A ruota libera

 

Non possiamo giustificare ogni evento e liquidare il tutto con “è il corso dei tempi”.

Fino a qualche anno addietro c’era una sorta di freno inibitorio che induceva a spulciare tra le vicende altrui con più tatto lasciando alcuni particolari nella sfera privata. C’era umanità o pudore? Volontà di circoscrivere i casi ad una situazione di degrado sociale?

Impensabile immaginare una ragazza di appena 20anni o poco più partorire in casa all’insaputa dei familiari che condividono con lei ogni attimo della giornata. È senz’altro una situazione ai limiti della compatibilità tra consanguinei.

Non è questo il punto.

Il punto è che viviamo realtà parallele. Siamo isolati. Ci auto isoliamo anche in casa. Siamo distratti dagli eventi esterni e la nostra sfera d’azione insegue mondi virtuali che vorremmo reali.

Le distrazioni di massa sono infinite. E nell’arco delle 24ore sembrano proliferare in ogni direzione. Ad ognuno il suo tarlo da nutrire. E mentre siamo attratti dai luccichii e dai like, inebriati dalle facili quanto gratuite considerazioni la vita ci scorre accanto e ci sorpassa.

Pudore e rispetto sono concetti e stati d’animo che non fanno parte del lessico corrente.

Esporsi. Denudarsi. Dare in pasto alla libido delle piazze dedicate alla socializzazione web qualcosa di scabroso per depistare la mente.

La massa va governata al ribasso se  si vuole continuare a danzare sopra le sue esigenze e nel frattempo fare finta di volerla evoluta.

Il disagio che si è creato negli  ultimi decenni non può essere casuale. È, senza indicare complotti, dovuto alla delega fiduciaria concessa a persone indegne.

È colpa nostra! Non possiamo alzare l’indice accusatore su nessuno se non contro noi stessi per essere stati assenti nella gestione della cosa pubblica.

Come gli struzzi abbiamo infilato la testa nella sabbia davanti ai pericoli. Non abbiamo mai preso posizione negli avvenimenti sociali chehanno fatto la storia in Italia e nel resto del mondo industrializzato. Siamo un branco malleabile guidato da pastori scaltri. Pastori che hanno offerto ciò che chiedevamo consapevoli dell’impossibilità di potere attuare le promesse elargite con fervore dai palchi.

Politica interna e internazionale. Guerre. Crimini di tutte le specie. Politica intransigente dettata dai mercati e dai poteri forti continuano a tenere sotto scacco  pensieri e azioni di pace.

Le richieste di pace della gente comune con papa Francesco in testa non arrivano ai cuori dei despoti luridi grondanti  di sangue innocente. I macellai ordinano massacri mentre spartiscono fette di terreni individuati per la ricostruzione. Unico dato certo: più si distrugge, più si rade al suolo e maggiore saranno i guadagni per le società individuate per ricostruire l’inferno in terra. … mentre i semplici continueranno ad andare dietro aii pettegolezzi spiccioli e alle beghe costruite attorno ai fuochi di paglia

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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