Grillo Bersani Berlusconi basta proclami e strategie sfasciste o aleatorie!
Se non ci fosse tanta miseria e non ci fossero i morti si potrebbe anche azzardare l'improbabile, grottesca ipotesi di un Grillo dadaista. Un grillo catastrofista ma creativo che tenta di far rinascere dalla distruzione dei sistemi consolidati dal mal costume una società migliore.
Se l'operazione
intellettuale dadaista rimane circoscritta nella piccola cerchia
elitaria di chi la ama e quindi la fa sua, ci gioca e la condivide
propositivamente, può diventare, nel tempo, alimento culturale
rivoluzionario. Cibo fenomenologico esponenziale col quale gli
spiriti liberi amano confrontarsi perché di fatto aiuta, attraverso
la rivisitazione di schemi mentali atrofizzati da eccessiva inerzia,
ad attivare la crescita sociale armoniosa dei “cittadini”, di
contro, per quanto fin ora elaborato dal vertice del M5S, quella di Grillo si è dimostrata nichilista.
L'azione di Grillo &C.
sembra essere condita dalla bianca polvere delle crociate contro il
male oscuro che invece di purificare e illuminare le ombre
dell'oscurità malefica offusca i cervelli di quanti si sentono
esclusi dal sistema politico e sociale scolpito con caratteri fermi
nella Carta Costituzionale laddove recita di diritti e doveri dei
cittadini e dello Stato in merito a lavoro, istruzione, cultura, arte
e scienze.
D'altro canto. (Questo
pensiero è rivolto ai seguaci lobotomizzati delle varie ideologie.)
È inutile ricordare la tanto decantata democrazia liquida del web
quando poi ci si nasconde dal resto della popolazione nei momenti di
maggior bisogno sociale salvo divulgare in streaming, coi media o nei
talk show solo le cose che piacciono e fanno tanto folklore.
Tutti i cittadini che
vivono nel bel Paese ridotto allo sbando dalla vecchia cattiva
gestione politica e dei nuovi look folkloristici si aspettano
soluzioni e non fughe strategiche dai problemi.
In sintesi:
Se fino a ieri il
movimento di Grillo aveva dato buone speranze di cambiamento, oggi le
speranze si sono trasformate in certezza: gli sberleffi pubblici di
Beppe Grillo e dei suoi indottrinati seguaci vogliono portare
l'Italia all'ingovernabilità.
E poco importa se nel
frattempo i nuovi poveri aumenteranno o ci sarà l'imbruttimento
sociale piuttosto che la soluzione dei noti e insormontabili
problemi.
Alla luce di fatti
riassunti in poche battute questa la fotografia allucinante dello
stato sociale in cui versa la nazione.
Riusciranno le persone di
buona volontà a raddrizzare la rotta? Il compito è arduo ma
confidiamo nella sensibile lungimiranza degli uomini di cultura.
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