giovedì 8 settembre 2016

Diversamente Uomini

Piove! Ancora la temperatura si mantiene moderatamente nei limiti estivi.
Mentre passo in macchina, direzione Marina di Catanzaro, vedo sul pavimento della pensilina tre persone stese a terra chiusi nei sacchi nonostante siano le 10 del mattino, mentre un'altra conserva il materasso incastrandolo tra le assi del tetto. Qualcun altro raccoglie le sue povere cose e li stiva nello zaino.
Sono tutti di colore!

E mentre cammino lentamente penso alla Gran Bretagna che dopo l'uscita dall'Unione Europea decide di gettare un casino di sterline per impedire ai profughi di entrare nel suo territorio frapponendo tra sé e loro un muro alto 4metri e lungo quel tanto che basta affinché nessuno entri senza permesso.

martedì 6 settembre 2016

Le Zagare: cortesia e professionalità

Lungo la vecchia strada per Squillace, a qualche centinaio di metri dal bivio degli svincoli aperti recentemente dall'anas che, finalmente, bypassano cruciali nodi di frenetica viabilità interna, superata qualche curva, sul lato sinistro della strada appare l'insegna del ristorante/pizzeria le Zagare.

Nella vallata che tende verso il mare scorre il torrente Alessi e sul declivio, tra qualche frammento dell'antico agrumeto, il ristorante Le Zagare.

Da tempo immemore noi calabresi siamo coscienti che la raccomandazione migliore quella che fa più effetto di ogni altra e che sta sopra le parti deriva dalla qualità del lavoro svolto.  Ed è su queste basi che nasce la volontà di scrivere della professionalità riscontrata nel ristorante Le Zagare.

I piatti tradizionali mantengono alta la definizione lessicale del termine. E la pizzeria, che prediligo, è da me sempre apprezzata.
Se dovessi consigliarne qualcuna?

La pizza bardascina, dalla sottile sfoglia ben dorata, con su mozzarella, pomodoro, formaggi e coperta da squisite fette sottili di capicollo locale.

Intelligenza artificiale nemicamica

LA DITTATURA DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE FARA' SOCCOMBERE L'UOMO COMUNE E le sue abitudini, l'organizzazione sociale del lavoro e la relativa gratificazione che ne deriva?




Non resta che tornare alla coltivazione della terra se vogliamo sopravvivere e arginare l'avanzata irresistibile delle nuove tecnologie applicate al mondo del lavoro.
Questa sembra essere la soluzione al futuro per le nuove generazioni.
Secondo alcuni ricercatori scientifici in un futuro prossimo l'intelligenza artificiale ruberà moltissimi lavori all'uomo.

lunedì 5 settembre 2016

I senzatetto a Catanzaro Lido

DALL'AFRICA COME LE RONDINI


Nelle ore di punta entrare in Marina con la macchina significa affrontare stress inutili. 
E chi può farlo, Per evitare di mettere a dura prova il sistema nervoso e risparmiare anche l'automobile, quindi motore meccanica e carburante, lascia la macchina nei pressi della stazione e arriva in piazza a piedi.
Lo faccio anch'io.
Mentre costeggio la pensilina in legno adiacente l'aria del polifunzionale noto una cumulo di escrementi. Alzo lo sguardo e vedo il nido delle rondini incastonato tra una trave e le tavole del tetto.
E fin qui nulla di strano.

Nativi curiosi


Oggi i bambini nascono con gli occhi aperti e non chiedono "perché" ma come.

Come funziona il touchpad e il touch-screen. E come mai gli uccellini non sono nel nido.

Andiamo per ordine.
Cecilia ha appena 2 anni e si interessa di ogni cosa nuova che le cade vicino.

L'altro giorno ha visto un frigo portatile, una di quelle borse termiche rigide che un tempo costruiva la "moplen" del gruppo Montedison e che trovò il suo massimo impiego negli anni 70.
Ho rispolverato il pezzo d'antiquariato industriale per trasportare agevolmente dei surgelati e poi l'ho lasciato in un cantuccio.
La piccola Cecilia lo osserva è chiede: come funziona?
Non nego che mi ha disarmato.
Possibile, mi son detto, che una bimba così piccola abbia uno spirito d'osservazione così sviluppato?
Dopo te lo spiego! Le risposi.
Trascorsa mezz'ora e non avendo esaudito la sua curiosità, Cecilia trova un altro interlocutore a cui porre la stessa domanda e finalmente ottiene chiarimenti.
Soddisfatta la sua curiosità chiede alla mamma se può giocare col telefono.
No Cecilia. Vieni guarda c'è un nido!
Ovee'? Qua guarda. Tra i rami di questo cespuglio.
E ci sono gli uccellini?
No non ci sono gli uccellini.
E ove sono?
Sono usciti con la mamma...


Tag: mamme e bambini, nativi digitali, società

mercoledì 31 agosto 2016

Animalisti in erba


È la prima volta che vedo pescare a mani nude. Il ragazzo si è dotato di machera e boccaglio. Ma è bravo davvero! Riesce a catturare piccoli pesci con una retina.
È a circa due metri dalla battigia. Il secchiello è quasi pieno.
Un gruppo di ragazzi adolescenti sbirciano nel secchiello: "dai liberiamoli!" si dicono l'un l'altro. Detto fatto.
In men che non si dica i pesci agonizzanti sono di nuovo in mare.
La sorpresa del pescatore è grande allorché va a depositare altri due pesciolini appena catturati.
Guarda attonito il secchiello rovesciato sulla sabbia e sbotta in un sonoro meravigliato: " CU SI FHUTTJIU I PISCI?" 

Vasco piace perché


È un antidivo! I suoi testi e la sua musica arrivano diritti e si insinuano nella testa. Sono storie comuni a molti. E le mezze frasi lasciate sospese volutamente si adattano alle varie storie personali.
Personalmente lo apprezzo da sempre ma non mi reputo un fans. Perciò posso accostarmi al fenomeno e tentare una analisi con distacco e razionalità.
Vasco Rossi è una macchina motrice importante nel panorama musicale che non disdegna il mondo del lavoro spiccioli. Se si pensa che in ogni suo concerto sono impiegati circa 1200 persone tra facchini, tecnici e altre figure professionali e che i suoi gadget vanno a ruba, un eventuale riconoscimento del tipo Cavaliere del lavoro sarebbe davvero azzeccato e meritato.

martedì 30 agosto 2016

Calabria catartica

Siamo a fine agosto e ancora non ho potuto scrivere qualcosa di brutto. Che so, raccontare una storia che parli di catastrofi naturali devastanti o di inquinamento ambientale mortale, di incidenti, insomma, che appassionano i buonisti ma solo sul web.
Sarà che ho un karma positivo?  ché ovunque io vada trovi la bellezza?
O forse è il mio lavoro di ricerca che tende a indicare il concetto di lettura positiva del reale?
Non so che dire. Il bello mi perseguita.
Il mare dall' acqua pulita e trasparente invita a immergersi, nuotare tra gli umori della natura positiva.
E il verde variegato che punteggia la costa e conduce verso l'entroterra lenisce le cattiverie delle malelingue.
La natura è catarsi!

lunedì 29 agosto 2016

Mamme, che gioia!





Peccato! Gli scatti più belli li ho persi. Rapito dalla grazia della ragazza concentrata a documentare il suo cambiamento fisico da tutte le latitudini non ho pensato e avuto il tempo di impostare il mio telefono in modalità 📷 foto. Era davvero una bella immagine da condividere in barba alla privacy. 

D'altronde la bellezza fa bene alla mente e incita all'amore universale.
Cosa c'è di più bello di una donna col pancione consapevole della sua potenzialità creatrice?
Ebbene, l'immagine di questa mattina, prorompente d'amore, nonostante sia una metamorfosi connaturata alla nostra natura, nel rinnovare la vita, oltre a portare con sé le aspettative dei singoli dice con forza al mondo: esistiamo! Finché sapremo condividere le positività del pensiero solidale noi vivremo oltre le macerie causate dai fenomeni naturali ma sarà difficile sopravvivere alla malvagità che tiene in piedi i sistemi di potere dittatoriali. Penso ai depistaggi che nascondono le verità è impongono terrore e stragi.
Penso alle vite appese o vendute, barattate per quell'assurdo concetto del segreto di Stato. Ma oggi, la spensierata sequenza di autoscatti della sconosciuta riporta il mio pensiero alla bellezza della vita nuova. Auguri e buona vita

sabato 27 agosto 2016

Mi chiamo Stella


Anzi in Marocco significa "stelle" il mio nome significa stelle, plurale.
Dove abiti qui in Italia?
A Lamezia. Abito a Lamezia Terme!
Vai a scuola?
Sì.
Che classe fai?
Quest'anno devo fare la 5° elementare.
Chi c'è con te, sei sola?
No. C'è mio fratello. È là vedi? Sotto quell'ombrellone.
E tuo padre? Dov'è?
Anche lui è qui. Gira sulla spiaggia con biancheria x corredi e asciugamani.
Quanto hai guadagnato oggi?
50 centesimi.
E tuo fratello?
1 euro.
Tag: venditori ambulanti, migranti, spiaggia, estate 2016,

giovedì 25 agosto 2016

Terremoti

Per essere al passo con gli eventi è doveroso parlare del sisma che ha distrutto interi paesi del centro Italia. 
Decimato famiglie e disintegrato costruzioni.

Gli esperti sono d'accordo, stigmatizzano che oltre il 70% delle costruzioni non avevano i requisiti richiesti dal protocollo antisismico. 

Ignorano forse che gli insediamenti abitativi sono stati edificati per la stragrande maggioranza nei secoli passati e che i sistemi costruttivi in cemento armato sono di fattura recente?

Qualche critico d'arte pone il problema sulla ricostruzione e mantenimento della bellezza.
Che fare? Come ricomporla?
Ricostruire a secco con lo stesso materiale? Edificare anime in acciaio e coprirle col materiale originale buttato giù dalla scossa sismica? 
Le tecniche e le idee non mancano. Manca la prevenzione a tutela delle vite umane e della bellezza artistica e culturale dell'intera società italiana.
A questo punto l'indignazione non serve. Serve rimboccarsi le maniche e lavorare affinché si modifichino le menti.

Lotta di classe.


Si diceva proprio così: lotta di classe! Che significava rivendicare e difendere la parità dei diritti dei cittadini. Per questo motivo non si accettavano compromessi sfavorevoli o dannosi per le classi povere. Emancipazione significava rivendicare il concetto di uguaglianza, impossessarsi del diritto allo studio, la cultura vera e rivisitare la storia mondata dalla faziosità delle classi dominanti.
Per questi motivi i rappresentanti delle classi sociali tenevano alto il tono dei rispettivi temi ideologici.
Lotta di classe, si definiva!
Non necessariamente cruenta. Ma Determinata, sì!
Poi venne il caos.  furono manipolati idee e concetti. Le lobby penetrarono scientificamente le strutture dei partiti dei lavoratori. Nelle fabbriche s'infiltrarono cellule eversive composte di persone convinte di dovere forzare la mano con la violenza.
Il psi si disgrego'. Il PCI si imborghesì a tal punto da mutare pelle e essere visto come il nemico delle classi povere che accettava fondi e sovvenzioni dagli industriali non accontentandosi più dell'autotassazione degli iscritti e dei simpatizzanti. Nonché dei rubli mandati dall'ex URSS.
L'apparato costava troppo.
L'epilogo è storia recente.

Tag: politica, opinioni, società

Catanzaro. Dirigenti del PCI sul palco durante un comizio in piazza prefettura negli anni '80
Da sinistra: Natta e Politano in primo piano

mercoledì 24 agosto 2016

Pane e cipolla, soldi, sacrifici e

La resa dei conti.


Piove a dirotto. Anche Il cielo sembra voler dare l'ultimo saluto. La resa dei conti è arrivata.

Tuoni fragorosi annichiliscono i componenti della banda rifugiatisi sotto il portico.
Gli ottoni sono al riparo.
Se continua a buttarla così i musicanti non potranno accompagnare il feretro e suonare il requiem secondo le ultime volontà dell'estinto.

I becchini predispongono il carro funebre mentre i musicisti addossati l'un l'altro intonano il salmo. 

Grosse gocce d'acqua cadono sul legno tirato a lucido e scivolano via immediatamente.

Nonostante il maltempo il corteo si muove alla volta della Chiesa. ( qualcuno sussurra: il prete ha fretta: dopo c'è il battesimo. che ci vuoi fare: questa è la vita! chi nasce e chi muore...)

Ne è valsa la pena? È valsa la pena condurre una vita di sacrifici e sofferenze, angustiarsi, riempire la valigia coi sogni dei migranti, lavorare senza risparmiarsi in terra straniera con l'obiettivo di appianare la strada ai figli?
Sotto il cappello si agitano i pensieri. Nascosti agli occhi e agli orecchi altrui si intrecciano i se e i ma in una incognita spirale fatta di opportuni, ipotetici pragmatici pensieri terreni volti a migliorane i giorni propri e quelli altrui.  ... non sarebbe stato meglio se ...


Tag: riflessioni, sotto il cappello, vita, opportunità

martedì 23 agosto 2016

Sotto il cappello.


D'estate, appena finita la scuola, il ragazzo tornava al suo paese natale. Gli istitutori raccomandavano di mantenere le buone maniere e di non parlare in dialetto.

L'uomo e il ragazzo sembravano in posa, in mezzo al campo e con le zappe in mano sarebbero stati un bel soggetto per un dipinto di Courbet.

Il ragazzo stava al piede e osservava le mosse dell'uomo.
Il sole era alto e picchiava ma il ragazzino non l'avvertiva. Riparati entrambi dalle pagliette a falde larghe preparavano il terreno per la semina.

Il silenzio esaltava il canto degli uccelli e il mormorio della fiumara che scorreva lì vicino.
Non una parola usciva dalle loro labbra.
L'uomo pensava al probabile raccolto e il ragazzo era eccitato dalla sua romantica esperienza contadina.
Questi e altri pensieri frullavano nelle teste riparate dal sole dai cappelli di paglia grossolana


domenica 21 agosto 2016

Esoteriche suggestioni e reali presenze

Roma. Primavera del '93.
La porta si spalanca. La signora delle pulizie entra nella camera.
Oh sant'Iddio chi ha portato fiori? Quante volte devo dire che soffro di allergia?
Si guarda attorno mentre spalanca la finestra per rinnovare l'aria.
Dove sono i fiori? Chiede incredula.
Non ci sono fiori!
Bah. Strano. Eppure ho sentito un inequivocabile profumo di rose...
La signora esce e noi riprendiamo il discorso dal punto in cui lo avevamo interrotto.
Analizzavamo, razionalmente, i carismi comuni a padre Pio, Natuzza Evolo, fratel Cosimo Fragomeni e il legame d'amore indissolubile tra questi e i rispettivi "figli spirituali" come Egidio Salzano che conoscevo bene da qualche anno, amabile persona e degno figlio spirituale di padre Pio del quale diffondeva la parola, l'insegnamento e, in certi momenti emanava un delicato profumo di rose.
In quel momento parlavamo di lui e del quaderno dell'amore.
Tag: mistici, testimonianze, misteri esoterici, angeli, natuzza

Il quaderno dell'amore.

È lì sul comodino insieme all'immaginetta raffigurante San Michele Arcangelo che schiaccia Lucifero.
Il quaderno dall'amore di Padre Pio e San Michele sono arrivati a me in momenti particolari.
Il quaderno me lo diede Egidio Salzano, figlio spirituale di Padre Pio. E l'immagine dipinta del Principe delle milizie celesti, come recita la preghiera impressa sul retro con approvazione ecclesiastica, nell'atto di sottomettere il male, l'ebbi da un monaco a cui diedi un passaggio in macchina.

Entrambi lì presi con un po' di incredulità ma non li gettai. Anzi li lessi. E trovai risposte.
Ma la risposta che mi diede Egidio quando gli chiesi dell'odore intenso, che sentì anche nell'ospedale Umberto I in Roma, odore avvertito anche da altri allorché parlai di lui, faticai ad accettare.


In un mondo pieno di ciarlatani pronti a vendere l'inverosimile e di preti manager che pensano più alla ricchezza terrena anziché alla parola evangelizzante di Cristo morto e risorto per noi è difficile accettare il bene disinteressato del primo emerito sconosciuto che predica e parla d'amore.
Egidio era così! Confidava nella potenza dell'amore.  Diceva con convinzione che alle sue personali esigenze terrene ci avrebbe pensato la Provvidenza attraverso le anime buone che incontrava lungo il cammino. Perché affannarsi ad accumulare tesori, case, beni e potere quando alla fine devi lasciarli comunque?
Egidio!
Sono trascorsi circa 20 anni e da quasi la metà ho perso i suoi contatti ma non il suo ricordo.
Digito il suo nome. Il motore di ricerca mi indirizza su una pagina facebook e ... È tornato nelle braccia del Padre. Ciao Egidio



Tag: Egidio Salzano, misteri, esoterico, amore, padre Pio, paranormale.

sabato 20 agosto 2016

Adolescenza negata


Il suo aspetto curato dice di essere, complessivamente e tutto sommato, una bambina amata in famiglia.
Si avvicina col suo carico agitando un ventaglietto rosa.
Vuoi comprare ventaglio? Vedi, rinfresca. Dice. E mi dà una piccola dimostrazione.
No grazie non mi serve.
Vuoi accendigas? Parasole grande per macchina grande?
È commovente. La sua ingenua ed enorme missione espletata con serietà e abnegazione nonostante la tenera età fa pensare alle tante persone in stato di necessità contingente costrette a mettere da parte ogni remora e darsi da fare per aiutare la famiglia nei momenti tristi che la vita riserva.


Tag: società, povertà, lavoro giovanile, infanzia negata, ambulanti, spiaggia, immigrati, venditori ambulanti

venerdì 19 agosto 2016

Bambini abusati

Il relax è interrotto con cadenza quasi regolare dai venditori ambulanti.
Indiani, senegalesi e nordafricani cercano di vendere mercanzie ai vacanzieri intenti a godere del riposo estivo sulla costa Jonica calabrese.
Due bambini si aggirano tra sdraio, lettini e ombrelloni con le loro piccole e insignificanti merci: elastici, accendini e qualche gioco in plastica.
Con la faccia afflitta mostrano quelo che hanno e infine chiedono soldi per un gelato.
Chi non darebbe un euro ad un bambino per renderlo felice?
Ma non è così che funziona.
Ormai è noto. I piccoli mercanti sono indottrinati dai genitori. Devono recitare per impietosire e portare a casa soldi.
Mendicano. Non vivono l'infanzia.
È consuetudine incontrare adolescenti con bambini piccoli nei passeggini nei pressi dei negozi a mendicare.
È capitato anche a me!
Una bambina supplicava di avere fame. Le ho fatto imbottire un panino secondo i suoi gusti ma non l'ho vista mangiare. Continuava invece a recitare, da consumata attrice, la scena con i nuovi avventori.
Mi è stato detto che non era la prima volta. Non voleva roba da mangiare, per quello c'era la Caritas. 


Tag: mamme e bambini, società, schiavitù, sfruttamento minorile

lunedì 15 agosto 2016

Ideologi e guerriglieri in quiescenza


L'arte è un gioco. Questa è la definizione che il mio maestro dà quando gli si chiede cosa è l'arte.
Un gioco con delle regole variabili e in sintonia con il sentire di chi guida l'azione creativa.
Anche per la politica sembra funzionare così.
Durante gli anni della contestazione giovanile si teorizzava sulla qualità del lavoro e la crescita culturale dei lavoratori.
Era naturale sentire frasi lanciate efficacemente a mo' di slogan tipo: a salario di merda lavoro di merda.
A quel tempo passato ma non remoto rimangono ancorate nell'immaginario collettivo le espropriazioni proletarie. L'incitamento a prendere senza sentire colpe quello che era necessario per la propria crescita,dai libri ai vestiti e vettovaglie, qualora non si era nelle condizioni di comprarle.
Teorie complicate e lunghe per un post che deve leggersi d'un fiato ma che proverò a riprendere più in là. Adesso questa introduzione serve solo a far comprendere la sconfitta del pensiero proletario degli anni 60 e 70.
Oggi con La politica dell'UE, quindi Germania in testa con la Merkel, Renzi e Hollande il diritto ai sogni e alla crescita individual è blasfemia.
Il lavoro che non c'è mortifica e aliena. I demagoghi d'un tempo, allineatisi, continuano ad imbonire le teste vuote mentre i teorici guerriglieri che
sognavano e invitavano alla lotta per un futuro migliore sono in pensione o morti.

Tag: società, politica, lavoro, ue, ideologie

domenica 14 agosto 2016

Estate sul Golfo


Oggi ho cercato il sole! Contrariamente agli altri giorni in cui il sole rendeva incandescente la sabbia e tutto ciò che baciava, oggi, il vento che arriva dal mare rende l'aria fredda.
Esco dall'ombra. Riparo gli occhi con le rai-ban e mi espongo ai raggi benefici di Febo. Per la prima volta, quest estate, faccio come le lucertole.
Il mare non mi attrae. È mosso e il suo andirivieni agita i fondali. La sabbia fine infastidisce le consuete trasparenze. L'acqua sembra torbida e sporca ma non lo è.
Siamo abituati bene noi calabresi. Amiamo bagnarci in acque limpide.

Tag: estate in calabria, Squillace

sabato 13 agosto 2016

Non è Natale


Mali il mio nome è Mali. Ho quaranta anni.
E allora perché ti fai chiamare Natale?
Perché Natale è il nome di un amico de mio padre.
L'ambulante somalo è alto. Allegro. Molto solare. Non sembra essere contaminato e afflitto dalle leggi di mercato e dalla bramosia del denaro nonostante vorrebbe possederne quel tanto che basta per avere 4 mogli.
Oggi l'ho visto nuovamente.
Ciao amico come va?
La sua ombra mi sovrasta. Sposto il cappello e lo fisso.
Bene! E tu?
Tutto bene. Risponde sorridente.
Ci scambiamo il capello?
Lui ha un cappello tipo risaia coloniale con la paglia lievemente lacera.
Sorrido. E lui passa oltre. Due tre falcate ed è oltre le barche.

Tag: integrazione, immigrati, ambulanti, lavoro, società, cultura, calabria

venerdì 12 agosto 2016

Compra oggi paga a Natale

Sei cristiano? Chiedo al simpatico uomo di colore che sorride mentre ripete lo slogan tra gli ombrelloni piantati nella spiaggia assolata e si ferma sotto il mio.
No, sono musulmano.
Allora davvero si paga a Natale perché Natale non puoi essere tu.
Sorride. E inizia a parlare.
Ha una discreta padronanza della lingua italiana ed una buona filosofia di vita.
Gli chiedo quante mogli ha. Lui prende l'android, scorre lo screen e compare la foto di una donna bellissima.
Ti basta! Ti basta solo questa. Dico.
No no, risponde: donne più degli uomini. Io vorrei 4. Ma non posso. Non ho soldi per farle vivere dignitosamente. Ma lei quando mi vede con altre è gelosa però è bello quando togli dalla miseria donne dignitose.
Insomma mi spiega la teoria della poligamia secondo una idea utilitaristica e un po' maschilista secondo la nostra mentalità ma lo fa convintamente con grazia e riporta il concetto nei dogmi della sua religione.
È l'uomo che deve lavorare e togliere dalla miseria la donna anticipandone i bisogni, perché la donna seria non chiede anche se ha in animo un bisogno.
Il suo mondo non è contaminato dalla globalizzazione e dalle esigenze del mercato del lavoro occidentale. Lì è inammissibile la figura del "mammo" e della reciproca sussistenza tra coniugi. È l'uomo che guida e comanda!

martedì 9 agosto 2016

Il branco è mafioso

Leggo solo il titolo: "Gratteri: la 'ndrangheta a Cosenza è acculturata ma mafiosa nei fatti" e mi fermo.
Non vado oltre perché stanca leggere il solito ritornello imperniato sui comparaggi e le agevolazioni del branco. Acculturato o no. Poco importa.
Lascia molto amaro in bocca a quanti credono e lavorano affinché cambi qualcosa. Ma qui pare che nulla possa essere modificato nonostante i Gratteri o Oliverio di turno tuonanti.
A parte l'esclusione, l'isolamento coercitivo degli "estranei" dal branco, cosa assai negletta ma conservatrice della specie, quello che fa retrocedere la Calabria davvero è l'assordante silenzio delle Istituzioni vincolati alla parata di facciata.
Le alte cariche istituzionali della politica sono messe lì dal popolo sovrano e se quando governano le masse continuano nell'errore nascondendosi dietro le parole rituali "il popolo dice, il popolo vuole" oppure mantenendo le posizioni da branco elettorale allora significa che siamo tutti divisi in branco e quindi strenui conservatori di posizioni acquisiti. Ergo: abbiamo tutti la mentalità 'ndranghetista.

sabato 6 agosto 2016

Squillace, incontro tra gotico e contemporaneo


È stata una vera scoperta! La chiesetta gotica dai portali in tufo e dai muri in pietra viva saldata a secco secondo gli antichi canoni edilizi. Squillace si nutre di storia!  L'antico Castello dei Borgia, il convento, la cattedrale, il centro studi su Cassiodoro ristrutturati o in fase di ristrutturazione, fondi permettendo, in sintonia storica e protetti per mantenere il giusto decoro li conoscevo ma la chiesa di Santa Maria della pietà, no. È grazie a Mario Naccarato, amico artista catanzarese, se mi incammino alla volta di Squillace e scopro questa autentica perla gotica.
La strada è tortuosa ma agevole. Raggiungo il centro storico in pochi minuti.
Bella piazzetta antistante lo striscione indica la mostra d'arte contemporanea dal significativo titolo: Integrazioni.
Sono completamente rapito dal tema trattato e dalla location in cui le opere sono state allocate:
l'integrazione poetica è avvenuta. Al di là delle aspettative.
Integrazioni stilistiche, poetiche, storiche, religiose e culturali si assommano. Interagiscono sui muri butterati dal tempo e dalla incuria, sanati dalla creatività di Mario Naccarato.
Da non perdere!
In cultura, calabria, arte, società, artisti in calabria
(Mario Iannino)

Maestri di vita

Giuvano' fhacimu mi ragiunamentu! Così l'ingegnere Italo Jannone era solito iniziare le sue lezioni di elettronica e misure. Sono trascorsi diversi anni fa allora ed io lo ricordo ancora con riconoscenza e stima. Il suo essere "comunista" lo manifestava normalmente e lo praticava anche a scuola. Oggi, mi è tornato alla mente. Col suo sigaro spento tra le dita e la voce roca alle prese con una scolaresca un po' difficile ma vogliosa e avida di "ragionamenti" che proiettavano in un mondo lontano da astrazioni teoriche le ostici nozioni scolastiche. 

giovedì 28 luglio 2016

Quanto costa una casa al mare

Tempo di vacanze.
Estate in Calabria
golfo di squillace, scogliera di cassiodoro

Anche quest'anno si ripete il tradizionale rito della vacanza. La maggior parte degli italiani guarda al mare come meta ideale per rigenerarsi dopo un lungo periodo di stress lavorativo e non solo. Nonstante la crisi ancora alcune famiglie riescono a organizzare viaggi e soggiorni a medio termine in case private prese in fitto. Ma quanto costa una casetta di piccole dimensioni?

lunedì 25 luglio 2016

Terrorismo nasce dalle disuguaglianze sociali

Invertiamo la rotta, dividiamo le ricchezze equamente.
Prima che sia troppo tardi.


La disperazione dei paesi poveri si traduce in morte e violenza!
Non ha nessun valore la pelle dei poveri. Le popolazioni in difficoltà nella migliore delle ipotesi sono oggetto di scambio. Gli scafisti caricano la carne umana sulle carrette senza scarpe perché così pesano di meno e ne possono stivare qualcuna in più. Preferiscono i bambini perché loro suscitano pietà e pesano poco, malnutriti come sono.
Le foto dei bambini ossuti coperti dalle mosche spopolano sui social. Tutti si sentono in dovere di pubblicare un commento accorato, una faccina triste o allucinata, senza, purtroppo, che alla reazione segua qualcosa di più concreto. È la nostra cristianità pelosa che guarda dalla finestra le disgrazie degli altri e si commuove .


sabato 23 luglio 2016

I fantasmi golpisti di Erdogan

Pokémon meglio di Erdogan.


Andare a caccia dei pokémon può risultare assurdo ma quantomeno, chi lo fa, non ammazza nessuno.
Impegnare il tempo a scovare il malefico pupazzetto è sempre meglio che imprigionare docenti e studenti, giudici e oppositori di un regime totalitarista.
È questo che sfugge al sostenitore di Erdogan che accusa i membri delle istituzioni europee per non essere andati in Turchia in questi terribili giorni di terrore di Stato.

Non dare visibilità ai despoti per non legittimare le loro malefatte. Sembra essere la tacita intesa tra i sostenitori delle democrazie europee. E mi sta bene!

Fanno bene i rappresentanti dei Paesi dell'UE a non andare in Turchia.
Non è una sciocchezza decimare quanti la pensano differentemente da Erdoga e non è saggio solidarizzare con lui.
I suoi misfatti ricordano Gheddafi, il suo regime.
Le epurazioni. Le torture psicologiche quali i licenziamenti, le chiusure di scuole e atenei, fondazioni, organizzazioni sindacali, e le torture corporali non possono essere tollerati negli stati democratici.
Fare questo significa non avere futuro per lo Stato che le pratica e i cittadini che tollerano simili atti di oscurantismo sono complici.

Banche, la beffa di Renzi e dell'UE

Faccio parte di quella schiera di italiani educati al risparmio e quindi necessariamente ma anche per legge ho obbligatoriamente rapporti con una banca.
Un tempo, saggiamente, perché l'imprevisto è dietro l'angolo, i nostri nonni mettevano i risparmi sotto la mattonella o sotto il materasso anziché depositarli in banca. E avevano ragione visti i drammi causati da certi dirigenti bancari. I nonni volevano essere certi che in caso di bisogno potevano contare sulla solidità economica proveniente dalle loro fatiche.


Ingegneria applicata in natura

... mettiamo in pratica gli insegnamenti provenienti dalla natura ...


Che strano animale che è l'uomo. Studia la fisica, la chimica, fa alchimie, s'inventa percorsi scientifici per rendere comode le dimore e i luoghi di lavoro di studio e soggiorno vacanziero e poi?, arriva una folata di vento o un acquazzone più forte del previsto e succede il finimondo.

"ingegneria applicata"

venerdì 22 luglio 2016

Torbide trasparenze

L'ambigua, mercenaria visibilità dei sottoboschi mediatici.

In cultura, spettacolo, politica e politica degli spettacoli.

Rapito dalla bellezza e fottuto da chi si è cucito addosso vestiti di enfatiche parole. 
Vestiti leggeri, trasparenti, eleganti simili alle ali delle mosche (che pur essendo insetti schifosamente fastidiose posseggono un loro perché).



Ne ho incontrati tanti e credo di non essere il solo ad avere inciampato in personaggi ambigui che hanno fatto della bellezza il regno delle bugie.
Dottorini e infermieri della politica. Professorini della cultura. Televenditori di sogni per ogni stagione.
Esserini fastidiosi che svolazzano disinvoltamente dalla merda al miele ogni qualvolta, la merda o il miele, anche se opposti tra loro in quanto a finezza, gusto, qualità organolettiche e nobiltà d'estrazione, donano loro ricchezze e visibilità.

venerdì 15 luglio 2016

Dirigenti pa infedeli, e lo spoil system?

Parlare dei problemi locali senza soffermarsi su quanto accade nel mondo in generale e nel particolare sulla strage di Nizza potrebbe sembrare un piangersi addosso di qualcuno che guarda solo ed esclusivamente al proprio ombelico. Potrebbe ma non è così!

Ritengo che le rivoluzioni debbano partire principalmente dal proprio ombelico, dalle necessità. Anzi, prima ancora dalla propria testa. Dai bisogni primari quale la cultura che amplia la conoscenza e i saperi.
Qualcuno ha detto che per cambiare in meglio la società e renderla attenta ai bisogni comuni non c'è bisogno di andare in guerra, uccidere chi la pensa diversamente dai “buoni”. Per cambiare il modello di vita sociale attuale che si è dimostrato inadatto si deve fare un'azione purificatrice ed eliminare le scorie tossiche ancorate all'ego, all'accumulo forsennato di beni che ci portiamo dentro forse perché posseduti da fame atavica.

Calabria immobile tra piaggerie e migrazioni mentali

Mi è capitata tra le mani l'ennesima pubblicazione fatta con fondi pubblici destinati alla valorizzazione della cultura. Stampata in una delle case editrici calabresi e curata dai soliti noti che hanno conquistato l'egemonia nel campo della cultura locale, del turismo e quant'altro ruota attorno al carrozzone mediatico che avrebbe il compito di divulgare e fare decollare le eccellenze della Calabria compreso donne e uomini che si impegnano nei vari campi della cultura, dello spettacolo e del turismo.

courtesy M° Mario Iannino "emergenze"

giovedì 14 luglio 2016

Prima della fiducia la diffidenza

Impalcature mentali e relazioni sociali


La diffidenza è, a volte, uno scudo protettivo; per alcuni è sinonimo di protezione.
La diffidenza è l'armatura che protegge dall'ignoto.
Innalziamo teorie dettate dalla paura e le facciamo agire come agisce un anticorpo contro i virus per preservare il nostro, quieto, raggiunto, benessere.



Si diffida delle persone sconosciute. Delle promesse fino a che non seguono i fatti. E si diffida persino da chi si conosce da tempo immemorabile allorché ci sono interessi da tutelare in ballo.

Siamo fatti così. Prima vogliamo conoscere chi ci sta d'avanti, la sua storia, e dopo, se lo merita, forse, gli diamo piena fiducia. Ma sempre con il beneficio dell'inventario. Cioè mai al 100%.

mercoledì 13 luglio 2016

Calabria immobile

Quel San Giovanni in fiore tanto caro a Mario Oliverio, presidente cazzuto della Calabria per avere alzato la voce contro i cattivi dirigenti della pubblica amministrazione che fanno il bello e il cattivo tempo in regione a discapito della legalità, avrà in dote uno strumento legale che darà lavoro a circa 250 persone.

Tra le tante proposte che la giunta ha deliberato e che noi calabresi dovremmo valutare pacatamente per capirne i criteri e valutare se in discontinuità alla teoria enunciata dallo stesso Oliverio nei giorni scorsi circa la nefandezza, appunto, che  il puttanesimo politico genera allorché cede ai favori e alle clientele, e le consequenziali diseducazioni sociali che le clientele politiche attuano, la proposta "Roccisano", per ovvi motivi geografici e anagrafici dell'attuale dirigenza politica, ha il sapore dello sberleffo. Sia ben chiaro: ogni azione che ha come finalità il lavoro è cosa assai gradita in ogni angolo della regione! chiarito ciò andiamo avanti.

lunedì 11 luglio 2016

Politica e depistaggi mentali

“dicci ca sì e futtatinda, tantu non cangia nenta...”. Dì di sì e non ti preoccupare, tanto non cambia niente. (dice un adagio catanzarese).

ma come fai a non dire qualcosina in merito a quello che i media definiscono "l'asse"

“Gratteri-Oliverio-Magorno”.


Questi tre uomini delle istituzioni a vario titolo e sentimento parlano delle “nefandezze” che alcuni dirigenti regionali attuano da tempi immemorabili a danno dei calabresi onesti e, sempre secondo Gratteri, Oliverio e Magorno, pare che tutti i mali della Calabria li abbiano provocati loro. Può darsi che sia così. D'altronde Gratteri è credibile! È un uomo dello Stato che conosce benissimo l'animo e la cultura di una certa frangia umana che risiede in Calabria e anche fuori regione che ha le mani in pasta nei diversi settori economici e finanziari. Gente che fa favori e pretende favori dentro e fuori le istituzioni. La cosiddetta mafia dei colletti bianchi.
Questo fa paura! Ma andiamo per ordine.

lunedì 4 luglio 2016

La Calabria e il turismo, vocazione naturale

Nella scala dei bisogni e dei valori ai primi posti, per la stragrande maggioranza, c'è la valorizzazione estetica del corpo, il benessere fisico, il godimento e, negli ultimi gradini, un po' di cultura e bellezza interiore quando la cultura stessa non è trattata come un fattore snob che eleva dalla massa.


Il cibo, quale mero strumento di sostentamento, lascia il passo allo stuzzichino. È di moda l'apericena: un aperitivo composto da tanti piccoli spiluccamenti che sostituisce la cena. Oppure il frullatone con gelato e poi di corsa a stordirsi in discoteca come atto conclusivo sublime del piacere edonistico.

L'estetica del corpo è in crescente considerazione e le strutture termali, le spa, godono della massima attenzione di un alto numero di persone in continua crescita.

Sanità, quando c'era l'INAM

E funzionava l'assistenza sociale.


La sede centrale dell'inam (l'istituto nazionale assicurazione contro le malattie) è ancora lì, nel centro storico di Catanzaro.
La cassa mutua, come si diceva una volta, erogava servizi sanitari ai cittadini e risolveva i problemi di piccola entità, il più delle volte, nell'immediatezza, subito dopo gli esami di routine fatti nei laboratori annessi e prescritti dai medici.

storica sede INAM, via Acri, Catanzaro


La specialistica in offerta era semplice: otorinolaringoiatria. Quindi orecchio naso e gola. E poi, ostetricia, ginecologia. Andrologia. Oculistica. Ortopedia.
Toglievano anche il gesso e prescrivevano i forni da fare nella stessa struttura di via Acri per accelerare e migliorare la calcificazione delle fratture ossee. Fu lì che m'ingessarono un braccio e feci la prima conoscenza della struttura medica. Ma il dato traumatico non fu questo. Bensì un altro:

Bangladesh davvero l'Isis dietro gli attentatori?

Bangladesh, il dramma di un Paese povero


La causa che genera i mali peggiori si chiama profitto.
È per profitto che si organizzano gli attentati terroristici camuffati da religiosità oltranzista.
È per profitto che si organizzano gli esodi di massa.

I viaggi della speranza che iniziano dall'Africa sono sempre e comunque fruttuosi per chi li organizza e li gestisce. Mediamente un viaggio costa sui 15,20mila euro. E chi non ha i soldi per pagarselo è usato come fonte per pezzi di ricambi umani. Chi non paga per intero il viaggio è ucciso! Gli espianti di organi venduti clandestinamente movimentano giri di affari inimmaginabili.

Cifre da capogiro fanno muovere e aumentano la cupidigia umana. In Africa e nel resto del mondo!

Le drammatiche notizie che giungono dal Bangladesh scaturiscono anch'esse dall'assurda teoria affaristica dei mercanti, e, forse, dalla deprecabile teorizzazione oltranzista opposta. Analoga a quella vissuta in Italia negli anni di piombo.

venerdì 1 luglio 2016

EU, fantasmi, egoismi e paure

Le bugie della politica. E le nostre inconfessate colpe

 

"Anano, specchio della falsa inclusione sociale"

 


A memoria d'uomo chi governa, per necessità o per opportunismi di vario genere, ha sempre tentato di nascondere la verità ai popoli.
E, Le mezze verità si trasformano in mancata credibilità e fiducia nei confronti dei leader.

Da voci indipendenti si sente dire che le crisi attuali dipendono dagli egoismi individuali e collettive amplificati dalle paure che le nuove povertà assommate alle vecchie e storiche povertà dei popoli affamati in nome del progresso.
Contrariamente alle notizie diffuse dagli organi manovrati dal sistema che enfatizzano le piccole vittorie dei piccoli uomini allorché la spuntano su qualche straccio di decreto o piccola prebenda concessa dalla Merkel.

sabato 25 giugno 2016

Br€xit, evitare un altro flop

Br€xit. Quello che avrebbe dovuto essere e per certi aspetti sembrava un “matrimonio” tra gente civile accomunata da passioni per la pace e la convivenza solidale inizia a dimostrarsi per quello che è realmente: un agglomerato tenuto insieme dagli interessi economici e finanziari

j.c. juncker, presidente commissione eu

L'Europa, così come l'abbiamo vissuta giorno dopo giorno e crisi dopo crisi, ha dato la sensazione di essere stata lasciata in mano alle lobby che hanno tessuto accordi e curato affari. Si è dimostrata una Unione tra matrigne coalizzate per favorire il benessere ai pochi figli legittimi: banche, finanzieri, multinazionali e industrie trainanti dei settori più disparati.

venerdì 24 giugno 2016

UE, Inghilterra fuori

BR€XIT, HA VINTO L'EGOISMO?

Oppure il voto referendario degli inglesi spinge a rivedere le linee guida fin ora adottate dall'Unione Europea?

l'unione europea perde pezzi

Una prima risposta potrmmo leggerla dalla reazione dei mercati finanziari subito dopo, ma anche prima e durante, la chiusura dello spoglio che ha confermato la volontà della maggioranza degli elettori inglesi di uscire dal guazzabuglio europeo, ad eccezione della Scozia.

L'alta finanza, i mercati e le quotazioni borsistiche sono in caduta libera. La sterlina è in caduta libera. E i favorevoli alla br€xit esultano della rinnovata e ritrovata indipendeza. Come se fino ad adesso non avessero ottenuto agevolazioni e sostegni dalla politica economica europea.

sabato 18 giugno 2016

Le sagge parole di Papa Francesco

Non mi stancherei mai di ascoltare questo uomo.
È immediato e diretto. Non usa giri di parole e neanche neologismi difficili per chiarire il suo pensiero. Anzi, la sua metafora, l'unica che ho sentito, è anticipata con parole di scuse: il pavone è bello se si guarda davanti ma se girate dietro è brutto. Ha usato questa metafora per descrivere chi si definisce e appare buon cristiano adottando tutte le precauzioni per farsi accettare e ammirare dagli altri ma che in fondo è solo fumo negli occhi.

diretta tv Papa Francesco in visita a villa Nazareth

mercoledì 8 giugno 2016

Sgarbi e i bronzi di Riace

Quante cazzate galleggiano allegramente nella fanghiglia del web? Troppi, e troppissimi (non si dice) sono i cretini che fomentano le provocazioni sterili e infruttuose. Andiamo al punto:
sgarbi e occhiuto

Vittorio Sgarbi già si sente con le chiappe sulla poltrona di assessore nel comune di Cosenza (legittimamente, dopo la mano data) Sgarbi, nei progetti di Occhiuto, si occuperà della valorizzazione del centro storico cosentino.

Ma quanti sventolano le parole provocatorie del critico d'arte si sono chiesti come può trasferire d'impeto degli oggetti storici dichiarati inamovibili?
Sgarbi aveva tentato con l'expo di Milano. Nella sua intenzione c'era di esporre là le due statue bronzee di fattura greca custodite con ogni cautela nel museo di Reggio Calabria.
Si parla dei bronzi di Riace con eccessiva superficialità!

martedì 7 giugno 2016

Matteo, da che parte stai?


Oggi due notizie hanno ottenuto reazioni immediate e mi hanno indotto a scrivere questo post. 

La prima fonte, relativa alla questione dell'emigrazione di massa dai Paesi africani che invadono l'Europa,  mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo e esclamare: Bene! Era ora! Finalmente in mezzo a tanta stupidità umana si muove il pensiero positivo a favore della gente che chiede aiuto e per sopravvivere cerca approdi sicuri.

Federica Mogherini ha avanzato al Consiglio di Sicurezza dell’Onu la richiesta di una condivisione globale della gestione dei flussi migratori.
Oggi presenta agli europarlamentari il piano Ue sui migranti e sulla partnership con l’Africa al quale ha lavorato insieme al collega Frans Timmermans. Il numero uno della diplomazia Ue è ottimista, sa però che ostacoli sono nascosti anche nelle pieghe del funzionamento della Ue.

“Per governare insieme i flussi migratori, migliorare la vita delle persone nei Paesi di origine e l’accoglienza nei Paesi di transito. A questo serviranno i fondi del Trust Fund, e anche quelli che mobiliteremo con una grande piano di investimenti che vale miliardi di euro basato su un mix di risorse comunitari, privati e garanzie di istituzioni finanziarie internazionali”.
Queste le parole del ministro Federica Mogherini a cui va un plauso stratosferico. Bene! È un buon viatico e speriamo che vada a buon fine.

lunedì 6 giugno 2016

Cosenza, vince Occhiuto, Sgarbi e Alarico

Quasi il 72% degli aventi diritto al voto si sono recati alle urne cosentine ed hanno rimesso in sella l'esautorato Mario Occhiuto con quasi il 60% dei suffragi. Il risultato è clamoroso!, se si pensa a come è stato destituito qualche mese addietro dalla carica di sindaco di Cosenza.
Al suo fianco, tra gli altri, si è messo Vittorio Sgarbi che, tiepidamente, ha appoggiato lo strano progetto di Mario Occhiuto su Alarico e altre avventure dimostratesi ostiche ad una moltitudine di persone, non solo in Calabria, ma in questo caso fermo e convinto sostenetore politico.

I cosentini l'hanno rimesso in sella. Gli hanno ridato fiducia e dignità dopo lo sgabetto politico dei suoi avversari, convinti che possa fare del bene alla città e che continui nella programmazione urbanistica e culturale.
Da garantista gli auguro di meritare e onorare la fiducia di quel 58,95% che lo ha sostenuto. D'altronde 24.332 voti non sono cose da niente!

Africa, affari guerre e mass media

Quando si parla di guerra in Siria e nelle zone occupate e possedute dall'ISIS si pensa a scenari devastati che puzzano di morte. Si pensa alle macerie provocate dalle bombe nemiche. Ai disastri degli invasori ma viene difficile immaginare una sfilata di macchine nuove, fiammanti, come se fossero appena uscite dalle fabbriche che le hanno costruite, tra le rovine e le strade deserte. Come è difficile pensare alle vittime civili uccise dal fuoco amico.

domenica 5 giugno 2016

Solidarietà ai migranti

Anche oggi il mediterraneo è stato teatro di morte.
Carrette e gommoni non hanno retto al peso dei disperati che li affollavano. 
Carne umana caricata a forza, spinta con spranghe di ferro e legno dai diavoli della morte, è divenuta macabro mangime per pesci. 

"relitti"


A testimoniare l'ultimo, in ordine di tempo, degli efferati delitti contro l'umanità rimangono i relitti e le poche cose possedute in vita dai migranti e dei sopravvissuti. Bambini e ragazzi, diventati orfani e adulti d'un colpo, perché i genitori sono periti tra le onde o imprigionati nelle stive, o, e questo dà la cifra di come si vive nei Paesi oppressi e affamati dell'Africa e spiega le motivazioni della diaspora forzata, inviati soli a percorrere il viaggio della speranza da chi non poteva permettersi di pagare la traversata e ha deciso di dare una possibilità ai figli.

Giubbetti salvagente. Tavole. Vestiti. Scarpe. Corpi senza vita. E molti disperati che non lasciano la presa dei relitti che ancora galleggiano in attesa dei soccorsi.

giovedì 26 maggio 2016

Preferisco il contatto umano

M'infastidisco quando rispondo al telefono e dall'altra parte una voce metallica mi chiede informazioni o vuole risposte.
Da un giorno e mezzo sono nell'impossibilità di fare telefonate ma le posso ricevere. Chiamo l'ufficio guasti della compagnia telefonica e con chi devo interloquire? Con una segreteria telefonica! “digiti uno se vuole conoscere il suo stato... 2 se deve comunicare un disservizio: 3...”.
per forza di cose devo seguire le indicazioni. Digito e attendo. Dopo una manciata di rottura di coglioni il problema è accolto. Non resta che aspettare!

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