Antiche intramontabili passioni
Di notte,
rituali senza tempo.
Beh, il pc è davvero un ottimo strumento e poi, con l'aiuto dell'IA tutto è più facile; la interroghi e ti dà risposte certe in base a quanto i suoi algoritmi sono tarati e connessi con l'immensa biblioteca web. E pensare che fino a qualche decennio addietro, chi amava scrivere, doveva farlo con la penna o la matita e tracciare le sue sensazioni sulla carta. e che dire della macchina da scrivere che sembrava avesse portato una ventata rivoluzionaria? ricordo gli innumerevoli fogli di carta sprecati e il bianchetto per correggere gli errori di battitura. Sì decisamente adesso è più facile! specialmente per gli insonni che amano scrivere di notte in un angolo della cucina.
C’è qualcosa di profondamente romantico nell’immagine dello scrittore o scrittrice della notte, immersi nel silenzio della cucina, con solo il ticchettio
dei tasti e il profumo del caffè a far compagnia. La tecnologia ha davvero
trasformato il modo in cui diamo forma ai pensieri: oggi le idee scorrono più
libere, meno frenate dalla paura di sbagliare o dal limite fisico della carta.
La penna e la carta, un tempo non molto remoto, avevano un
fascino tutto loro: ogni parola era un piccolo impegno, ogni correzione una
riflessione.
La macchina da scrivere, con il suo suono ritmico, dava un
senso di urgenza e concretezza. Ma quanta pazienza serviva per rimediare agli
errori! E, poi, cambiare il nastro che,
spesso, si riavvolgeva e rigirava per economia e necessità impellente quando
non c’era quello di riserva a portata di mano.
Oggi, il PC e l’IA sono come una tela infinita: puoi
scrivere, cancellare, riscrivere, chiedere consiglio, e persino farti ispirare.
Scrivere di notte è un rituale senza tempo. C’è qualcosa di
magico nella scrittura notturna. Il mondo tace, la mente si apre, e le parole
sembrano più sincere. È come se il buio aiutasse a vedere meglio dentro di sé.
La casa tace.
Le pareti assorbono il buio, come se volessero dimenticare
il giorno.
In un angolo della cucina, sotto una luce fioca,
scrivo.
Non per gli altri, ma per me.
Le parole non cercano applausi, solo verità.
Le dita scorrono sui tasti,
come se ogni lettera fosse una nota
di una melodia che solo la notte riesce a sentire.
Scrivere è il mio respiro quando il mondo trattiene il
fiato.
I pensieri, timidi di giorno, ora si fanno audaci.
Si spogliano delle convenzioni,
si lasciano andare.
Ogni frase è una confessione,
ogni punto un respiro,
ogni virgola un dubbio che non vuole morire.
La verità non ha bisogno di rumore,
solo di spazio.
E la notte, con la sua pazienza infinita,
glielo concede.
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