Messaggi e indirizzi educativi nelle intenzioni dei maestri di vita. Tra dipinti e narrazioni verbali e scritture creative.
"S. Giovanni Battista. pr. AssIannino" |
Nella formazione educativa vi sono alcuni aspetti rilevanti: dai quali non si può prescindere.
Il ricordo è alimentato dal rispetto della tradizione. Non v'è memoria senza la cultura di base fatta di ricorrenze e gesti antichi che si rinnovano insieme alle generazioni. Le funzioni religiose, popolari o pagane tengono vive le singole storie e la storia collettiva dei popoli.
Le famiglie in seno ai centri abitativi, dai piccoli centri rurali alle grandi metropoli, svolgono un ruolo importante in seno alla comunità e, gli usi e i costumi tramandati, fortificati nella routine, quotidianamente arricchiscono e formano; insomma, ciò che sembra banale non lo è.
Tramandare forme di civiltà tribali è altrettanto interessante quanto segnare sul diario nazionale gli eventi e commemorarli. Non tanto per quel senso identitario estremo che spesso genera stupide incomprensioni e lotte intestine che si protraggono all'infinito. Bensì per migliorare insieme. Donandosi l'un l'altro senza remore.
Tra i maestri di vita, una figura cara alle tradizioni, a livello planetario, venerata e espressione di mutuo soccorso è quella del San Giovanni Battista. Nel suo nome si consacra il Battesimo rinnovatore di Vita e se ne intrecciano di nuove. Nel Battesimo, genitori e padrini si impegnano a fare crescere in grazia e in salute i battezzati. Se ne fanno carico insieme.
“U San Giuanni è Sacru!”, il San Giovanni, inteso come legame umano, è sacro! Si sente affermare nelle diverse comunità. Alcune confraternite hanno preso la figura del santo che battezzò con l'acqua Gesù a modello e fatto assurgere a stile di vita.
L'iconografia religiosa narra le opere fatte proprie e divulgate con l'esempio concreto e l'insegnamento dei Maestri di vita.
Il compito degli artisti che si sono cimentati nella narrazione commissionata dalle autorità ecclesiali è consistito nel tramandare visivamente alle popolazioni non alfabetizzate i saperi dei sacerdoti, degli studiosi e sapienti delle varie epoche.
Ecco, tramandare attraverso il linguaggio della figurazione i valori universali delle comunità e renderle identitarie consacrandone lo stile di vita non è un mero esercizio tecnico documentale didattico religioso. È fede per l'amore che tutto lega e rende possibile e dà senso all'esistenza di ognuno.
il San Giovanni di Leonardo, dipinto secondo i canoni classici della figurazione, è didascalico, avvolto tra luce e ombre punta il dito verso la Croce e Indica l'Agnello immolatosi per l'intera umanità. Gesù non ha fatto distinzioni di razza, colore della pelle, credo politico o religioso. Le sacre Scritture narrano di un Uomo che si è lasciato mettere in Croce da una folla inferocita e inebriata dalle fazioni avverse.
Il Suo Sacrificio è totalizzante! Inclusivo!
San Giovanni il Battista indica la Croce serenamente nel dipinto leonardesco. E sorride. Non suggerisce vendette.
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