Mi è capitata tra le mani l'ennesima
pubblicazione fatta con fondi pubblici destinati alla valorizzazione
della cultura. Stampata in una delle case editrici calabresi e curata
dai soliti noti che hanno conquistato l'egemonia nel campo della
cultura locale, del turismo e quant'altro ruota attorno al carrozzone
mediatico che avrebbe il compito di divulgare e fare decollare le
eccellenze della Calabria compreso donne e uomini che si impegnano
nei vari campi della cultura, dello spettacolo e del turismo.
courtesy M° Mario Iannino "emergenze" |
Uso il condizionale perché nonostante
l'impegno dei fondi pubblici investiti in simili operazioni e le
numerose pubblicazioni corredate da dottissimi attori la Calabria
rimane ancorata al palo del sottobosco turistico e culturale
italiano. In sintesi il nulla assoluto!, rispetto alle cifre
investite negli ultimi trentanni. Per concludere con un eufemismo:
come eravamo siamo!
Eppure chiunque visita la Calabria
rimane folgorato per la bellezza dei luoghi e la laboriosità della
gente.
A questo punto due sono le cose: 1) la
Calabria non è votata per i palcoscenici importanti, 2) oppure non
ha i requisiti idonei checché ne diciamo noi instancabili
sostenitori dei paradisi esistenti nella nostra amata terra.
Di sicuro, qualora vi fosse qualche
carenza strutturale, questa sarebbe surrogata dalla passione e dalla
creatività tutta calabrese pronta a spendersi con passione nel
privato e nel sociale, ma ciò non è! I paesaggi mentali e fisici,
la storia lo testimonia, sono dominati da una cerchia ristretta di
personaggi ottusi che non aprono ad altri i loro orticelli
disseminati da invidie e qualunquismi.
Ecco, Mario Oliverio, governatore
reggente dell'attuale linea politica regionale, è a conoscenza di
queste realtà? Parrebbe di sì! Visto il fervore col quale ha
tuonato contro certa burocrazia malata. Eppure anche lui ha unto gli
ingranaggi sbagliati. Ha dato fiducia e il patrocinio alle medesime
organizzazioni e agli stessi uomini che da anni manipolano eventi
che, sulla carta, dovrebbero divulgare eccellenze e portare in
Calabria grandi numeri nel turismo spicciolo e culturale.
Ci si aspettava ben altro da Mario
Oliverio. Un cambiamento di rotta. Un colpo di spugna...
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