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Visualizzazione dei post con l'etichetta solidarietà

Processare la solidarietà: il paradosso Casarini

“Chi salva viene processato. Chi tortura viene rimpatriato.” Nel cuore della Libia, nella prigione di Mitiga, gestita dal comandante Osama Almasri, migliaia di migranti — soprattutto donne — subiscono torture, stupri, umiliazioni. Una sopravvissuta ivoriana, oggi in Italia, ha denunciato queste atrocità davanti alla sua avvocata Angela Bitonti, che ha presentato un esposto alla Procura di Roma contro lo Stato italiano per presunta omissione e favoreggiamento .

Povertà come trauma

  A chi legifera sulla fragilità come fosse un fastidio da archiviare: La legge che uccide. In silenzio, u n uomo di 71 anni si è gettato dal balcone. Sfrattato. Solo. Senza rete. Alle porte di Milano, mentre l’ ufficiale giudiziario citofonava, lui ha aperto la finestra. e si è gettato dal sesto piano non per fuggire. Per dire basta. Basta ad una vita di stenti inascoltati e silenzi imposti. C’è chi abbraccia la povertà come forma di libertà. e chi la trasforma in gesto poetico, in resistenza. chi invece la rende testimonianza. Ma per molti, la povertà è una caduta. Un’umiliazione che si insinua nel corpo e nella mente. Quando mancano reti di sostegno, quando il dolore si somma alla solitudine, la povertà può diventare insopportabile. Non è solo mancanza di beni, ma di ascolto, di riconoscimento, di possibilità. E allora, come nel caso dell’uomo di Sesto San Giovanni , il gesto estremo diventa un grido che nessuno ha voluto sentire. E chi la subisce la vive come umiliazi...

Sotto accusa, sopra l'odio

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 “Lettera aperta per chi può ancora scegliere il bene comune” Sotto scacco, sopra le bombe In un angolo del mondo, a Gaza, si muore. Non per caso, non per errore, ma per sistematica disumanizzazione. E mentre i corpi si accumulano, qui sotto le luci dei riflettori si discute se chiamarlo genocidio. Come se la semantica potesse assolvere la coscienza. Come se la morte avesse bisogno di un’etichetta per essere riconosciuta.

Non in mio nome!

  ❝Non in mio nome❞: quando la solidarietà diventa bersaglio  La Flotilla e il rovesciamento morale  Il paragone di Franco Cimino: una denuncia che scuote  Diplomazia o complicità?  Il grido civile: “Non in mio nome” La recente reazione del governo Meloni nei confronti dei volontari della Flotilla ha sollevato un’ondata di indignazione tra cittadini, attivisti e osservatori internazionali. Invece di riconoscere il valore umanitario dell’iniziativa, i rappresentanti istituzionali hanno scelto di stigmatizzare l’azione, accusando i partecipanti di irresponsabilità e di mettere a rischio la sicurezza nazionale. Ma cosa rappresenta davvero la Flotilla? È un gesto di pace, un atto di testimonianza civile che mira a portare aiuto concreto e simbolico alle popolazioni martoriate da un conflitto che ha già mietuto migliaia di vittime innocenti. I volontari non portano provocazioni, ma medicine, cibo, parole di conforto. Eppure, vengono trattati come potenziali comp...

Gabriele, un uomo ...

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 "Mi colpirono i piedi fasciati, senza scarpe, del barbone steso sulla panchina di Roma Termini. Era rannicchiato su un fianco, La gente passava indifferente." È un'immagine potente. I piedi fasciati, nudi, raccontano una storia di dolore e abbandono senza bisogno di parole. Roma Termini, con il suo flusso incessante di viaggiatori, diventa lo sfondo di una solitudine che molti scelgono di non vedere. Quel corpo rannicchiato su una panchina non è solo un barbone: è un essere umano invisibile, schiacciato dall’indifferenza. Un uomo, avvolto in un cappotto logoro che nulla può contro il freddo intenso che penetra la stoffa e brucia la pelle 

Catanzaro, la cena solidale, e se ...

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  "Al netto delle spese" si legge in un comunicato inerente la notte della "solidarietà catanzarese". Ma a quanto ammontano le spese affrontate per soddisfare quanti hanno partecipato all'evento e quanto è costato il biglietto per sedersi al tavolo su corso mazzini? in definitiva, quanto è andato, in soldoni ai bambini dell'ospedale menzionato e rappresentato dal dott, Raiola?

Catanzaro, beneficenza è ...

  La Carità in Vetrina: Quando la Solidarietà Ha Bisogno del Flash Catanzaro, notte tra il 10 e l'11 di settembre 2025.  Tavolate sontuose, chef stellati, sorrisi patinati e flash che scattano come se si celebrasse una première cinematografica. Ma non è Hollywood: è la “notte della solidarietà”. O almeno così viene venduta.

Da 44 Paesi rotta su Gaza

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  "affido al Sacro Cuore le anime belle di Gaza" Idealmente sono su una di quelle barche nel porto di genova in rotta per Gaza. Quelle barche non sono solo mezzi di trasporto: sono simboli di resistenza, di solidarietà e di speranza.

Irene Pivetti, da Presidente della Camera a

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 storie di vita La parabola di Irene Pivetti è davvero emblematica: da presidente della Camera a soli 31 anni, icona della politica italiana degli anni ’90, a protagonista di una vicenda giudiziaria e personale molto dolorosa.  

Elian e la barchetta con la piuma

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 Un sogno da e per Gaza.  Una favola cucita attorno all’immagine reale degli affamati, vittime di Netanyahu in Gaza e di quanti girano la testa dalla parte opposta. Una realtà drammatica che nulla ha di   tenero ché cruda e penetra nelle carni come solo i sogni dei bambini sanno essere. E come tutte le favole che si rispettano, la rendiamo atemporale, inventiamo nomi e situazioni surreali per esorcizzare i nostri demoni lasciati liberi di alimentare gli abomini sui deboli indifesi allo sbando e senza tutele.

Nel ricordo di Padre Fedele Bisceglia

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  di mario iannino   "omaggio a padre Fedele Bisceglia, il monaco degl i ultimi" Padre Fedele Bisceglia non è più con noi ma il suo lavoro dedito agli ultimi rimane scolpito in quanti lo hanno conosciuto.

Un atto d'amore, semplice, naturale

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  "narrazione di una scena d'amore. by mario iannino©" Una giovane mamma allatta il neonato al seno sulla spiaggia di Calabria. Quanta poesia c’è in un’azione così naturale qual è quella di una madre che ciba il proprio pargoletto?

PALESTINA, INFANZIA NEGATA

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  NON è UNA FAVOLA. A GAZA E' REALTA! E NOI SIAMO COMPLICI. Dalla martoriata Palestina arrivano notizie angoscianti. L’assedio imposto dal governo di Netanyahu continua a mietere vittime. BAMBINI e Fragili. Perlopiù persone deboli che avrebbero bisogno di un po’ di serenità e che invece sono costrette a scappare per rifugiarsi dalle angherie degli invasori.

Noi che

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11 maggio, 2025 domenica, festa della mamma. "naufraghi, op.digit ©m-iannino" La giornata si presenta calma. Non un alito di vento. Il cielo è coperto ma l’aria è calda. È “sciroccosa”. L’umidità penetra gli indumenti e li incolla alla pelle. Il caldo percepito è sofferenza. Certo non la stessa sofferenza di quanti sono costretti a scappare sotto il sole cocente del deserto e poi caricati sulle vecchie carrette che solo un miracolo può fare attraccare indenni sulle sponde europee del mediterraneo.

Contro ogni fame

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""il più grande dei sogni"-Assemblage digit, courtesy m.iannino©"  Il più grande desiderio di quanti soffrono la fame consiste nel poter soddisfare l’esigenza almeno una volta al giorno.

Aspettando il nuovo giorno

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Chi pesta le lumachine? È spuntato il sole , timidamente, dietro i cirri residui della notte piovosa. Cirri oscuri ancora gravidi di pioggia sembrano allargare la rete di filamenti biancastri al nuovo giorno. Francesco è stato tumulato nella chiesa di Santa Maria Maggiore in Roma a due passi dalla stazione termini punto di arrivi e partenze ed anche ritrovo dei senzatetto. La sua vita, il suo modo di fare che ad alcuni è sembrato fuori dai compiti cristallizzati di una chiesa manichea e dogmatica, penso alle esternazioni di certo clero conservatore, è stato abbondantemente documentato da chiunque abbia partecipato con un telefono in mano alle esequie.

Religiosità della Politica attiva

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 Sgrusciu e scupa nova. (Rumore di scopa nuova). In Calabria si usa questo termine per indicare che dopo il primo sussulto d'enfasi per le novità , la passione scema lentamente fino ad essere sopraffatta dalla quotidianità e poi dalla noia. 

L'uomo, che animale strano

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 Sì è senz’altro così. I nostri antenati provengono dall’Africa. Me ne convito dalle immagini che bucano lo schermo, catturati dai cronisti tra le macerie di Gaza, e giungono fino a noi dal medio oriente deturpato dalla bestialità degli oppressori.

Usa, non tutti si fanno intimidire

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  Non tutto è perduto. E non tutti gli americani si lasciano intimidire da Trump. Questa è l’America che piace. Fatta da gente seria e altruista che bada alla concretezza. Non è cambiando il nome alla geografia e ostentando i muscoli che si diventa grandi.

Incongruenze

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  "©narrazioni" Tra medicine scadute e nuova prescrizione terapeutica, l’esiguo spazio a disposizione nell’armadietto medicinali è arrivato al culmine. È obbligatorio   mettere mano e occhi. Metto da parte i medicinali scaduti e quelli ancora efficienti.

Benvenuti!

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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