare attenzione verso i bisogni degli ultimi e tentare di sollevare dalle miserie quanti soffrivano l'emarginazione delle povertà culturali e materiali.

Oggi Povertà aggravate dai bisogni che mettono l'uno contro l'altro. Che fanno vedere nemici dappertutto! Che fanno erigere muri alimentati dalla diffidenza urlata dai trascinatori, e proprio in questi giorni abbiamo assistito al peggio, frutto della stupidità da parte di quell'orda barbarica in cerca di un capo assoluto.  

sabato 9 gennaio 2021

Catanzaro il Presepe di via Magenta

La periferia, sia essa di città o nazioni, è sempre problematica. Le occasioni per essere e sentirsi lontani dai sistemi centrali decisionali del potere e quindi dalle attenzioni mediatiche ma prima ancora sociali e strutturali non mancano mai. Del degrado che regna sovrano inutile parlarne. Puntiamo invece le attenzioni laddove c'è positività e grazie alla passione di pochi si riesce ancora a far rivivere il clima del S. Natale. 

Attraverso le tradizioni e mettendole in atto con scenografie che fanno parte del bagaglio culturale cristiano anche quest'anno le luci della Natività ricordano il lieto Evento nel quartiere Corvo in Catanzaro.



È pura passione devozionale che mette insieme alcune persone. E li fa operare da professionisti per realizzare il presepe entro i confini del complesso condominiale “calabria” in via Magenta.

Iniziano a lavorare mesi prima del lieto evento. e ancora col caldo della bella stagione, ognuno, in base alle competenze adeguate, stila un programma e, poi insieme, lo rendono operativo: disegnano, tagliano sagome e le dipingono. Comprano il legname utile e quant'altro serve per costruire la stalla e assemblare case. il progetto plastico prende forma:

Il risultato finale è gradevole. Bello! “ è bello o presepe---Te piace o' presebbio... Nennillo ...” (il tormentone è d'obbligo e risuona nella testa): 

davanti alla Natività la magia del Natale riverbera nella mente la scena più significativa della creatività che il grande drammaturgo Eduardo De Filippo mise in scena per la prima volta nel 1931”

Ma non siamo in casa Cupiello.

Ci troviamo nell'estrema periferia a sud di Catanzaro e non c'è la regia del prestigioso Eduardo de Filippo ma la passione di tre persone, forse quattro: Mario Muccari, Tonino Sanfili e Carmela Bonati per la parte decorativa e artistica.

Grazie alla abnegazione di queste persone anche quest'anno se pur gravido di tristi eventi si è potuta respirare l'aria delle tradizioni cristiane.

venerdì 8 gennaio 2021

a te che sei parte di me

A tavola non si invecchia mai.


Da noi non è un motto ma uno stile di vita che apprendiamo fin dalla nascita. Il primo pensiero per ogni mamma calabrese e del sud in genere consiste nell'alimentare i propri figli. E più il cibo è abbondante e buono e meglio si soddisfa la propria gratificazione. Sì, avete capito bene: la propria, quella materna. Perché le mamme e in seguito le nonne conferiscono al buon cibo un'infinita quantità d'amore.

È naturale sentirsi chiedere dalle mamme e nonne: “come stai, hai mangiato, vuoi mangiare qualcosa?” anche in età adulta. A me è capitato spesso! e non solo da parte diretta di madre o padre.

M, nello specifico, Appena varcata la soglia di casa lo sguardo di mamma indagava il mio volto. Valutava, come facevano un tempo gli estimatori delle fiere di bestiame, peso forma e buona salute anche se non ci vedevamo che da poche ore. Il distacco ombelicale, per i genitori non è mai reciso del tutto. E i figli sono sempre da  comprendere e proteggere.

E poi arrivano i nipoti e l'amore assume forme ancora più mature  e permissive.

Superato il compito dell'educatrice e dell'educatore, i genitori, nella terza età, trasferiscono affetto e comprensione maggiori nei figli e nipoti.

I nonni comprendono di più o tornano bambini ormai privi del fardello di preoccupazioni imposti dal sistema educativo e comportamentale?

Affettuosamente, e mi vedo anch'io in questi atteggiamenti, giustifichiamo alcuni comportamenti dei nipoti che non avremmo consentito ai nostri figli, loro genitori.

La vita prosegue.

La discendenza non è un semplice atto ereditario formato di cromosomi e alchimie chimiche. Non è somiglianza genetica. Appartenenza morbosa. La rinascita è comprensione del miracolo. Opportunità di crescita. Opportunità di sbagliare. Amare. Sbattere la faccia contro le cattiverie e ripartire.

La vita è questa! E chi ama ne è consapevole. Nulla sfugge allo sguardo indagatore genitoriale. Figuriamoci a quello dei nonni che, nonostante l'età comporti acciacchi vari e qualche velo di cataratta, è sempre vigile. L'empatia è istantanea nei confronti dei cuccioli in fasce che lanciano i primi vagiti e rallegrano le case. L'affetto calmo e sereno dei nonni è una grazia per il benessere psicofisico dei piccoli pargoli.

Benvenuta nuova vita!


giovedì 7 gennaio 2021

Trump sguinzaglia i cani e la democrazia trema

Ho seguito tutta la notte le varie fasi della morte della democrazia in America. Aspettavo la naturale evoluzione della conferma di Biden alla Guida degli USA ma è stato come se fossi davanti a un film. Un film della serie "azione, drammatici e fantastici". Con tanto di assalto alle più alte cariche e simboli della democrazia americana. 

Quella democrazia esportata e difesa ad oltranza che ha aiutato a liberare l'Europa e, nello specifico, l'Italia dalla pazzia nazionalista, delle teorie razziste enfatizzate da Hitler e fatte sue da Mussolini che osannavano le ragioni della supremazia della razza pura. La razza ariana al di sopra degli altri esseri umani. Quella razza che la natura aveva corredato di occhi azzurri e capelli biondi nonché un fisico atletico forgiato in ore e ore di palestra.

Il delirio pompato dalla pazzia lucida di Trump ha portato la guerriglia all'interno di Capitol Hill, simbolo della democrazia americana. Ed ha evidenziato la spaccatura enorme tra gli americani.

Il danno è consumato!

Trump ha barattato a sui favore le paure degli americani, di un certo ceto sociale americano!, che trova i più deboli destabilizzanti di un sistema cucito addosso ad una certa classe di americani.

Trump è un violento che sa indossare la pelle dell'agnello! Usa la carota e il bastone. Fa il doppio gioco. Adopera le parole lisciando il pelo da una parte e dall'altra. Due piedi in più scarpe, come si suol dire.

Quest'uomo è da ricovero! Non può essere lasciato un solo minuto ancora alla guida della più alta democrazia mondiale! Siamo tutti in pericolo!

lunedì 4 gennaio 2021

Passione caffè

Il caffè? Un rito.

Ricordate le zuccheriere sul bancone dei bar?

C'erano quelle oblunghe in acciaio e quelle in vetro col dosatore; e quelle col bilancino. Da qualche tempo non ci sono più. In nome dell'igiene sono diventate fuorilegge, al più roba da nostalgico collezionista.

Le nuove misure igieniche hanno imposto le bustine monodose; quindi, sui banconi dei bar ci sono i contenitori colmi di bustine con le diverse qualità di zucchero; ma quello che amo vedere, a prescindere dai granuli che cadono nella tazza scelti, è la durata dello zucchero sulla schiuma. Mi sono fatta una concezione in merito e cioè che più a lungo galleggia lo zucchero sulla schiuma del caffè e più denso e cremoso è il gusto che andrà a inondare le papille gustative.

Il caffè è un rito. Vedersi con gli amici al bar è quasi una cerimonia. Si parla di tutto. Dallo sport alla politica fino a trascendere nelle più biechi e futili pettegolezzi. Il bar è simbolo del tempo in cui viviamo. E penso al bar come posto di ristoro in cui stare pochi minuti. Il tempo di godere di un buon caffè e poi via verso mete più consone.

Vecchio è bello e stabile

Sì! mi ero detto. Devo decidermi. Non posso continuare con questo residuo bellico: lento, ottima macchina stando ai criteri di resilienza ma vecchia. Persino i tasti risentono del tempo trascorso e qualcuno manca. E così. Approfittando delle offerte ho acquistato un device. Un apparecchietto non di ultimissima generazione perché sarebbe costato troppo per quello che serve. Ho preso un tablet. È dotato di un sistema intuitivo. Veloce e imprevedibile. Sensibilissimo al tatto.

Capita, se non uso la massima attenzione, di trovarmi ad esplorare pagine e mondi ignoti; si aprono moltissime finestre e schede che minimamente avrei pensato di visitare. Ecco, per ultimo, mentre lo poggiavo sul tavolo, sfioro inavvertitamente qualche zona dello schermo e mi trovo a viaggiare in mondi sconosciuti. Bei mondi! Non c'è che dire! Ma pieni zeppi di banner che venivano su peggio dei pupazzi racchiusi nelle scatole degli scherzi e non riuscivo a contenere. E più pigiavo sulle spunte di chiusura e più se ne aprivano.

Premo il pulsante dell'accensione e trio un sospiro di sollievo solo quando lo schermo diventa scuro.

E torno al mio vecchio lento portatile. Vetusto ma affidabile che prima di aprire una nuova finestra ci pensa due volte e mi chiede "ma sei proprio sicuro di volere abbandonare la pagina?" 😌



sabato 2 gennaio 2021

Costruttori!

Le nostre lamentele suonano peggio di una bestemmia negli orecchi di Dio. E se c'è davvero un Dio di tutti, visto che, secondo le sacre scritture, ci ha lasciato la totale libertà d'azione su questa terra, starà senz'altro piangendo insieme ai profughi che stanno a piedi nudi nella pioggia e al freddo di questi giorni.

Risuonano forte i versi di Primo Levi scritti durante la sua prigionia nel campo di sterminio nazista: voi che vivete felici nelle vostre tiepide case considerate se questo è un uomo che vive nel fango e muore per un sì o per un no...

Le immagini trasmesse dal tg sono impietose. Ma non sembra smuovino più di tanto i duri di cuore attenti solo al proprio benessere.

Intanto il presidente Mattarella invita ad essere costruttori affinché si possa uscire presto dallo stato pandemico che attanaglia il mondo. I numeri sono allarmanti! Ma Renzi, Salvini, Meloni, portatori d'acqua a chissà quale mulino, continuano imperterriti a seminare allarmismi. Il loro intento è chiaro! Non vogliono che vinca l'amore! La solidarietà è una pratica retorica perdente per il loro vocabolario salvo che non facciano qualche caritatevole azione con fotografi e giornalisti al seguito.

Nonostante tutto confido nella buona volontà dei retti e voglio credere che il futuro sia in controtendenza coi proseliti di personaggi abietti.

Voglio fermamente che il nuovo corso degli eventi targati 2021 siano intrisi d'attenzioni e amore per i deboli e per quanti fuggono dalle terre ostili.

Sereno 2021 a tutti!


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