Non saprei dire se la colpa è della
crisi economica che condiziona le abitudini quotidiane e persino le necessità
domestiche di intere famiglie oppure se è l'effetto della pandemia che sembra non
finire mai a bloccare gli scambi interpersonali.
Le notizie dei mass-media si soffermano sui fatti emotivi che toccano la pancia del paese e puntano l'attenzione sui
casi di covid con le varianti. E tra una disgrazie e l'altra Invitano le frange
deboli, gli ultra settantenni e le persone a rischio con conclamate
patologie ad inoculare i vaccini suggeriti dai dotti rappresentanti della sanità per quanto riguarda la salute pubblica. Ma lo stare bene comporta anche un altro grado di serenità sociale per niente sottovalutabile: l'economia familiare, se si ha famiglia, e individuale.
Di fatto quello che fino a qualche anno
addietro era un punto commerciale e incontri per le famiglie oggi è
deserto! Lo slargo sul ponte della fiumarella era off-limits per il
traffico automobilistico e gli utenti di fondazione Betania dovevano
fare la gimcana tra le numerosissime bancarelle dopo avere
parcheggiato altrove le vetture prima di potere varcare il cancello
dell'istituto.
Oggi, il mercatino del martedì che da tempi storici affolla e vivacizza lo spazio lungo le sponde del torrente fiumarella in Santa Maria Zarapoti (questa la dicitura completa del quartiere catanzarese) è così:
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Cz, S. Maria, mercatino rionale del martedì |
Desolante!