Cara Gianna Nannini
Ho letto un post:
Gianna Nannini, dice di avere rotto la ritrosia del suo privato e spiega perché ha deciso di intraprendere una gravidanza all’età di 53 anni e della determinazione di trasferirsi a Londra con la sua compagna.
Davanti a fattori umani così intimi, mi permetto di dire, cara Gianna, o continui a tenerli tali oppure è ovvio che rischi di scatenare una serie di interrogativi in chi ti legge. Le reazioni sono tutte lecite in una realtà fluida in cui si confondono i confini e il privato si fa pubblico per volontà degli stessi autori.
Rispetto le scelte di chiunque, prima di ogni cosa. Questo è chiaro! Ma, consentimi, se ritieni che qualcosa non funziona nella società in cui vivi devi lavorare affinché le disfunzioni cambino per il verso giusto. Non importa se ci riesci ma intanto inizi. Lo fai per te e per quanti, principalmente, non hanno le tue possibilità economiche e di visibilità.
la visibilità è potere: quindi,
fai la cosa giusta per i fans che ti sostengono e chiunque si trovi nella medesima situazione che tu hai potuto raggirare.
L’amore non ha regole! Né tantomeno può lasciarsi imbrigliare da oscure burocrazie totalizzanti.
Mentre ti leggevo ho pensato alle tante persone nate e registrate all’anagrafe con nomi di donna o uomo e che tali, crescendo e prendendo coscienza, non si sentivano.
Ho pensato alla barbarie di una umanità disumanizzata dai pregiudizi che deride e pone ai margini quanti ritenuti diversi.
Ho pensato a quanti, per evitare, i pregiudizi e le cattiverie connesse, hanno mantenuto il riserbo e magari sono convolati a nozze secondo tradizione, mimetizzandosi.
Ho pensato alla stupida condizione arcaica di cui siamo prigionieri. E delle persone che piuttosto di pensare a rompere con dignità certi pregiudizi scappano.
Cara Gianna, consentimelo: avresti fatto meglio a tenere “i cazzi tuoi” al riparo e ben differenziati dal gossip e dagli altri fattori che rendono la vita infernale ad alcuni anche se accomunano emotivamente ma non economicamente, da ciò nascono le differenze sociali, e chi, debole e soggiogato, le vive con grande sofferenza ,. niente di personale, sia ben chiaro.
Un caro e affettuoso abbraccio da un/a ipotetico/a estimatore/trice .
Il rock è uno stato d’animo totalizzante che accomuna e rende liberi💋
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