Discutere e litigare di argomenti futili come gli orari da rispettare per le chiusure è senza dubbio un esercizio di opportunismo politico e equilibrismo settario.
Se gettiamo lo sguardo e apriamo le orecchie per osservare cosa accade oltre i confini delle nostre opulente realtà organizzate sui commerci cinicamente ci accorgiamo delle misere realtà della gente costretta a subire angherie e fame. La schiavitù è un dato di fatto. E mentre noi facciamo le pulci al nostro ego in Brasile e India un larghissimo strato sociale è decimato dal virus.
Non è un caso e neppure una maledizione celeste ma spietato teorema economico. Se si pensa alle mega baraccopoli e ai bambini che la abitano costretti a cercare tra i rifiuti qualcosa per mangiare o vendere capiamo cosa significhi davvero soffrire le ingiustizie sociali.
Gli errori sono ammissibili quando si gestisce il governo delle nazioni se fatti in buona fede.
Purtroppo le cronache nostrane riportano ben altri scenari con dentro personaggi demoniaci.
Gli avvoltoi sono scesi dai loro nidi. Sono planati voracemente su ogni possibile ristoro destinato alla comunità. Lo hanno lottizzato. E in cambio hanno elargito forniture scadenti.
Questo è quanto viene fuori dalle cronache. E, se mentre una volta si gioiva per le vacanze forzate dalla scuola, adesso i ragazzi comprendono molto più di noi l'importanza delle lezioni in presenza.
Socializzare è imprescindibile dalla presenza fisica del partner! Altrimenti È come fare l'amore da remoto con la persona amata ma senza di lei. Una pratica da evitare perché in quanto a masturbazioni mentali siamo inondati e intossicati.
No dad love! L'amore carnale a distanza non si può, Ma la solidarietà è possibile!
Anche da lontano si può essere presenti, tendere una mano agli altr, a quanti stanno peggio e, pur non conoscendoli, stare fattivamente vicino a loro: ai diversi da noi per cultura e status che soffrono per le ingiustizie sociali seminati da noi... quando giriamo la testa dall'altra parte.
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