Le bugie della politica. E le nostre inconfessate colpe
"Anano, specchio della falsa inclusione sociale" |
A memoria d'uomo chi governa, per necessità o per opportunismi di
vario genere, ha sempre tentato di nascondere la verità ai popoli.
E, Le mezze verità si trasformano in mancata credibilità e fiducia
nei confronti dei leader.
Da voci indipendenti si sente dire che le crisi attuali dipendono
dagli egoismi individuali e collettive amplificati dalle paure che
le nuove povertà assommate alle vecchie e storiche povertà dei
popoli affamati in nome del progresso.
Contrariamente alle notizie diffuse dagli organi manovrati dal
sistema che enfatizzano le piccole vittorie dei piccoli uomini
allorché la spuntano su qualche straccio di decreto o piccola
prebenda concessa dalla Merkel.
In tema di Europa Unita i presupposti erano diversi dalla rigida
austerità imposta dalla Germania e dagli Stati membri che hanno una
reale forza decisionale e che impongono coercizioni alla gente comune
per tutelare le grandi lobby economiche e finanziarie.
Osserviamo quanto è successo recentemente con la Br€xit. A parte
le bugie confessate dai leader inglesi che hanno cavalcato il
malcontento dei sudditi britannici, salta fuori un guazzabuglio di
fantastiche irrealtà che diventano tangibili nella realtà di tutti
i giorni.
Realtà che si vivono tra le bancarelle dei mercati e al fresco delle
grnadi catene di distribuzione allorché si è costretti a
controllare la spesa familiare e scegliere sempre il prodotto che
costa meno.
Realtà dettate dalla paura per la povertà e i diversi che vivono e
subiscono traumi come ha sottolineato l'unicef nel video “La
storia di Anano” a favore dei bambini del terzo mondo, con uno
slogan assai eloquente: #FightUnfair.
Anano, la stessa bambina nei medesimi luoghi ma con vestiti
differenti subiva differenti approcci dai passanti a seconda di come
era vestita.
Nonostante fosse una finzione, il documento (che personalmente avrei
evitato di girare in quanto lo ritengo lesivo della psiche infantile
visto che la bimba si è messa a piangere allorché respinta dai
passanti e dalla gente quando vestiva i panni della mendicante)
sbatte in faccia l'ipocrisia di tutti noi che ci indigniamo davanti
alla crudeltà del mare che ingoia vittime innocenti ma non facciamo
nulla per salvaguardare la dignità di chi chiede aiuto. E qui
subentra ad ubriacharci la girandola della falsità mediatica coi
suoi slogans dettati dalla cattiva politica (ricordiamo che i
respingimenti in mare di profughi furono resi legge dagli stessi
uomini che ora governano insieme a Renzi)... per il resto fate voi
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