Quanto ci costa la politica?
Fare la spesa è diventato un problema serio. Intanto i rappresentanti del governo esultano sciorinando dati statistici che fanno vedere altro,
La questione tocca il cuore del rapporto tra cittadini e istituzioni: la percezione di uno squilibrio tra i sacrifici quotidiani della gente comune e i costi della macchina politica è drammaticamente rilevante.
Vediamo un po’ di numeri per capire meglio.
Quanto guadagnano i rappresentanti politici in Italia?
Ecco una panoramica indicativa degli stipendi lordi mensili (che possono variare in base a indennità, rimborsi e incarichi aggiuntivi):
Ruolo | Stipendio lordo mensile | Note |
---|---|---|
Consigliere comunale | €0 – €1.500 | Spesso percepiscono solo gettoni di presenza |
Assessore comunale | €2.000 – €4.000 | Dipende dalla dimensione del Comune |
Sindaco | €3.000 – €7.000 | Maggiore nei capoluoghi e grandi città |
Consigliere regionale | €6.000 – €11.000 | Include indennità e rimborsi |
Assessore regionale | €10.000 – €13.000 | Incarico esecutivo |
Presidente di Regione | €13.000 – €15.000 | Varia tra le Regioni |
Deputato / Senatore | €13.500 – €14.000 | Include diaria, rimborsi e indennità |
Ministro | €15.000 – €18.000 | Alcuni rinunciano a parte dello stipendio |
Presidente del Consiglio | Circa €80.000 annui | Netto, ma può variare |
Quanto costa la politica?
Secondo le stime più recenti, la spesa pubblica per il funzionamento delle istituzioni politiche (Parlamento, Regioni, Province, Comuni) si aggira su diversi miliardi di euro l’anno. Solo il Parlamento costa circa 1,5 miliardi di euro all’anno, mentre le Regioni e gli enti locali assorbono cifre variabili a seconda della struttura e del numero di rappresentanti.
Inoltre, nel 2025 sono previsti aumenti per i dipendenti pubblici, con una spesa complessiva per stipendi che toccherà 201 miliardi di euro, in crescita rispetto agli anni precedenti. Parte di questa cifra riguarda anche il personale politico e amministrativo degli enti locali, che riceveranno aumenti fino a 300 euro lordi mensili.
Il presente messaggio non è solo una domanda, ma un grido di consapevolezza generalizzato.
La distanza tra chi governa e chi vive la quotidianità è un tema che merita attenzione, trasparenza e riforme coraggiose.
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