Coercizione

 

Maysoon Majidi, " 



In collegio. In orfanotrofio. O in centri di prima accoglienza.

All’inizio scrivevo colleggio con due g a causa della cadenza dialettale che mi portavo dietro. Poi anche questa lacuna è stata colmata con l’applicazione delle regole. Non dico giuste o sbagliate. Dipende da quale punto d’osservazione si vive la severità di certe regole scritte a tavolino e imposte.

Dipende dalla sensibilità di chi subisce e chi pratica rigidamente protocolli eccessivamente severi. La dualità è, inevitabilmente, discordante. E Le regole comunitarie applicate all’intera collettività circoscritta nelle mura dell’istituto, pur legittimamente, elaborate per formare i cittadini del futuro, per certa pedagogia non formano ma diseducano le giovani menti. Sono teorie educative, per intenderci, che fanno il paio alle diete destinate a chiunque.

Tempo addietro realizzarono un reality ambientato in collegio.

Com’è strana la mente dell’uomo! In un momento storico come l’attuale imperniato sulla libertà trasbordante in libertinaggio convulsivo, qualcuno propone esperienze formative antistoriche. Ancora più traumatico sarebbe stato se avessero ambientato e realizzato il reality in un contesto meno elitario: l’orfanotrofio. Istituto pensato per i bambini orfani di entrambi i genitori o di uno accomunati dall’indigenza.

Non si andava per il sottile negli orfanotrofi. Gli educatori, non tutti, erano despoti in miniatura inseriti nell’organico della struttura per forgiare il malleabile metallo umano.

In quelle mura  il tempo scorreva immutabile cadenzato da regole e orari. Orari per le preghiere, lo studio, il gioco e per il riposo pomeridiano e notturno.

Negli orfanotrofi, ragazzi o ragazze, erano sì tolte dall’indigenza, nutriti e instradati allo studio, educati all’igiene corporea con sporadici tentativi alla psicologica e mentale, ma mancava, anzi era totalmente assente il calore della famiglia. Preparavano i cittadini del domani! Dicevano gli istitutori. Senza preoccuparsi dell’emotività dei piccoli ospiti.

Infine qualcuno comprese i mali che dette istituzioni provocavano. Abolirono gli orfanotrofi e istituirono gli affidi in case famiglia e in veri nuclei familiari. Non cambiò gran ché per i piccoli costretti dal destino a vivere l’esperienza del distacco familiare. Mancava loro il calore della famiglia se pure parcheggiati in famiglie già formate da genitori e con figli,  frutto dell'amore della loro unione, gli affidati sentivano e soffrivano il distacco ombelicale naturale.

Peggio per i senza storia. I minorenni approdati sulle coste italiche. Quelli che, per loro "maggior fortuna" sono definiti profughi non accompagnati raccolgono facili consensi. 

Minori non accompagnati! Bambini senza storie. Invisibili se non raccontano e sono emblema di drammi estremi, portatori perenni di menomazioni fisiche. Comunque inseriti nei programmi prestabiliti per procura. 

Le storie di diseguaglianza sociale non si limitano solo alla fascia d’età protetta.  

Maysoon Majidi, 27 anni, curdo-iraniana, è ancora in cella a Reggio Calabria con l’accusa di essere una scafista. A scagionarla sono i suoi presunti accusatori dicendo di non aver mai detto quello che viene loro attribuito.

Maysoon rischia una condanna a 16 anni di carcere. Altro che collegio o orfanotrofio in salsa reality.

Commenti

Benvenuti!

Benvenuti!

Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

elogio della Bellezza

non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
AMBIENTE CULTURA TERRITORIO EVENTI elogio della BELLEZZA ...appunti di viaggio... at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress

In viaggio

sbirciando qua e là

sbirciando qua e là
notizie e curiosità

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA
PERCORSI SUGGERITI

Da un capo all'altro

Da un capo all'altro
Tra storia, miti e leggende

Post popolari in questo blog

l'acqua dei miracoli a S. Domenica di Placanica, RC

Bella, ciao!

lettera alla nipotina che sta per nascere

divulghiamo bellezza!

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto