venerdì 22 luglio 2016

Torbide trasparenze

L'ambigua, mercenaria visibilità dei sottoboschi mediatici.

In cultura, spettacolo, politica e politica degli spettacoli.

Rapito dalla bellezza e fottuto da chi si è cucito addosso vestiti di enfatiche parole. 
Vestiti leggeri, trasparenti, eleganti simili alle ali delle mosche (che pur essendo insetti schifosamente fastidiose posseggono un loro perché).



Ne ho incontrati tanti e credo di non essere il solo ad avere inciampato in personaggi ambigui che hanno fatto della bellezza il regno delle bugie.
Dottorini e infermieri della politica. Professorini della cultura. Televenditori di sogni per ogni stagione.
Esserini fastidiosi che svolazzano disinvoltamente dalla merda al miele ogni qualvolta, la merda o il miele, anche se opposti tra loro in quanto a finezza, gusto, qualità organolettiche e nobiltà d'estrazione, donano loro ricchezze e visibilità.

venerdì 15 luglio 2016

Dirigenti pa infedeli, e lo spoil system?

Parlare dei problemi locali senza soffermarsi su quanto accade nel mondo in generale e nel particolare sulla strage di Nizza potrebbe sembrare un piangersi addosso di qualcuno che guarda solo ed esclusivamente al proprio ombelico. Potrebbe ma non è così!

Ritengo che le rivoluzioni debbano partire principalmente dal proprio ombelico, dalle necessità. Anzi, prima ancora dalla propria testa. Dai bisogni primari quale la cultura che amplia la conoscenza e i saperi.
Qualcuno ha detto che per cambiare in meglio la società e renderla attenta ai bisogni comuni non c'è bisogno di andare in guerra, uccidere chi la pensa diversamente dai “buoni”. Per cambiare il modello di vita sociale attuale che si è dimostrato inadatto si deve fare un'azione purificatrice ed eliminare le scorie tossiche ancorate all'ego, all'accumulo forsennato di beni che ci portiamo dentro forse perché posseduti da fame atavica.

Calabria immobile tra piaggerie e migrazioni mentali

Mi è capitata tra le mani l'ennesima pubblicazione fatta con fondi pubblici destinati alla valorizzazione della cultura. Stampata in una delle case editrici calabresi e curata dai soliti noti che hanno conquistato l'egemonia nel campo della cultura locale, del turismo e quant'altro ruota attorno al carrozzone mediatico che avrebbe il compito di divulgare e fare decollare le eccellenze della Calabria compreso donne e uomini che si impegnano nei vari campi della cultura, dello spettacolo e del turismo.

courtesy M° Mario Iannino "emergenze"

giovedì 14 luglio 2016

Prima della fiducia la diffidenza

Impalcature mentali e relazioni sociali


La diffidenza è, a volte, uno scudo protettivo; per alcuni è sinonimo di protezione.
La diffidenza è l'armatura che protegge dall'ignoto.
Innalziamo teorie dettate dalla paura e le facciamo agire come agisce un anticorpo contro i virus per preservare il nostro, quieto, raggiunto, benessere.



Si diffida delle persone sconosciute. Delle promesse fino a che non seguono i fatti. E si diffida persino da chi si conosce da tempo immemorabile allorché ci sono interessi da tutelare in ballo.

Siamo fatti così. Prima vogliamo conoscere chi ci sta d'avanti, la sua storia, e dopo, se lo merita, forse, gli diamo piena fiducia. Ma sempre con il beneficio dell'inventario. Cioè mai al 100%.

mercoledì 13 luglio 2016

Calabria immobile

Quel San Giovanni in fiore tanto caro a Mario Oliverio, presidente cazzuto della Calabria per avere alzato la voce contro i cattivi dirigenti della pubblica amministrazione che fanno il bello e il cattivo tempo in regione a discapito della legalità, avrà in dote uno strumento legale che darà lavoro a circa 250 persone.

Tra le tante proposte che la giunta ha deliberato e che noi calabresi dovremmo valutare pacatamente per capirne i criteri e valutare se in discontinuità alla teoria enunciata dallo stesso Oliverio nei giorni scorsi circa la nefandezza, appunto, che  il puttanesimo politico genera allorché cede ai favori e alle clientele, e le consequenziali diseducazioni sociali che le clientele politiche attuano, la proposta "Roccisano", per ovvi motivi geografici e anagrafici dell'attuale dirigenza politica, ha il sapore dello sberleffo. Sia ben chiaro: ogni azione che ha come finalità il lavoro è cosa assai gradita in ogni angolo della regione! chiarito ciò andiamo avanti.

lunedì 11 luglio 2016

Politica e depistaggi mentali

“dicci ca sì e futtatinda, tantu non cangia nenta...”. Dì di sì e non ti preoccupare, tanto non cambia niente. (dice un adagio catanzarese).

ma come fai a non dire qualcosina in merito a quello che i media definiscono "l'asse"

“Gratteri-Oliverio-Magorno”.


Questi tre uomini delle istituzioni a vario titolo e sentimento parlano delle “nefandezze” che alcuni dirigenti regionali attuano da tempi immemorabili a danno dei calabresi onesti e, sempre secondo Gratteri, Oliverio e Magorno, pare che tutti i mali della Calabria li abbiano provocati loro. Può darsi che sia così. D'altronde Gratteri è credibile! È un uomo dello Stato che conosce benissimo l'animo e la cultura di una certa frangia umana che risiede in Calabria e anche fuori regione che ha le mani in pasta nei diversi settori economici e finanziari. Gente che fa favori e pretende favori dentro e fuori le istituzioni. La cosiddetta mafia dei colletti bianchi.
Questo fa paura! Ma andiamo per ordine.

lunedì 4 luglio 2016

La Calabria e il turismo, vocazione naturale

Nella scala dei bisogni e dei valori ai primi posti, per la stragrande maggioranza, c'è la valorizzazione estetica del corpo, il benessere fisico, il godimento e, negli ultimi gradini, un po' di cultura e bellezza interiore quando la cultura stessa non è trattata come un fattore snob che eleva dalla massa.


Il cibo, quale mero strumento di sostentamento, lascia il passo allo stuzzichino. È di moda l'apericena: un aperitivo composto da tanti piccoli spiluccamenti che sostituisce la cena. Oppure il frullatone con gelato e poi di corsa a stordirsi in discoteca come atto conclusivo sublime del piacere edonistico.

L'estetica del corpo è in crescente considerazione e le strutture termali, le spa, godono della massima attenzione di un alto numero di persone in continua crescita.

Sanità, quando c'era l'INAM

E funzionava l'assistenza sociale.


La sede centrale dell'inam (l'istituto nazionale assicurazione contro le malattie) è ancora lì, nel centro storico di Catanzaro.
La cassa mutua, come si diceva una volta, erogava servizi sanitari ai cittadini e risolveva i problemi di piccola entità, il più delle volte, nell'immediatezza, subito dopo gli esami di routine fatti nei laboratori annessi e prescritti dai medici.

storica sede INAM, via Acri, Catanzaro


La specialistica in offerta era semplice: otorinolaringoiatria. Quindi orecchio naso e gola. E poi, ostetricia, ginecologia. Andrologia. Oculistica. Ortopedia.
Toglievano anche il gesso e prescrivevano i forni da fare nella stessa struttura di via Acri per accelerare e migliorare la calcificazione delle fratture ossee. Fu lì che m'ingessarono un braccio e feci la prima conoscenza della struttura medica. Ma il dato traumatico non fu questo. Bensì un altro:

Bangladesh davvero l'Isis dietro gli attentatori?

Bangladesh, il dramma di un Paese povero


La causa che genera i mali peggiori si chiama profitto.
È per profitto che si organizzano gli attentati terroristici camuffati da religiosità oltranzista.
È per profitto che si organizzano gli esodi di massa.

I viaggi della speranza che iniziano dall'Africa sono sempre e comunque fruttuosi per chi li organizza e li gestisce. Mediamente un viaggio costa sui 15,20mila euro. E chi non ha i soldi per pagarselo è usato come fonte per pezzi di ricambi umani. Chi non paga per intero il viaggio è ucciso! Gli espianti di organi venduti clandestinamente movimentano giri di affari inimmaginabili.

Cifre da capogiro fanno muovere e aumentano la cupidigia umana. In Africa e nel resto del mondo!

Le drammatiche notizie che giungono dal Bangladesh scaturiscono anch'esse dall'assurda teoria affaristica dei mercanti, e, forse, dalla deprecabile teorizzazione oltranzista opposta. Analoga a quella vissuta in Italia negli anni di piombo.

venerdì 1 luglio 2016

EU, fantasmi, egoismi e paure

Le bugie della politica. E le nostre inconfessate colpe

 

"Anano, specchio della falsa inclusione sociale"

 


A memoria d'uomo chi governa, per necessità o per opportunismi di vario genere, ha sempre tentato di nascondere la verità ai popoli.
E, Le mezze verità si trasformano in mancata credibilità e fiducia nei confronti dei leader.

Da voci indipendenti si sente dire che le crisi attuali dipendono dagli egoismi individuali e collettive amplificati dalle paure che le nuove povertà assommate alle vecchie e storiche povertà dei popoli affamati in nome del progresso.
Contrariamente alle notizie diffuse dagli organi manovrati dal sistema che enfatizzano le piccole vittorie dei piccoli uomini allorché la spuntano su qualche straccio di decreto o piccola prebenda concessa dalla Merkel.

sabato 25 giugno 2016

Br€xit, evitare un altro flop

Br€xit. Quello che avrebbe dovuto essere e per certi aspetti sembrava un “matrimonio” tra gente civile accomunata da passioni per la pace e la convivenza solidale inizia a dimostrarsi per quello che è realmente: un agglomerato tenuto insieme dagli interessi economici e finanziari

j.c. juncker, presidente commissione eu

L'Europa, così come l'abbiamo vissuta giorno dopo giorno e crisi dopo crisi, ha dato la sensazione di essere stata lasciata in mano alle lobby che hanno tessuto accordi e curato affari. Si è dimostrata una Unione tra matrigne coalizzate per favorire il benessere ai pochi figli legittimi: banche, finanzieri, multinazionali e industrie trainanti dei settori più disparati.

venerdì 24 giugno 2016

UE, Inghilterra fuori

BR€XIT, HA VINTO L'EGOISMO?

Oppure il voto referendario degli inglesi spinge a rivedere le linee guida fin ora adottate dall'Unione Europea?

l'unione europea perde pezzi

Una prima risposta potrmmo leggerla dalla reazione dei mercati finanziari subito dopo, ma anche prima e durante, la chiusura dello spoglio che ha confermato la volontà della maggioranza degli elettori inglesi di uscire dal guazzabuglio europeo, ad eccezione della Scozia.

L'alta finanza, i mercati e le quotazioni borsistiche sono in caduta libera. La sterlina è in caduta libera. E i favorevoli alla br€xit esultano della rinnovata e ritrovata indipendeza. Come se fino ad adesso non avessero ottenuto agevolazioni e sostegni dalla politica economica europea.

sabato 18 giugno 2016

Le sagge parole di Papa Francesco

Non mi stancherei mai di ascoltare questo uomo.
È immediato e diretto. Non usa giri di parole e neanche neologismi difficili per chiarire il suo pensiero. Anzi, la sua metafora, l'unica che ho sentito, è anticipata con parole di scuse: il pavone è bello se si guarda davanti ma se girate dietro è brutto. Ha usato questa metafora per descrivere chi si definisce e appare buon cristiano adottando tutte le precauzioni per farsi accettare e ammirare dagli altri ma che in fondo è solo fumo negli occhi.

diretta tv Papa Francesco in visita a villa Nazareth

mercoledì 8 giugno 2016

Sgarbi e i bronzi di Riace

Quante cazzate galleggiano allegramente nella fanghiglia del web? Troppi, e troppissimi (non si dice) sono i cretini che fomentano le provocazioni sterili e infruttuose. Andiamo al punto:
sgarbi e occhiuto

Vittorio Sgarbi già si sente con le chiappe sulla poltrona di assessore nel comune di Cosenza (legittimamente, dopo la mano data) Sgarbi, nei progetti di Occhiuto, si occuperà della valorizzazione del centro storico cosentino.

Ma quanti sventolano le parole provocatorie del critico d'arte si sono chiesti come può trasferire d'impeto degli oggetti storici dichiarati inamovibili?
Sgarbi aveva tentato con l'expo di Milano. Nella sua intenzione c'era di esporre là le due statue bronzee di fattura greca custodite con ogni cautela nel museo di Reggio Calabria.
Si parla dei bronzi di Riace con eccessiva superficialità!

martedì 7 giugno 2016

Matteo, da che parte stai?


Oggi due notizie hanno ottenuto reazioni immediate e mi hanno indotto a scrivere questo post. 

La prima fonte, relativa alla questione dell'emigrazione di massa dai Paesi africani che invadono l'Europa,  mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo e esclamare: Bene! Era ora! Finalmente in mezzo a tanta stupidità umana si muove il pensiero positivo a favore della gente che chiede aiuto e per sopravvivere cerca approdi sicuri.

Federica Mogherini ha avanzato al Consiglio di Sicurezza dell’Onu la richiesta di una condivisione globale della gestione dei flussi migratori.
Oggi presenta agli europarlamentari il piano Ue sui migranti e sulla partnership con l’Africa al quale ha lavorato insieme al collega Frans Timmermans. Il numero uno della diplomazia Ue è ottimista, sa però che ostacoli sono nascosti anche nelle pieghe del funzionamento della Ue.

“Per governare insieme i flussi migratori, migliorare la vita delle persone nei Paesi di origine e l’accoglienza nei Paesi di transito. A questo serviranno i fondi del Trust Fund, e anche quelli che mobiliteremo con una grande piano di investimenti che vale miliardi di euro basato su un mix di risorse comunitari, privati e garanzie di istituzioni finanziarie internazionali”.
Queste le parole del ministro Federica Mogherini a cui va un plauso stratosferico. Bene! È un buon viatico e speriamo che vada a buon fine.

lunedì 6 giugno 2016

Cosenza, vince Occhiuto, Sgarbi e Alarico

Quasi il 72% degli aventi diritto al voto si sono recati alle urne cosentine ed hanno rimesso in sella l'esautorato Mario Occhiuto con quasi il 60% dei suffragi. Il risultato è clamoroso!, se si pensa a come è stato destituito qualche mese addietro dalla carica di sindaco di Cosenza.
Al suo fianco, tra gli altri, si è messo Vittorio Sgarbi che, tiepidamente, ha appoggiato lo strano progetto di Mario Occhiuto su Alarico e altre avventure dimostratesi ostiche ad una moltitudine di persone, non solo in Calabria, ma in questo caso fermo e convinto sostenetore politico.

I cosentini l'hanno rimesso in sella. Gli hanno ridato fiducia e dignità dopo lo sgabetto politico dei suoi avversari, convinti che possa fare del bene alla città e che continui nella programmazione urbanistica e culturale.
Da garantista gli auguro di meritare e onorare la fiducia di quel 58,95% che lo ha sostenuto. D'altronde 24.332 voti non sono cose da niente!

Africa, affari guerre e mass media

Quando si parla di guerra in Siria e nelle zone occupate e possedute dall'ISIS si pensa a scenari devastati che puzzano di morte. Si pensa alle macerie provocate dalle bombe nemiche. Ai disastri degli invasori ma viene difficile immaginare una sfilata di macchine nuove, fiammanti, come se fossero appena uscite dalle fabbriche che le hanno costruite, tra le rovine e le strade deserte. Come è difficile pensare alle vittime civili uccise dal fuoco amico.

domenica 5 giugno 2016

Solidarietà ai migranti

Anche oggi il mediterraneo è stato teatro di morte.
Carrette e gommoni non hanno retto al peso dei disperati che li affollavano. 
Carne umana caricata a forza, spinta con spranghe di ferro e legno dai diavoli della morte, è divenuta macabro mangime per pesci. 

"relitti"


A testimoniare l'ultimo, in ordine di tempo, degli efferati delitti contro l'umanità rimangono i relitti e le poche cose possedute in vita dai migranti e dei sopravvissuti. Bambini e ragazzi, diventati orfani e adulti d'un colpo, perché i genitori sono periti tra le onde o imprigionati nelle stive, o, e questo dà la cifra di come si vive nei Paesi oppressi e affamati dell'Africa e spiega le motivazioni della diaspora forzata, inviati soli a percorrere il viaggio della speranza da chi non poteva permettersi di pagare la traversata e ha deciso di dare una possibilità ai figli.

Giubbetti salvagente. Tavole. Vestiti. Scarpe. Corpi senza vita. E molti disperati che non lasciano la presa dei relitti che ancora galleggiano in attesa dei soccorsi.

giovedì 26 maggio 2016

Preferisco il contatto umano

M'infastidisco quando rispondo al telefono e dall'altra parte una voce metallica mi chiede informazioni o vuole risposte.
Da un giorno e mezzo sono nell'impossibilità di fare telefonate ma le posso ricevere. Chiamo l'ufficio guasti della compagnia telefonica e con chi devo interloquire? Con una segreteria telefonica! “digiti uno se vuole conoscere il suo stato... 2 se deve comunicare un disservizio: 3...”.
per forza di cose devo seguire le indicazioni. Digito e attendo. Dopo una manciata di rottura di coglioni il problema è accolto. Non resta che aspettare!

"le centraliniste"

domenica 22 maggio 2016

Renzi e la personalizzazione della politica in 1/2 ora

lucia annunziata
Lucia Annunziata nella sua “inmezzora” di oggi non è stata aggressiva. Verbalmente decisa e tenace come al solito. È stata Maria Elena Boschi a tenere il ritmo. Un ritmo sostenuto e forse preventivamente concordato con il suo capo Matteo Renzi.

Nel ricordare che gli attuali governanti sono tutti stati nominati e consacrati dal Presidente emerito Giorgio Napolitano, quindi in teoria e in pratica non rappresentano il popolo italiano, e che Parlamento e Senato sono l'espressione di una vecchia negativa mentalità politica che, per farla breve, mischiati insieme non ne esce fuori uno buono (Verdini che lascia Berlusconi e va con Renzi, forza italia che prima stende porcellum e varianti su tutti i fronti e poi si ritira, lega nord che gioca sulle disgrazie altrui, i cinquestelle che ancora non sono voluti crescere ma che sono gli unici che si sono tagliati gli stipendi mentre gli altri stanno incollati alla sedia fino a fine mandato per assicurasi la pensione, e che pensione!), insomma, in questo quadro di desolazione più nera Renzi personalizza, come ha sempre fatto finoa d oggi, l'esito del referendum sulle riforme Costituzionali volute da lui e da re Giorgetto.
Renzi e la Boschi sono certi di vincere. Logico. Giocano facile. Puntano sulle paure dei nominati, ché se il governo scioglie le camere anzitempo vanno a casa con un pugno di mosche e addio vitaliazio se non arrivano ad ottobre del 2018.

sabato 21 maggio 2016

Unicz il premio Franco Politano è al 4° anno

Catanzaro, università magna graecia
premiazione migliore tesi "premio F.Politano"
È il quarto anno consecutivo che si svolge il “premio Politano” all'Università Magna Graecia di Catanzaro.

Livello uno aula “A”: il preside, prof. Luigi Ventura, della facoltà di giurisprudenza introduce l'evento voluto dalla famiglia di Franco Politano, prematuramente deceduto dopo una lunga malattia in questi termini: "è un episodio fuori dall'ordinario, privo di interesse personale o altro, quello che sta avvenendo oggi e per la quarta volta nella nostra facoltà. La famiglia Politano, nelle persone della signora Rosalba, i figli Maria Giovanna e Antonio, entrambi avvocati, elargiscono una borsa di studio al nostro miglior studente per il lavoro di ricerca svolto per la stesura della tesi di laurea.

Franco Politano è stato il simbolo delle politiche di un partito che non c'è più. Un partito che ascoltava i lavoratori, le classi povere e, con Berlinguer prima, Natta, Occhetto e Bersani guardava alla media borghesia e ai moderati dell'Italia onesta.
Catanzaro, sede Regione Calabria: Franco Politano, vice presidente reg,Calabria,
Guido Rhodio, presidente reg. Calabria e Giulio Andreotti, presidente del Consiglio

La sua carriera politica, se la vogliamo definire così, ebbe inizio nella fabbrica della Pirelli a Torino. Giovane, appena uscito da un istituto retto dai gesuiti, Franco partì da Conflenti alla volta della città operaia per antonomasia. Lì conobbe Occhetto che lo mandò giù in Calabria. Ma la sua biografia è ben nota. Inutile dilungarci. Oggi, a distanza di sette anni dalla sua morte, i figli e la moglie lo ricordano così, istituendo un premio alla migliore laurea in giurisprudenza, lavoro di ricerca menzionato e proposto dai docenti della facoltà catanzarese.

Catanzaro, visita istituzionale di Giulio Andreotti,
da sinistra: Franco Politano e Guido Rhodio
Perché proprio un premio alla migliore tesi svolta da un laureato/a in legge? Perché Franco Politano era un uomo dello Stato, una persona onesta, un parlamentare che si è dimesso per ordine di Berlinguer dal suo incarico di deputato del pci per scendere in Calabria e risanare le sorti del partito e della gente di Calabria! Un uomo al servizio della gente che lavorò ardentemente per il Paese e ogni sua decisione era suffragata dalla segreteria nazionale del suo partito. Anche per acconsentire alla nascita della prima giunta di sinistra in Calabria nel 1985 con Principe e successivamente con Rosario Olivo. E poi, nel 1990, il "compromesso storico" che vide Guido Rhodio presidente e lui vicepresidente della regione Calabria, s'interfacciò con l'allora segretario del partito comunista Enrico Berlinguer per chiedere il benestare politico.

giovedì 12 maggio 2016

Calabria: Uffici regionali fuori mano

Forse oggi gli affari saranno più grami del solito per il paninaro parcheggiato tra le macchine dei dipendenti regionali. Il meteo dice Acqua e vento. e fare a piedi quei cinquecento metri che separano il camion dall'edificio è un po' problematico.

Calabria, germaneto, cz, nel parcheggio della cittadella regionale


È un immenso parcheggio, lo spiazzo che anticipa il mostro edificato nel deserto di germaneto: “la casa dei calabresi” ovvero, in burocratese, la cittadella regionale che ospita oltre 1800 dipendenti, trasbordati con imperio dal nuovo governatore ad inizio mandato, non ha ancora un punto di ristoro all'interno.

A dire il vero, anche il precedente governatorato si era speso affinché l'impresa di trasloco riuscisse nei tempi prefissati. Tutti, governatori e politici di varia estrazione, di oggi e di ieri si sono impegnati amorevolmente nell'impresa, però, che pensare dell'inamovibile sede del consiglio regionale ancorata a Reggio Calabria?

È vero qualcosa si è risparmiato. L'accorpamento degli uffici in un unico complesso fa risparmiare tanti soldi.
Ma alla salute dei dipendenti qualcuno ci ha pensato seriamente? Bar, tavole calde, o mense per i dipendenti, come dir si voglia, non è anche compito e pensiero del governatore ?
Già il governatore! Da lui ho sentito solo parole e critiche dure nei confronti dei dipendenti regionali, e in parte forse pure c'azzecca! Ma da questo a metterli a pane e acqua ce ne vuole.

Penso che il buon governo politico di una regione si esibisce anche in queste elementari gestioni dell'ordinario e nel rispetto dei diritti delle lavoratrici e lavoratori, nonché dei cittadini che si recano presso gli uffici della regione Calabria.

domenica 8 maggio 2016

Dedicato alle mamme

Oggi si ricorda la figura materna. Festeggiamenti consumistici a parte, regali e propositi sentiti alla propria mamma o a quella Celeste:

Mi piace pensare di poter vivere in una realtà multietnica composta da cromie infinite in cui ogni colore possa essere l'essenza rappresentativa dell'identità singola fattasi plurale di persone, idee, pensieri e, perché no, di interi popoli non più afflitti dai bisogni primari. Anziani, donne, bambini, uomini emancipati dalla sudditanza dei signori della guerra e dall'egoismo dell'alta finanza che pone i profitti economici e di mercato al primo posto nella scala dei valori:
chimere realizzabili!
Per non osservare mai più inermi alla vittoria dei falsi profeti che opprimono e tengono sotto il giogo dell'ignoranza collettiva i deboli.

Mai più ali spezzate dall'indifferenza collettiva, dalla paura e dall'odio, dagli affari. Dall'invidia!

Pace. Prosperità e fiducia nella creatività degli esseri nelle molteplici forme della natura e dell'ingegno umano. Serenità alle mamme procreatrici d'amore.

2°step "con le ali spezzate" ©mario iannino

sabato 30 aprile 2016

Il lavoro c'è mancano i soldi per pagare i lavoratori

Italia, Calabria, quartieri e disoccupati dimenticati


Nel profondo sud dei sud la natura è magnanima. Domani è la festa dei lavoratori (che festa! e quali lavoratori?). Abbiamo abdicato al potere dei soldi. La disoccupazione è un dato comune in tutte le case. E quella giovanile è sopra il 65%, senza contare gli sfiduciati che non cercano più e gli over 50 messi in panchina dalle leggi truffaldine, in Calabria la fame di lavoro è forte. Il degrado ambientale è inarrestabile come lo sconforto nei cuori della gente.
Eppure domani si festeggerà! indosseremo gli stivaloni per non graffiarci le gambe tra gli arbusti che infestano i marciapiedi dei quartieri della periferia degradata. Aspetteremo il pullman avvolti nel pollinoso profumo per qualche ora e poi... in piazza a urlare viva il primo maggio, lavoro, lavoro per tutti!
Intanto Renzi è sceso a Reggio Calabria. è entrato dalla porta di servizio nel museo per evitare d'incontrare i disoccupati che l'aspettavano per chiedergli qualche operazione seria in merito al lavoro. Anche Oliverio c'era! Purtroppo, è convinzione comune che oltre alle spaparanzate pubbliche e alle inaugurazioni non c'è altro di serio per quanto concerne il lavoro e le necessità che ci angosciano.

...e pensare che per mantenere puliti i quartieri e salvaguardare nello stesso tempo la salute e il decoro pubblico in una società civile la cosa più semplice sarebbe occupare delle persone per la manutenzione degli spazi pubblici, se così facessero i nostri amministratori, da Renzi al sindaco Abramo, il lavoro non mancherebbe di certo.


servono altri indizi?

mercoledì 27 aprile 2016

Gas, bolletta triplicata da voci assurde

Caro Matteo Renzi e carissimo Carlo Padoan,


È arrivata la bolletta del gas. Un salasso inaudito!

Mi piacerebbe vedere Matteo Renzi e i suoi ministri nelle condizioni economiche di una famiglia tipo italiana. Una famiglia che deve fare quadrare i conti e campare con 1500,00€ al mese. E che non ha entrate extra. Nessuno dei componenti familiari con titoli di “onorevole” e relative diarie, gratifiche o sconti alla buvette della camera. (lasciatemi almeno esternare questo sfogo che non è fine ed elegante, lo so, ma spesso, ci si chiede: questi che ci governano sono a conoscenza della realtà?)

Sarebbe salutare se chi ha privilegi potesse vedere il volto dei cittadini comuni quando ricevono le utenze domestiche e sono costretti a pagarle.
L'assurdo non sono le bollette in sé ma le voci che le corredano: assurdità, denominate accise, spesa per il trasporto e la gestione del contatore (60,00€, sessanta euro!) spesa per gli oneri di sistema e, ciliegina sulla torta: l'iva! che le fanno triplicare oltre ogni dato ammissibile.

Per chi campa alla giornata, constatare che su un consumo reale della materia prima, cioè il gas, di 63,85 € alla fine, sommando tutte le altre fantasie della finanza creativa incluse in bolletta, si arriva a pagare 175,16 euro è inammissibile!

Cioè, una semplice fornitura di gas per uso domestico in regime di TUTELA, è triplicata da una sommatoria di cazzate.

martedì 26 aprile 2016

Ricezione, le cose buone della Calabria


Calabria: uno sguardo verso il mare jonio
 dalla presila catanzarese

Peccato non potere godere del panorama e degli odori della terra di questo lembo di Calabria che si affaccia sul mare jonio.
Piove e il vento è forte. Il maltempo ci impone un'entrata veloce nel casale
Dentro, nella struttura agrituristica, il caminetto è acceso. Nel piccolo salone due tavoli sono occupati da giovani coppie e dai loro figli. E, poco discosti dalle pareti, una sequela di tavolinetti, affiancati l'un l'altro, compongono una tavolata a forma di L.
Prendiamo posto. Inizia la girandola degli antipasti rigorosamente calabresi e prodotti in loco: frittelle di verdure, polpette di carne e di patate, capocollo, salsiccia affumicata, olive, pecorino, fagioli con verdura, fave condite con l'olio extravergine della casa e tante altre buonissime cibarie che degustate divinamente stroncano inevitabilmente l'appetito.
Impossibile, per me, continuare il pranzo e assaporare le altre portate: pasta al forno ripiena; risotto con speck e asparagi; pollo ripieno, tagliata con rucola e filetti di formaggio...


Questo è solo un assaggio, dell'agriturismo e delle sue peculiarità parleremo inseguito in un post ad hoc.

Per il momento diciamo che è a pochi minuti da Catanzaro e a due passi dalla ss 106, sulle colline che portano nella presila catanzarese e che, da quanto ho potuto constatare in questa prima visita, vale la pena scoprire, apprezzare e divulgare.

sabato 23 aprile 2016

L'Italia i giovani e il potere

Ho fiducia.

Ho fiducia nelle giovani menti quando dicono di volere cambiare il mondo.
giovani e potere
(installazione, gentile concessione arch. iannino)
Anche la mia generazione si è data da fare per cambiarem in meglio la società. Puurtorppo lungo il
viaggio molte argomentazioni sono cambiate, manipolate strumentalmente a volte in buona fede per dare risposte immediate al malessere sociale.

Negli anni della contestazione studentesca, stagione unica e intramontabile, (gli studenti di qualsiasi era sono e saranno sempre alla ricerca continua di startegie politiche per arginare i sopprusi sociali imputabili ai padri e aprire il varco temporale che conduce gli sfruttati nell'eden tranquillo dettato dal benessere terreno) i figli del '68 si scherarono contro i padri.

giovedì 21 aprile 2016

CATANZARO, QUARTIERI DIMENTICATI!

Può la primavera essere un problema? certo che no! ma se alle allergie sommiamo l'impossibilità di camminare normalmente LUNGO I MARCIAPIEDI qualche problemino sorge.

La periferia a sud di Catanzaro necessiterebbe di una drastica e immediata manutenzione. Il verde selvaggio invade i marciapiedi e ostacola la deambulazione. Non è che ci sia un grande passeggio, anzi il quartiere sembra morto e le poche persone che s'incontrano per strada appartengono alla categoria degli anziani accompagnati, a volte, dalle badanti se la pensioncina glielo consente.

Che sarà mai! esclamerà qualcuno che abita in centro. Catanzaro sta morendo tutta!, da quando le attività produttive si sono trasferite nei centri commerciali delle "fontane" e altrove, il centro storico è defunto. non ci sono più le botteghe storiche e al loro posto ha aperto qualche cineseria.
Sì va be' ma almeno le strade sono curate, non ci sono erbacce sui marciapiedi e gli alberi sono potati mentre nelle periferie si aspettano le raffiche di vento per vederli cimati. ...che non ci siano soldi nelle casse comunali?

catanzaro, quartiere corvo, adesso, sommerso dalle erbacce.

martedì 19 aprile 2016

Fave, riserva di ferro e vitamine naturali

È tempo di fave.


Le fave, per il basso costo, un tempo era ritenuto il piatto dei poveri .
Le fave sono ricche di ferro e il contenuto vitaminico di questi legumi è alto, quindi, sono indicate per la dieta mediterranea. 
Il binomi inscindibile è: formaggio pecorino e fave crude. Accompagnate con della pancetta o del lardo sono uno sfizioso stuzzichino non più tanto economico come un tempo dati i costi delle fave e dei contorni associati.

In questo post parliamo di fave cotte per fare un primo piatto, un'ottima zuppa, una purea, e, se passate al setaccio una squisita pietanza di pasta e fave. Comunque, tutte ottime per la dieta mediterranea.

La preparazione è semplice e veloce:

si sbucciano e si mettono in una pentola con della cipolla tagliata sottile. Si coprono appena con acqua e un pizzico di sale. Si portano a ebollizione e quando l'acqua si è asciugata si spegne il fuoco e si aggiunge l'olio extravergine di oliva.  

Calabria, perla del Mediterraneo

Calabria, tirreno cosentino (costiera san Nicola arcella)
Davanti a tanta bellezza non so trovare le parole adatte, mi sento come un bambino alla presenza di un
regalo inaspettato e bellissimo.
Ogni volta che guardo il paesaggio calabrese sono rapito da esso. Silenzio e calma interiore mi avvolgono.
Rapimento? Crisi mistica? No, non credo di esagerare. È un dialogo interiore con la natura che ha come colonna sonora lo sciabordio del mare e il vento che scompiglia i capelli e fa increspare le onde alla superficie.
È come trovarsi nudi e inermi davanti a qualcosa o qualcuno immensamente Grande per bellezza e bontà. E ringrazio la Natura benigna per avermi fatto nascere in questa terra meravigliosa e donato perle rare e bellissime che rifulgono al sole. Tesori immensi che stanno sempre lì. A disposizione e inermi alla mercè, anche dei bruti buzzurri che non sanno cos'è la bellezza e il rispetto di essa.

Ai barbari saccheggiatori:

La Calabria, l'Italia, è tutta bella, dotata di clima e tesori storici unici, potrebbe essere un paradiso naturale fruibile da chiunque. Esse non necessitano di grandi attenzioni se non della sensibilità di chi governa i processi sociali. Turismo, cultura, rispetto del territorio e della storia. Poche tematiche da assecondare nelle fatidiche agende di governo il resto viene da sé.

lunedì 18 aprile 2016

Saperi antichi e vecchi mestieri

Prima dell'era della plastica i recipienti d'uso comune erano costruiti in argilla, latta, ferro, rame e vimini intrecciati.
Le botteghe artigiane avevano il tipico odore dei manufatti che prendevano forma sotto le mani sapienti dei “mastri”. I maestri rendevano viva la materia, la plasmavano fino a tirare fuori l'oggetto per la casa mentre i discepoli badavano al fuoco della fornace o stavano accanto per passare loro gli attrezzi necessari e il materiale.

antichi mestieri

In nome del popolo, si dicono tante cose

Lo intuivo. Intuivo che non si sarebbe raggiunto il quorum. Con chi prendersela? L'analisi sarebbe molto complessa, va, in estrema sintesi, dalla cultura generale dettata dalla sensibilità di ognuno e dalla volontà politica in generale. Dallo spauracchio del lavoro che si andrebbe a perdere e dalla sudditanza generalizzata.
Matteo Renzi dice di avere sofferto nell'indicare l'astensione. Dice di averlo fatto perché stava al fianco degli 11mila che avrebbero perso il lavoro nel caso avrebbe vinto il Sì. Demagogo! E se invece fosse andato a votare NO insieme agli undicimila in bilico tra le piattaforme estrattive e la salvaguardia dell'ecosistema sarebbe cambiato qualcosa?

No! a farla breve, l'astensione al voto sul referendum di ieri, 17 aprile 2016, dice ben altro!

domenica 17 aprile 2016

Per la Vita


Ho esercitato il mio diritto di voto con l'intima intenzione di preservare la democrazia, anche se oggi appare minima e pilotata dagli interessi economici dei gruppi infiltrati nelle maglie del potere politico.


Anche se il referendum, questo referendum, è, ai miei occhi, una farsa.
Ha ragione Napolitano nel dire che è irrilevante la consultazione per abrogare un qualcosa che non preserva l'ambiente e non impone niente alle società estrattive se non annullare l'automatismo delle proroghe degli impianti già in funzione.

Una buona politica avrebbe dovuto imporre e pretendere tassativi piani di smaltimento dei rifiuti. Conoscerne gli stoccaggi, il tragitto completo e i siti di smaltimento. In poche parole: avrebbe dovuto tutelare l'ambiente e i cittadini di oggi e di domani.

venerdì 15 aprile 2016

Il 17 aprile voto

PER UNA AUSPICABILE NUOVA VISIONE DELLA POLITICA AL SERVIZIO DEI CITTADINI E DEGLI IMPRENDITORI SANI


Calabria, Le Castella, Isola Capo Rizzuto, KR, 
ph gentile concessione Valentina© Ianninio

Domenica 17 aprile andrò a votare! Andrò per dire a chi suggerisce di andare al mare o molto più esplicitamente di astenersi per non raggiungere il quorum e rendere inutile il referendum contro le trivelle in mare motivando l'astensione con un valore più alto quale la perdita del lavoro per migliaia di lavoratori qualora i sì vincessero il braccio di ferro tra petrolio e gas contro le rinnovabili.
Già, perché questo è il vero motivo! Alla fine vincerà comunque una lobby. Ed a noi cittadini elettori lasciano il cerino in mano acceso: chi fare vincere? Le trivelle, rinnovando loro le concessioni governative con tutto quello che ne consegue, oppure le cosiddette invadenti brutte e inutili, controproducenti per la collettività, fonti rinnovabili?

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