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Può una democrazia parlamentare, demandare ogni cosa a un'unica persona? Le decisioni importanti sono argomenti esclusivi di chi ha vinto le elezioni? E il leader, è davvero un re assoluto oppure la punta dell’iceberg di eminenti consigliori?



Il Congresso USA, in merito ai dazi e alle decisioni importati che riflettono la politica americana all’interno del territorio e sul resto del mondo in cui esercita influenza recita:

La Costituzione degli Stati Uniti  “ nazione nata per sfuggire al volere di un re” è molto attenta e specifica, limitando i poteri del presidente, e, in quanto repubblica presidenziale, delega al Congresso, quindi al Parlamento, una serie di poteri fondamentali.

L’imposizione di dazi è uno di questi poteri: la Costituzione degli Stati Uniti conferisce al Congresso, non al presidente, l'autorità primaria sui dazi (articolo I, sezione 8, clausola 1: il Congresso ha il potere di «imporre e riscuotere tasse, dazi, imposte e accise» e «regolare il commercio con le nazioni straniere»).

Questo potere, per una serie di motivi, è stato delegato al presidente, essenzialmente, con due leggi:

 Il Trade Expansion Act del 1962 (alla Casa Bianca c’era Kennedy) e consente al presidente di modificare le tariffe per motivi di sicurezza nazionale dopo un'indagine del ministero del Commercio; il Trade Act del 1974 (alla Casa Bianca c’era Ford) consente al presidente di imporre tariffe per contrastare pratiche commerciali sleali.

Sleali! Chi legge conosce il significato della parola ed è a conoscenza del delirio d’onnipotenza dell’attuale primo attore americano. Inutile quindi allungare il brodo.

La guerra sui dazi è un’azione contro le persone povere parimenti alle guerre combattute con le armi in Ucraina, Myanmar, Senegal, Congo e in tutti i Paesi abitati da gente povera governata da dittatori autonominatisi signori delle ricchezze minerarie e dei giacimenti ivi sotterrati, e padroni assoluti di vita e morte dei residenti.

L’arroganza di chi espone il proprio volto, e dei suggeritori nascosti dietro ad esso, insomma, la base dell’iceberg che lo tiene a galla e suggerisce manovre per annichilire i deboli, non ha limiti!

L’attuale classe dirigente ha fatto sua la legge della giungla: il più forte vince! E per renderla fattibile e imbattibile, contro ogni tipo di resistenza, inventa nemici insozzando di bugie le realtà poco evolute perché sottomesse alle logiche del mercato disumanizzato del lavoro precario dai predatori stessi che ne governano i flussi.

Teorie! Nient’altro che teorie mentre le persone muoiono colpite da bombe e fame. La fame voluta dagli aguzzini che con gli eserciti assediano i territori occupati e non lasciano passare le derrate alimentari spedite come aiuti umanitari. Inutile continuare a scrivere parole di sdegno. I macellai che si sono macchiati del sangue innocente sono noti. Sono nomi scritti alla voce: criminali. Persone che si sono macchiati di atrocità contro l’umanità. CRIMINALI! Assetati di ricchezza… e intanto vendiamo armi tra attimi d’indignazione dovuta, un bicchiere di vino, un antipastino, e la borsa che scende e sale ad ogni capriccio dei signori delle guerre.

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Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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