Università di Bologna, militari in aula?
Il nodo non è l’accesso, ma il modello di formazione
In breve: La polemica nasce dal fatto che l’Università di Bologna ha rifiutato di attivare un corso di laurea in Filosofia riservato a un gruppo di ufficiali dell’Accademia Militare di Modena. Il governo e i vertici dell’Esercito hanno criticato duramente la decisione, mentre l’ateneo ha chiarito che non ha mai negato iscrizioni individuali, ma ha respinto la richiesta di creare un percorso esclusivo per i militari.
Cosa è successo:
- La proposta: Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Carmine Masiello, aveva chiesto all’Università di Bologna di attivare un corso di laurea in Filosofia dedicato a 10-15 giovani ufficiali dell’Accademia Militare di Modena. L’obiettivo era arricchire la formazione militare con competenze umanistiche, favorendo il “pensiero laterale” e superando stereotipi.
- Il rifiuto: Il Dipartimento di Filosofia dell’ateneo ha respinto la proposta, ritenendo non opportuno creare un percorso triennale esclusivo per un gruppo ristretto di militari.
- La reazione dell’Esercito: Il generale Masiello ha parlato di “delusione” e ha accusato l’università di chiudere le porte a un progetto culturale innovativo.
Le posizioni del governo:
- Giorgia Meloni: La premier ha definito la scelta “incomprensibile e gravemente sbagliata”, sostenendo che l’università dovrebbe favorire il pluralismo e non escludere i militari.
- Anna Maria Bernini (Ministra dell’Università): Ha dichiarato che il corso “si farà”, giudicando la decisione dell’ateneo discutibile.
- Guido Crosetto (Ministro della Difesa): Ha accusato i docenti di negare un percorso formativo “ai militari che li difendono”, sottolineando che lui si sarebbe sentito onorato di accogliere la richiesta.
La replica dell’Università di Bologna:
- L’Alma Mater ha chiarito che non ha mai negato iscrizioni individuali: chiunque, compresi i militari, può iscriversi ai corsi se possiede i requisiti.
- La richiesta riguardava invece un corso riservato e separato, che l’ateneo ha ritenuto incompatibile con le regole di accesso e con la propria missione accademica.
- L’università ha ricordato inoltre di avere una collaborazione ventennale con l’Accademia di Modena, quindi non c’è alcuna chiusura verso le forze armate.
In sintesi,
La verità è che non è stato negato l’accesso ai militari ai corsi universitari, ma è stata respinta la proposta di creare un percorso esclusivo di Filosofia riservato solo agli ufficiali. La polemica è diventata politica perché governo ed Esercito hanno interpretato la decisione come un rifiuto ideologico, mentre l’università la considera una questione di regole e di equità accademica.
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