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giovedì 20 ottobre 2022

Calabria, un salto nella bellezza

 



"Parco archeo Scolacium,
Roccelletta di Borgia, cz"

La conoscenza aiuta a comprendere le esigenze degli altri.

L'esperienza diretta dei bisogni vitali è la pietra d'angolo di ogni edificazione sociale mirata alla soluzione empatica dei problemi che attanagliano gran parte dei popoli.

La bellezza si manifesta nella sua abbagliante totalità attraverso gli occhi ingenui dei bambini. Di tutti i bambini, anche di quelli che hanno superato anagraficamente l'età della pubertà.

"parco archeo scolacium
roccelletta di Borgia, cz

Osservare ciò che ci circonda, serenamente,  rigenerare membra e spirito affacciati sulle bellezze naturali di luoghi resi incantevoli dalle divinità che governano il territorio Calabrese è un privilegio.

"Panorama, promontorio di Montauro-Stalettì, Cz"


Privilegio non esclusivo o riservato a pochi intimi predatori, giacché madre natura non pone confini geografici ma barriere architettoniche superabili dell'intelligenza umana, ecco l'offerta paradisiaca che quotidianamente, noi itali, bretti, enotri o  come dire si voglia, condividiamo:

"Golfo di Squillace, Scogliera di Cassiodoro"


martedì 10 agosto 2021

"Le montagne della Sila" tra riserva naturale e città.





Le montagne della Sila
, a cura di Ross Earney, Angelo Pascuzzi Simone Puleo, con Eugenio Attanasio (Cineteca della Calabria) , Carmelo Sanzi (Cultore della Sila),e Davide Scordato nel supporto e aiuto alla realizzazione del progetto.


Nel documentario emerge in incipit il nesso, le differenze, la discrepanza e il rapporto tra la riserva naturale della Sila e la caoticità della città (Londra).
Il rapporto tra ciò che l'individuo vuole (ossigeno, spazi vitali, quiete, escursioni) e  quello che vorrebbe accantonare (routine, stress, vita intensa e senza tempo della metropoli).


Emerge quindi l'ambito sensoriale e quasi meditativo, la sintonia con sé stessi; la stretta connessione tra uomo e natura.


Si rincorrono interviste, una dopo l'altra (Gregorio Ferrari, Carmelo Sanzi, Eugenio Attanasio, Lina Rotundo) in cui si dialoga circa le tematiche del rapporto economico-ambientale, la storia sul patrimonio boschivo di Taverna, la costruzione di villaggi e alberghi, la costruzione del paese come cinema, piscine, appartamenti.


Si fa strada su tutto l'importanza della tutela ambientale, non solo in quanto patrimonio paesaggistico ma patrimonio-salute-umanità.


In video vengono ripresi in volo di un drone Parco Nazionale della Sila, parco avventura Orme nel parco, laghi Ampollino e del Passante, monte Cupone.
Si discute sull'impatto turistico evitando danni all'ambiente cercando di preservarlo  e ci si domanda se rappresenti un'utopia.


In verità bisogna sviluppare l'arte del rispetto della natura che si rivela possibile cercando e trovando un equilibrio e un compromesso economico-ambientale a favore delle future generazioni, allo scopo di sferrare la tragedia climatica.


Il tutto coronato dal singolo che diventa molti in una organizzazione che si occupi del modo in cui l'ambiente viene trattato, ricercandone la preservazione, la difesa, la  protezione, la salvaguardia, la tutela.

venerdì 29 marzo 2019

Notizie dal passato

Amo conservare i giornali ed è così che mettendo ordine tra gli scaffali ho potuto rileggere una copia de “la Repubblica” del 2012. in quel tempo governava Monti. Non nego che nutrivo una certa fiducia in lui. Forse poteva esserci il giro di boa che tantissimi italiani aspettavamo dopo i ripetuti scandali e le promesse d'intenti dei politici di cambiare aria e fare pulizia nei luoghi preposti al governo della nazione. Anche i vescovi avevano dato il loro beneplacito.



Il prof. nel suo programma prometteva cambiamenti epocali rivoluzionari che ancora stiamo aspettando. Tra queste: la tassazione ai grandi patrimoni, la riforma elettorale, il taglio dei fondi ai partiti e il reddito minimo ai cittadini italiani.

Il resto è cronaca contemporanea. Storia di tutti i giorni che si ripete ininterrottamente nonostante la sfiducia e lo sconforto comune dei cittadini contro i personaggi che occupano indegnamente i posti di comando.

La fiducia è una cosa seria; una condizione da raggiungere malgrado l'inciviltà dei costumi correnti, un legame indissolubile tra i diversi gradi dello Stato e i cittadini. Ed è per questo che si auspica la rinascita culturale senza la quale nulla cambia. Non quindi attenzione ai numeri, allo spread, ai conti delle banche e delle aziende attente ai capitali economici. ma aperture mentali verso i deboli bisognosi di cure e accoglienza.

lunedì 26 marzo 2018

Fico e Casellati: buone le premesse

C'è molta attesa e poche aspettative nell'imminente formazione governativa nonostante la solerzia nelle nomine dei presidenti delle camere che si sono divise equamente. Una ai 5 stelle e una a forza italia.

Fico in parlamento nel suo discorso d'insediamento ha ribadito l'intenzione del suo movimento e cioè “reddito di cittadinanza; taglio ai costi della politica; revisione della legge che prende il nome della ex ministra Fornero durante il governo tecnico Monti”.

Anche la Casellati ha detto parole toccanti che guardano al sociale e al welfare cancellato dalle misure che fin ora sono state varate e imperniate a mantenere il mercato e le aziende piuttosto che il decoro a la salvaguardia delle persone. Lei ha affermato che darà peso al benessere delle persone e dei deboli.
Ma questo sono solo intenzioni. Aspettiamo la formazione dell'imminente governo!, per valutare se i giochetti ai danni dei cittadini italiani continuano oppure se siamo davvero arrivati, finalmente, all'età dell'oro, cioè all'abolizione dei privilegi e al buon governo degli eletti che fanno della politica servizio pubblico.

giovedì 17 novembre 2016

Renzi, le promesse e lo spauracchio

Due consideraziponi. Giuro, solo due perché 'sta cosa mi ha stancato!
La Boschi e Renzi insieme agli altri ragazzi della Leopolda continuano a diffondetre notizie falsate dalla loro intenzione di fare.
Non è vero che se vince il NO il prossimo treno per le riforme passerà chissà quando. Dipende da chi va al governo la prossima volta che si voterà!
Dipende dall'onestà intellettuale di chi vorrà mettersi in gioco e ragionare pacatamente sulla Carta Costituzionale e sui privileggi intoccabili di alcuni.
Dipende anche se il segretario di un qualche partito farà il segretario di partito e non il capo del governo.
Dipenderà da una serie di piccole ma salutari disposizioni democratiche.
selfie con renzi

Le elargizioni attuali di Renzi e la voce grossa che fa coontro l'EU non convincono. Sembrano delle mancette prereferendarie.
Ieri, in Sicilia, ha promesso sgravi fiscali per tutto il 2017 a chi creerà posti di lavoro e farà nuove assunzioni.
Queste cose dovrebbe studiarle e farle attuare nel suo gabinetto di lavoro e non sbandierarle nelle piazze.
La prima considerazione è: i suoi tecnici e ministri sono a conoscenza della sua intenzione oppure le è nata lì per lì?

Persino Monti, che ho seguito nella trasmissione di Bianca Berlinguer #cartabianca, ne è convinto.
E se lo dice lui che è il promotore dei disagi attuali... è ancora convinto di avere fatto bene e che i tagli al ceto medio e basso sono stati dolorosi ma necessari. Certo se avesse tagliato anche i privileggi alla casta politica e imprenditoriale oggi staremmo meglio.

lunedì 4 luglio 2016

La Calabria e il turismo, vocazione naturale

Nella scala dei bisogni e dei valori ai primi posti, per la stragrande maggioranza, c'è la valorizzazione estetica del corpo, il benessere fisico, il godimento e, negli ultimi gradini, un po' di cultura e bellezza interiore quando la cultura stessa non è trattata come un fattore snob che eleva dalla massa.


Il cibo, quale mero strumento di sostentamento, lascia il passo allo stuzzichino. È di moda l'apericena: un aperitivo composto da tanti piccoli spiluccamenti che sostituisce la cena. Oppure il frullatone con gelato e poi di corsa a stordirsi in discoteca come atto conclusivo sublime del piacere edonistico.

L'estetica del corpo è in crescente considerazione e le strutture termali, le spa, godono della massima attenzione di un alto numero di persone in continua crescita.

lunedì 2 marzo 2015

Papa Francesco al Governo

In tutti questi anni un uomo (solo?) ha deciso per noi e ci ha resi impotenti davanti alle scelte fatte dagli uomini che Lui stesso ha messo per governare l'Italia nella partita economica giocata sulla scacchiera che ospita gli Stati membri europei. Napolitano Giorgio! Il compagno Giorgio... non è per maleducazione o assenza di rispetto che lo definisco così. Anzi, al tempo del PCI guai se non davi del “TU” ai compagni. Non importava l'età o il rango. Nel partito non esistevano ruoli di privilegio. Ma questa è ormai storia del passato. Storia da prima repubblica, direbbe qualcuno. Peccato che la seconda e la terza, se mai ci sono state, si sono dimostrate peggiori della prima.

Dicevamo, Monti scalza Berlusconi, che, con Tremonti, mise le mani in tasca agli italiani, non scherzò in fatto di tagli al ceto medio-basso mentre, di contro, legiferava per fare rientrare i capitali all'estero degli evasori, tutelandoli con scudi adeguati.
Poi fu il turno di Enrico Letta, nipote di Gianni consigliere di Berlusconi. Ma lui era troppo moderato per i gusti della Merkel (così dicono le cronache economiche sulle austerità imposte dalla troika) non si vedevano risultati immediati. Infine arriva il rampante Matteo Renzi.
Famoso per la sua presenza scenica e nella maestria nell'usare il web. Twitter! Ed è stato proprio con un cinguettio (l'ormai celebre #staiserenoenrico) che da segretario del PD fece cadere Enrico Letta e prese il suo posto.

Che dire, il ragazzo ha le idee chiare. Sembra determinato! Fa promesse. Parla con tutti ma non ascolta nessuno (nel senso che poi fa quello che vuole lui). E questo suo modo di fare origina la rottura con la minoranza del PD, sindacati e società civile che prima gli avevano dato fiducia.

A promesse non lo batte nessuno! Renzi promette, dà scadenze per la soluzione dei mali che poi deroga con altre promesse. Insomma, da buon conoscitore degli italiani, sa come tenerli, tenerci sulla corda.

Non mi ha mai convito la politica dell'austerità e delle leggi come il jobs act che fanno stare male chi sta già peggio perché afflitti dalle decisioni degli imprenditori. Il perché è noto a chiunque soffra perché vittima di queste decisioni.


Ieri sera ho visto un poco della trasmissione di Riccardo Iacona e non ha fatto altro che documentare l'assurdità delle politiche economiche europee. L'austerity che ci impongono ha il sapore dell'agonia sociale anche in Germania.

lunedì 17 novembre 2014

da Monti a Renzi cos'è cambiato?

Da quando c'è la moneta unica in Europa si sta peggio!, la colpa non è dell'euro in sé ma di quanti hanno approfittato della buona fede dei cittadini e questo appunto non è rivolto solo ai politici ma a chiunque si è arricchito sulle disgrazie altrui. Quindi singoli faccendieri e gruppi che si sono approfittati delle situazioni.

In tutto ciò chi ci ha governati ha una grandissima fetta di colpa per essersi attorniato di gentaglia priva di scrupoli.

Qui, in Italia, da qualche tempo, personaggi non eletti dal popolo sono stati messi a dettare le agende politiche ed economiche. Il primo fu il governo tecnico dei professori che con la sua dissennata manovra ha saputo fare della semplice macelleria sociale. Ricordiamo la questione legata alle pensioni e all'INPS, agli esodati, ai tagli lineari sui dipendenti pubblici e alla decurtazione dei buoni pasto che eccedevano i 7 euro. E mentre questo e altro ancora si consumava ai danni dei cittadini qualche ministro voluto da Monti foraggiava la compagna e i suoi traffici in mezzo mondo adoperando soldi italiani, come ci ha illustrato egregiamente la Gabanelli nel suo reportage sul Montenegro e sulle società off shore della compagna di Clini, ministro dell'ambiente imposto da Mario Monti.

Dopo Monti c'è stato Enrico Letta. Quasi trombato nell'immediatezza da Matteo Renzi, l'ottimo e ineguagliabile venditore di sogni. E, in merito al futuro e sulla fiducia nel domani, pare che i gufi stiano aumentando di numero visto che con le parole del vulcanico Matteo non si mangia e non si pagano le tasse.

Il povero e stanco Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva sperato e tentato il tutto per tutto per fare uscire l'Italia dalla crisi recessiva ma il risultato è deprimente.

Deprimente come la sfiducia che i politici si sono saputi conquistare. Asfissiante come il senso d'insofferenza che attanaglia gli elettori nel recarsi alle urne. D'altronde, con o senza il suffragio elettorale lo Stato ha le guide designate dalle lobby di potere economico a prescindere dall'interesse comune della Nazione o dell'Europa.

Intanto, mentre continua il feeling tra governo, imprenditori e industriali (Renzi come Monti ascolta e dialoga solo con loro e sembra ignorare le esigenze impellenti dei cittadini) l'Italia frana geologicamente e moralmente.

Quanti, viene da chiedersi, stante così i fatti. sentiranno il bisogno civico di andare a votare il prossimo 23 novembre?

martedì 18 marzo 2014

Monti chiamato in EU per studiare nuove tasse

Strano, nessuna traccia sui giornali online delle parole di Monti. Eppure la sua esternazione nel salotto di Lilly Gruber avrebbe dovuto incendiare più di qualche penna.

Che le sue azioni governative tendessero a bacchettare alcune “corporazioni” lo si era capito ma adesso lo ha detto chiaramente alla giornalista de la7. E parlando di Renzi, chiarisce che è sulla stessa lunghezza d'onda. Ma il prof è stato anche chiaro sul ruolo del Senato, (lui senatore a vita potrebbe essere favorevole all'abolizione?) e in merito concordo con lui della necessità di rivederne le funzioni anziché abolirlo, mi preoccupa invece la sua continua ascesa nei posti di comando UE. il suo nuovo ruolo consiste nello studiare nuove tasse per i Paesi membri dell'Europa unita e reperire nuove entrate.

Il suo snobismo elitario lo ha corazzato. Abbiamo visto come ha operato i tagli e rimodulato il metodo delle pensioni. E che dire della “dimenticanza” degli esodati. Delle nuove povertà. Insomma di tutto quello che è stato l'operato crudele della sua squadra di prof siamo vittime.
La sua forbice inclemente a tagliato sogni e cultura di tutti in Italia. Non è stato un buon pedagogo. Non ha dato fiducia o stimoli. ha solo bastonato i deboli.

Concludendo: non prendiamocela con la Merkel o l'Europa se le cose vanno male ma puntiamo il dito su Monti e Renzi e poi andiamo a vedere chi c'è dietro a loro.

sabato 28 dicembre 2013

Guerra ai vertici Mps, Mansi vs Profumo

Antonella Mansi, insignita dal Presidente Giorgio Napolitano dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, nonché Presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, boccia la proposta di Alessandro Profumo di aumentare il capitale di 3 miliardi per onorare il debito contratto con gli italiani grazie ai Monti bond del Governo dei prof.

tre miliardi in più perché dobbiamo renderne 4 ai contribuenti italiani che con l'aumento di capitale avrebbero preso tre miliardi e 300 milioni di interessi”, dice Alessandro Profumo.

Per l'ex numero uno di Unicredit la posizione della Fondazione è paragonabile a quella presa negli anni passati, quando si è indebitata per difendere il controllo di Rocca Salimbeni. «La decisione è in linea con quella del 51% che si è visto si è dimostrata errata. Speravo non fossero fatti ulteriori errori visto che sono un ottimista di natura«. E se nei mesi scorsi non c'è stato un gioco di squadra tra Mps e Fondazione, ciò è per rispetto della legge che impone uguale trattamento per tutti gli azionisti.

Non ho gli strumenti scientifici per schierarmi da una parte o dall'altra. Non so se ha ragione la presidente della fondazione Antonella Mansi oppure il presidente del cda Mps Profumo.

L'unico dato certo sta nella spoliazione disastrosa operata dai dirigenti nominati dai partiti col benestare della fondazione il cui peso grava sui dipendenti.

Sarebbe davvero insopportabile assistere all'ennesima commedia italiana con galli che s'azzuffano nel singolare palio dove a vincere non è il popolo ma le strategie del profitto.

lunedì 20 maggio 2013

Letta sulla scia di Monti, 734 euro tra imu tares e iva

Mentre Epifani si scaglia contro la sinistra che fugge davanti ai problemi della Nazione, uno studio della federconsuamtori chiarisce che dal primo luglio per le famiglie inizia la batosta da 734 euro tra IMU, Tares e IVA a famiglia.

L’associazione federconsumatori somma approssimativamente i rincari delle singole imposte: 45 euro per la TARES, 207 euro per ll’aumento dell’IVA e, ciliegina sulla torta, 480 euro per l’IMU.
In una situazione normale, dove i cittadini hanno di che campare, parlare di queste cose è un’assurdità bestiale perché è giusto pagare le tasse.

Diventa, invece, un controsenso aumentarle laddove la recessione è il prodotto di assurde equazioni manichee che producono disoccupazione e macelleria sociale per i cittadini tagliati fuori dalla società produttiva e privati di qualsiasi risorsa economica o welfare. (Vedi agenda Monti e la volontà del governo attuale di portare avanti quanto lasciato e strutturato dal governo tecnico appena sostituito da Letta e C. per volontà del Presidente Giorgio Napolitano.)

Tutte leggi fatte per salvare i conti pubblici a scapito delle esigenze primarie a tutela della persona.

Altro episodio allarmante riguarda l’inchiesta delle iene sulle bustarelle delle lobby date a deputati e senatori per caldeggiare gli interessi di chi impiega soldi e ingegno negli affari delle slot machine e del tabacco.

Dalle anticipazioni giornalistiche in merito al servizio delle Iene su deputati e senatori che, nelle scorse legislature, sarebbero stati pagati da multinazionali per operare modifiche favorevoli ai disegni di legge in discussione, viene fuori il marcio reale.

Se queste accuse dovessero essere tradotte in verità dagli inquirenti verrebbe fuori un quadro allarmante.
Il malaffare spicciolo fatto da chi problemi di denaro e di sussistenza non dovrebbe averne, ma lo crea alla Nazione e ai cittadini.
 Quindi, perché impuntarsi sull’art.18, sulle pensioni, la sanità, la cultura e il welfare?

sabato 9 marzo 2013

Monti Bersani Grillo o sulle orme dell'Argentina?

manifesto propagandistico di Cristina Kirchner,
Presidente Argentina
Mentre da noi il mondo sembra andare in pezzi, nel web le notizie volano, le notizie s'inseguono pronte a smentire o sbugiardare le linee di questo o quel sistema sociale.

C'è chi lavora convintamente per rafforzare l'eurozona, dà fiducia al fondo monetario internazionale e chi invece lo demonizza. Ma fino ad ora i leader, da Monti a Bersani, Casini, Renzi, Tremonti, Berlusconi e persino Giannino non hanno spiegato ai cittadini comuni con parole semplici e comprensibili a tutti come uscire dalla crisi così da poter nuovamente apparecchiare la tavola e unire il pranzo alla cena senza tantissimi sacrifici.
Nel frattempo le notizie si tingono di giallo fino a diventare non notizie o semplice infima propaganda.

Chi poteva immaginare un mondo trascinato a terra dai mercati finanziari? Dove stava il FMI che non ha potuto accorgersi di nessuna crisi? Dove stava quando si formavano non bollicine bensì mongolfiere speculative? Dove stava uno dei suoi ex direttori (lo spagnolo Rodrigo Rato) quando Bankia, la banca che lui dirigeva, ha dovuto essere aiutata con miliardi di euro? Oggi la Spagna ha il 26% di disoccupati, in gran maggioranza giovani e sfrattati. In quali statistiche sono raffigurate queste tragedie? 

Quali sono i parametri o le “procedure” con cui il FMI analizza i paesi falliti che continuano ad indebitarsi, con popolazioni che hanno perso la speranza? Che succede con i paesi emergenti come noi che hanno sostenuto l’economia mondiale nell'ultimo decennio e a cui oggi vogliono mettere in conto i piatti rotti da altri? Conoscete qualche sanzione del FMI, qualche decisione contro questi altri che si sono arricchiti e che hanno fatto fallire il mondo? No, la prima misura che prende il FMI è contro l’Argentina.
A parlare è Cristina Kirchner, Presidente dell'Argentina.
L’Argentina alunna esemplare del Fondo Monetario Internazionale negli anni Novanta, che seguì tutte le ricette del FMI e che, quando esplose nel 2001, è stata lasciata sola.
Senza accesso al mercato finanziario internazionale l’Argentina ha visto crescere in 10 anni il suo PIL del 90%, la crescita maggiore di tutta la sua storia.

L’Argentina ha costruito un mercato interno con l’inclusione sociale e le politiche anticicliche.
Ha pagato tutti i suoi debiti al FMI, ha ristrutturato due volte, nel 2005 e nel 2010, il suo debito andato in default con il 93% di accordi con i suoi creditori senza chiedere più nulla in prestito al mercato finanziario internazionale, per farla finita con la logica dell’indebitamento eterno.
Con il business perenne di banche, intermediari, commissioni, ecc, che avevano finito con il portarci al default del 2001. Questa sembra essere la vera causa della rabbia del FMI.
L’Argentina è una parolaccia per il sistema finanziario globale di rapina e per i suoi derivati. L’Argentina ha ristrutturato il suo debito e ha pagato tutto, senza più chiedere nulla in prestito.

Questo lo stato attuale in Argentina secondo la presidente Cristina Kirchner:
6.9% di disoccupati, il migliore salario nominale dell’America latina e il migliore potere d’acquisto misurato in Dollari statunitensi.
Nel 2003 avevamo il 166% di debito su un Pil rachitico, il 90% del quale in valuta straniera.

Oggi, dice la Kirchner, abbiamo il 14% di debito su un Pil robusto e solo il 10% è in valuta straniera. Perciò mai fu migliore il titolo del comunicato del ministero dell’Economia argentino di oggi:
Ancora una volta il FMI contro l’Argentina”. FMI + FBI contro l’Argentina. Non spaventatevi, il FBI sono i Fondi Buitres Internazionali.

Ma secondo altre fonti le cose non stanno proprio così:

mercoledì 6 marzo 2013

Italia, verso la terza Repubblica

aore12

E Monti ritorna a ordire trame al riparo da occhi e orecchi indiscreti.

Finito il tempo della campagna elettorale e presa la batosta, il prof nasconde i suoi pensieri alla stampa e ai cittadini italiani; tenta incontri con i maggiori leader delle forze politiche a lui consone ma nulla è dato sapere. Dopo Casini e Renzi dovrebbe toccare a Bersani, Berlusconi e infine a Grillo quale esponente della “pancia” degli italiani.
Dal canto suo, forse, il Presidente Napolitano, visti i risultati delle urne e le intenzioni nebulose dei partiti presenti, potrebbe pensare a un governo del Presidente. Ma Lui, come si sa, termina il settennato tra due mesi e non può imbarcarsi in una avventura simile. Quindi?
Si potrebbe ipotizzare una proroga nei suoi confronti fino alla soluzione politica del problema, anche perché sarebbe impensabile un altro governo tecnico che, come si è abbondantemente visto, quello di Monti non ha avuto niente di tecnico ma moltissimo di politico (basta pensare agli interventi fatti dalla Fornero contro le classi deboli e i dipendenti tesi a “migliorare mobilità e carichi di lavoro” da ciò l'abolizione dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori). In merito è opportuno ricordare i tagli traumatici operati dal governo tecnico di Monti in maniera unilaterale, tagli che hanno abbattuto il potere d'acquisto di dipendenti e pensionati ma non hanno per niente intaccato gli stipendi d'oro di dirigenti e parlamentari. Restrizioni che, viste e documentate dai media e che bruciano sulla carne viva dei più poveri, hanno di fatto amplificato le paure collettive.

Il compito del prossimo governo è arduo. Senz'altro i sacrifici aumenteranno. E a questo punto, è improrogabile una presa di posizione netta per chiunque andrà a governare: equità e parsimonia! Queste le linee guida se si vuole dare un segnale politico e ripristinare la fiducia tra cittadini e istituzioni.

martedì 5 marzo 2013

cosa risponde il "signor" Grillo a Monti e all'UE?

aore12
tutela dei gruppi di potere ad oltranza
o tutela dei cittadini che li hanno fatti
crescere?
Monti è ancora per pochi giorni presidente del Governo italiano e in occasione del prossimo consiglio europeo invita con una lettera gli onorevoli Pierluigi Bersani, Silvio Berlusconi e il “signor” Grillo a palazzo Chigi per discutere e fare il punto
in modo di trovare “elementi di consenso, accanto a possibili divergenze, sulle tematiche all'ordine del giorno del vertice”.

La riunione del Consiglio Europeo è fissata per il prossimo 14 marzo e verterà sulle priorità per la politica economica europea per l'anno 2013.

considerando i malumori provocati dalla politica economica recessiva portata avanti dall'Europa e viste le manifestazioni di dissenso che assediano i paesi membri nonché i “populismi” sbandierati dai partiti di potere arroccati sulle loro posizioni disattendendo il volere dei cittadini, che valore darà a una lettera del genere il “signor” Grillo?

Il 14 marzo prossimo - si legge nella lettera - avrà luogo a Bruxelles la riunione del Consiglio Europeo di primavera, dedicata alla discussione delle priorità per la politica economica dell'Unione Europea e degli Stati membri nel 2013.
Il Consiglio farà inoltre il punto sui progressi compiuti nel percorso di completamento dell'Unione economica e monetaria e affronterà il tema delle relazioni strategiche tra l'Unione e la Russia. Compete al presidente del Consiglio in carica, ancorché limitatamente agli affari correnti, di rappresentare l'Italia a tale riunione. Poiché, data la particolare situazione attuale, non è possibile svolgere il preventivo scambio di opinioni con il Parlamento - prassi introdotta dal governo che ho l'onore di presiedere - riterrei opportuno supplirvi mediante incontri con ciascun leader delle coalizioni o forze politiche che sono rappresentate nel nuovo Parlamento.

SUPPLIRVI!” Supplire per mantenere fede alla sua famigerata agenda? O per farsi carico, finalmente, dei problemi reali dei cittadini messi nella più nera miseria economica e morale dallo spread dei banchieri asserviti al potere economico?

Nel frattempo, però, il professore e il "miglior perdente" Casini si sono incontrati a pranzo.

Mario Monti e Pier Ferdinando Casini si sono incontrati. Tema del pranzo di lavoro: la costituzione dei gruppi parlamentari. E ipotesi di strategie future. Che tradotto significa: nell'eventualità che si vada al voto a giugno o al massimo a ottobre prossimi è importante attrezzarsi e aprire una discussione preventiva sulle alleanze.


giovedì 28 febbraio 2013

rimborsi elettorali M5S rinuncia a 42,7mln€ e gli altri?

In momenti di crisi e con molte famiglia sul lastrico, con quasi 160 milioni di euro spesi per rimborsare i partiti, si potrebbe pensare di sfamare molte bocche e concorrere a cacciare dai guai un po' di contribuenti con l'acqua alla gola.
C'è da chiarire subito che, in linea coi suoi principi, il movimento cinque stelle pare abbia rinunciato ai suoi 42,7 mln che , secondo la legge in vigore, gli spetterebbero.
Più arduo pensare che anche il PD (45,8 mln€); Monti e liste collegate (15mln), PdL (38 mln€) e gli altri che sono riusciti a far eleggere almeno un rappresentante in lista per la corsa al senato o al parlamento, possano prendere la stessa decisione o destinare i “nostri” involontari contributi per lenire le reali sofferenze dello Stato Sociale.
Dunque, salvo ripensamenti alla Grillo, i partiti si spartiranno proporzionalmente in base ai voti ottenuti alla Camera e al Senato una cifra considerevole.
Senza contare le indennità astronomiche di fine rapporto dei parlamentari e le pensioncine da seimila e passa euro.
Populismo? No disuguaglianza sociale da abbattere! 

giovedì 21 febbraio 2013

Bugie e litigi al servizio dell'antipolitica


E' una campagna elettorale un po' pacchiana. Che allontana, con ogni probabilità, ulteriormente la gente dalla politica. Le gaffes dei politici impegnati a procacciare voti sono amplificate dai giornalisti e sul web la satira monta Monti, Berlusconi, Casini, Fini, Bersani, Maroni, Grillo, Ingroia, Giannino.

La Merkel smentisce Monti. Nessuna ingerenza da parte nostra. “Sono gli italiani a decidere da chi essere governati”.

Giannino non millanta titoli accademici, è dadaista! s'inventa persino la partecipazione allo Zecchino d'oro. Smentito da Mago Zurlì (Cino Tortorella, storico conduttore della festa della canzone dei bambini all'Antoniano di Bologna)

Berlusconi restituisce IMU e regala fantasie proibite.

I fratelli d'italia scivolano sulla banana e si rompono il fattore Q con lo sketch omofobo. Sketch bocciato dalla Meloni.

E poi ci sono i paracadutati, i cosiddetti pesci fuor d'acqua gettati nei territori altrui. Ci sono i trombati e gli scudati. Nel senso di dentro o fuori nelle pole position dei partiti.
Col porcellum in vigore ancora si riesce a ricattare, promettere e esigere fedeltà a circa 20mila€ al mese.
Non c'è che dire, è proprio una bella cartolina illustrata di vizi e poche virtù. E siccome solo un movimento sembra essere esente (nauseato?) anche perché ha dimostrato nei fatti che si può fare politica senza depredare i contribuenti ma lavorando per loro, cosa succede? Succede che tutti i collusi, che fin'ora hanno assediato i posti di potere menano botte da orbi su Grillo e i simpatizzanti del movimento a cinque stelle.

I rumori mediatici si amplificano e danno rilievo alle beghe più che alle notizie. I papabili leader in corsa per il premierato litigano ma non si incontrano come dovrebbe avvenire in un paese civile per dire agli elettori cosa serve e come intendono riportare la normalità nel Paese.

Insomma, è davvero l'Italia di Piero?, quella cantata dal bravo e simpatico Cristicchi?

domenica 10 febbraio 2013

Monti, fai il nonno, vai ai giardini che è meglio

Monti, su rai news, parla di riforma del lavoro fatta da lui e dice di non averla potuto concludere per colpa della sinistra. Ma è scemo! Cos'altro avrebbe voluto vedere il caro prooff un'ecatombe? A me mi fa incazzare la sua stupida cadenza robotica perché non tradisce nessuna emozione umana quando spara le cazzate più assurde.
Dice pure che con lui, se vincerà le elezioni e sarà di nuovo primo ministro il pil aumenterà di sei punti. Può darsi ma a quale prezzo? Quante altre vite umane dovranno cessare di vivere? Quanta altra povertà dovrà fare ancora concorrenza alla miseria?

Altro argomento trattato riguarda la giustizia, questa volta, dice sempre il prooff, ostacolato dalla destra.

Monti, smettila di dire scemenze e di trattarci dall'alto in basso! Ricordati che tu sei stato messo lì dal Presidente della Repubblica e che hai giurato sulla Costituzione non per fare gli interessi della moneta ma per tutelare la crescita degli italiani.
Rileggila! Soffermati sui primi dieci articoli. Quali hai onorato?
Forse, dopo un bagnetto d'umiltà, riusciresti anche tu a pronunciare la parolina magica che serve per farsi perdonare quando si combinano cazzate. Ma la parolina da sola non basta! Non è sufficiente dire “scusate ho sbagliato tutto” per riportare tranquillità laddove è passata la falce e reciso tutele, lavoro, welfare e speranze.
Hai concesso, forse per inesperienza, a chi sta bene di continuare a gozzovigliare, vedi ricorso dei manager pubblici sui super stipendi della p.a.; e fatto terra bruciata attorno ai bisogni della gente comune. Hai abbassato persino i buoni pasto dei dipendenti! Ma è inutile continuare. Conosci bene le tue manchevolezze.

No, tu non sei un buon governatore di anime! Impegna il tuo tempo futuro a giocare con i nipotini. Forse, se stai a contatto con la realtà dei nonni che portano i nipotini ai giardini, forse, anche tu comprenderai la realtà di chi sopravvive.

venerdì 8 febbraio 2013

Germania, prostituzione è risorsa lavoro

courtesy archivio M. Iannino
"studio x fiera preda",
matita su carta, bozzetto giovanile
Ho finalmente capito perché la Germania non soffre delle stesse questioni degli italiani. L'ho capito leggendo una notizia che ha del grottesco:

"Le abbiamo trovato un posto". Le comunicano dall'ufficio del lavoro interinale.
Lei, una diciannovenne tedesca, ricevuta la comunicazione dall'agenzia alla quale si era rivolta appena finita la scuola, ha fatto salti di gioia. Ma, appena ha saputo dell'occupazione proposta ha creduto di essere su una candid camera.
"Ero completamente disgustata, mia madre ha urlato quando ha letto la lettera".
La giovane disoccupata avrebbe dovuto servire al bancone del bar del Colosseo di Augusta, club rinomato che offre, recita uno degli slogan “sex & relax su oltre 2500 metri quadrati“. Sempre che, specificava la lettera, la condizione di una ‘‘presenza gradevole’‘ fosse rispettata.
In Germania, la prostituzione è legale dal 2002, l’indotto a luci rosse offre differenti tipi di lavoro, dalla contabilità, alle pulizie, alle bariste. Un caso simile era emerso nel 2009, con l'annuncio di una selezione per 12 prostitute.
Forse che la Merkel intende esportare questa tipologia di mercato del lavoro anche nel resto d'Europa, specialmente nelle nazioni con un alto tasso di disoccupazione giovanile per uscire dalla crisi? E Monti, il riformatore progressista, che dice?
ma sì dai abbattiamo i tabù. andiamo oltre, tanto, in questo mondo di mer@vigliose follie, chi non ha venduto l'anima a qualcuno?

venerdì 25 gennaio 2013

Monti in campagna, prima tappa Milano

mario monti proof dj
Monti, dalla cattedra in piazza! In tv e radio a caccia di voti.
Inizia il tour elettorale.
"Girerò per l'Italia con i limiti che derivano dal fatto che sto gestendo un governo ancora in carica. Domani sarò a Milano, anche nelle strade e nelle piazze". Dopo aver vestito i panni del più navigato dei politici nostrani ecco sfatato anche il pensiero di quanti lo paragonavano al rocker Mick Jagger per il suo impeccabile aplomb.
“Se penso che Monti ha la stessa età di Mick Jagger”... sempre compassato, mai trasgressivo. Attento nel misurare le parole. Vestiti, atteggiamenti e conferenze sempre dosate; diplomatico e dottorale nel suo loden un po' retrò.

Ecco, appunto! Ora inizia anche lui a girare per le strade, stringere mani (forse) e menare parole pesanti come pietre che, se pur rivestite di spugna, intontiscono quando arrivano in faccia agli avvversari, a destra e sinistra.
Adesso, con lo scandalo dei derivati in MPS è il turno di Bersani e del pd senese che, secondo Monti, dopo aver invitato a non mettere nelle discussioni elettorali il crollo in borsa dei titoli mps, ci ripensa e dice:
“la commistione tra banche e politica è una «brutta bestia» e «va sradicata». L'ha esternato questa mattina a «Radio Anch'io», Radio Rai 1. Nella vicenda Monte Paschi «c'entra quel grande partito che viene spesso citato, cioè il Pd che ha sempre avuto molta influenza attraverso la Fondazione su quella banca». «Io - ha aggiunto - non sono mica qui per attaccare Bersani ma per attaccare molto decisamente il fenomeno storico della commistione tra banche e politica che va ulteriormente sradicato. Poi lascio ai partiti puntare l'uno l'indice contro gli altri».
Però, che furbaccchione questo proof!

mercoledì 23 gennaio 2013

la commedia infinita dei politici senza vergogna

ballarò, floris, e la doppia, inclemente satira di crozza
Sfogliando i giornali mi convinco di aver fatto bene ieri sera a spegnere la tv e mandare tutti mentalmente a quel paese.
Ballarò riproponeva il solito format coi soliti ospiti. Destra sinistra e centro a volte schierati sui loro convincimenti e a volte no. Hanno litigato e ripetuto fino alla noia le solite stronzate. Si sono lanciate accuse. Hanno tirato slide (un tempo si chiamavano grafici) dalle borse portate dai portaborse ma nessuno, tranne Vendola e Camusso, ha ricordato i problemi veri della gente comune.

Leggo che Monti, intervistato da Floris, pare sia stato l'unico a toccare l'acqua bollente. Ha detto, sempre ché vincerà le elezioni, di impegnarsi per ridurre la spesa pubblica eliminando il 50% dei parlamentari e rivedere concretamente la legge sul finanziamento ai partiti.
Se ci riuscisse, lui o chiunque altro, per noi cittadini sarebbe una boccata d'ossigeno.

Ma ormai siamo, la maggior parte dei cittadini, diventati abulici e qualsiasi cosa dicano la lasciamo cadere a terra come acqua sporca. Ci hanno fatto perdere la fiducia! Perciò, anche il presidente della cei, cardinale Bagnasco, si inserisce nella disputa e da buon pastore esorta i fedeli a non disertare le urne.
Andare ai seggi per votare chi? Casini, l'udc e quello che rappresenta? Fini, fli e le strategie della destra? Bersani & C.? Oppure figli, parenti e portaborse guidati dai soliti burattinai che hanno sempre saputo farla franca?

In due parole: siamo difronte al solito modello politico elettorale. Siamo difronte al porcellum! Cose, queste, buone per la pletora politica e quanti orbitano attorno ad essa; ma che diventano cattivi esempi, agenti inquinanti che avvelenano il presente e il futuro del Paese.

Che fare, quindi, per evitare la deriva? Andare alle urne e votare secondo coscienza! Tenendo presente quanto è accaduto in Italia e in Europa. E se per qualcuno è un percorso difficile da seguire, basta che si concentri sugli avvenimenti pilotati nella propria terra, nella città e nei quartieri. Osservare il degrado ambientale, il cumulo dei rifiuti urbani, gl'incarichi politici privi assegnati agli ignoranti o servi sciocchi, come dir si voglia, e la mortificazione della tanto conclamata MERITOCRAZIA urlata nei convegni.

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