Wanda, il piano B della Meloni
le incursioni del grillo,
Wanda Ferro, la mossa che scompiglia il centrodestra calabrese
In Calabria, la politica non è mai solo ciò che appare. Dietro ogni candidatura si cela una strategia, un equilibrio da difendere o da rompere. E la discesa in campo di Wanda Ferro alle prossime regionali è tutto fuorché una scelta neutra.
Ferro non è una comparsa. È sottosegretaria agli Interni, coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, e una delle figure più riconoscibili del centrodestra calabrese. La sua candidatura al Consiglio regionale, ufficialmente presentata come un gesto di continuità e rilancio, ha il sapore di una mossa tattica ben più profonda: un avvertimento, forse un commissariamento mascherato, nei confronti del presidente uscente Roberto Occhiuto.
Occhiuto, uomo di Forza Italia, ha governato con piglio decisionista, ma non senza frizioni. I rapporti con Giorgia Meloni sono apparsi freddi, distanti. E mentre si vocifera di un patto sotterraneo tra lui e Matteo Salvini per rafforzare la Lega in Calabria, Fratelli d’Italia sembra aver deciso di giocare d’anticipo. Ferro, con la sua candidatura, entra nel campo di gioco non solo per raccogliere voti, ma per presidiare il territorio, per esserci nel caso in cui lo scenario politico dovesse cambiare improvvisamente.
Non è un mistero che in ambienti romani si parli di “piano B”. Se Occhiuto dovesse trovarsi impossibilitato a ricandidarsi, Ferro sarebbe pronta a subentrare. E questo, al di là delle dichiarazioni ufficiali, cambia tutto. Perché trasforma una candidatura in una potenziale investitura.
Il centrodestra calabrese, dunque, si muove su un crinale sottile. Da un lato la volontà di mostrarsi compatto, dall’altro le tensioni interne tra partiti che, pur governando insieme, si contendono spazi, visibilità e potere. Ferro non scende in campo per infastidire Occhiuto. Scende in campo per ricordargli che Fratelli d’Italia c’è. E che, se necessario, è pronta a prendersi la guida.
In politica, come negli scacchi, non sempre il re è la figura più mobile. A volte è la regina a fare la differenza.
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