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martedì 19 maggio 2020

D.L. Rilancio, art.128 ecobonus

infissi, suoperficie opache e terrazzi 


Quarant'anni per un fabbricato non può definirsi un buon traguardo. Anzi si potrebbe paragonare alla prima infanzia idi vita di una persona in buona salute se i lavori di costruzione del manufatto sono stati eseguiti a regola d'arte. Ma spesso la totalità dei manufatti per civile abitazione e non solo vanno in malora nella quasi immediatezza per la scadente mano d'opera e per i materiali impiegati quando non sono di prima qualità.

La costruzione della nostra cooperativa avrebbe, sulla carta e nelle nostre intenzioni, dovuto sfatare tutto ciò; la fase costitutiva, prodiga di idee e incontri per definire i capitolati d'appalto e le scelte dei materiali, quindi la tecnologia costruttiva d'avanguardia, antisismica, modulare e cemento a faccia vista che avrebbero dovuto eliminare gli interventi di manutenzione erano alla base del progetto abitativo. ma non è stato proprio così.

"coop.cassa edile, catanzaro"

E dopo qualche necessaria ristrutturazione eseguita negli anni regressi ci ritroviamo nella necessità di un altro intervento per risanare crepe, risanare cemento e ferro, siliconare le giunture tra i pannelli e gli infissi.
Insomma, il fabbricato, necessita adesso di una manutenzione radicale delle facciate esposte e sulle superficie opache, vale a dire sulle finestre e le lamiere lungo le fasce verticali prive di coibentazione, per adeguare e forse attingere alle nuove norme delle direttive sul risparmio energetico inserito nel decreto “cura italia” dal governo Conte.

Nel frattempo alcuni lavori sugli infissi sono stati eseguiti per forza, tra l'usura e le necessità provocate dagli eventi atmosferici e dal vento che soffia furioso e incessante in certi momenti. Uno tra i più drammatici episodi avvenne a pochi anni dall'insediamento allorché il vento abbatté alcuni infissi dei balconi. Per sopperire alla meno peggio al danno ripristinammo il salvabile e, per contenere la spesa che comunque fu importante da sostenere, installammo i doppi infissi. Non c'erano aiuti di Stato. le spese gravarono in toto sulle nostre esigue finanze (pagavamo ancora il debito contratto con le banche per il mutuo e anche se era stato erogato ad un tasso agevolato a noi pesava eccome!) e poi c'erano e permangono nel tempo in maniera esponenziale le quote di condominio mensili.

Le spese non mancano mai! tra lavori di manutenzione imprevisti e emergenze, vivere in condominio è diventato uno stillicidio perenne.
 Adesso possiamo pensare di sanare completamente quelle vecchie ferite grazie al decreto che molte fonti hanno diramato sui media con dovizia di particolari e commenti personali.

Il decreto ancora deve essere pubblicato sulla GU ma le prime notizie sembrano essere molto favorevoli e invoglianti.

Il potenziamento degli incentivi dell’Ecobonus, del Sismabonus e per l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, nonché nuovi incentivi per impianti fotovoltaici, potrebbe fare al caso nostro.

L’art. 128 del D.L. Rilancio dispone ai commi 1, 2 e 3, che le detrazioni per interventi di efficienza energetica - di cui all’art. 14 del D.L. 63/2013 - si applicano nella misura del 110% per le spese sostenute dal 01/07/2020 fino al 31/12/2021 per le tipologie di interventi e con i seguenti massimali.
La misura potenziata del 110% si applica anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico di cui all’art. 14 del D.L. 63/2013, nei limiti di spesa per ciascuno di questi previsti, se eseguiti congiuntamente ad uno degli interventi elencati.
Le detrazioni in questione sono fruibili in cinque quote annuali di pari importo.

martedì 3 dicembre 2013

Casa e demanio beni intoccabili


IMU Sì, NO, FORSE...

Non si smentiscono neanche questi dirigenti. Quando si tratta di trovare soldi sanno dove mettere le mani. Persino la Camusso ha esternato dall'alto della sua prosopopea fintamente saggia l'arrogante pensata di rimettere la tassa sulla casa senza tener conto dei debiti fatti con le banche per comprarla o costruirla o per quanti hanno pensato di lasciare il bene casa ai figli.

Governanti e dirigenti sindacali, nonché politici & associati, trovano le scorciatoie più semplici e indolore per le loro stanche membra. Svegli e dinamici quando si tratta d'infilare emendamenti nelle proposte di leggi che migliorano la loro stabilità economica e sociale o delle loro cerchie di amici e parenti.

È vero! Molti italiani siamo diseducati. Cerchiamo sempre di arraffare qualcosa che ci torna comodo fottendocene cristianamente del prossimo, (cristianamente perché sempre pronti a batterci il petto davanti alle immagini dei santi).

Ma l'esempio da dove viene? (si dice che il pesce puzza dalla testa, sarà così?)

Nel nostro modello di vita sociale manca la cultura della solidarietà sbandierata nei salottini televisivi, urlata nelle piazze o sussurrata nelle case di culto.

Le lacune culturali sono da ascrivere totalmente e pesantemente alla classe dirigente che non ha saputo o voluto scientemente provvedere all'evoluzione dei cittadini.

Non è tartassando chi già paga le tasse dovute allo Stato sui beni di prima necessità come la casa costruita col sudore della fronte ma, l'esempio, il buon esempio che vorremmo finalmente vedere nei fatti consiste nel taglio alle spese superflue che foraggiano i carrozzoni della politica, le fondazioni inutili, gli uffici inutili piuttosto che la vendita ai privati delle spiagge o dei beni del demanio che saremmo tutti noi:

mi saprebbero dire i cervelloni che hanno osato pensare di dismettere e vendere i beni dello Stato cosa succederà quando tra qualche tempo ci troveremo di nuovo nelle necessità economiche allarmanti del debito pubblico peggiore di quello attuale?

Una proposta semplice?
Dirigenti, governanti, politici, associazioni serie, impegnatevi, impegniamoci ad essere onesti con noi stessi e andiamo a scovare i furbi, solo così si dà slancio e speranza.

Non lasciamo a nessuno la libertà d'interferire nei nostri modelli sociali. Neanche al

commissario Ue agli Affari Economici,Olli Rehn, che in un'intervista a "La Repubblica" avverte che sul "deficit, l'Italia e' in linea, anche se di poco, con il criterio del 3%.
Quel 3% che ci ha condotti silenziosamente a morire pur di risanare beni illusori.

Il pil reale delle famiglie si chiama casa pane figli studio e cultura!




lunedì 8 luglio 2013

strana maggioranza, lobotomizzati al Governo?

In condizioni mentali normali i due emisferi cerebrali interagiscono tra loro e quando la parte sinistra del cervello non riesce a trovare soluzioni logiche ai problemi, inaspettatamente, si accende la lampadina. Ecco il lampo di genio partorito dall'emisfero creativo allocato nella parte destra del cranio.

Ma pare che, appunto, una buona parte dei rappresentati del popolo siano stati menomati dalla natura o lobotomizzati dall'egoismo.

Secondo Brunetta il male dell'Italia sta in due punti:
l'IMU e la riforma della Costituzione con in testa i capitoli riguardanti la giustizia.

E in parte è vero!, specie per quanti sono stati già castigati dal mercato del lavoro trovare i soldi per pagare tasse esose su un bene rifugio qual'è la casa più che un castigo è una beffa.

Ma questo non è il caso del Brunetta,anche se lui dice di aver dovuto farsi un prestito dalle banche per poterle pagare. … o forse sta proprio qui il problema! Cioè, chiedo, se il signor Brunetta non avesse proprietà da nababbi si riscalderebbe così tanto?

Il vero nodo da sciogliere per il Governo non sono i metri quadrati procapite, l'aggiornamento catastale e tutte le altre invenzioni tecniche ma la reale possibilità di chi possiede immobili ma non ha soldi liquidi a disposizione neanche per comprare il pane.

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