Il rischio di cadere nella retorica in pittura c'è.
La figurazione nell'impostazione
scenica serve per rendere concrete certe idee e la storia occidentale
è piena. I maestri del passato chiamati per narrare episodi
religiosi oppure per magnificare gesta di condottieri o più semplici
momenti di quotidianità familiare nei nobili casati sapevano come
arrivare alla sintesi ed ottenere narrazioni potenti. La storia
dell'arte è satura della maestria realista e iper realista. I
realisti, vivendo epoche povere, anzi, prive del marchingegno che
cattura l'attimo in un istante, dovettero escogitare espedienti tra i
più disparati per raffigurare verosimilmente in pittura l'illusione
del reale. Riprodussero la realtà attraverso varie tecniche: il
reticolo, lo spolvero, la prospettiva, quindi la geometria, e con gli
specchi della camera ottica disegnarono soggetti e quinte capovolte.
All'epoca la pittura realista doveva attenersi ai canoni allorché
doveva narrare attimi di vita e allegorie.