Stili di vita:
Perché lo fa? Perché lo fai?
Non c'è un fine utilitaristico personale e men che meno la voglia di espormi per dimostrare le mie doti. È semplicemente impegno sociale. Un mettere a disposizione del quartiere ciò che conosco bene e che so fare: dipingere. “Ragionare” con la parte destra del cervello!
Dipingere mi ha aiutato molto. Disegnare, imbrattare fogli di carta e tele è un'azione catartica. È ritrovarsi! Non perché ci si perde.
Impegnare la mente in percorsi creativi prescindendo dal risultato è mettersi in contatto con l'universo. È vedere con gli occhi dell'anima la realtà imbruttita dalla materia. Creare è connettere cervello e sentimenti, cuore e ragione, analisi costruttiva.
Sì ma perché hai aperto lo studio ai ragazzi e a chiunque voglia intraprendere la strada della pittura? Vuoi fare dei piccoli “iannini”?
No! non è questa la mia intenzione. Penso che le ricerche fatte sul campo in prima persona mondate dagli inevitabili errori possano aiutare i ragazzi nella crescita e offrire un'opportunità diversificata verso la conoscenza.
Il concetto dell'attività pittorica, farla, esporla e commerciare, comunemente è inteso un hobby, per la maggior parte di quanti la praticano nel silenzio delle rispettive mura domestiche e, per i pittori un po' noti, lavoro dal quale trarre sostentamento.
Quindi no! Non intendo coltivare sogni irrealizzabili nelle giovani teste e in quanti seguono le “lezioni”. Sono incontri informali anche se programmati dove ognuno espone il suo punto di vista. Tra odore di pittura e solventi anallergici i pensieri si fanno colore. I disegni assumono vesti cromatiche “sporcate” dall'inesperienza iniziale in un divenire visivo soddisfacentemente apprezzabile.
Rivedere alcuni momenti trascorsi insieme ai ragazzi nello studio d'arte è …
Donare ciò che si possiede con umiltà è un atto d'amore. Lavorare per la collettività non è lavoro è dedizione.
"Non c'è un fine utilitaristico personale e men che meno la voglia di espormi per dimostrare le mie doti. È semplicemente impegno sociale."
RispondiEliminaNell'incipit di questo servizio/intervista c'è tutto il pensiero e la concezione di vita dell'artista. Un modo di pensare e di operare che riflette la persona, l'uomo Mario Iannino.
" Impegnare la mente in percorsi creativi prescindendo dal risultato è mettersi in contatto con l'universo.
L'arte come rappresentazione dell'io, non come evasione o espressione dei bisogni individuali, ma come trasporto è congiungimento col super-io, con tutto ciò che ci circonda oltre la fisicità. L'arte come insieme di elementi soggettivi e oggettivi che si fondano in una visione olistica che trascende la materia di cui pure si compone.
In altre parole l'arte, per Mario Iannino è elevazione, educazione, formazione per i bambini, esseri da plasmare come persone e cittadini del domani.
"Non c'è un fine utilitaristico personale e men che meno la voglia di espormi per dimostrare le mie doti. È semplicemente impegno sociale."
RispondiEliminaNell'incipit di questo servizio/intervista c'è tutto il pensiero e la concezione di vita dell'artista. Un modo di pensare e di operare che riflette la persona, l'uomo Mario Iannino.
" Impegnare la mente in percorsi creativi prescindendo dal risultato è mettersi in contatto con l'universo."
L'arte come rappresentazione dell'io, non come evasione o espressione dei bisogni individuali, ma come trasporto è congiungimento col super-io, con tutto ciò che ci circonda oltre la fisicità. L'arte come insieme di elementi soggettivi e oggettivi che si fondano in una visione olistica che trascende la materia di cui pure si compone.
In altre parole l'arte, per Mario Iannino è elevazione, educazione, formazione per i bambini, esseri da plasmare come persone e cittadini del domani.