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Ricordate la figura del medico condotto? Quel signore anziano? Quello che ti auscultava il cuore e le spalle? Quello paziente e disponibile che si prendeva cura di te e della tua famiglia in ogni momento della giornata, festività comprese? Ben. Non esiste! E forse i vostri ricordi sono soltanto un sogno o sono stati indotti dalla visione di qualche vecchio film in bianco e nero. Chi non ha mai avuto una risposta tipo: “Oggi è prefestivo. Lo studio è chiuso!”. Oppure: “L'orario dello studio è da lunedì a venerdì dalle ore ...”. Deontologia? Giuramento d'Ippocrate? Astrazioni privi di sostanza. Il lavoro del medico non è inteso come una missione. È un mestiere come tanti altri. Professionisti non votati al "sacrificio" che proteggono il loro tempo libero frapponendo tra loro e i pazienti filtri tecnologici. Frustranti applicazioni che ricordano sempre di più la deriva dei contatti umani ormai desueti.
Ieri Gino Strada, oggi Sergio Rubino . Persone splendide che hanno fatto del loro mestiere una fede e un modello di vita. Gino Strada lo conosciamo per la sua storia di medico impegnato in prima linea nei territori martoriati dalle guerre e per le cure che elargiva gratuitamente con Emergency. Prima gli ammalati! Questo il motto di entrambi i medici. Mai stanchi e sempre disponibili! Sergio Rubino è stato il pediatra dei miei figli e dei miei nipoti. Un caro amico Sempre a disposizione e col sorriso sulle labbra anche in piena notte. E all'occorrenza anche sulla spiaggia pur di fugare le ansie dei genitori alle prese con l'eritema solare o qualche fungo. Empatia contagiosa e immediata! Sergio sapeva accattivarsi la fiducia di genitori e figli; sussurrava parole scherzose ai piccoli pazienti. Giocava con loro e dopo averli messo a loro agio iniziava la visita accurata. Girava e auscultava i piccoli corpicini con sapienza e maestria da giocoliere: me lo fai vedere il lil...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.