Visualizzazione dei post da novembre, 2025
“mussimoddhi, virdeddhi, vermituri, dormituri, vovalaci, queste alcune delle locuzioni più comuni nei dialetti calabresi per indicare le lumache. Questo è il tempo delle lumache, prima che entrino in letargo, s'affossano nel terreno e diventino "mporteddhati" cioè creano con la bava la porticina biancastra che li proteggerà fino al risveglio.” E' una meraviglia questo scorcio di cultura calabrese! Le lumache, creature umili ma affascinanti, hanno un posto speciale nella tradizione popolare, e i nomi dialettali come *mussimoddhi*, *virdeddhi*, *vermituri*, *vovalaci* raccontano la ricchezza linguistica della regione. Ogni termine evoca un mondo di gesti, stagioni e saperi tramandati. “tracce”: Il tempo delle lumache è davvero un momento magico: prima del letargo, si preparano con cura, scavando nel terreno e costruendo quella piccola porta biancastra — ‘a *mporteddhata* — fatta di bava solidificata, che le proteggerà dal freddo e dalla siccità. È un gesto s...
All’inizio, come in ogni nuovo cammino — che sia un amore, un viaggio o un progetto — ci muoviamo con slancio. Ma se l’entusiasmo non alimenta l’avventura, la speranza di riuscire si spegne, e ciò che doveva essere conquista si trasforma in resa. L'entusiasmo, una forza invisibile ma potente che spinge all'azione e a superare le avversità. è ciò di cui eravamo carichi. Scendere a Corvo dalla città non è stata una impresa semplice ma la necessità di abitare in una casa propria è stata la forza propulsiva che ha alimentato la scelta. Non c’erano strade e men che meno le opere ritenute superflue quando ci sono ma che ne senti la mancanza quando li cerchi e mancano. Un bar, l’ufficio postale, un negozio, i giardini. La Chiesa! Pazienza, arriveranno! ci dicevamo convinti. Siamo stati dei pionieri, non ci sono dubbi. Persino la sede della chiesa non era costruita e le funzioni si svolgevano nei locali odorosi di cemento fresco delle cooperative appena insediate. Don Achil...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.