Adone. Persona molto
curata e attenta alla propria immagine. Ma quando è ossessivamente onnipresente
Da noi non è quella figura mitologica e un tantino positiva. A Catanzaro è un’altra cosa e si definisce:
“u culistru” per
indicare chi viole essere al centro delle attenzioni, si sente importante e
millanta amicizie e status sociale che vivono solo nella sua mente.
Il vanaglorioso. Narciso,
presuntuoso e sicuro di sé, abbigliato secondo la moda del momento, impone la
sua presenza nelle adunate sociali e laddove ritiene che esserci significhi
fare parte di una cerchia sociale altolocata. Insomma essere tra gente che
conta non ha prezzo “ppoh culistru”. Magari fa anche debiti per poter stare là. Sia
un evento di beneficenza, una una località ritenuta esclusiva, una convention
politica e raramente in un simposio culturale, per il culistro, è obbligatorio esserci.
Per apparire “u culistru” è disposto a soffrire la qualunque
e fare debiti per mantenere una facciata che, agli occhi degli altri, deve
risultare invidiabile. Tanto, per pagare e morire c’è sempre tempo.
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