Amo i libri in special modo quelli
antichi. E chi come me ha la stessa passione sa che non c'è regalo più gradito.
Tempo addietro mi fu regalato un
libriccino con la sovracoperta istoriata in argento. Il bassorilievo
raffigura un uomo con la barba. Capelli lunghi e sguardo sereno che
indica con la mano destra il libro che tiene con la sinistra. Attorno
al capo, nell'aureola cesellata, alcune lettere: a sinistra W con
sopra il simbolo dell'onda; a destra H e al centro, sulla testa, il
numero 8 racchiuso nella lettera O.
Sì, è la Bibbia! Che di tanto in
tanto apro. Ma questa volta è stata un'anomalia ad attrarre la mia
attenzione e farmela prendere in mano con una certa apprensione.
Alcune pagine erano compresse come se qualche corpo estraneo fosse
caduto sopra. Ma cosa? Nella posizione in cui è sistemata niente può
causare un'anomalia simile. Che sia stato il gesto maldestro di
qualcuno?
La apro nel punto che ai miei occhi
appare più compromessa e con sorpresa constato che niente è stato
rovinato dalla sbadataggine di alcuno. Sì, le pagine sono leggermente
spiegazzate ma niente d'irreparabile.
E, una volta sotto gli occhi, inforco
gli occhiali e leggo: “Verrà un tempo, infatti, in cui gli uomini
non sopporteranno più la sana dottrina, ma, secondo le proprie
voglie, si circonderanno di una folla di maestri, facendosi
solleticare le orecchie, e storneranno l'udito dalla verità per
volgersi alle favole. Tu, però, sii prudente in tutto, sopporta i
travagli, fa' opera di evangelista, adempi il tuo ministero”.
Che dire. Sono parole incredibilmente
attuali quelle scritte da Paolo a Timoteo verso il 65-66.